Gli accordi culturali italo-ungheresi firmati a Palazzo Venezia

Gli accordi culturali italo-ungheresi firmati a Palazzo Venezia Gli accordi culturali italo-ungheresi firmati a Palazzo Venezia Il Ministro Homan esprime la sua alta ammirazione per il Duce e per il volto della nuova Italia Roma, 16 notte. Oggi, alle ore 12, a Palazzo Venezia, è stata firmata dal Duce e dal Ministro ungherese dell'Istruzione Pubblica, dott. Homan, la convenzione culturale fra l'Italia e l'Ungheria. Erano presenti alla cerimonia, oltre al Sottosegretario amministrativo del Ministero della Istruzione Pubblica ungherese, il Ministro d'Ungheria presso la Real Corte con il personale delln Legazione, il Ministro dell'Educazione Nazionale, i Sottosegretari alla Stampa e Propaganda ed agli Affari Esteri ed alti funzionari dei Ministeri degli Affari Esteri e dell'Educazione Nazionale. Dopo la firma, il Ministro Homan ha pronunciato in italiano le seguenti parole: « Eccellenza, volendo dar fede della sincerità e profondità dei nostri sentimenti, mi permetta, Eccellenza, di esprimere tutta la nostra riconoscenza, in poche parole in italiano, se anche non sono versato nella vostra bella e dolce lingua. « La convenzione culturale stipulata oggi fra l'Italia e l'Ungheria significa la continuazione organica dei contatti culturali, sempre fruttiferi, esistenti da secoli fra le due Nazioni. Ma questa convenzione è, nello stesso tempo, il coronamento del lungimirante concetto, inaugurato e sviluppato da Vostra Eccellenza, nel campo della collaborazione amichevole dei due popoli, congiunti da forti nessi storici. Il popolo ungherese, cresciuto sul suolo di una antica provincia romana, la Pannonia, altamente apprezza in questo fatto il prezioso segno dell'amicizia dimostrata da Vostra Eccellenza, da S. E. il Conte De Vecchi e dall'intero popolo italiano, por la quale amicizia noi ungheresi siamo profondamente grati. Mi auguro di tutto cuore che la convenzione firmata or ora serva di solida e irremovibile base allo sviluppo futuro della fraternità storica italo-ungherese ». E Duce ha risposto ringraziando il Ministro per le sue parole e rilevando come questa convenzione sia un nuovo elemento che si aggiunge agli altri, di ordine politico e di ordine economico, i quali formano la base del| l'amicizia che unisce il popolo italia' no al popolo magiaro. Il contenuto dell'accordo I A pochi giorni di distanza dalla ! firma dell'accordo culturale italoaustriaco, è stata firmata dunque la convenzione tra l'Italia e l'Ungheria I che regola in modo organico e sistematico gli scambi culturali fra i due Paesi. La convenzione, che si ispira | ai tradizionali vincoli di amicizia che legano i due paesi, stabilisce la creazione di un Istituto italiano di cultura in Budapest e di un analogo Istituto ungherese in Roma. Oltre ai compiti proprii dei due istituti oer la diffusione delle scienze, delle lettere e delle arti, gli Istituti stessi serviranno di organo di coordinamento e di esecuzione per tutti gli altri compiti contemplati dalla convenzione ed intesi ad intensificare i I rapporti spirituali italo-ungheresi. ÌPer l'erezione della nuova sede deli l'Istituto ungherese in Roma, il Governo italiano ha messo a disposizione di quello ungherese un terreino adatto situato in Valle Giulia. I due Governi si assicurano per i rispettivi Istituti piena esenzione di dazi, imposte e tasse di ogni genere per quanto si riferisce all'acquisto, alla costruzione e all'arredamento della sede dei due Istituti e al funzionamento di essi. Altri articoli della convenzione riguardano le borse di studio, lo scambio di studenti ;ii corsi universitari estivi, lo sviluppo dei rapporti tra le organizzazioni studentesche dei due Paesi e l'invio di studenti ai rispettivi campeggi. Un docente italiano avrà una cattedra nell'Università di Budapest, mentre l'Università di Roma conserverà la cattedra di storia e di letteratura ungherese affidata ad un professore. Sono istituite inoltre cattedre di lingua e di letteratura italiane presso le università di Pecs, di Debrecen e di Szeged e nuovi lettorati di italiano funzioneranno nelle più importanti università e scuole superiori, tra cui quella di scienze tecniche ed economiche di Budapest e l'Istituto biologico ungherese di Tihany. Presso la R. Università di Bologna sarà istituita una cattedra di lingua e di letteratura ungherese affidata ad un docente ungherese. Viene regolata poi l'assunzione di nuovi