Reilly sostiene che si tratta d'un "colpo domestico,, e lancia il sospetto su Betty Gow

Reilly sostiene che si tratta d'un "colpo domestico,, e lancia il sospetto su Betty Gow LE ARRINGHE DELLA DIFESA A FLEMINGTON Reilly sostiene che si tratta d'un "colpo domestico,, e lancia il sospetto su Betty Gow La serenità di Hauptmann in queste ore decisive New York, 11 notte. Flemington aveva cessato negli ultimi due o tre giorni di occupare una posizione egemonica sul proscenio americano: oggi la piccola città della Nuova Jersey ritornava popolare come nella prima giornata del processo contro Bruno Hauptmann. Il pubblico l'aveva abbandonata per il veeck end, ma vi è tornato con reggimenti di rinforzo al punto che l'udienza di stamane si è aperta dinanzi ad una sala arcipiena, mentre la piazzetta di fronte alla Corte di Assise era nera di folla. Siamo agli ultimi giorni dl questo processo, il più inverosimile e spettacoloso episodio degli annali giudiziari del nuovo'mondo. La sua fine è attesa con un'impazienza nervosa, quasi isterica, dall'America intera; non però dai giornali, dai giornalisti e dalle agenzie fotografiche, cinematografiche e di pubblicità di ogni genere, i quali sono riusciti a riparare con questo processo a tutti i danni causati loro dalla crisi. Hauptmann andrà forse alla seggiola elettrica, quantunque molti incomincino ora a seriamente dubitarne; ma rimarrà in ogni caso il benefattore di migliaia di persone che dal suo processo hanno cavato modeste fortune. Non si è affatto arricchito l'avvocato Rellly benché la stampa liberale d'America continui a sostenere quotidianamente che egli non ha mal lavorato per pura bontà d'animo e che se bombarda ogni giorno l'edificio molto solido eretto dal procuratore Wilentz è segno che qualcuno deve pur pagare le munizioni. I detectives volontari cercano, frugano e investigano anche allo scopo di compromettere gli sforzi della difesa compromettendo il principale difensore di Hauptmann. L'enigma rimane tale Si attende per domani il verdetto che deciderà la sorte di Hauptmann. Vi è però la probabilità che i dodici giurati non riusciranno a raccapezzarsi tra la enorme massa di deposizioni contraddittorie e che le loro deliberazioni dureranno vari! giorni. La legge dello Stato dl Nuova Jersey non permette, a vero dire, al presidente del Tribunale di forzare i giurati a pronunciarsi alla svelta sopprimendo loro i viveri. La distribuzione gratuita e abbondante di viveri è consentita dalla legge per la durata di dodici ore. Scaduto questo termine, i giurati possono deliberare a piacimento durante giorni e settimane ma a stomaco vuoto. Il giudice Trenchard non intende certo riesumare questa legge vecchia un secolo, introdotta per impedire che i giurati discutessero durante dei mesi, col fermo proposito di non giungere ad una conclusione onde poter godere dei cibi e dell'alloggio forniti dal Governo. Pronunciarsi però sulla colpevolezza o la innocenza di Hauptmann è cosa che metterebbe a dura prova uomini meno semplici dl quelli che la sorte ha chiamato a sedere sul banco della giuria di Flemington. Non si dubita ormai più in America che Hauptmann sia colpevole. Le prò ve a suo carico sono venute accumulandosi in modo impressionante; ma al contempo è incontestabile che la prova effettiva della sua colpa non è sta ta data. Non è stato provato che eglisi sia trovato nella villa di Hopewell e non una parola durante l'intero piocesso è stata fatta sull'assassinio del figlioletto di Lindberg. E' cosi che Reilly può sostenere che esistono due delitti separati: il rapimento, intorno al quale si è molto se non troppo parlato a Flemington, e l'assassinio del quale non si è invece fatto parola. Wilentz, in ogni caso, ritiene di avere adempiuto alla sua missione, e certo accusatore più brillante, più acuto, più spietato di lui era difficile trovare. La tesi dell'accusa è stata oggi riassunta alla luce delle testimonianze fatte dinanzi ai giurati dal vice-procuratore Antonio Hauck, il quale con voce monotona, come se leggesse un catalogo, ha recitato una per una tutte le prove della colpevolezza di Hauptmann quali sono emerse in quasi cinque settimane di questo processo. Reilly aveva tentato ieri l'altro di porre bruscamente un termine al processo chiedendo che i giurati fossero senz'altro autorizzati a pronunciarsi per una completa assolutoria dell'imputato. Per due volte egli ha fatto ricorso a questa manovra, e due volte il tentativo è fallito. Oggi egli ha dovuto fare appello a tutti gli artifizi della sua oratoria per dare solidità di forma alle più che vaghe prove di innocenza dell'imputato fornite da una serqua di testimoni l'uno più tarato dell'altro. L'odio di Reilly: il dottor Condon Era corsa voce in mattinata che Bru-no Hauptmann in un breve colloquioavuto con la moglie aveva espresso il desiderio che l'arringa finale della difesa fosse pronunciata dall'avvocato Lloyd Fisher e non da Reilly. La voce si è rapidamente diffusa a Flemington; ma nessuno finora è riuscito a comprendere per quale motivo Bruno Hauptmann si dimostri all'improvviso impaurito dall'irruenza del suo principale difensore. Teme egli forse che Reilly finisca per esasperare i bravi cittadini giurati con la violenza incontrollata dei suoi attacchi ai testi di accusa? E' possibile, perchè