Alessandria-Napoli 4-2 (2-1)

Alessandria-Napoli 4-2 (2-1) Alessandria-Napoli 4-2 (2-1) Vojak (N.)f Notti (A.), Cattaneo (A.) 3, Sallustro (N.) I grigi insìstono all'attacco e vincono con sicurezza di fronte ai combattivi ma meno realizzatori napoletani Alessandria : Mosele; Fenoglio, Bo- prelli; Barale, Costenaro, Milano; Catta-1 cneo, Gardini, Notti, Celoria, Gastaldi Napoli: Sentimenti; Vincenzi, Castello; Colombari, Rossetti, Rivolta; Stabile, Vojak, Sallustro, Gravisi, Ferraris. Arbitro: Mazzarino, di Roma. Alessandria, 11 mattino La prvdcnsI *j »"■"•«"« : s(G.C.) La lunga tradizione che , svuole gli azzurri partenopei perdenti lsul campo alessandrino, si è ripetuta ganche ieri nella dura, estenuante lotta ; mE^S^2?«5f^SIfiscatenatasi' sul del Littorio reso in larghi tratti quasi impraticabile per le recenti intemperie. Tutti gli atleti, in proporzioni più o meno accentuate, hanno risentito delle condizioni del campo ed hanno finito lanrll'aspra lotta stremati di forze dopo I raver tutto dato per giungere alla vit- ! itoria, che ha arriso ancora ai colori lo- j lcali. Invero i grigi sono scattati all'i- unizio per tentare di cogliere il primo lsuccesso: l'andamento della pattuglia: salessandrina appariva subito sbrigliato ■ Fe combattivo in sommo grado: al cen : mtro dell'attacco era tornato Notti, dopo auna lunga assenza, ed egli riusciva aismanovrare bene la palla, smistandola: ta dovere alle ali, ove Gastaldi e Catta- ; mneo apparivano i più intraprendenti: il qpericolo permaneva in prevalenza sot-1 ?to la rete di Sentimenti, che già ara tchiamato al lavoro da tiri bene diretti, ! nma non eccessivamente preoccupanti. ! ìCosì, per oltre una decina di minuti, salvo una fuga di Ferraris, che forniva poi a Vojak un propizio pallone sfiorante il palo laterale della casa di Mo- sele, la lotta si manteneva nella metà campo degli ospiti, i quali al 13' bene- Vitciavano di un calcio di punizione: il i dtirn 01*0 HmriQtn Hi facto ria PnctonQ^A tiro era deviato di testa da Costenaro e la palla, al volo, da Rossetti era indirizzata a Vojak, che da cinque metri, con una precisa puntata, la scaraventava in rete. msSubito dopo il Napoli attaccava deciso e ancora Vojac, con un potente traversone, spediva la palla a Gravisi, lan- ciatissimo, ma l'azzurro non raccoglie- va in tempo ed il pericolo sfumava. Al 19' altra brutta situazione sotto la rete di Mosele, che usciva dai pali per fermare il pallone. Il portiere grigio falliva la presa e cadeva a terra: tre az- zurri si precipitavano sulla palla ma:,zFenoglio Wva'ìa "megno"e*aberavk"iRPoco dopo altro ritorno offensivo par-! tenopeo: fuga di Stabile, pur sempre. abile nel palleggio e nello smarcamen- ! to e centro a Sallustro: questi avan- izava di qualche metro e, giunto tutto' solo davanti a Mosele, finiva di calciare ! debolmente nelle mani del portiere. Gli! alessandrini riprendevano subito il do-1 minio della contesa ed al 28' perveni- vano al pareggio, acclamatissimo; la palla era manovrata da Cattaneo, da fusone ed ^Sgh^'SMA^ zurri "ouind?Notti rinrendev» if n«T ' zurri, quindi Notti, riprendeva il pai- tiroedWblSgH dU^araS™vfl CH°r, Pmft. rtM»0drH dS*2L- Sf,g™7m^™r,lÌJn^V la = a ,m,.rir S P P ----- (Tre minui dopo altra fuga di Catta-, neo che inviava deciso al centro: Notti "i; si incuneava tra i terzini e batteva un forte tiro debolmente respinto dal portiere, nella cui area si accendeva una ardente mischia: Cattaneo batteva la seconda volta Sentimenti. Gli uìti una1SS Pe.r liti- mi dieci minuti del primo tempo hanno : visto un accesissimo predominio grigio ' concretatosi in una serie accentuata di ; tiri a ripetizione in oarte sventati dal portiere e, due. quelli di Gastaldi e di Celoria, respinti