Reilly riprende il martellamento di Condon per scardinare la testimonianza fodamentale

Reilly riprende il martellamento di Condon per scardinare la testimonianza fodamentale iim processo di fim e mi big to ar Reilly riprende il martellamento di Condon per scardinare la testimonianza fodamentale New York, 5 notte. | Per Bruno Hauptmann la giornata Hodierna era incominciata molto male, [sema stasera egli può consolarsi dicendo ; diche la sua situazione è lievemente mi- pagiurata. Lindberg, il quale, come si ri- >cocorderà ieri, intendeva energicamente 1 mprotestare contro le calunnie rivolte nciato, convinto che non era decoroso inprendere la parola di fronte a quella j mserqua di testimoni convocati da Reil-1 coly per provare ad un pubblico incro- pdulo o indeciso, la colpevolezza di | imHauptmann. A testa china e senza mai | galzare gli occhi, egli aveva ascoltato i j vtesti. Poi, poco prima che il giudice | gsospendesse l'udienza s'era alzato e aveva abbandonato l'aula. La convinzione di Lindberg Nessuno comprese ieri sera il gesto brusco dell'aviatore. Lo si è capito stamane. Lindberg. non aveva sin qui voluto pronunciarsi nè prò nè contro Hauptmann, fermamente deciso a non esercitare pressioni dirette o Indirette sui giurati e sulla pubblica opinione del suo paese. Ma dall'aula della Corte di dalla difesa a Violetta Sharpe incapa-1 mce ormai di difendersi, vi aveva rimiti- trlnlibapvngsfsHAssise di Flemington egli era uscito ! Sieri profondamente disgustato, e. ciò!fche è più importante, ormai convinto ' fiin modo inequivocabile che da quattro;?avuto dinanzi a 1 tsettimane egli aveva sè il rapitore e l'assassino del proprio figlio. « Sono ormai convinto come non lo sono stato sin qui che Hauptmann è colpevole. L'assassino è lui. Ho dubitato sino a ieri; ormai non dubito più ». IHbGInutile dire ohe le parole dell'aviato- dre hanno destato enorme sensazione a' sFlemington. Ma Reilly. contrariamente ; ali attesa generale, ha preferito Igno- drarle. Dai quattro settimane in qua non, lb era visto tanta e cosi strana folla co- dme quella che era riuscita a penetrare anel Tribunale di Flemington e come quella che, ansiosa di informazioni e di sensazioni, faceva ressa attorno al piccolo edificio. Appariva a tutti cosi evidente un battibecco vibrato fra l'avvocato Reilly e Lindberg. Sembrava ovvio che l'avvocato dovesse chiedere all'aviatore se realmente egli aveva pronunciata la frase attribuitagli e se questa effettivamente rappresentasse il suo profondo cortvincimento. Ciò avrebbe permesso a Reilly di sostenere non senza qualche successo che dei tentativi erano fatti per influenzare l'opinione pubblica e particolarmente i giurati e che in tale circostanza il processo non poteva essere continuato. Come dicevamo, l'attesa è rimasta delusa. Lindberg è entrato nell'aula, si è seduto al solito posto, che occupa da quattro settimane, ha sorriso al giudice, ha stretto la mano a Wilentz e ha atteso. Nulla è successo. Perchè? Lo si comprese all'udienza pomeridiana. Il collegio della difesa di Bruno Hauptmann aveva qualche piccolo testimone di riserva contro il quale il procuratore Wilentz non avrebbe potuto puntare i suoi attacchi col successo ottenuto nella giornata di ieri. Non erano essi avanzi di galera o gentaglia venale comprata a pochi dollari e non conveniva a Reilly, come lo si è visto oggi, iniziare la giornata con un battibecco che presentava molte probabilità di risolversi in una vittoria per Lindberg e causare inopportune manifestazioni di stima per il padre della vittima e di orrore per l'assassino. Reilly ha tratto fuori dal sacco gli assi del suo gioco perchè egli sente che la tensione non può essere prolungata, che il pubblico americano si impazientisce e che i grandi giornali responsabili incominciano ad alzare la voce e a criticare con una violenza di linguaggio i insolita