La marcia e lo schieramento contro i Russi

La marcia e lo schieramento contro i Russi Brani di storia napoleonica svelati ai lettori de "La Stampa La marcia e lo schieramento contro i Russi Scrivendo a Maria Luisa l'Imperatore si mostra persuaso che la campagna contro Mosca sarebbe stata poco più di una passeggiata militare e che, in due mesi, lo Zar sarebbe stato costretto a ragione L'Imperatore continua a. preparare truppe e comandi per l'imminente avanzata in terra russa. Da Glagau, da Posen, da Diorite, da Danzica dove si reca a ispezionare truppe, a controllare l'efficienza delle artiglierìe, etili scrive di frequente a Maria Luisa: due sono i punti ricorrenti in ogni lettera 0 quasi. La preoccupazione che la consorte si mostri « ragionevole » e creda che la sua assenza durerà soltanto poche settimane, e che il suocero, Francesco d'Austria, continui ad essergli favorevole nel corso della campagna o di quella che l'Imperatore stimava una panneggiata militare contro la Russia. Partito da Reichenbach il 29 maggio, Napoleone, venti ore più tardi, durante una tappa a Glagan, faceva partire un corriere pregando l'Imperatrice di confermargli che essa era tranquilla e fidente. Egli le indica inoltre 1 regali che avrebbero dovuto essere consegnati dal Gran Ciambellano agli ufficiali incaricati dì portare notizie del quartiere generale all'Imperatrice, regali che dovranno essere proporzionati al contenuto più o meno buono delle notizie. I regali ai corrieri recanti buone notizie « Mia buona Luisa, ti ho scritto ieri. Sono arrivato qui alle 2 del mattino in buone condizioni : il viaggio è stato molto rapido e non accmsomlutimgsnActutlctetrggtodgmmcctqho avuto che poca polvere. Riparto!fctacDsubito in modo da essere questa sera a Posen, dove mi fermerò durante tutto domani 31. Spero che tu mi abbia scritto e che le notizie della tua salute siano buone, che tu sei contenta e che comprendi le necessità di questo mio viaggio. Sarà bene che quando io ti invio degli ufficiali, il tuo Maggiordomo Montesquiou consegni loro regali: gioielli con diamanti più o meno beili a seconda delle notizie che vi porteranno. Tuo padre sarà partito, ciò accrescerà la tua solitudine. « Adio mio douce amore », mille teneri baci. N. ». E lo stesso giorno — 30 di maggio — alle dieci di sera, un altro messaggio partiva da Posen e un altro lo seguiva il giorno dopo. « Mia amica, tl'smaqualche parola. Non ho ancora ricevu to lettere da te. Spero che ciò avverrà entro domani. Spero che tu stia bene e che tu sia ragionevole. Addio mia dolco Luisa. Vorrei essere insieme a te; sarà presto cosi, lo spero. Tutto tuo Nap ». « Sono stanco per aver viaggiato tutto il giorno. Ora monterò per una ora a cavallo. Non ho ancora ricevuto tue notizie, amica mia, tuttavia sono sicuro che mi hai scritto e sono impaziente di apprendere che tu stai bene. Il duca di Bassano, che arriva stanotte, mi porterà notizie da te. Addio, « mio dolce amore », un tenero bacio per Luisa. N. ». L'Imperatore era in Polonia: « alunne case costruite in legno e di fango ^JS?^a^^a VSK ^„isc da giardini chiusi da tavolati, q,wiio che qui si chiama una città — scriveva Castellane, futuro maresciallo d'Italia, e proseguiva:.