stamane prima che si aprisse l'udienza l'avvocato Reilly si è rivolto ai giornalisti e, parlando con voce tonante come se egli volesse essere udito da tutti i presenti, ha detto: — Metterò dinanzi agli occhi dei giurati una collezione impressionante di prove e vi garantisco che il dott. Condon vi occuperà un bel posto. Dalla mia arringa egli uscirà a tal punto conciato che non vi sarà più un cane in tutta l'America che lo prenderà sul serio. Hauptmann, che negli ultimi giorni della settimana scorsa era caduto in preda un'altra volta a tormentose angoscie, oggi è entrato in tribunale a testa alta e con passo svelto; ha stretto la mano di giornalisti e financo di poliziotti col gesto di persona che si prepara a partire. Egli si è però affrettato a informare il pubblico che il suo treno non correrà sulle rotaie conducenti dinanzi alla porta della cella della morte. H treno di Hauptmann dovrà condurlo o verso qualche soleggiata spiaggia dello Stato della Florida, op pure verso un porto qualunque di imbarco alla volta della Germania natia. — Sono perfettamente soddisfatto di questo processo — egli ha detto stamane. — Le mie angoscie sono svanite. So ormai che della mia innocenza non è più possibile dubitare. Al momento poi in cui Reilly entrava nell'aula e si avviava verso il suo posto abituale, Hauptmann gli ha detto: — Mi congratulo con voi per il modo con il quale avete dimostrato la mia innocenza. Intendeva egli con queste parole sadlscsmentire la voce corsa m mattinata che egli fosse scontento del suo avvo-, cato, oppure volevano essere queste Iparole un ultimo e disperato appello alia eloquenza di questo « toro » del !foro newyorkese? ~- n vice procuratore Hauck ha rias-1sunto, come dicevamo, le prove addotte dall'accusa a carico di Bruno Hauptmann e poi ha chiesto ai giurati di promulgare un verdetto di completa colpevolezza dell'imputato. « Qualunque cosa possa dire la difesa — ha detto Hauck — una cosa è stata qui provata in modo incontrovertibile, ed è che l'autore delle lettere inviate al colonnello Lindberg e al dottor Condon è qui dinanzi a voi: è Hauptmann >. Reilly al contrattacco Ha preso poi la parola*l'avv. Reilly il quale ha destato enorme sensazione nell'aula sferrando un attacco imprevisto e per la maggior parte dei presenti del tutto ingiustificato e ingene !roso contro la signorina Betty Gow, la i1ragazza scozzese che fu la bambinaia del figlioletto di Lindberg. « Il colonnello Lindberg può nutrire tutta la fiducia che vuole in Betty Gow. Io solennemente dichiaro che non ne nutro alcuna. Nella villa di Hopewell vi era una persona e una soltanto la quale potesse in anticipo conoscere* . r . . , , xl j. . in qual modo i coniugi Lindberg avrete- bero trascorso la serata e una sola per¬ sona la quale poteva avvertire senza timore di ingannarsi degli amici all'esterno del fatto che i Lindberg sarebbero rimasti nella loro villa il l" marzo 1932. Questa persona è la bambinaia Betty Gow sulla quale il colonnello Lindberg ripone tanta e cieca fiducia ». L'avvocato Reilly ha sostenuto durante tutta la sua arringa che il rapi mento del figlioletto di Lindberg fu complottato fra le pareti della villa di Hopewell da persone al servizio dei coniugi Lindberg, che si tratta insomma di un « colpo domestico », e che la famosa scala trasportata dalla villa nell'aula della Corte di Assise per impressionare i giurati non è stata altro che una messa in scena ideata per deviare i sospetti e intralciare le ricerche dei colpevoli. Reilly ha terminato scongiurando i giurati a non lasciarsi impressionare dai testi di accusa e particolarmente da uomini così malsicuri e così fatui come il dott. Condon. « E specialmente mi raccomando, ha concluso l'avvocato, di non lasciarvi impressionare dalla ricchezza e dall'alta posizione sociale del colonnello Lindo I bergh e della sua signora ». l Alla fine ha chiesto ai giurati di ri- spondere all'accusa con un verdetto di assoluzione di Hauptmann. La posizione piuttosto aggressiva adottata da Reilly nei riguardi del colonnello Lindberg è stata un errore di tattica perchè dopo di essa non è apparso convincente il finale rivolto ai giurati di considerare i coniugi Lindberg come dei semplici cittadini e non come delle persone privilegiate. La fine dell'udienza ha recato un'altra enorme sensazione. Il giudice Trenchard ha riferito che nella camera di consiglio dei giurati è stato scoperto, ben celato nelle pareti, un microfono e tutta una rete di fili elettrici che dovevano ovviamente servire a tenere i rappresentanti della stampa completamente informati dello svolgimento delle deliberazioni e porli in grado di preannunziare con sicurezza assoluta l'esito di questo processo. Tutti i corrispondenti della stampa smentiscono di avere avuto conoscenza di questo fatto. Rigorosi provvedimenti sono stati presi per impedire che chichessia dall'esterno possa avere sentore delle deliberazioni dei giurati. , Col calar della sera, più animate si sono fatte le scommesse sull'esito del processo. La condanna alla seggiola elettrica era scommessa nei botteghini dei boockmakers a uno contro uno; a due contro uno la possibilità che 1 giurati non riescano ad accordarsi e che Hauptmann debba essere sottoposto ad un nuovo processo; a due e mezzo con tro uno la condanna all'ergastolo. A. R.