Hauptmann fermo nel proclamare la sua innocenza

Hauptmann fermo nel proclamare la sua innocenza Hauptmann fermo nel proclamare la sua innocenza Reilly spera, ma ha bisogno di un gruzzolo cospicuo di dollari New York, 15 notte. In Germania Hauptmann sarebbe a uest'ora già sotto terra con la testa eparata dal corpo mediante un elegante colpo di ascia. In Francia e in nghilterra avrebbe ancora al massimo due o tre settimane di vita. In Ameica l'avvocato Reilly gliene garentisce ue anni almeno e se la tecnica di Reilly è criticata da gran numero di uoi concittadini, le sue conoscenze di utte le sottigliezze procedurali non sono poste in dubbio da nessuno. Bruno Hauptmann, quindi, può consolarsi di ssere venuto a piantare le tende nel Nuovo Mondo, dopo le dure esperiene fatte nelle prigioni della sua patria. Lo Sceriffo della microscopica prigioe di Flemington non ha torto quando ice: « La giustizia americana non è endicativa. Hauptmann può conversae con la moglie a ogni ora del gioro. Ha dei guardiani al fianco che lo engono d'occhio, ma può ricevere chi uole, lasciarsi intervistare a piacimeno e mangiare come certo non maniava prima di avere i dollari del coonnello Lindberg ». Prudenza di Sceriffo Si riteneva che Hauptmann fosse, tato trasportato alla prigione statale i Trenton. Per la prima volta oggi 0 Sceriffo di Flemington confessa che trasporto non è stato effettuato perhè le autorità non si sentivano forti bbastanza per impedire un linciaggio. Ora i nervi si sono calmati, anche quel di Bruno Hauptmann e lo sgombeo del condannato a Trenton potrà esere effettuato domani sera o al più ardi domenica, senza che si abbiano temere reazioni del pubblico. La legge americana poi è così fatta, he Hauptmann nei prossimi giorni vrà la piccola noia di trovarsi in un'ala della prigione che disgraziatamente bocca in una cameretta con una Seggiola nel mezzo e delle leve della corente elettrica al muro. Ma in quanto l regime a cui sarà sottoposto, non vrà di che lamentarsi. « Sigarette, liri e vivere a volontà e, se vuole, anche ei giornali, dato che per ora non riuciamo a fargli leggere la Bibbia », cosi ichiara lo Sceriffo il quale, parlando on i giornalisti, prospetta la vita fra e mura di una cella a colori così romantici, da dare la sensazione che sia contento di trovarsi dall'altra parte ella ringhiera della cella. Ora che il processo Hauptmann è terminato, la stampa americana, priva del materiale quotidiano dell'interrogatoio, sfoggia prodigi di ingegnosità e di antasia per fabbricarne a getto connuo. Il pubblico è avido di notizie; e ccome la signora Hauptmann, almeno er ora, si rifiuta di parlare e Lindberg a chiuso le porte ermeticamente a tut gli intrusi, il materiale viene assumendo l'aspetto di roba fabbricata nelle ale di redazione. La stampa di Hearst perava di assicurarsi un servizio gioralistico di mai visto sensazionalismo alla signora Anna Hauptmann. Essa erò è così affranta dal dolore, che anhe le offerte più irresistibili del grane Lord della stampa americana la laciano indifferente. Qualcuno però dovrà ben finire per pdecdmpbmrtrnmdeFmrsHtmcgpdvsptndncpshpesutuHc parlare; perchè se l'avvocato Reilly deve continuare a menare qtiella che gli chiama la « grande battaglia » e ondurla fino alle porte dell'Alta Corte di Washington, gli occorreranno per lo meno 50 mila dollari. Qualcuno dovrà pure sborsarli. Hauptmann. non ha il becco di un centesimo. I quattordici mila dollari rinvenuti nella sua autoimessa sono stati confiscati dalle auorità perchè, in ogni caso, non erano oba sua. Erano di Lindberg e potevano, se mai, essere reclamati dall'ormai mitologico Isidoro Fisch, ma non certo da Hauptmann. Tanto è vero, che se egli fosse stato assolto dai giurati di Flemington, sarebbe stato immediatamente riarrestato per rispondere del reato di appropriazione indebita dei soldi del suo caro amico Fisch. Ma Hauptmann, del quale si può dire tutto quello che si vuole, ma si deve ammettere che è un tipo fenomenale, chiede già pietà al pubblico e lo scongiura di dargli i soldi che gli occorrono per provare in più alta sede di quella di Flemington la sua innocenza. « Se vi è una