Quesiti fiscali

Quesiti fiscali TEATRI - CONCERTI - CINE All'Alfieri : La ragazza indiavolata, di Benatzky. Dalla Piccola Cioccolattaia di Gavault, il Benatzky ha tratto questi tre atti, riduccndoH, modificandoli, aggiungendovi musichette facili e orecchiabili. La Piccola Cioccolattaia fu ai suoi tempi una commedia briosa, amena, ui sicuro effetto, ed ebbe vivi successi. Quel che ne rimane nella riduzione del Benatzky testimonia ancora una felice capacità di muovere al riso, di far scattare dal congegno teatrale, con un susseguirsi incalzante di bonarie e imprevedute trovate, una schietta ilarità. Imprevedute e curiose apparvero soprattutto allora, più di venticinque anni fa, quando fu rappresentata la prima volta; questa ragazza intraprendente, ardita, avventurosa, molto moderna — come si diceva in quegli anni ■— molto maleducata e deliziosa, che con decine di milioni e milioni di capricci entra nella vita di un modesto impiegato e la sconvolge, poteva esseì/e, ai primi del Novecento, abbastanza inedita. Senza dubbio fu divertentissima e i pubblici l'accolsero con molto favore. Ma la commedia era poi anche intrecciata con solida abilità; e certe situazioni, certe assurdità di carattere e di sentimento, il modo di dedurre con cordiale malizia tutta una serie di guai da un banale incidente di automobile — anche il tema dell'automobile era venticinque anni fa più raro... che non oggi — l'ingenuità rumorosa della protagonista, e l'espansiva furberia del pittore Felice, e la cocciutaggine irritabile del povero impiegato, suscitarono pure iersera scrosciante allegria. A questa allegria la riduzione e la musica non hanno aggiunto gran che. Ma hanno modificato in parte lo spettacolo, attenuandolo, per dir cosi. Colla commedia del Gavault le risate si inseguivano franche e decise nel crescendo assurdo dei rapidi imbrogli; qui i crescendo sono smorzati da recitativi, ariette, duettini e piccoli cori; il ritmo è meno impetuoso, il tono è meno stridulo, l'allegria è più blanda, alla risata si alterna il sorriso. Ad ogni modo è stato un successo. La Compagnia Cimara-Adani-Melnati si è presentata in pieno assetto per conquistare il pubblico, e gli applausi non si sono fatti attendere. Gli attori hanno recitato e cantato con eguale animazione, vivezza, amabilità; hanno tenuto desto l'interesse dei dialoghi comici, dei contrattempi burleschi, ed hanno fatto sfoggio di maliziette ameno cantando romanze e stor " Norma „ al Regio in spettacolo diurno La Direzione del Teatro « Regio > comunica: L'ultima definitiva rappresentazione della Nonna sarà data oggi a prezzi popolari, alle ore 15 precise, con la direzione di Franco Ghione e gli interpreti consueti: Bianca Poli Scacciati, Cloe Elmo, Franco Lo Giudice, Giulio Tornei, Tosca Ferroni, Luigi Cilla. Come già si è avvertito, il teatro è stato fin da venerdì esaurito in poche ore, e nessun'altra richiesta di posti può essere esaudita. Continua invece la vendita dei biglietti per la prima del Boccaccio, che andrà in scena martedì sera in turno d'abbonamento dispari. AL CHIARELLA lo spettacolo benefico prò malarici di guerra ha richiamato ieri sera un folto pubblico, che è stato largo di applausi alla Compagnia filodrammatica-tipo del Dopolavoro di Genova, la quale ha brillantemente rappresentato // bel cavaliere d'Honflcur, di M. Reinach. Sabato 16 corr., come già è stato annunciato, al Chiarella inizierà un corso di rappresentazioni la Compagnia di Paola Borboni, che presenterà al nostro pubblico Tovarisch, commedia in 4 atti, di Jacques Deval, già rappresentata con grande successo in altre città d'Italia. « La fiamma » di Respighi acclamata alla Scala Milano, 9 notte. Questa sera alla Scala è andata in scena, nuovissima per il pubblico milanese, l'ultima opera di S. E. Ottorino Respighi La fiamma, su libretto di Claudio Guastalla, già rappresentata per la prima volta con schietto sue- Un consiglio di famiglia calunniato L'accusatore tratto in arresto Firenze, 9 notte. Il consigliere istruttore comm. Magi ha pronunziato sentenza di rinvio a giudizio in una complicata istruttoria riguardante tale Ugo Reghini, di 60 anni, abitante a Roma, il quale aveva presentato circostanziate denunzie ai procuratori del Re di Firenze e di Roma a carico dei componenti il consi- Il violinista Totenberg al Liceo Il violinista Roman Totenberg darà concerto al Liceo, per il « Gum », domani sera. Accompagnato dal Paul Dreyer suonerà la Sonata in so! min. di Tartini, la Partita in re di Bach, la Sonata di Debussy e altri pezzi di Szimanowsky, Hàndel, Sarasate. La stagione d'opera al Cairo Centotrenta artisti partiti da Genova Genova, 9 notte. Il Teatro Reale dell'Opera del Cairo, per cui Giuseppe Verdi scrisse l'Aida, che fu rappresentata per la prima volta nel 1871, vedrà quest'anno una nuova grande edizione dell'immortale capolavoro verdiano. La compagnia italiana che Matteo Milani, impresario, e Guido Pilogatti, direttore artistico del Reale del Cairo hanno formato, è partita oggi da Genova. L'Aido sarà rappresentata con quelle stesse scene e con quegli stessi preziosi costumi che servirono per la « pri¬ ma » data