l'indegna commedia di Fle- 1 mington. Il New York Times e la New Herald Tribune definiscono il processo « una vergogna e uno scandalo », e si rivolgono ai loro lettori perchè protestino contro la carnevalata indecente nella dtcdvpIrsatbj quale il processo minaccia di trasfor-! marsi. I Il nuovo attacco a Condon \Il pubblico americano comincia a pensare che se Reilly ha realmente modo di demolire d'edificio dell'accusa è ora che passi all'azione e la smetta con la pirotecnica quotidiana delle sue iguscita dal carcere e destinata presto_ j; „ , ; „ - ,T£, Lo tardi a tornarvi. Vero è che Wilentz non ha potuto sfondare la difesa e ottenere da Hauptmann, se non una con fessione aperta del crimine, per lo me-no qualche dichiarazione imprudente che lo compromettesse in modo irrepa-rabile. Le prove si sono accumulate in modo impressionante, ma la prova su-prema e cioè l'identità tra Hauptmann e la persona alla quale Condon versò i cinquantamila dollari di Lindberg nonè stata data, perchè è basata su una sola testimonianza, quella del dottor Condon. E oggi Reilly ha tentato di provare, e vi è in certo qual modo riu- scito, che questo maestrucolo elemen- tare non pensa alla verità ma alla pub- blicità. E' un esaltato, è uno squilibra-to che intervenne nel dramma senza esserne da nessuno richiesto, che si mise inanzi sul proscenio dell'attenzio-ne mondiale come se fosse una prima donna senza curarsi del dolore dei Lindberg e perfino senza adottare quel- la condotta che qualsiasi altra persona avrebbe tenuto qualora fosse stata di fronte a questa tragedia. Condon si condusse come un pagliac-ciò da circo e la camera dove abita racchiude una ventina di enormi volumi rilegati con la raccolta completa delle parole da lui dette e delle fotografie delia propria persona riprodotta suigiornali e sulle riviste del mondo. Gli importava farsi un nome, sfruttare una situazione, uscire dall'oscurità nellaquale aveva sino allora vissuto e non servire la giustizia. Questa tesi, sostenuta con l'abituale veemenza da Reilly, ha prodotto per la prima volta da che Hauptmann siede dinaiii-i ai giurati un'impressione su di loro e finanche sul giudice Trenchard il quale, mentre Reilly parlava, lo ha costantemente seguito con vivissima attenzione L'avvocato difensore di Bruno: cHauptmann ha oggi sferrato il primo eserio attacco contro l'accusa. Egli ha ! sdichiarato: «Vi affermo, e non sono'nparole a vanvera, che vi dimostrerò | come Isidoro Fisch e non Bruno Haupt-j tmanti ha ricevuto il danaro del colon-j tnello Lindberg, come egli e non Haupt- ; cin una moneta che^ non portasse il | dmarchio del delitto. Fu Isidoro Fisch a consegnare il denaro ad Hauptmann perchè vide che non sarebbe riuscito impunemente a cambiare tutti i biglietti in suo possesso. Egli già sapeva per il tramite dei giornali che i biglietti erano numerati e che la lista dei marni abbia fatto tutto il possibile per latrasformare questi biglietti di banca! lvmfgcbnndgli rapilHen'lO COmpiutO da 4 OBrSOne ? 1 Subito dopo Reilly ha chiamato aìnumeri era stata trasmessa alla po lizia. Si affrettò a cambiare fogli di banca e quando si accorse che non avrebbe potuto continuare cercò fra le persone di sua conoscenza a chi poteva lasciarli con la speranza di riottenere dal primo all'ultimo dollaro il giorno in cui il delitto da lui commesso fosse dimenticato e la sorveglianza fosse finita. Cercò a destra e a sinistra e trovò un minchione: Bruno Hauptmann, la sola persona che a suo S""dizio avrebbe tenuto in casa la casftta racchiudente i biglietti di banca fin°al S'orno in cui egli fosse tornato ? New wk- Pcr evitare pericoli di troval'si in contatto con la giustizia, Isidoro Fisch lasciò in consegna ad Hauptmann la cassetta dei biglietti di banca di Lindberg e se la svignò in Germania ». drc un {, t Fm Moses auti- ! ' — - le 1sta. ; „e de, 1932 venne fermato