persona qualunque la quale sostenga che io gli ho fatto del male o pretenda che io ho preso da lei un centesimo in modo disonesto, si faccia innanzi e mi accusi apertamente. In modo analogo, se vi è un uomo o una donna che desideri di aiutarmi ora si faccia pure inumisi. So che migliaia di persone desiderano di venire in mio soccorso e in questo momento non hanno coraggio ». Egli poi ha assunto posa di vittimo dell'ingiustizia umana e ha detto: « Mi guardano come un essere straordinario. Sono un essere umano, esattamente come tutti gli altri, ne più nè meno che un essere umano ». Dimenticavamo di dire che Bruno Hauptmann, sorpassata la tremenda crisi della notte di ieri l'altro, ha ri- trovato serenità e sicurezza in sè stesso. Ha molto conversato con la moglie, con gli avvocati e poi ha chiesto di essere posto in contatto con i rappresentanti della stampa. Il desiderio è stato immediatamente esaudito. Itelefono della prigione di Flemington ha immediatamente chiamato a raccolta dinanzi alla ringhiera della cella di Hauptmann cronisti con sigaro in bocca e scartafaccio alla mano. Un appello di Hauptmann Hauptmann ha conversato con lored è per il loro tramite che ha fattappello al buon cuore della sua seconda patria. Si dice che l'avvocato Reilly abbia compiuto sforzi sovrumani nellultime 21f ore per persuadere Hauptmann a fare un'ampia confessione ciò perchè i motivi di ricorso sono così deboli da non autorizzare serie speranze in una revisione della sentenza. Per contro, se Hauptmann confessasse e confermasse ciò che mezza America pensa, che il delitto nella villa di Hopewètl non può essere stato promosso da una persona sola, la revisione del processo non potrebbe essere negata; sarebbe autorizzata dalla procedura e sarebbe imposta dall'enorme maggioranza della pubblica opinione americana. Può darsi che questa notizia sia stata fabbricata dai giornali per convincere i dubbiosi dell'assoluta colpevolezza del condannato. Ciò che non è fabbricazione è, comunque, {'intervista che il grande uomo in cella ha concesso ai piccoli giornalisti. Essi gli hanno chiesto anzitutto se non temesse la sedia elettrica che lo attende. — Se dovrò finire su quella seggiola — ha detto Hauptmann — andrò alla morte virilmente. Dopo di ciò i giornalisti gli /tanno chiesto perchè ora che è condannato non si decide a confessare. — Confessare? Perchè dovrei confessare? — ha replicato Hauptmann in tono indignato — se avessi da fare una confessione, non avrei aspettato questo momento: l'avrei fatta cinque mesi or sono ed evitato a mia moglie, al mio bambinetto e a mia madre tutte le sofferenze attraverso le quali sono passate in questi mesi. Confessione? Non ho nulla da confessare. Tutto quello che sapevo l'ho detto. Se qualcuno venisse in questa cella e mi dicesse: « Confessate tutto ciò che sapete sul rapimento e sarete un uomo libero », io dovrei rifiutare la libertà, perchè del rapimento non so addirittura nulla. Ho detto la verità e non ho più nulla da aggiungere. Nessuna traccia di emozione, nessuna ombra di remissione! Vi era di che lasciare sbalorditi i giornalisti, i guardiani e gli avvocati. Hauptmann si è amaramente lamentato dei giudici e dei giurati per non avere essi voluto prestar fede alle deposizioni dei testi della difesa e alle ripetute dichiarazioni fatte dalla moglie secondo le quali egli non si era assentato dalla propria casa la sera del rapimento e quella del pagamento nel cimitero di Bronx. «Il pubblico si imagina — ha detto Hauptmann — che io per un falso amor proprio o per omertà nasconda qualcosa. Ma io ho nulla da nascondere e vi garantisco che questa non è davvero l'ora di pensare al proprio onore. Vi è chi ha detto che io sto zitto per non compromettere qualcuno. Noìi ho nessuno da salvare perchè col delitto non ho avuto a che fare». ? Orgoglio di falegname Poi Hauptmann si è divertito, come aveva fatto nel corso del processo, sulla famosa scala. Strano uomo! si direbbe che contempli con serenità la morte ma non ingoia l'insulto fattogli dai giudici, quello di aver attribuito a lui la fabbricazione della scala: a lui, un falegname orgoglioso del suo mestiere, quell'orrore di