nella terra dei Faraoni nelli. Cimara è stato simpaticamente |La statone avrà inizio il 16 corrente lepido, il Melnati ha fatto dello scon¬ volto e avventurato Paolo Normand una macchietta grottesca, la Adani è stata monellesca e sbarazzina come si conveniva ed ha cantato con foga, il Barnabò, la Sammarco, la De Sanctis, il Pavese e tutti quanti sono stati all'altezza della situazione. Scopo dello spettacolo era quello di far passare una serata lieta agli spettatori; la cosa è riuscita appieno, e a noi non resta che registrare quell'alt:-o spettacolo, non frequente nei nostri teatri, dì un pubblico che si diverte e batte le mani con compiaciuta cordialità. f. b. e terminerà nella seconda metà di marzo. Nel cartellone figurano il Mefistofele, il Rivoletto, la Fedora, l'Iris, I Pagliacci, l'Otello, il Matrimonio Segreto, le Preziose Ridicole e le Astuzie di Colombina. Il centenario belliniano sarà degnamente celebrato con una grandiosa rappresentazione della Norma. Direttore d'orchestra è il maestro Carlo Moresco. Fra artisti e cori sono partite oggi 130 persone. Teatro' di Torino : Balletti russi Del vario, ricco, copioso spettacolo che la Compagnia dei « Balletti russi di Parigi » ci ha iersera offerto giungendo a Torino preceduta da un'ottima stampa, la parte migliore è senza dubbio la terza, Bolero escluso: quella cioè dei Diveri issements eseguiti da solisti. Ciò spiega due cose. Prima, la irrimediabile decadenza del classico balletto russo creato venticinque anni fa dal Diaghilew, definitivamente tramontato nel gusto contemporaneo. Poi, ed è il caso specifico di questa Compagnia, la scarsa coesione coreografica di quelle scene e di quelle azioni dove si richiede appunto una .singolare sapienza coordinatrice basata sulla raffinatezza, sulla misura, sull'equilibrio. Ogni volta infatti che — sia nel Trionfo della giovinezza, sia nelle Danze di Polovetz del Principe /i/or/, sia nel Danubio in primavera o nel Bolero — compariva in primo piano il danzatore isolato o la danzatrice solista, non solo la visione riusciva aggraziatlsstma e più di una volta tecnicamente perfetta, ma si notava anche, da parte del pubblico, la più cordiale ed intenta adesione. Quando viceversa protagonista ridiveniva la massa, cioè il vero e proprio balletto nel senso tradizionale, ed entravano in gioco quegli elementi coreografici e scenografici — aggruppamento, movimento, colore, luce — cui il Diaghilew ai tempi suoi conferì un'impronta allora originalissima sfruttando le più varie ispirazioni e collaborazioni musicali e pittoriche dei suoi contemporanei, ecco che tosto si avvertiva nell'azione un che di slegato, di stanco, di inespressivo. Colpa della Compagnia? In qualche punto, forse: e specie nel Danubio in primavera, dagli episodi umoristici, in verità, troppo ingenui ed accattati, e nel Bolero, dove dramma, tumulto, gaiezza non trovarono nella coreografia rispondenze adeguate. Ma colpa, assai più, dell'essere ormai il balletto russo straniato dal gusto nostro, destinato a vivere come curiosità suscettibile di rievocazioni garbate, o come documento di un'oste tica — qualora lo sì voglia considerare come un'autentica forma di arte — del tutto superata. Ma se la favola, il racconto danzato, l'azione di maggiore o minoro pretesa poetica possono aver lasciato alquanto freddo il pubblico per le ragioni accennate, ammiratissime sono state invece la tecnica, la leggiadria, l'abnegazione dei solisti: dai danzatori Woizikowsky, Slavinsky, Doniloff alle danzatrici LesHe, Severn, Hanley, Meller, Stahl. Zapateado, Oardas, Baccanale, Buffoni, Le maschere, Fornica, e qualche altra danza aggiunta al programma, hanno fornito momenti di rara grazia, di intensa drammaticità, di estrosa buffoneria. La Meller nei balli spagnuoli, la Leslie nel Valzer, la Severn nelle Maschere hanno senza dubbio dato il meglio dell'arte loro, e offerto gli episodi più avvincenti dello spettacolo. Il quale, nel suo complesso, risultò piacevole, garbato, signorile: e cosi ha mostrato di giudicarlo il pubblico numerosissimo, replicatamele e cordialmente applaudendo ogni parte, ogni quadro, ogni danza isolata. «■% • AL GIANDUJA c Balilla » sta per lasci-are definitivamente le scene. Si annunciano infatti le ultime repliche del divertentissimo lavoro, due delle quali hanno luogo oggi, alle 15 e 21, e una domani, lunedi, alle 21. Intanto è pressoché allestito e pronto per la prima ... il terzo spettacolo della stagione, che consisterà nel fiabesco « Ali-Babà ■> con Gianduja protagonista, in una vivacissima pantomima che avrà ad interpreti Arlecchino e Pierrot, e in altri: interessanti sorprese. La Norma al Nazionale di Praga Praga, 9 notte. Questa sera, al Teatro Nazionale di Praga, ha avuto luogo, sotto la direzione del maestro Bernardino Molinari, la solenne rappresentazione della Norma in occasione del centenario belliniano. Alla rappresentazione ha assistilo il Ministro Rocco; erano inoltre presenti i componenti della Legazione italiana, le nipoti del Presidente della Repubblica cecoslovacca e parecchi ministri cecoslovacchi. Il teatro era gremito in ogni ordino di posti. La serata