— Dopo aver fiancheggiato il fiume Wart si entra nella pianura dove sorge questa brutta città di Posen, una delle principali della Polonia ». Per l'arrivo di Napoleone, il SO di maggio, era stato innalzato un arco di trionfo che portava l'iscrizione « Heroi invincibili » e la sera, di fronte al palazzo della prefettura, dove l'Imperatore era sceso, fiammeggiava l'iscrizione: « Grati Poloni Imperatori Magno ». Ma, al grande Imperatore, sembrava pesare continua la distanza che lo separava da Maria Luisa e l'impossibilità di vederla « due o tre volte al giorno ». « Amica mia, ho ricevuto le tue tre lettere quasi nello stesso momento: cominciavo ad essere impaziente perchè eran passati due giorni senza tue notizie. Apprendo con dolore che sei triste e sarò grato alla principessa Teresa se vorrà distrarti. Io sto bene. Partirò questa sera per giungere domattina a Thorne, dove mi fermerò diversi giorni. Il Duca di Bassano non è ancora arrivato. Offri i miei auguri a tua zia e al Re e a tutta la famiglia di Sassonia. Hai ben ragione di pensare a me: tu sai che io ti amo e che sono molto contrariato perchè non posso vederti due o tre volte al giorno, ma penso che tra tre mesi tutto questo sarà finito. Addio « mio dolce amore » tutto tuo N. ». A Thorne, Napoleone è ospite del Governatore, il Generale De Woyzin-1 sky. La città è piena di truppe. In una sola casa abitano ottanta ufficiali e settantacinque soldati. Concentrati così sono non meno di quindici reggimenti di fanteria della vecchia guardia che dovranno essere passati in rivista. Là si trova il gran parco di artiglieria che Napoleone ispezionerà minuziosamente mentre i suoi ufficiali di ordinanza si dedicheranno alle più mondane curiosità cittadine. Là il Generale Luigi De Narbonne-Lara ha portato a Napoleone notizie dirette ci.' Maria Luisa e l'Imperatore scr'.vo n 3 di giugno: « Mia buona Luisa, Narbonne, dandomi tue notizie, mi ha detto che tu sei molto triste. Non devi lasciarti prendere da tristezze, tu, che mi avevi promesso di avere del coraggio e di essere tranquilla. Poiché avevi deciso di partire il 4 di giugno, sscQbarrivo a Posen un no' affaticato 1 £arrivo a Posen un po affaticato.ncrtdbs a quest'ora dovresti essere a Praga: Iccosi ti immagino sollevata per il pia- ; cere di trovarti in mezzo alla tua fa-;miglia ed io prendo parte a questo tuo I sollievo. Ricordami all'Imperatore, u mettimi ai piedi dell'Imperatrice. DI a lui quanto io desideri di essergli gentile in ogni occasione. Mi fermerò domani qui per passare in rivista la mia grande armata, dopo ciò farò una corsa fino a Danzica. Ho ricevuto buone notizie da Parigi. Il Reuccio sta bene. Addio « mio dolce amore », ama molto colui che ti ama molto, ricordami alle tue sorelle: avrei voluto incontrarmi tuo Nap. » E il giorno dopo, lt giugno, scrive an- cdplU<= „v,.c,.c. «».c. ^^....ol..... con Leopoldina e con tutti i tuoi fra- 'telli e sorelle ai quali voglio bene at- ptraverso il bene che voglio a te. Tutto |« Mia buona amica, ho ricevuto la lettera del primo giugno: come vedi, sono passati molti giorni dalle tue precedenti notizie. Parto domani per Danzica. Sono contento di saperti soddisfatta di essere a Praga. Ho ordinato che ti sia inviato immediatamente un corriere. Penso a te molto spesso. Vorrei vederti e spero che il momento in cui potrò esserti ancora vicino non sia lontano. Fa molto te. Addio ,mia buona Luisa, sta tranquilla. Mi è stato riferito che tu soffri di stomaco. E' vero? Mille cose a caldo e c è molta polvere. Sono mon- ; tato a cavallo alle due di stamane e| ciò mi na fatto bene. Ho incontrato il Duca di Bassano che mi ha parlato di :tutta la famiglia e a tuo padre e all'Imperatrice. Nap. » Napoleone riceve, a un giorno di distanza, un'altra lettera e immediatamente risponde: I due soliti nemici : il polverone e la calura « Mia amica, ho ricevuto la tua lettera del 2 e apprendo con grande piacere che tu stài bene. Perchè non dormi? E' indi-,spensabile che tu ti riposi. Io penso j che il viaggio a Praga ti farà bene.' Qui fa caldo come in Italia, tutto sem- bra diventare estremo in questo clima.