dai pali. Alla ripresa delle ostilità. l'Alessan- dria apriva un fuoco di fila di assalti ed al 3' Gastaldi effettuava in piena corsa un potente tiro trasversale, che a mala pena Sentimenti fermava. Cat- taneo, insidioso, arrivava in corsa e.segnava senza difficoltà il terzo punto, Cinque minuti dopo identica sorte toc- cava a Mosele. il quale usciva dai pali per fermare un tiro obliquo di Colom bari: il portiere non riusciva a trattenere la palla, che Sallutsro, intervenuto fulmineo, toglieva dalle mani di Mosele e, a porta vuota, la sospingeva in rete. Tre a due: gli azzurri miravano al pareggio, ma le loro azioni apparivano sfuocate, lente, prive di mordente: insufficente la linea mediana, in cui mancava completamente il perno direttivo e propulsore, l'attacco era sbandato, convulso, impreciso: otto volte su dieci, nella lotta per il possesso del pallone, la meglio era sempre per gli alessandrini, i quali riuscivano più agilmente a costrurre trame offensive, ro-vescianrlo folate impetuose sui terzini Vincenzi e Castello, che, coi loro interventi, potevano sovente frantumare tali attacchi senza peraltro giungere a sostenere i proprii avanti, sovente in-capaci a dar vita ad una solida e co-stante attività. Al 13' i concittadini giungevano ad un altro successo, ristabilendo la di-stanza e precludendo agli azzurri ogni ulteriore speranza di salvare il risultato. Gastaldi fuggiva velocissimo sulla sinistra e con un preciso traversone inviava la palla verso il centro ove frattanto era giunto impetuoso Cattaneo: Castello commetteva l'errore di deviare la palla con la palma della mano e l'arbitro, senza esitare, concedeva il calcio di rigore: Cattaneo segnava il suo terzo goal. Benché battuto sonoramente, il Napoli ron disarmava ed a tratti poteva giungere a stretto contatto con la difesa grigia. Al 30' calcio d'angolo contro il Na- poli, poi la lotta a poco a poco si pla cava nel due campi: i giocatori, rico- perti di una crosta di fango, quasi irriconoscibili, assai stanchi, non trovavano più lo spunto per costruire temi di gioco pratici. Si lottava ancora ac canitamente, ma in tono minore: era no acrobazie e tentativi personali scorribande che scaturivano dalla per spjcacia e caparbia dei più attivi e re sfstenti e che traevano lo sviluppo dal-, le debolezze e dagli infortuni del mag- gjormente provati e meno solidi a mantenersi in piedi, finché ancheVe-lfitti/#raf?,.'te6taul- »«.4 toowavano per|l'ultimo intervento difensivo o per un arresto della palla, che si indugiava nella mota. Al 35' notiamo ancora un raso terra di Vojak sfiorante il palo laterale della rete di Mosele: poi due respinte bellissime di Sentimenti al 30' in seguito ad un calcio di punizione dal limite dell'area di rigore del Napoli; una fuga di Ferraris dava modo di al- lungare un propizio pallone a Sallu-; stro. senonchè questi si indugiava e Fenoglio liberava in «angolo». Ad un minuto dalla fine il Napoli si portava ancora audacemente sotto la lete alessandrina: Gravisi perveniva a contat to con Fenoglio, che caricava dura mente 1 avversario: calcio di rigore: qualche speranza era ancora affidata a ?uel ma VoJak calciava debolmen-, te e Mosele parava a terra: tuttavia-, non riusciva trattenere la palla e men ì™.a. portiere giaceva ancora, al suolo Vojak riprendeva la sfera rimbalzata in campo di qualche passo e la sospingeva nuovamente verso la porta vuota. Anche stavolta però il tiro era errato e finiva fuori di fondo. Poco dopo la fine, tra le acclamazioni degli alessandrini e lo sconforto dei napoletani. Pubblico abbastanza nu ~ . . . . meroso: giornata assolata, disturbata sovente da folate di vento forte e freddo.

Luoghi citati: Alessandria, Milano, Napoli, Roma