è stata aperta con gli inni nazionali cecoslovacchi e italiani. Il maestro Molinari ha ottenuto ovazioni grandiose. La Cecoslovacchia ha cosi iniziato la commemorazione belliniana, prima fra tutte le nazioni estere. Già nel Municipio di Praga si ha avuta la commemorazione ufficiale, con discorsi del borgomastro della città, del Ministro! italiano a Praga e del Ministro dell'Istruzione cecoslovacco, Kramer. cesso al Teatro Reale dell'Opera di Ro-ìf1',0 di famiglia incaricato della tutela - - della di lui moglie, appartenente ad una famiglia fiorentina. Il Reghini nel 1900 sposava la signora Anna Nobili, da cui si separava nel 1920 per la nascita di un figlio che egli ritenne illegittimo. Qualche anno dopo la Nobili dette cenni di alienazione mentale e fu rinchiusa in manicomio, e successivamente affidata a persune che si occuparono di lei. Il Reghini incolpò i componenti il consiglio di famiglia di sequestro di persona per avere rinchiuso sua moglie in una casa di salute, di maltrattamenti per averla costretta a vivere in una soffitta, e di falso in atto pubblico per avere attribuito a lui la paternità del figlio che egli riteneva illegittimo. Dall'istruttoria è apparsa la completa innocenza delle sci persone componenti il consiglio di famiglia, sicché il Reghini è stato arrestato e rinviato a giudizio, per rispondere del reato di calunnia. ma nello scorso inverno. Si ricorderai anzi come subito dopo il battesimo ro-1 mano La fiamma abbia avuto le più favorevoli accoglienze anche nelle due edizioni di oltre oceano, a Buenos Aires e a Montevideo. Sono noti i caratteri della musica del Respighi, come è nota la vicenda tragica e amorosa verseggiata dal Guastalla, che si ambienta nella Ravenna sfolgorante e guerriera dell'età bizantina, nella villa dell'Esarca Basilio, nel palazzo di Teodorico e nella celebre loggia raffigurata nel mosaico del «palatium» a S. Apollinare Nuovo. Quanto alla musica, l'autore della Campana sommersa riafferma anche ne La fiamma le sue eccezionali e personali qualità di sinfonista, preferendo alla melodia spiegata il commento espressivo su di una strumentazione delle più moderne. Un'opera, anche questa, che consacra un talento musicale il quale elude la tradizione per spaziare in orizzonti originali e nuovi. Interpreti principali di questa edizione scaligera, curata, diretta e concertata dal Maestro Gno Marinuzzi, sono: Ebe Stignani, Gina Cigna, Elvira Casazza, Angelo Minghetti, Carlo Tagliabuc, Franco Zaccarini. Ottima soprattutto fu giudicata la direzione del Marinuzzi ' nel rilievo orchestrale che ha dato al complesso spartito, e per la fusione raggiunta con i vari elementi scenici individuali e corali. Anche la cornice coreografica è stata fastosa, su bozzetti di Nicola Benois realizzati da Alberto Scajoli. Il magnifico pubblico che affollava la sala del Piermarini ha evocato sette volte gli esecutori e il maestro Marinuzzi alla fine del primo atto, otto alla chiusa del secondo, dieci al calare del velario sull'ultimo atto; mentre S. E. Xlespighi è comparso più volte solo e assieme agli interpreti alla ribalta, calorosamente festeggiato. La Fiamma sarà rappresentata quanto prima a Budapest nella versione ungherese, a Vienna in tedesco e a Praga in cecoslovacco. Sullo schermo: Pura al cento per cento, di Jack Conway. Ma certo, pura siccome un angelo. Eadie, in fondo in fondo, non ha che una sola nobile aspirazione: quella di sposare un milionario. Giovane o vecchio, irresistibile o ripugnante, intelligente o idiota, poco importa: purché possieda sonanti milioni. E' la forza della vocazione. Abbandona cosi la sua povera casa, diventa girl in un teatrino di varietà, sfiora contatti d'ogni genere, armata sempre della sua idea fissa, della sua adamantina volontà: o milioni o niente. E avrebbe quasi risolto ogni cosa con il vecchio banchiere Cousins, se questi, dopo aver promesso a Eadie di sposarla, non si regalasse un colpo di rivoltella. Allora l'illibata fanciulla s'appiccica al vecchio Paige, un altro milionario che dovrà rappresentare gli Stati Uniti a una conferenza del disarmo; ma poi Eadie trova che, milioni per milioni, al vecchio è preferibile il giovane Paige; e, li per lì, papà finge di consentire al matrimonio. Però sotto sotto prepara ai due colombi quello che si dovrà per davvero chiamare un tranello Infernale. Fa imprigionare la ragazza, sotto il peso di immonde e infondate accuse; ma poi la verità viene a galla; e allora il vecchio in quattro e quatlr'otto si convince che la sua famiglia ha bisogno di « elementi volitivi > come Eadie; e fa celebrare in fretta e in furia il matrimonio, prima di salpare per la conferenza del disarmo. Ecco anche spiegato come queste conferenze diano di solito risultati poco soddisfacenti. Il film ha un primo tempo non privo di qualche contrappunto comico, di qualche svoltatina improvvisa, di qualche trovata gustosa; il secondo, invece, s'annacqua nel convenzionale, e perdendo quel lieve mordente esce fuor di tono per cadere nel banale. E' la sorte di molti film americani: un cattivo soggetto che quasi annulla una regia corretta e gli sforzi di valenti