| £ic°rdami a"e morelle e ai fratelli tuoi.; n ReUccio sta bene e tu deVi aver ri-,cevuto delle notizie. Fra un'ora partirò per Danzica: tutto è assolutamente tranquillo alla frontiera: la mia Guardia, che ho passato in rivista ieri, è bellissima. Addìo, mia buona Luisa, desidero quanto desideri tu, di incontrar- ci e spero che ciò avvenga presto. Tre mesi di assenza e poi sempre con te. Mille baci. N. » Mentre Maria Luisa si avvia a pIpbp, obrevi tappe verso la Boemia ed è ac- mcolta ad ogni sosta da archi di trionfo, ada popolane che le offrono fiori, dti'obimbi che recitano canti, l'Imperatore,parte, con una fretta che la sieri» ci spiega, da Thorne. Aveva dato or- dini che la sua vettura fosse pronta per le quattro del mattino. Alle due ' ' mmertenda che intendeva < conti oidinò, avvettenao eie intendeva partire ali istante. La vettura non era pronta, i suoi ufficiali non erano intor-, no a lui, Napoleone allora montò a ca- vallo e spronò alla volta di Danzica, '. lemiitn da mi naia dei inni Cacciatori !segnito da un paio dei suoi Cacciatoi1.1 Non fu raggiunto dal seguito che dopo, molte ore di inseguimento: a Danzica , arrivò improvvisamente il 7 giugno al-1 le 8 del mattino: nella città Ubera nes-1 suno attendeva questa improvvisa vi- vita dell'Imperatore francese II doma- sita dell impelatole francese. Il doma- ai, poiché a tale latitudine e m tale stagione il sole si alza presto, comin- j eia ad ispezionare i forti alle tre del ; mattino. Tutto il pomeriggio e tutta la i dedicati a riceve™ il Renato a passare in rivista le truppe, a visitare u porto_ Fm una visita e VllUra ^ all'Imveratrice in data del 7 del \ela ""'™veratrice iti aata ael ., ael 9 e del111 <Jm!'no- « Amica mia sono arrivato a Danzica molto affaticato: soprattutto la polvere mi ha dato fastidiò. Invio subito un corriereIstraordinario a Berlino, da dove ti si farà giungere questa lettera in modo|che tu abbia subito mie notizie e non ti inquieti per me. Resto qui domani, i 8 e-iuWno il 9 e forse il 10 SDero che tu stia bene e che tu sia contenta di'essere insieme alle tue sorelle- ricor-\dami a loro e non dubitare dei senti- • menti che io serbo per loro attraverso l'affetto che ho per te. Parla di me a'tuo padre e digli quanto attaccameli. | to io ho per lui e che può sempre con- tare su di me. Mettimi ai piedi dell Im-1 P.eJa"cf' Addio' mia buona Luisa, \Nap. » , tutto tuo «Mia buona Luisa, i non ho ricevuto tue notizie dopo quelle inviatemi il 4, quando tu stavi per partire per la Boemia; ma spero,ii^^^^^^^tuoi. Sono stato a cavallo dalle due del mattino. Mi sono riposato a mezzo- i giorno. Ho dormito due ore nel pome-| riggio e durante il resto della giornata passerò in rivista le truppe. La mia sa1 Iute è ottima. Il Reuccio sta bene e sta per essere svezzato. Spero che tu ab- < bia ricevuto notizie su di lui. Sono im- paziente di rivederti; malgrado le mie' occupazioni e le fatiche sento che mi I manca sempre qualche cosa; la dolce abitudine di vederti parecchie volte ogni giorno. Addio, mio bene, in buo- ™ salute, sii allegra e contenta; sol- Puoi farmi felice' Tuo fe" ul-,e "V"*" N ^ M. hl T H ' I lu », ,,„„„„„„, ancora senza tue notizie dopo quel- ]e del 4 In tota]e sono sette giorni' dacché non so nulla di te, ma spero di. riceverne questa sera a Marienburg, dove conto di riposarmi a lungo. Do- ' mani sarò a Koenisberg. La mia sa- lute è ottima; ti ho scritto tutti i giorni 1 Q m(j. che