lettori di lingua ungherese in alcune università ed in altri istituti superiori italiani, ed è prevista la possibilità di scambi temporanei di liberi docenti e scienziati. Di speciale importanza sono le norme 'contenute nella convenzione per l'insegnamento della lingua italiana nelle scuole medie e speciali ungheresi. Degna di particolare rilievo è la creazione da parte del nostro Governo di una scuola media italiana a Budapest. Sono presi inoltre accordi per gli scambi relativi alle arti decorative, alla musica, al teatro, alla cinematografia, alla radio. E' prevista la possibilità di scambi di pubblicazioni ufficiali e di pubblicazioni delle accademie e delle università nell'interesse di una maggiore conoscenza della storia e delle arti dei due paesi. Per promuovere vicendevolmente la diffusione del libro, sono contemplate, fra l'ai tro, facilitazioni doganali e l'istitu zione di librerie e biblioteche. Presso gli istituti di cultura di Budapest e di Roma verranno organizzate mostre permanenti del libro. Vengono adottate, infine, misure intese ed intensificare il turismo fra l'Italia e l'Ungheria. Dichiarazioni di Homan Sulla importante convenzione il Ministro Homan ha dichiarato: ■r. Non è molto facile in una breve intervista parlare dell'accordo culturale italo-ungherese isolandone alcuni particolari, poiché tale accordo, col suo vasto contenuto, riassume tutta la complessa attività delle relazioni culturali dei due Paesi. Non si può e non si deve nemmeno stabilire un ordine di precedenza in questi rapporti poiché essi si legano fra di loro e ciascuno di essi ha la sua particolare importanza. SI tratta in massima parte di intensificare uno stato di fatto già esistente. All'Università di Budapest la lingua e la letteratura Italiane hanno già da molto tempo una cattedra, mentre nelle altro università ungheresi l'insegnamento dell'italiano è in corso da parecchi anni. Nelle scuole medie l'italiano è insegnato da un decennio come materia ordinaria, parallelamente ad alcune altre lingue europee. Durante gli ultimi due anni ho introdotto la lingua italiana in tutte le scuole commerciali e in base alla realizzazione attualmente in corso del nuovo programma unico scolastico nelle scuole medie (ginnasi l la lingua italiana verrà insegnata in 26 scuole medie anziché in sei come prima. Il numero delle scuole dove si insegnerà la lingua italiana verrà successivamente aumentato con l'entrata in vigore del nuovo programma didattico. « L'istituto ungherese, già esistente a Roma, ha un lungo passato. Il mio predecessore, il defunto conte Klebersberg, aveva già ampliato l'istituto, specializzatosi nelle ricerche di storia antica, aggiungendovi un pensionato per artisti e studiosi in genere. Questo Istituto sarà trasferito nel nuovo edificio di Valle Giulia. L'Istituto nuovo sarà inoltre la sede degli studiosi di storia e degli artisti e sarà il centro in Italia dei rapporti culturali italo-ungheresi. Preferisco in generale che la gioventù ungherese, nei suoi studi in Italia, frequenti vari centri culturali invece di stare riunita in un unico collegio. Tale sistema offre occasione di più larghi contatti con la vita e gli istituti fascisti e perciò dà frutti migliori. Il Ministro ha concluso esprimendo tutta la sua ammirazione pel Duce della nuova Italia e per l'esemplare realizzazione fascista della educazione delle nuove generazioni e l'elevamento delle classi sociali. >* Io ho guardato Mussolini — ha detto il Ministro — piuttosto col mio occhio di cultore di scienze storiche che di uomo politico e posso affermare che nei colloqui avuti con Lui Egli mi ha prodotto una sensazione enorme. Sono ancora sotto l'impressione di questa visita al Duce e per il momento basti dire che, dopo averLo conosciuto bene, non- mi meraviglio più di quel colossale sviluppo che ha avuto sotto la Sua guida l'Italia. « Delle mie impressioni su questo viaggio — ha soggiunto S. E. Homan — parlerò nei prossimi giorni più esaurientemente dopo aver compiuto la parìe più importante del mio programma. Pel momento voglio diro soltanto che mi riempie di viva ammirazione lo sviluppo che ha assunto in questi ultimi anni Roma. Io sono stato a Roma l'ultima volta 10 anni fa e oggi, accanto alla Roma antica vista allora, una nuova e monumentale Roma mi 6 apparsa. Ho la convinzione che l'Italia fascista, sotto la guida del Duce, ha realizzato e costruito per un lungo avvenire ».

Persone citate: De Vecchi, Duce, Mussolini