interpreti. Qui appaiono Lionel Barrymore, Lewis Stone, Franchot Tone; accanto a Jean Harlow che, dopo quelli della sceneggiatura, è il più grosso errore del film: la purità al cento per cento s'attaglia alla biondissima Jean come a Ramon Novarro il grifo di King Kong. (La biondissima Jean intesa come interprete, intendiamoci bene). L'autrice di questa vicenda, intessuta di si nobili virtù e di tanto commoventi sacrifici, è proprio Anita Loos, l'autrice del celebre puritano romanzo: Ma i signori preferiscono le biotute. m. g. Il sesto concerto del «Quartetto de La Stampa» Dinanzi a un pubblico di appassionati e di intenditori ha avuto luogo ieri il sesto concerto del « Quartetto de « La Stampa ». La prima parte del programma comprendeva una composizione che già comincia a entrare nel repertorio ordinario del genere quartettistico: « Rispetti e strambotti* di Francesco Malipiero; e questa sua popolarità è il segno più certo del valore dell'opera e del favore che incontra. C*è, infatti, in questi « Rispetti e Strambotti » .una felice dipintura d'ambiente, una gustosa ed estrosa espressione popolaresca che colpisce e interessa subito. Quel canto rustico che dal violino passa alla viola, la strimpellata, quel'movimento di danza orgiastica e grossa, creano indubbiamente un quadro e un ambiente e lo concludono e caratterizzano in maniera evidente e significativa. L'interpretazione calda e vibrante, agile e varia, quale richiedono le varie parti della composizione, ha contribuito moltissimo alla chiara intelligenza dell'opera, che è stata vivamente applaudita. Il « quartetto in fa min. » di Beethoven che occupava la seconda parte del programma, ha suscitato, come era naturale, il più vivo entusiasmo. Beethoven è tale colosso, parla cosi eloquentemente al cuore e all'intelligenza dell'ascoltatore, che ogni parola è superflua. Diremo solo che l'interpretazione, minuziosa e accurata, è stata veramente degna di un quartetto di grido; specialmente nel secondo e nel terzo tempo l'equilibrio dei suoni, lo stile, l'amorosa ricerca degli effetti più riposti, hanno suscitato viva ammirazione, e hanno procurato ai professori Rovere, Ferrerò, Sampietro e Spadetti calorose manifestazioni di consenso e di plauso. Il concerto si è chiuso così festosamente fra vivi e ripetuti applausi. Oggi alia radio La condanna di due ladri che forzarono una cassetta per elemosine Cuneo, 9 notte. Antonio Morello di Giuseppe, d'anni 20, nato e residente a Dronero, si e mesentato al Tribunale per rispondere di tre furti compiuti nei mesi di luglio, d'agósto e di settembre dello scorso anno in Dronero', di 150 lire il primo, di 20 il secondo' e di 50 il terzo, di notte, penetrando in tre locali di Dronero, approfittando delle finestre mal chiuse. Con lui si è pure presentato tale Pasquale Orsini ili Castino, d'anni 18, nato ad Acceglio e residente a Dronero, per rispondere del furto compiuto, in correità col Morello, nella fine di agosto u. s., in Cuneo, di 20 lire, dopo avere forzata una cassetta pei elemosine posta nel Santuario della Madonna degli Angeli, per ivi servire alla pubblica utilità del culto cattolico. Dalla difesa è stato postenuto non sussistere tale aggravante mancando la prova che l'elemosina sottratta fosse, in realtà, destinata ai servizi del culto cattolico, pure ammettendo che questo fu elevato, in seguito agli accordi Lateranensi, a servizio di pubblica utilità. In accoglimento di tale tesi il Tribunale ha condannato il Morello e l'Orsini a 2 anni e 6 mesi di reclusione e 3 mila lire dì multa il primo con il condono di due anni e della pena pecuniaria, ed a 3 mesi e 16 giorni di reclusione e 356 lire di multa, interamente condonati, il secondo. Severa condanna per calunnia Alba, 9 notte. Una severa condanna per reato di calunnia è stata dal nostro Tribunale inflitta a certo Rosso Giovanni di anni 42, dimorante a Canale d'Alba. Costui — secondo la sua narrativa — creditore di una piccoia somma verso un proprietario del luogo, certo Marchisio Francesco, si era verso la fine dello scorso anno recato alla di lui abitazione chiedendo di essere soddisfatto, al che il Marchisio gli avrebbe risposto con un rifiuto, aggiungendo: «io i debiti li pago colla carabina». Passarono dieci giorni e si arrivò alla sera del l.o gennaio. Quella sera una comitiva di amici percorreva una strada di campagna, e della comitiva faceva pure parte il Rosso, per recarsi a bere il bicchiere della staffa in casa di un conoscente, quando, preceduti da alcune voci che volevano imitare i latrati di un cane, rintronarono due colpi di fucile sparati ad intervalli di pochi minuti. Le fucilate erano state sparate da non molto distanto perchè tutti i componenti della comitiva udirono i pallini cadere sul fogliame di un canneto vicino. La comitiva prosegui più spedita verso il luogo ove era diretta, ma ad un dato momento il Rosso l'abbandonò e, senza dir nulla ai compagni, fece ritorno a Canale e andò dal maresciallo dei carabinieri a denunziare di essere stato fatto segno a due fucilate, che i pallini lo avevano colpito senza ferirlo e che autore degli spari doveva essere il Marchisio. Le