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Il maltempo Il maltempo Grossa Irana a Farci d'Abruzzo Cinquanta famiglie senza tétto », Nessuna vittima - Le provvidenze del GovernoVasto 9 notte i o l e o i Vasto, 9 notte. L'altra notte, nel centro abitato della vicina Furci, si è determinato un movimento franatorio che ha provocato il crollo di numerosi fabbricati. Fortunatamente non si sono verificati danni alle persone, dato il pronto intervento dei militi che hanno operato lo sgombero delle case pericolanti, abitate nella quasi totalità da agricoltori. Circa cinquanta sono le famiglie per le quali si è dovuto trovare ricovero presso altre famiglie le cui abitazioni non sono comprèse nella zona di slittamento. La frana prodottasi ha diviso l'abitato in due parti, e ha determinato uno -sprofondamento di terreno che ronde inaccessibile la strada che congiunge la piazza principale del paese con la strada nazionale. Alle ore 4 del mattino il comandante della 137.a Legione della Milizia era già sul luogo del disastro, e alle ore 8 giungeva a Vasto un tenente dei carabinieri che assumeva il comando della organizzazione dei servizi di soccorso. Proveniènti da Chieti sono giunti anche il Prefetto Vicedomini e il Segretario federale Nucci. Essi si sono resi minutamente conto dell'entità dei danni, portando fra la popolazione rurale una calda parola di conforto e dimostrando con il loro autorevole e diretto interessamento quel senso di solidarietà umana che è tipicamente fascista. Agli ordini del Segretario federale è pure giunto un autocarro carico di provviste per i primi approvvigionamenti. L'ispettore delle opere pubbliche ha dato assicurazione che i lavori per la costruzione di nuove case verranno Iniziati immediatamente, il che ha prodotto fra i bravi e laboriosi agricoltori furcesi un grande sollievo e un senso di riconoscenza per le provvidenze cosi sollecitamente accordate dal Governo fascista. Al momento della partenza delle autorità sono stati lanciati fervidi alala all'indirizzo del Duce.