I Sovrani inaugurano solennemente la seconda Quadriennale d' Arte

I Sovrani inaugurano solennemente la seconda Quadriennale d' Arte I Sovrani inaugurano solennemente la seconda Quadriennale d' Arte Roma, 5 notte. Stamane le LL. MM. il Re e la Regina hanno inaugurato la seconda Quadriennale d'Arte, la cui «vernice » si svolse ieri alla presenza del Capo del Governo. Molta folla si era assiepata sui marciapiedi di via Nazionale, nel tratto prospiciente il palazzo della Esposizione. Alle 9 sono cominciati a giungere gli artisti e gli invitati. I primi hanno preso posto accanto alle loro opere, mentre gli altri si sono ammassati nell'atrio. Nella galleria che dalla rotonda conduce alla serra, era stata disposta la pedana con le poltrone per i Reali, fiancheggiata da quelle per le alte Gerarchie dello Stato e per il Corpo diplomatico. Fra le autorità abbiamo notato S. E. De Vecchi di Val Cismon, Ministro per l'Educazione Nazionale, il Ministro Guardasigilli, S. E. Solmi, il Presidente del Senato, on. Federzoni, l'on. Fani in rappresentanza della Camera dei Deputati, il Vice-presidente del Senato, on. marchese Guglielmi, S. E. Bottai, gli Ambasciatori d'Inghilterra, Germania, America, Francia e Giappone, i Ministri di Svizzera e Uruguay, la contessa di Chambrun, gli Accademici Volpi, Ojetti, Selva, Romanelli, Ferrazzi, il direttore generale delle Belle Arti, il sen. Borletti, presidente del Comitato Italia-Francia e molte altre personalità del mondo politico, artistico e letterario. Il Re e la Regina, che erano accompagnati dalla principessa di Candriano, dalla marchesa Anna Guglielmi, dal duca Lanza di Ajeta, dall'ammiraglio Monaco di Longano e dal gen. Asinari di Bernezzo, sono giunti in automobile alle 10,30 precise, salutati da una lunga e viva dimostrazione da parte della folla. Ai piedi della scalinata del palazzo dell'Esposizione, i Reali sono stati ricevuti e ossequiati da S. E. De Vecchi di Val Cismon, da S. E. Bottai, Governatore di Roma, dal sen. Di San Martino, presidente della seconda Quadriennale, e dall'on. Oppo, segretario e ordinatore della Mostra. La dimostrazione ai Sovrani si rinnova all'interno della Mostra da parte del pubblico degli invitati. I Reali proseguono fino alla rotonda, dove prendono posto nelle poltrone per ascoltare i discorsi inaugurali. Il discorso del sen. di San Martino Prende per primo la parola il senatore di San Martino, per recare, ai Sovrani il saluto del comitato ordinatore della Mostra e per ricordare l'alto e fervido ausilio morale dato all'impresa dal Duce. « Vogliamo che ancora una volta l'Italia possa qui mostrare al mondo come le sorgenti della pittura e della scultura, che tanta gloria hanno recato al suo nome, non siano inaridite e che anche in questo campo l'Italia si affermi nelle sue rinnovellate energie. « Ma se questi principi! hanno ispirato il Comitato e le giurie nell'accoeliere le espressioni più diverse dell'arSe, la massima severità è stata applicata nella scelta, onde assicurare alla Mostra un complesso di opere di cui ciascuna abbia un significato. « E cosi, mentre il Comitato invitava le opere degli artisti di cui riteneva già sufficiente l'affermazione, per esimerli dalla procedura delle giurie, queste scieglievano solo 229 opere di pittura, 112 di scultura, 57 di bianco e nero, sopra 2761 di pittura, 537 di scultura, 405 di bianco e nero, presentate e pertanto con la sola percentuale del1*11% contro il 21% della prima Mostra. Il Governatorato di Roma, seguendo la norma fondamentale della istituzione, ha devoluto 500.000 lire per i premi e 300.000 lire per gli acquisti. Tali somme cospicue, dovute al generoso interessamento dell'Amministrazione cittadina, rappresentano un'attrattiva considerevole, non solo, ma anche un aiuto alla classe artistica, che è duramente colpita dalle ristrettezze finanziarie a cui il mondo intero è soggetto e di cui, naturalmente, risentono in maggior misura gli effetti tutte le produzioni mancanti del carattere di assoluta necessità. « Gli artisti italiani lottano con infinito ardore, con inalterabile dignità per conquistare, mercè il loro ingegno e la fatica, nuove glorie al nostro patrimo¬ rI Sovrani inaugurano solennemente la seconda Quadriennale d' Arte