indagini dei carabinieri assodarono che nulla era da imputarsi al Marchisio, e di conseguen. za il Rosso venne denunciato per ca lunnia. Il Tribunale, ove è comparso in stato di detenzione, ha ritenuto il Rosso colpevole del reato ascrittogli e lo ha condannato a 2 anni di reclusione, E.I.A.R. • Radio Milano, Torino, Genova, Firenze, Trieste, Roma III Ore 9.40: diurnale radio — 10-11: T/ora rlell'anricoltorc — 11-12: Mossa cantata — 12-12,15: Spiegazione del Vangelo — 12,35 Trasmissione da Gdynia della ceri monili per la consegna della Coppa della Città di Littoria alla Città di Gdynia — 12,45: Hischi — 13: .Musiche richieste dai radioascoltatori — 13,40-14,15: Arie liriche cantale dal soprano Lina Pdgliuizhi: orchestra Kiar diretta dai maestri F. Capuana e U, Tansini (dischi l'arlophon) — 15. Trastn. dal Teatro Carlo l'elice di Genova; « l'ra Gherardo», opera in tre atti di I. Hizzetti. diretta dal M.o Angelo Questa. Esecutori principali: A. Melandri, G. Cohelli, N. Haliowsky, A. Ghirardini. E. Faticanti, li. Checchi, L. Nardi . Negli intervalli: Notizie sportive - Coni. uff. presagi — 19,15: Risultati sportivi - Dischi — 20,20: Vittorio I>e Sica: « Attori che cantano » — 2>),30: A. Ginocchietti: «La beffa di Buceari », conversazione — 20,40: Concerto vocalidelie Cucili- Dames — 21,30: Trasm. da Berlino: puntuta W. "Itacliaus; lirahiiis: Concerto in si liem. magg. — 22.10: Suor Speranza», commedia in un atta di G. Givinini — 23: Giornale radio. Roma, Napoli, Bari, Milano II, Torino II: Ore 20,40: Concerto del violinista Arrigo Pelliccia; orchestra diretta dal M.o l'aoletti; muritene di llacndcl. Bach, Tarmi Kroislcr, Paganini, Smctnna. Dvorak. Nuvacek e Strauss — 22: Canzoni folkluristiche napoletane e italiane antiche — 23: Giornale radio. Bolzano: vedi Torino — Palermo: 20.45: « Casa mia, casa mia », operetta in tre atti di G. Pietri — Vienna: 19,30: Concerto di piano — Bruxelles I: 20: Concerto sinfonico — Bruxelles II: 21: Braimes e Grunwald. t La violetta di Mnntmartrc », operetta in 3 atti — Praga: 20: Concerto sinfonico — Copenaghen: 22.10: Musica hrilIn-nte — Bordcaux-Lafayette: 21,35: Fronda le, «La maison annóe », commedia in quattro atti — Crenoblc, Lyon la Doua; 21,30: Bernard, «Le ihinsrur ineounu»; Lari-onte: «La langagc de Sommel », commedie — Parigi T. E,: 20.31): Concerto variato — Radio Parigi: 21: Lazzari. «La torre di fuoco?, opera — Rennes: 21,50: Concerto (.Mozart, Lulli, Tfaydn, Scliumann. Schuhert, Debussy) — Berlino: 20: musica brillante — Breslaviai 19,45: Serata alleerà —■ Colonia; 19,30: Ornliestra e cauto — Francoforte: 22.45: Musica da hallo •— Koenigsberg: 20: Orchestra e canto — Kocnigswusterhausen: 23: Musica da ballo — Lipsia: 20: Orchestra e canto — Mona* oo di Baviera: 20; Musica brillante — Stoccarda: 22,45: Musica tilt ballo — Droitwioh: 22: Concerto con arie per tenore — Belgrado: 23: Musica brillante — Lubiana: 21.50: Sestetto ili mandolini — Lussemburgo: 22.15: Varie — Oslo: 20,15: Concerto con soli di contralto — Hilversum: 20.55: Concerto — Huiien: 21,55: Piccola orchestra, soprano e piano — Varsavia: 20: Orchestra sinfonica e canto — Bucarest: 20.45; Concerto sinfonico (RimsIsMCorsnkof) — Barcellona: 20.30: Canzoni — Madrid: 20: Musica da hallo — Stoccolma: 21: Musica da camera e canto — Bcromunster: 20.35 (da St. Moritz): cronaca della chiusura dei campionati universitari mondiali della neve Intraprendente commesso viaggiatore condannato per falso e truffa Voghera, 9 notte. Una storia della guerra mondiale è costata un po' cara al commesso di una casa editrice di Milano, certe Sozzi Adolfo di anni 24. Presentatosi alla nostra biblioteca, all'addetto propose l'acquisto che venne accettato subordinandolo al parere del Podestà. Il Sozì! si recò dal Podestà ma non trovandolo firmò per esso e con l'ordinazione si presentò dall'economo che non ebbe alcuna difficoltà a sborsare le 100 lire della prima rata. Senonchè il trucco venne scoperto ed 11 commesso venne denunciato. Il pretore lo ha condannato per falso e truffa a 15 mesi e 15 giorni di reclusione più le spese e tassa di sentenza. Gravi provvedimenti contro funzionari del Com. di Tortona Tortona, 9 notte. Il Podestà gr. uff. dott. A. Boragno, con sua recente deliberazione, approvata dall'autorità tutoria, e dopo d'aver preso atto di comunicazioni dell'autorità giudiziaria, ha sospesi dall'impiego e dallo stipendio, gli ex dipendenti comunali rag. Luigi Denasi; Pierino Zecca, Mario Grassi, Giuseppe Fossati, Luigi Torti e Vincenzo Fracchia fino alle risultanze finali di un procedimento penale, in corso, in cui tutti devono rispondere in unione a certo Antonio Massobrio questi, pure, già dipendente del Comune di Tortona, e domiciliato ad Alessandria. Intanto il Podestà Boragno, con sua delibe'azione pari data, e quale sussidio viveri, ha accordato alle famiglie dei denunciati, di concussione, il terzo dello stipendio, già goduto dal proprio congiunto, ed unicamente fino ad esito del prossimo giudizio riservandosi, ulteriori provvedimenti. Il fallimento della Soc. Tram Fiorentini ad una svolta delicata Firenze, 9 notte. In una