tu naj ricevuto fre. , quentemente le mie lettere. Desidero , sapere che tu non ti affanni e che sei 1 contenta di essere insieme alle tue so- : 1 relle; ricordami a loro. Sulla frontiera ,tutto è tranquillo. Il tempo si è messo leggermente alla pioggia, il che ci sarà utile Pensa a essure contenta e gaia: e runico modo di farmi piacere. Non j dubitare mai di tutti i sentimenti che ; io serbo per «il mio dolce amóre ». i Ricordami a tuo padre e all'Imperatri- ce- Spero di ricevere notizie domani da N. ». Donare largamente I i ■ . [ e tar rispettare la r rancia i Da Marienburg Napoleone inviò — , l'i 12 giugno — una lettera di notevole Iimportanza, circa le munificenze che\ l'Imperatrice avrebbe dovuto concede- j |re tanto al seguito assegnato a Maria' quanto ai dignitàri della Corte i a'Auitria e ai horanmaitri di Praaa i 7, f \ 00r3°maam 01 rraga. '" se!>]nt° All'Imperatrice comprende-]\°a: ,l G,'a"«e Ciambellano di Mon-\ • tesquiou; Cavaliere d'onore, Conte di ì Beauharnaìs; il Primo Scudiere, Prin- i 'eipe Aldobrandini Borghese; i Cium- | beHani, Conte di Prasline, di Noailles, i di Pange; gli scudieri, Barone f^-\1 tlau, di Mesgngny. de Lesseps; ti Pre-, \fetta di Palazzo, Barone de Bausset; la | dama di onore, Duchessa di Montebel- j0. je rfame (jj palazzo, Duchessa di iBassano e la Contessa di Brignole e di Beauvau. Il Principe di Clary era i„c„,iCfrto di dirigere il servizio d'ano,re> asse„nato „mmvemtore d'Austria j oì^i ^r^r'tLuisa-E ie!"jiamo la lette,a dl Napoleone: i « Mia buona Luisa, | i miei presentimenti non mi han-' no ingannato: ho ricevuto quattro let- J tere tue, una a metà della tappa che mi ha portato qui, le altre stamattina, Ho visto con sorpresa che tu non avevi ancora ricevuto lettere da me; ne ho mandate due anche al mio Ministro a Dresda perchè te le consegnasse. Com prendo quanto piacere tu abbia pro vato incontrandoti con le sorelle e con S}} zil Di al Principe Carlo tutta la stima che io ho in lui. Suppongo tu ^T^è'^ta^^SS e yuso e j0 sj tieVG seguire. Se tu non l'hai fatto lo farai al momento in cui 5alt1!FaiJ,a Praga. Montesquieu senza dubbio ti avrà dato il necessario per la tua gente di casa; bisogna essere generosi e dare molto in tutte le ma niere. Avevo ordinato che fossero fatti giungere dei regali per le dame del l'Imperatrice; quello destinato alla si- gnora Lagisky (?) deve avere un va fore m cmquantamila lire. Tu glie ne farai avere un altro, di uguale valore, in maniera che alla fine di questo viag gio essa abbia diamanti per centomila lire. Non bisogna regalare delle tabac chiere d'oro: ciò è di cattivo gusto. Bisogna avere sempre pronti dei gioiel li con le tue iniziali e di valore di mille duecento, di duemila, di tremila e di seimila lire. Parla di tutto questo al Gran Ciambellano. Regala molti de nari a chiunque ti ha servito e ai tuoi vecchi maestri. Suppongo che Mon- tesquiou ti abbia consegnato il men sile di giugno, in modo che tu possa spendere largamente. Jardin deve es sere arrivato per provare i cavalli che tu dovrai montare. Sii gentile verso tuo padre e tutta la famiglia. Parla all'Imperatore di tutti i sentimenti che mi ha ispirato e mettimi ai piedi del l'Imperatrice, «Informati se ci sono degli antichi usi che i sovrani di passaggio da Praga son° t,e"u,t,i a osservare verso i borgo ^^J^«-l^»»ff trai regalare alla città di Praga al mo mento della tua partenza, in modo che la città ricordi il tuo passaggio: si po trebbe fare qualche cosa da Parigi, Addio, mia amica, tu sai bene quanto io ti ami. Desidero saperti in buona „ejJJ.^^°5lff^°Jl.!