scala che gli sem cpsrgq1dffisdvcgwicucEvpcgsdzsvcalucteunbalgDfaamcmnzidd bra fatta da un dilettante! Ha riso e i giornalisti, brava gente!, si sono guardati in viso sbalorditi. Non credevano alle proprie orecchie. Poi Hauptmann ha parlato del suo nobile passato ed è forse l'unica volta che egli ha detto qualcosa che realmente gli può tornare ad onore. — Si è parlato — ha detto — delle mie condanne quando ero ragazzo in Gei-mania. Ma non una volta, da quando sono stato arrestato, si è pronunziata una parola intorno al fatto che tre volte ho arrischiato la vita per salvare persone dalla morte. Due volte mi sono gettato in acqua per trarre in salvo persone che stavano per annegare. Un'altra volta un uomo cadde in un pozzo profondo quasi quaranta metri; la gente stava a guardare e io finii per scendere ponendo a rischio la mia vita ». / giornalisti, dopo questa intervista, si sono ritirati e Hauptmann si è seduto sul suo tettuccio e ha girato l'interruttore della radio. Voleva coìisolarsi con un po' di musica. Rifiuta di giuocare alle carte, dichiarano i suoi guardiani. E' amante della musica e si lamenta che in luogo di Beethoven si diano dei jazz americani. Dice che vuole del classico. Oggi l'avvocato Reilly ha lanciato un appello al buon cuore del pubblico per raccogliere fondi per la revisione del processo. Fino a questo momento notizie di atti di generosità non se ne hanno. Lo Sceriffo di Flemington però scherzosamente dice che egli conosce un modo di raccogliere i fondi necessari alla difesa in pochi minuti. « Basta vendere tutti gli oggetti che si trovavano, egli afferma, nell'aula del tribunale il giorno in cui fu emanata la sentenza ». Collezionisti macabri E lo Sceriffo non parla a vanvera. Egli afferma di aver ricevuto dozzine di telegrammi da parte di collezionisti americani i quali offrono fra mille e 10 mila dollari per ottenere la seggiola sulla quale sedette Hauptmann durante il processo. Vero è che uno di questi pretendenti al trofeo si affretta ad aggiungere che la seggiola gli recherebbe fortuna perchè la metterebbe nella vetrina del suo negozio per attrarre gente. Offerte da pochi soldi a centinaia di dollari sono state fatte per l'acquisto del banco dei giurati, della poltrona del giudice e perfino della penna con cui quest'ultimo ha posto la sua firma. Stasera è partita da New York, a bordo di un transatlantico con la bambinaia del figlioletto di Lindberg, Betty Gow, la quale vuol tornare in patria. 11 colonnello Lindberg le ha offerto di diventare bambinaia del suo secondo figliolo, ma la giovane scozzese ha rifiutato di decidere prima di essersi consultata con la madre. Questa sera Hauptmann ha diramato un « comunicato » nel quale parla di « errore giudiziario gravissimo » in rapporto alla sentenza. Egli « giura davanti a Dio di non aver avuto nulla a che fare col rapimento e l'uccisione del bambino e di non sapere nulla che riguardi il delitto ». Stasera a tarda ora poi il signor Howard Biggs, uno dei giurati di Flemington, ha fatto alla stampa delle dichiarazioni che potranno esercitare una enorme influenza sulle decisioni che prenderà tra breve l'avv. Reilly. Egli ha detto che i dubbi sulla colpevolezza di Hauptmann sono stati completamente eliminati al momento in cui testimoniarono il colonnello e la signora Lindberg. Convinse poi i giurati il fatto che la signora Hauptmann, che aveva prima del delitto condotto una vita di privazioni, si trovò in grado di fare l'acquisto di vestiti costosi, intraprendere un viaggio in Europa mentre il marito, dal canto suo, all'improvviso acquistava un apparecchio radio di grande valore. A. R. &5svsiavvodrssqlidgOGvcpdLBBlA LA MADRE DI HAUPTMANN che vive in Sassonia, a Kamenz, dove ha appreso la notizia della condanna che pesa sul capo del figlio. UN MOMENTO DRAMMATICO alla vigilia della condanna: il reverendo Vincenzo Burns balza Improvvisamente in piedi e grida ai giurati che tempo addietro, nella sua chiesa, uno sconosciuto gli ha confessato di avere ucciso « baby > Lindberg. Questo incidente, come è noto, non potè salvare Hauptmann dalla condanna a morte.

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