sala del Tribunale, stamane alle 9 sono stati convocati i creditori per la chiusura dei verbali di verifica dei crediti verso la fallita Società dei Tram fiorentini. L'avvocato rappresentante della Società elettrica Valdamo ha chiesto che fossero convocati personalmente gli amministratori della fallita società, assenti dall'adunanza, poiché la ]pro presenza era necessaria essendo la procedura fallimentare divenuta di estrema delicatezza, dato che la società Electrobcl di Bruxelles ha insinuato un credito di 12 milioni di franchi. Si è proceduto quindi all'esame di alcuni crediti contestati. La prosecuzione dei lavori è stata poi rinviata a sabato 16 febbraio. Quesiti fiscali IMPOSTA DI RICCHEZZA MOBILE D. — Sono impiegato presso lo studio di un ingegnere — libero professionista — e percepisco uno stipendio men'silo lordo di L. 500, che, al netto dei contributi assicurativi, si riduce a lire //S9.90. E assngnettabile tale stipendio all'imposta di R. M. categoria CS ? R. — A sensi dell'art. 17'del T. U. 24 agosto 1877, n. 4021, « gli esercenti di stabilimenti industriali, i commercianti e gli esercenti professioni, arti ed industrie devono denunziare gli stipendi, onorari od assegni mensili pagati ai loro aiuti, agenti, commessi e simili, se ragguagliati ad anno raggiungono il minimo imponibile ». Dal l.o gennaio 1929, per effetto del R. D. L. 16/10/1924 n. 1613, il minimo imponibile dei redditi delle Categorie B, CI, C2 e D è di L. 2000, tranne per i redditi costituiti da salari di prestatori d'opera manuale, pei quali, con Circolare Ministeriale 22 dicembre 1933, n. 12500, sono stati fìssati i minimi di tassabilità di L. G00 mensili, L. sno quindicinali e L. 150 settimanali. D. — Ho avuto in appalto il servizio di pesa pubblica sino al 31 dicembre 193J,, data in cui l'appalto è venuto in scadenza e non ù stato rinnovato. Sin dui 9 giugno 193.'i avevo presentato all'Ufficio imposte denunzia di cessazione, ma sono stato compreso egualmente nel ruolo di R. M. del 1935. Quali pratiche debbo fare per ottenere lo sgravio ? li. — Entro il 10 aprile p. v. — scadenza del termine di tre mesi dalla pubblicazione del ruolo ■— presenti all'Ufficio Imposte una nuova denunzia, con riferimento all'articolo del ruolo ed al carico d'imposta che vi figura iscritto a suo nome, e ne chieda lo sgravio dal l.o gennaio 1935 per inesistenza del rèddito iscritto. Perchè la pratica abbia corso più sollecito e l'Ufficio non debba procedere a controlli di sorta, produca un certificato del Podestà del Comune che attesti la cessazione dell'appalto e specifichi le generalità del nuovo assuntore, se il servizio non è passato in gestione diretta al Comune. IMPOSTA COMPLEMENTARE. D. — Un mio cliente ha venduto tutti i suoi stabili per soddisfare i debiti pei quali era minacciato di subasta. Ora è diventato nullatenente. Essendo ancora assoggettato all'imposta complementare quali titoli deve produrre per esserne esoneratot Da quale data ha diritto al rimborso? R. — Basterà che presenti denunzia di cessazione indicando gli estremi degli atti di alienazione e dei debiti estinti col ricavato della vendita. Nè può essere di ostacolo all'accoglimento della domanda di sgravio il fatto che taluno dei creditori non fosse eventualmente assoggettato all'imposta di ricchezza mobile per gli interessi del credito, quando di quest'ultimo si possa provare in modo certo la sussistenza. Poiché gli Uffici delle Imposte nei casi di vendita di beni sostengono generalmente che non vi sia cessazione, ma trasformazione del cespite produttore del reddito, tenga presente che la Commissione Centrale, con decisione a Sez. Un. 18 aprile 1934, n. 62022 (in Giur. Imposte Dirette, 1934, pag. 279), ha statuito che l'alienazione di un cespite patrimoniale il cui reddito è stato compreso tra quelli assoggettati al tributo, non implica, senz'altro e sempre, trasformazione del cespite e che per conseguenza è precluso alle Commissioni di dichiarare inesistente la denunciata cessazione del reddito del cespite alienato senza avere prima accertato che questo cespite è stato effettivamente sostituito da un altro. Se la denunzia è prodotta nei tre mesi dalla cessazione del reddito il rimborso spetta dalla data in cui la cessazione si è avverata; se tale termine è già scadu to, si può ottenere il rimborso dal l.o gennaio 1935 presentando la denunzia entro il 10 aprile p. v. IMPOSTA FABBRICATI. D. — A seguito dei recenti prowe dimenti di riduzione degli affitti; spet ta la diminuzione di reddito anche ai proprietari di case non affittate / Quando deve essere prodotta la domanda.? R. — Il beneficio della revisione straordinaria dei redditi dei fabbricati, consentita, con effetto dal l.o luglio 1934, dal R. D. L. 14 aprile 1934, n. 563 che riduceva le pigioni degli immobili urbani, era accordato esclusivamente ai proprietari di case date in affitto. Usiamo l'imperfetto perchè il termine per la presentazione delle domande, ai fini di detta revisione straordinaria, è scaduto il 31 dicembre 1934. Il proprietario di casa non affittata, qualora possa dimostrare che il reddito lordo (valore locativo) della casa