Guarnieri campione di discesa

Guarnieri campione di discesa LUDI GOLIARDICI DI SAINT MORITZ Guarnieri campione di discesa Primato aliano anche nella classìfica per nazioni Saint Moritz, 7 notte. Gii sciatori italiani hanno stamani levato, sulle nevi di St. Moritz, il gagliardetto della vittoria. Adriano Guarnicri, il piccolo atleta di Fcltre, deten- lefliadaqufoie del titolo mondiale universitario\lefdi slalom, c diventato campione de/'2"mondo di discesa. La squadra delle ! memoi.ilie nere, grazie alla brillante clas- inta{tifica del littore Parodi-Delfino, ha con-'1"'"quistato il primato delle rappresenta- \re Uve nazionali. Questo è lo splendido ; >'°bilancio di un'ora di ansie sulle nevi iscidel Salct, mentre i gareggianti, vere, frecce umane scoccate di tra il verde c"della pineta sul candore del sole, saet- '« Stcola tarano sotto il telone di arrivo. lì valore di un successo L'esultanza ha preso tutti noi ita- coVani, dirigenti, giornalisti, compagniìoodei gareggianti e si è comunicata an-!*'> che alla piccola folla internazionale che\ attorniava i tavoli dei cronometristi e\ccgli avversari battuti. La maglia nera\nudi Guarniero si è stretta, nell'abbraccio ekcameratesco, con quelle azzurre degli ÌCHinglesi e con quelle purpuree dei tede-\dusela; e, quando un nostro ragazzo ho salanciato l'« Eia! Eia!» del trionfo, agli Pe«alala» di risposta si sono uniti }IiN«Hurrà!». gli « Heil! », i «Bela!» di ìpntutti i presenti. Gli è che tutti sapeva-1 l'eno le nostre ansie eie nostre speranze ;\nacapivano che i risultati dei giorni scor-\stsi non erano pari al valore dei nostri ! nuragazzi, erano a conosceìiza della sfor-inffimo che aveva perseguitato la squa-\ln(ira delle maglie nere e che ancor ierij" aveva messo fuori lotta Federico Pa-\sfriatti, l'uomo su cui molto si puntava]duper la gara di stamani. ]taGli è che, prima gioia, ce n'è voluto d. averla questa Fe si sono passatellatutte le pene che sa regalare lo sport nequando nelle sue battaglie si seguono dei fratelli di sangue, impegnati con tutte le loro energie per il trionfo della comune bandiera. Erano venute prima, giù dalla Corviglia, le studentesse (abbastanza bruttine, invero) partecipanti ai Campionato femminile ed i cronometri avevano dovuto verificare la vittoria della solita Cranz, allieva della Scuola di Educazione Fisica di Berlino (ma che razza di Università è questa?...) dominatrice di due austriache e di due svizzere; poi, finalmente, si è cominciato con gli studenti. Adriano ha vinto Viene giù per primo il dott. Vetter, « asso » dei tedeschi; il tempo è appena buono: 4'30"4/10; la Cranz ha fatto di meno. Buchel, lo spauracchio britannico, sta ancor peggio e lo svizzero Thut non fa di meglio. Ecco il primo dei nostri: Huber, « littore » di slalom a Cortina, in k'ift"; battuto; una carta non ha fatto giuoco, ma non è il sette bello; si può ancora sperare. Arriva Alvaro De Orleans Bourbon, spagnolo, in candida assisa e Vetter non è più primo. Il nuovo tempo da battere è 4'27"Jt/10. Non resiste molto: sfreccia sul traguardo una maglia celeste con 10 stemma d'Inghilterra: è Cleyde, che segna Ji'2". Sbalordimento generale. Chi lo