^?LtIw8ia P^^te^e ma^ che si dfea ?n nrése^za ^^^t£eo^^X^^ Cia e sulla sua politica. Tutto tuo Nap.». Nel pomeriggio del 12 giugno. l'Ini peratore arriva a Koenisberg dove incontra un governatore che gli era de roto, il generale olandese Hogendorp. Napoleone vi si ferma diversi giorni. Il 11/ giugno passava in rivista la divisione polacca del Generale Granjean. Nelle sue missive all'Imperatrice non faceva menzione ne della sua salute iiè delle sue fatiche uè dei cattivi al Joggiamenti. Nella vecchia città prussiana che custodisce la celebre Università, il ricordo di Kant, morto otto anni prima, aleggiava ancora. E come se fosse sfato ispirato dalla altezza della teoria dell'idealismo trascendentale che assegnava « nella pace eterna » lo scopo dello sviluppo storico dell'umanità, questa breve settimana passata a Koenisberg fu per Napoleone una settimana di bontà. All'Impera trice, che con un poco di malizia lo accusava di pigrizia, egli prodiga consigli di pietà, di generosità per tutti e soprattutto per le vedove dei militari austriaci e per i soldati mutilati Ed era felice l'Imperatore di sapere che essa era amata, dalla gente fra cui si trovava, e il giorno 13 le scrive. « Mia buona e cara amica, ricevo la tua lettera del 18 giù gno, dove tu mi dai particolareggiate informazioni circa quello che fai. Ciò mi fa molto piacere giacché è sollievo per me sapere come passi la giornata e quello che tu vedi e quello che tu pensi. Domani resterò qui. Tu hai torto di accusarmi di pigrizia, mi sembra che ti ho scritto, talvolta, due lettere in un giorno. Sarò molto grato a tuo padre di tutto quello che farà per divertirti; egli non potrebbe farmi niente di più grato e ti prego di ringraziarlo da parte mia. Dal Reuccio non ricevo che buone notizie; suppongo che tu ne abbia altre altrettanto buone tutti i giorni. Penso frequentemente a te e malgrado che io sia molto occupato desidero spesso vederti. Spero che tutto questo potrà avvenire fra pochi mesi. Ricordami alle tue amiche; di esse non mi scrivi niente. Tutto tuo « dolce mio » Np». « Mia buona e cara Luisa, ho ricevuto la tua lettera del giorno 11, e vedo con piacere che il tuo raffreddore è passato; ora abbi cura di te. Jardin è finalmente arrivato, in modo che tu possa montare a cavallo e seguire tuo padre senza affaticarti? Sono spiacente di sapere l'Imperatrice ammalata: essa evidentemente non prende abbastanza cura di sè: dovrebbe pensare che la lama usura la guaina. Sono molto grato per i sentimenti dei tuoi zìi e di tue sorelle; mille cose a Leopoldina. La mia salute è perfetta: parto questa notte per Vellai fWehlau) dove passerò ancora le truppe in rivista. Sii gentile e buona con tutti, sii soprattutto generosa, fa regali a tutte le donne, alle principesse e a chiunque ti abbia servito. Puoi tenere con te il bimbo della tua vecchia cameriera e a entrambi potresti fare un bel regalo in denaro. Sono ansioso di saperti amata da tutti e vederti contenta per la gratitudine degli altri. Fa dei regali soprattutto alle vecchie di Vienna e alle vedove dei soldati austriaci: nè dimenticare i mutilati che si trovassero in bisogno. « Ac'.dio mio bene » tutto tuo Np. Ti prego di non dimenticare di ricoit'irmi a tuo oadre e all'Imperatrice. , N. ». '3.Copyright by « Ilibliothècjue Nat'o. liule» in Fraiii'iu, by «La Stampa» in Italia, 1 >' «United t'eature Symlicate » in tutti irli altri Paesi. K' p-oibita la riproduzione totale o parziale ed è Birvato Ofini diritto. La calura opprimente e II polverone asfissiante costringevano l'Imperatore a frequenti tappe durante ogni marcia dl avvicinamento.