stessa è infe riore di non meno del terzo a quello assoggettato all'imposta fabbricati, e che la diminuzione di reddito dipende da causa con effetto continuativo quale può essere il movimento, in corso ormai da anni, di riduzione dei fitti, dei redditi e dei prezzi — ha diritto di chiedere la revisione del reddito in tas sazione, facendone domanda entro il 31 gennaio dell'anno successivo a quel 10 in cui la riduzione si è verificata. D. — Desidero sapere quali spese devono ritenersi comprese nella detrazione del terso concessa agli effetti della determinazione del reddito imponibile d'imposta fabbricati e se tale quota possa essere variata. R. — Le spese e le passività detraigli dal 7'cdiiito lordo (affitto reale o presunto) di un fabbricato, per determinare il reddito netto o imponibile, si distìnguono in due gruppi: 1) spese per amministrare e mantenere in buono stato lo stabile, il cui ammontare è fissato dalla legge nella misura — invariabile — di 1/3 del reddito lordo 2) spese che la legge e le consuetudini mettono a carico dell'inquilino e che, invece, per contratto fossero sostenute dal proprietario; esse si detraggono per il loro effettivo e comprovato ammontare. Appartengono al primo gruppo le spese di riparazione e di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, le tasse consorziali di difesa e le spese di amministrazione, il deperi mento del fabbricato e le perdite per sfitti parziali. Appartengono al secon do gruppo le spese di piccola manuten zione che pur facendo carico per legge — art. 1604 c. civ. — all'inquilino fossero invece accollate, per patto specia le, al proprietario; la spesa per il por tiere, quelle per l'acqua potabile, per il funzionamento dell'ascensore, per la raccolta spazzature e per l'illuminazione delle scale, quando siano interamente a carico del proprietario. IMPOSTA CELIBI. D. — Sono operaio celibe e finché fui occupato l'imposta mi veniva trattenuta ed era versata dal datore di la voro. Essendo ora disoccupato come dovrei fare per non incorrere in san zioni? R. — Il testo delle disposizioni ri guardanti le dichiarazioni dei redditi e le sanzioni in materia di imposte dirette non prescrive, pel caso prospettatoci, alcuna dichiarazione da parte del celibe. Deve quindi ritenersi che sia demandato all'iniziativa dell'ufficio imposte di rilevare dalla dichiarazione del precedente datore di lavoro l'avvenuto licenziamento del celibe e di far luogo, nei confronti di quest'ultimo, ad iscrizione a ruolo diretta. Se l'interpellante non possiede reddito alcuno ed 11 suo stato di disoccupazione ha carattere non precario o stagionale, potrà ottenere l'esonero temporaneo dall'im posta, a sensi della Circolare Ministe riale 7 ottobre 1933, n. 4125, producen do all'Ufficio Imposte certificato del competente Ufficio di Collocamento o del Consiglio Provinciale dell'Economia Corporativa che comprovi lo stato di disoccupazione. Francesco Fretto IL MEZZO IDEA1E PER ASI IO/RARE VM* OTTIMA DIGESTIONE i 11 Sale ii Hunt che neutralizza le acidità e attiva i succhi gastrici Vendesi nelle farmacie: flacone granile L. 7,90j flacone ridotto L. 4.Z5. Prezzi Ribassati. TORGSIN U.R.S.S. 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U. 24 agosto 1877, n. 4021, « gli esercenti di stabilimenti industriali, i commercianti e gli esercenti professioni, arti ed industrie devono denunziare gli stipendi, onorari od assegni mensili pagati ai loro aiuti, agenti, commessi e simili, se ragguagliati ad anno raggiungono il minimo imponibile ». Dal l.o gennaio 1929, per effetto del R. D. L. 16/10/1924 n. 1613, il minimo imponibile dei redditi delle Categorie B, CI, C2 e D è di L. 2000, tranne per i redditi costituiti da salari di prestatori d'opera manuale, pei quali, con Circolare Ministeriale 22 dicembre 1933, n. 12500, sono stati fìssati i minimi di tassabilità di L. G00 mensili, L. sno quindicinali e L. 150 settimanali. D. — Ho avuto in appalto il servizio di pesa pubblica sino al 31 dicembre 193J,, data in cui l'appalto è venuto in scadenza e non ù stato rinnovato. Sin dui 9 giugno 193.'i avevo presentato all'Ufficio imposte denunzia di cessazione, ma sono stato compreso egualmente nel ruolo di R. M. del 1935. Quali pratiche debbo fare per ottenere lo sgravio ? li. — Entro il 10 aprile p. v. — scadenza del termine di tre mesi dalla pubblicazione del ruolo ■— presenti all'Ufficio Imposte una nuova denunzia, con riferimento all'articolo del ruolo ed al carico d'imposta che vi figura iscritto a suo nome, e ne chieda lo sgravio dal l.o gennaio 1935 per inesistenza del rèddito iscritto. Perchè la pratica abbia corso più sollecito e l'Ufficio non debba procedere a controlli di sorta, produca un certificato del Podestà del Comune che attesti la cessazione dell'appalto e specifichi le generalità del nuovo assuntore, se il servizio non è passato in gestione diretta al Comune. IMPOSTA COMPLEMENTARE. D. — Un mio cliente ha venduto tutti i suoi stabili per soddisfare i debiti pei quali era minacciato di subasta. Ora è diventato nullatenente. Essendo ancora assoggettato all'imposta complementare quali titoli deve produrre per