per slra. da da tre crsone. Essc saJil£ ,. , lautomobi!e e gl, djsscro: <: cimitero d, Bronx ;, L.autista condusse i tre mi aterlos, personaggi dinanzi al cancello Egli ha narrato che la sera del 2 i l'awocat 1 d o a del cimitero ove giunse a notte già inol trata. Moses ha aggiunto: — Le tre persone mi pagarono la corsa e si avviarono verso il cancello del cimitero. Al momento in cui entravano furono raggiunte da una quarta persona con la quale rimasero per pochi istanti in conversazione. — Per quanto tempo? — Non potrei dirlo con esattezza. In ogni modo il tempo che può occorrere a un autista per rimettere in moto la macchina. Vidi le quattro persone confabulare, poi mi allontanai in direzione di New York e in cerca di altri clienti. Non è risultato dal breve interrogatorio al quale Moses è stato sottoposto oggi da Reilly se una delle quattro persone da lui lasciate dinanzi al cimitero fosse Isidoro Fisch, ma questo punto sarà chiarito domani quando Moses verrà interrogato dal Procuratore Wilentz, il quale, durante l'intera deposizione del leste, non ha smesso un istante dal prendere note in un quaderno. In ogni modo risulterebbe dalla deposizione che al rapimento del bambinetto di Lindberg avrebbero partecipato non una ma almeno quattro persone e ciò è in contraddizione con quanto sostiene l'accusa che solo e unico autore del delitto sia l'Hauptmann. Reilly si è affrettato, senza fondamento a dire il vero, a trarre la conclusione che gli sembrava comoda dopo la deposizione di Filippo Moses dicendo: « L'uomo che il dr. Condon vide scavalcare il muro del cimitero, l'uomo al quale il dott. Condon consegnò 50 mila dollari era Isidoro Fish ». Un'amica di Fisci) Wilentz ha alzato gli occhi dal quaha guardato un istante stupito • «» >u. ato e poi come se non avesse j nulla sentito si è rimesso a scrivere. E' venuta poi a deporre la signora Berta Hoff residente a Brooklyn. Se la sua deposizione sarà confermata si potrà dire che è la più importante avvenuta finora a Flemington. Essa ha -! „ ,° - essere stata amica di Isido- I « Fis }• L°. '«contro varie volte e va- \^™^^ a è a e rervi poche ore conversando sulle cose sue private; poi le visite si diradarono e quasi cessarono del tutto nei primi imesi del '32. Una sera mentre la signora Hoff accudiva alle faccende domestiche qualcuno bussò alla porta. Es- i sa aprì e si trovò dinanzi a Isidoro o;^: ,.;„,„,,„„„ „„,;, „„„ „,,„,„,. ? Lidi umanere cola per qualche tempo. z Non sapeva quando avrebbe potuto far ritorno in America e lasciò capire che -! "f s,u° sogpri°r"° in Ge'™ania sarebbe e ?£Ì"ri* q?*lche a.nn°- Dat° perÒ ^e -: lnte"de(.va ornare in America, avrebbe n P'f/ellt? "on P°«*arsi seco in viaggio u-ltu"° cl° "he aveva nel suo Plccol° aP" n ■pa cament0- ò « A questo punto Fisch mi presentò n-due piccole valigie e mi pregò con ina [sistenza, ricordando la nostra amiciziar idi conservarle fino al giorno del suo ridi j torno. Presi le valigie e le misi in uno - j sgabuzzino e non vi feci più caso», - j Anche qui, strano a dirsi, nessuno b- \ ha pensato a trarre conclusioni. Quea-jste valige esistono si o no? Se esistoa j no dove sono ? E se sono a New Yorksi i come si spiega che la signora Moff non o-jsi è precipitata al primo posto di poa lizia che ha incontrato il giorno stesso ei ; in cui apprese che si accusava Fisch - dell'assassinio del figlio di Lindberga \ per sbarazzarsi di queste valigie chedi i potevano comprometterla o, se non per | questo, per aiutare la giustizia ad ac-'ciuffare il colpevole? a | in luogo di porre tali domande l'avmi ; vocato Reilly ha invitato a deporre un e ! certo Beniamino Heier cassiere in una e | trattoria di Brooklin. Il teste ha diuichiarato che per lui non esisteva alli j cun dubbio che colui che incassò i 50 a mila dollari del colonnello Lindberg fu a! Isidoro Fisch e non Bruno Hauptn e a e di