batterà? Qualcuno commenta: «I Quattrini vogliono dire qualche cosa, anche nello sport; tri mesi di Saint Moritz a fare ogni giorno la Corviglia e si può anche vincere! ». Viene giù Parodi. Tenue speranza, che il cronometro distrugge presto. I suoi J,'lS"li/10 lo mettono, però, al secondo posto; è già qualcosa. E De Senarclens e Kraysi non intaccano le prime due posizioni. Passa Pugh: numero 28. Uno sguardo all'ordine di partenza: Adriano Guarnieri è al numero trenta. Tocca a lui. Gli occhi si fissano lassù in alto fra fusti della pineta. Il conte Bonacossa tormenta il binoccolo, che ha il torto enorme di non perforare gli alberi. L'on. Boidi si è voltato dall'altra parte mormorando: « Se fallisce Adriano chiudo bottega ». Ma un grido lo fa girare di colpo. Un fantasma sguscia fra gli alberi raggomitolato sugli sci, balza nella strada con una perfetta sterzata. Ormai lo si vede bene. E' lui, Adriano, il ragazzo in maglia nera, che vola giù come una saetta, sfiorando la neve. L'urlo di tutti noi lo raggiunge lassù, mentre si destreggia sul fianco della montagna candida. Poi viene la paura: «E se cade nell'ultima curva dove hanno capitombolato tanti? ». E si tace. Ma l'italiano non cade. Con stile perfetto svolta verso il traguardo e vi piomba sopra, prima che l'ultimo incoraggiamento possa uscire dalla gola. Qualcuno corre ad abbracciarlo; gli altri si precipitano sul tavolo dei cronometristi. Quello strilla, protesta; un gendarme in divisa verdolina viene in suo soccorso. Ma tutto è inutile; nessuno si muove. Dovrà pure scriverle quelle poche cifre che dovranno darci la grande gioia o provocare una grande delusione. E, finalmente, con esasperante lentezza, la matita segna i minuti, i secondi e i decimi: 4'00"2/10. 11 povero cronometrista deve turarsi le orecchie quando il grido di gioia scende da cinquanta bocche urlanti attorno alla sua testa: «Adriano ha vinto!». E si corre a levarlo in trionfo; ma il ragazzo è calmo; dice: « Aspettate! Ce ne sono ancora, che possono battergli ». Ma chi sono? Csic, la rivelazione ungherese: l'austriaco Schmied, l'inglese Maclaren, gli svizzeri Sporri e Kaech ? Ma passano anche questi e la vittoria è salva. Passano anche Mario Guarnicri, Borletti, le «bocie perse» dcllu nostra squadra. L'elogio di S. E. Starace Un tedesco ci dice: «Dovere ancora^ arrivare Pariani, numero cinquanta!». No, egregio signore, Pariani è qui, zoppicante, che abbraccia felice il compagno vittorioso. La mala sorte lo ha abbattuto, ma c'è stato chi ha preso il suo posto. Questa volta il valore dei nostri ragazzi ha dato scacco inatto a questa ostile regina del destino... Per questo siamo così contenti: per questo, abbiamo dimenticato le amarezze di tre g'.orni; per questo coniamo ai te-\ ItLe seg463e 8gsl1c1lilLs8gasglizmEcA(g444c9KBmgTsfBgM(mIdlllsgcaGDk foni per annunciare ai goliardi d'Ita finalmente la buona novella. Buona novella che giungerà subito l campo dei Guf, a 8. E. Starace, il ale non aspetterà mezz'ora per te- onare all'on. Bóidi la sua soddisfa "|c> il suo elogio e il suo incoraggiaento a continuare. E gli sciatori in aglia nera continuano a tendere alla "0»'», che, anche