esserne esoneratot Da quale data ha diritto al rimborso? R. — Basterà che presenti denunzia di cessazione indicando gli estremi degli atti di alienazione e dei debiti estinti col ricavato della vendita. Nè può essere di ostacolo all'accoglimento della domanda di sgravio il fatto che taluno dei creditori non fosse eventualmente assoggettato all'imposta di ricchezza mobile per gli interessi del credito, quando di quest'ultimo si possa provare in modo certo la sussistenza. Poiché gli Uffici delle Imposte nei casi di vendita di beni sostengono generalmente che non vi sia cessazione, ma trasformazione del cespite produttore del reddito, tenga presente che la Commissione Centrale, con decisione a Sez. Un. 18 aprile 1934, n. 62022 (in Giur. Imposte Dirette, 1934, pag. 279), ha statuito che l'alienazione di un cespite patrimoniale il cui reddito è stato compreso tra quelli assoggettati al tributo, non implica, senz'altro e sempre, trasformazione del cespite e che per conseguenza è precluso alle Commissioni di dichiarare inesistente la denunciata cessazione del reddito del cespite alienato senza avere prima accertato che questo cespite è stato effettivamente sostituito da un altro. Se la denunzia è prodotta nei tre mesi dalla cessazione del reddito il rimborso spetta dalla data in cui la cessazione si è avverata; se tale termine è già scadu to, si può ottenere il rimborso dal l.o gennaio 1935 presentando la denunzia entro il 10 aprile p. v. IMPOSTA FABBRICATI. D. — A seguito dei recenti prowe dimenti di riduzione degli affitti; spet ta la diminuzione di reddito anche ai proprietari di case non affittate / Quando deve essere prodotta la domanda.? R. — Il beneficio della revisione straordinaria dei redditi dei fabbricati, consentita, con effetto dal l.o luglio 1934, dal R. D. L. 14 aprile 1934, n. 563 che riduceva le pigioni degli immobili urbani, era accordato esclusivamente ai proprietari di case date in affitto. Usiamo l'imperfetto perchè il termine per la presentazione delle domande, ai fini di detta revisione straordinaria, è scaduto il 31 dicembre 1934. Il proprietario di casa non affittata, qualora possa dimostrare che il reddito lordo (valore locativo) della casa stessa è infe riore di non meno del terzo a quello assoggettato all'imposta fabbricati, e che la diminuzione di reddito dipende da causa con effetto continuativo quale può essere il movimento, in corso ormai da anni, di riduzione dei fitti, dei redditi e dei prezzi — ha diritto di chiedere la revisione del reddito in tas sazione, facendone domanda entro il 31 gennaio dell'anno successivo a quel 10 in cui la riduzione si è verificata. D. — Desidero sapere quali spese devono ritenersi comprese nella detrazione del terso concessa agli effetti della determinazione del reddito imponibile d'imposta fabbricati e se tale quota possa essere variata. R. — Le spese e le passività detraigli dal 7'cdiiito lordo (affitto reale o presunto) di un fabbricato, per determinare il reddito netto o imponibile, si distìnguono in due gruppi: 1) spese per amministrare e mantenere in buono stato lo stabile, il cui ammontare è fissato dalla legge nella misura — invariabile — di 1/3 del reddito lordo 2) spese che la legge e le consuetudini mettono a carico dell'inquilino e che, invece, per contratto fossero sostenute dal proprietario; esse si detraggono per il loro effettivo e comprovato ammontare. Appartengono al primo gruppo le spese di riparazione e di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, le tasse consorziali di difesa e le spese di amministrazione, il deperi mento del fabbricato e le perdite per sfitti parziali. Appartengono al secon do gruppo le spese di piccola manuten zione che pur facendo carico per legge — art. 1604 c. civ. — all'inquilino fossero invece accollate, per patto specia le, al proprietario; la spesa per il por tiere, quelle per l'acqua potabile, per il funzionamento dell'ascensore, per la raccolta spazzature e per l'illuminazione delle scale, quando siano interamente a carico del proprietario. IMPOSTA CELIBI. D. — Sono operaio celibe e finché fui occupato l'imposta mi veniva trattenuta ed era versata dal datore di la voro. Essendo ora disoccupato come dovrei fare per non incorrere in san zioni? R. — Il testo delle disposizioni ri guardanti le dichiarazioni dei redditi e le sanzioni in materia di imposte dirette non prescrive, pel caso prospettatoci, alcuna dichiarazione da parte del celibe. Deve quindi ritenersi che sia demandato all'iniziativa dell'ufficio imposte di rilevare dalla dichiarazione del precedente datore di lavoro l'avvenuto licenziamento del celibe e di far luogo, nei confronti di quest'ultimo, ad iscrizione a ruolo diretta. Se l'interpellante non possiede reddito alcuno ed 11 suo stato di disoccupazione ha carattere non precario o stagionale, potrà ottenere l'esonero temporaneo dall'im posta, a sensi della Circolare Ministe riale 7 ottobre 1933, n. 4125, producen do all'Ufficio Imposte certificato del competente Ufficio di Collocamento o del Consiglio Provinciale dell'Economia Corporativa che comprovi lo stato di disoccupazione. Francesco Fretto