rd a a mann. La notte del 2 aprile 1932 Heier conduceva un'automobile avendo a lato una donzella per la quale nutriva tenerissimi sentimenti. L'espressione dquesti sentimenti esigeva, a quel che sembra, molta oscurità e strade deserte. Fu cosi che Heier condusse la vettura e dentro essa la fanciulla in direzione del cimitero di Bronx perchè colà era .icuro di potersi fermare ac canto a un marciapiede senza tema di essere disturbato da nessuno e conversare con la fanciulla. Giunse cosi dinanzi al muro di cinta del cimitero, « La strada era deserta — ha continuato il teste; — fermai la mia vettura dinanzi al muro e abbassai la luce dei fari. Mentre parlavo con la mia upagtsdi aver a che fare con un bandito e non amica vidi una persona comparire sul- al'alto del muro del cimitero. Credetti !qsvaìc'òilmuro e scèse'ìn'stradar Al mo-1 mento in cui l'attraversò, io accesi j (Jfari per vedere meglio chi fosse e me-!bgilo sorvegliare i suoi movimenti nel1 Kcaso in cui tentasse di attaccarmi Or- izbene questa persona era Isidoro Fisch; dnon mi nosso sbagliare nerchè la lucèsnon mi posso sbagliare perchè la lue e dei fan l'ha investito in viso e l'ho1 lguardato a lungo ». | i mStravagante, ma finO a Un CertO PUntO A.. ° . ,., „ „,r., ' , ,nAl termine dell udienza ÌYlle"tz ,ha atentato di riabilitare il dott. Condon dche 1 avvocato Reilly aveva spietata- ,umente malmenato ali inizio della^gior-1 mnata Per questo il procuratore ha.in- lvitato a deporre un certo Giovanni Sey- ; nkoru alto funzionario del Dicastero; della Giustizia, il quale non ha contro- rbattuto le asserzioni dell avvocato Reil-!hly ma ha soltanto rettificato un punto Jparticolare delle dichiarazioni del di- ; fensore di Hauptaann Quest'ultimo maveva sostenuto che il dott. Condon era,dnoto come squilibrato al punto che do-1 vette essere esaminato da alienisti. Una delle sue stravaganze, secondo Reilly, era <JueI,a di vestirsi da donna. Orbene Seykoru. ha dotto di non voler affatto! pronunciarsi in merito all'opinione -»-«■ * J1 J * espressa dall'avvocato ma di dover rettificare certe precise accuse. Egli ha precise accuse negato che Condon fosse stato esaminato da alienisti, ha negato che solesse talvolta indossare abiti femminili ed ha terminato dicendo: « Può darsi che il dottore sia uno stravagante. Ammetto che la sua condotta autorizzi un giudizio piuttosto severo, ma non esiste una prova concreta qualsiasi che mi permetta, nella mia qualità di teste scrupoloso di dire la verità, che Condon sia stato considerato uno squilibrato ». Teste che afferma l'alibi L'ultima teste della giornata è stata la signora Maria Muller, una nipote di Bruno Hauptmann. Essa ha dichiarato di avere trascorso il pomerìggio e la sera del 26 novembre 1933 in casa Hauptmann e che Bruno Hauptmann non si assentò di casa neanche un minuto. La deposizione, dato che non venga demolita dal temibile Wilentz, è im portante perchè fu proprio alle 8,30 di sera del 26 novembre 1933 che Hauptmann, secondo l'accusa, si recò allo sportello di un cinematografo e chiese un biglietto per la rappresentazione che pagò con venti dollari portanti uno dei numeri di quelli pagati da Condon I nel cimitero di Bronx nell'aprile del '32. Al termine dell'udienza Hauptmann, sorridente, si è volto verso il pubblico e verso i giurati con l'aria di chi si senta sicuro del fatto suo e sia persuaso di avere riportato una vittoria. Mentre i guardiani gli passavano le manette ai polsi, egli trovava tempo di attaccare discorso con un giornalista e di dirgli: « Questo processo finirà alla svelta. Fra una settimana sarò libero. Raccoglierò le mie poche cose e con mia moglie e il mio bambino Manfredo andrò a ristabilire i miei nervi in qualche remoto cantuccio d'America ove voi giornalisti non riuscirete a scovarci ». A. R. ta

Luoghi citati: America, Bronx, Germania, Hauptmann, New York