se. non potrà esse sempre raggiunta, sarà sempre, pe; perseguita con volontà e fede faista. Domavi due prove li attendono, in > pronostico non li vuole favoriti: classica staffetta universataria di . Moritz e la prova di salto, per la mbinata col fondo. Per la staffetta nostra squadra, che dovrà battersi l poderoso quintetto germanico, è sì formata: Holzner, Boniehi, Castel Dc Antoni e Adriano Guarnicri. L« gioia per la vittoria sciatoria ha perto la delusione provocata dalla uova sconfitta della squadra di /ioey, battuta dalla Svizzera per 3 a 2. Hiuso il primo tempo col passivo di ue goals di Keller, un'ardente ripre Ita riportato gli italiani alla pari er merito di Venosta e di Scotti; ina N finire del terzo tempo un nuovo nnto di Keller dava vittoria agli eltici. La nostra squadra si è oggi fialment e battuta con ardore, ma è ata inferiore all'avversaria in contiuità e in giuoco d'intesa. Se avesse uocato con questo entusiasmo contro Lettonia e l'Ungheria non sarebbe zero punti. Speriamo che le recenti erzate brucino ancora e che nelle ue partite che rimangono da dispure, qualche, punto alle sjiallc della i ranca che s, incontrerà domani con Cecoslovacchia, si riesca a raggra- ellarlo. Enzo Arnaldi I risultati TORNEO DI HOCKEY: Svizzera b. alia 3 a 2; Ungheria b. Francia 5 a 0. Classifica: Svizzera e Ungheria p. 6; ettonia e Cecoslovacchia p. 4: Italia Francia p. 0. PATTINAGGIO: ni. 500: 1. Andriken (Lettonial, 46"; 2. Linciner (Unheria), 46"2/10; 3. Blcisse (Olanda). 6"8/10; 4. Dykstra (Olanda) 47" e /10; 5. Kimmerling (Ungheria), 47" 4/10; 6. Mosauer (Austria), 47" e /10; 7. Kalbareyk (Polonia); 8. Leuillons (Francia); 9. Salovjev (Cecolovacchia); 10. Malecki (Polonia); 1. De Libessart (Francia); 12. Lisieki (Polonia): 13. Laurent (Francia); 4. Agudio (Italia); 16. Perucca (Itaa!; 18. Trovati (Italia). inno metri: 1. Andriksen (Lettonia) '33"; 2. Djstra (Olanda), l'36"; 3. Lindner, l'36"8/10; 4. Blaisse e Moauer; 6. Kalbareyk; 7. Kimmerling; . Salovjev; 15. Perucca, V46"; 16. A. gudio, l'52"; 1'.. Trovati, l'53". PATTINAGGIO ARUSTICO: Gara a coppie: 1. Faulhaber-Eighel (Autria) p. 9,9; 2. Imredy-Kertsz (Unheria) p. 9,7; 3. Bottini-Maggi (Itaa) p. 8,98; 4. Bylland-Fenner (Svizera) p. 7,84. La gara individuale di pattinaggio maschile è stata vinta dall'austriaco Erdes, e quella femminile dall'austriaa Greta Lainer. SCI. — Gara di discesa: 1. Guarnieri Adriano (Italia), 4'0"4/10; 2. Cleyde Gran Bretagna), 4'2": 2. Csik (Unheria), 4'18"; 4. Kaech (Svizzera), '18"2/10; 5. Parodi Delfino (Italia), '18"4/10: 6.. Schmidsder (Austria), '21"6/10; 7. a pari merito De Senarlens (Svizzera) e Schmied (Austria); . Maclaren (Gran Bretagna); 10. Kraisy (Germania); 11. De Orleans Bourbon (Spagna); 12. Vetter (Germania); 13. Raeburn (Gran Bretagna); 14. Pugh (Gran Eretagna); 15. Thut (Svizzera); 16. Loubener (Autria); 17. Muller (Svizzera); 18. Laorgue (Francia); 19. Eushell (Gran Bretagna); 20. Guttonnren (Norve-già): 21 Huber (Italia): 25. Guarnieri fTf otta » « OO 13n,>lAtl! T, ~. 1 Mario (Italia); 28. Borlotti Romualdo Itala); 37. Bordoni (Italia). Discesa femminile: 1. Cranz (Germania), 4'26"6/10.