I Giuochi mondiali studenteschi a St. Moritz di Enzo Arnaldi

I Giuochi mondiali studenteschi a St. Moritz I Giuochi mondiali studenteschi a St. Moritz La temperatura eccezionalmente mite ostacola l'inizio delle gare ~ Onorevole prova dei nostri equipaggi nelle prove di guidoslitta — L'Italia battuta dalla Lettonia nel torneo di hockey S. Moritz, 4 notte. Una notte di galoppata ferroviaria dalla Val Gardena a Saint Moritz non ha potuto toglierci dal cuore il ricordo della meravigliosa giornata giovanile e fascista di ieri a Bolzano, nè s'è cancellata dall'occhio la visione di quell'imponente sfilata di goliardi, di Giouani fascisti e di organizzazioni, che vi abbiamo stamane descritto. Per questo, forse, non siamo riusciti ad apprezzare la bellezza ed a sentire l'importanza della manifestazione inaugurale dei quarti Giochi mondiali universitari. Quella banda municipale che spifferava in testa al magro corteo dei concoi~renti attraversante le vie bianche di neve fra gente che non manifestava troppo entusiasmo, non è riuscita a commuoverci, e solo quando è passato il saldo manipolo delle « maglie nere » degli universitari fascisti — al comando il conte Alberto Bonacossa, Von. Boidi; alfiere il torinese Buoni — un fremito ci è corso dal cuore al cervello e nella marzialità e disciplina dei nostri ragazzi abbiamo ritrovato l'atmosfera delle adunate goliardiche italiane. Il giuramento Poi, terminata la sfilata dalla piazza del Municipio allo Stadio olimpico del ghiaccio, è avvenuto lo schieramento dette quindici rappresentanze nazionali e vi sono stati anche due discorsi, for tunatumente brevi, del francese dottor De Bocca, e del dottor Serra, membri della Federazione internazionale degli studenti e del comandante divisionale colonnello Lardelli, che hanno celebrato con le dovute forme il valore dei Giuochi universitari. Ci ritrovammo solo quando lo studente svizzero Hirtz, portiere della « na zionale » elvletica di hockey pronunciò solennemente il giuramento, cerimonia, questa, che conclude la parata inaugu rale della competizione che, iniziatasi oggi, continuerà sino a domenica pros sima. Con questo, beninteso, non vo gliamo farvi credere che i Ludi goliardici di Saint Moritz siano una cosa di poco conto: la loro importanza è testi moniata oltre che dalle edizioni che li hanno biennalmente preceduti — ricorderete quella di Bardonecchia nel 1933 — dal valore e dalla preparazione delle rappresentanze qui inviate dalle organizzazioni universitarie d'Italia, Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Austria, Olanda, Nai-vegia, Lettonia, Cecoslovuechia, Romania, Polonia, Inghilterra, Ungheria e Jugoslavia. Tutte queste Nazioni hanno mandato a Saint Moritz quanto di meglio potevano dare nel campo degli sport invernali le schiere studentesche. La Germaniafper esempio, fa scendere in campo non pochi reduci dalle gare di Garmisch Partenkircken, mentre l'Inghilterra ha qui in allenamento i suoi discesisti da oltre due mesi. Assai arduo si presenta, quindi, per i nostri goliardi, il compito di ripetere quel successo complessivo che da quando le Olimpia di universitarie sono state create sem pre è stato uppanaggio delle « maglie nere ». Purtroppo la prima giornata non è stata favorevole ai colori italiani, poi che sia la squadra di hockey che gli equipaggi di bob hanno dovuto cedere il passo nelle due gare disputate. Ma clementi che non hanno nulla a che fa re col loro valore sono intervenuti ad avversarli e, tanto per dimosrtare che non stiamo mendicando attenuanti a buon mercato, eccoci a dirvi come so no andate le cose. Il tempo, che anche a Saint Moritz sta facendo pazzie, dopo aver regalato gelo, neve e tormenta per due giorni, stamane ha tratto fuori dall'armadio delle sue variazioni quel tipo di vento che si chiama scirocco e che, come sapete, è più caldo che freddo. A Bardonecchia, quando arrivò lo scirocco e ridusse la pista di pattinaggio ad un pozzo d'acqua, il dottor Keller, capo dei/li studenti svizzeri, elevò una di quelle sue infinite proteste per cui acqui-sto una vera notorietà fra i goliarditorinesi c dichiarò che in una stazioneinvernale dure tirava lo scirocco non si dovevano fare i Giuochi mondiali.IManco a farlo apposta proprio a Saint Moritz, dove il dottr Keller organizza iGiuochi mondiali, stamane è spirato lo scirocco c le piste di pattinaggio si sono ridotte in condizioni tali che, gioca; te le due partite Svizzera-Francia e Unlyhcriu-Cccoslovucchiu, c'erano più j>o-cihitsttgpn che possibilità di disputarne una terza n modo regolare. Ma le necessità di organizzazione hanno le loro ferree esigenze e, siccome n programma c'era anche Italia-Lettonia, i nostri e i baltici hanno dovuto scendere in campo. Quello che ne saltò fuori è meglio non descriverlo: pattinare in velocità era fatica vana; svolgere azioni d'insieme ero cosa da neppure pensare; di tiri da lontano meglio non tentarne, poiché il disco di cuoio non voleva saperne di scivolare su quella superficie che del ghiaccio aveva solo più il nome. In simili condistoni c7ii ha gioco e tecnica è perduto di fronte a chi si affida solo all'entusiasmo e alla fortuna. Cosi, nonostante la loro supremazia, i nostri incassarono un goal di Klavs nel primo tempo e un altro dello stesso avversario nel secondo, senza riuscire neppure nell'ultima accanita ripresa a segnare. Vittime della stessa sorte sono stati, del resto, gli ungheresi che, presentatisi come favoriti del torneo, le hanno buscate per tre a zero dai cechi, i quali non hanno dimostrato certo di essere dei campioni. Mal comune mezzo gaudio. Per fortuna che il torneo non è ad eliminazione diretta e che c'è, quindi, tempo a rimediare. Dopo la prima giornata la Svizzera — che ha battuto la Francia per 4-0 — la Cecoslovacchia e la Lettonia sono in testa con due punti. Oggi gara di fondo Altra storiella per la guidoslitta. Arrivati appena iersera da Cortina d'Ampezzo, i milanesi Della Beffa e Manardi e i torinesi Vitali e Ghisleni venivano messi di colpo a conoscenza che le loro slitte non potevano essere usate perchè, pur essendo a posto col regolamento internazionale, erano troppo larghe per la pista di S. Moritz. I nostri dirigenti fecero osservare che questa novità poteva anche essere comunicata qualche giorno prima. Ma le due coppie gareggianti dovettero acconciarsi lo stesso su due bob mai visti prima e a buttarsi giù per la pista, per forza di cose a loro non meno sconosciuta dei bob. I quattro ragazzi badarono solo ad arrivare e, ciò nonostante, sono riusciti a fare dei tempi non 'scadenti. Sperano ora di riuscire meo-Ho nelle due prove di domani. Le stesse speranze hanno i giocatori di hockey, che dovranno affrontare i campioni ungheresi; grande partita e posta difficile da conquistare per le maglie nere. Domattina, poi, entreranno in lizza anche gli sciatori con la gara di fondo su sedici chilometri. La squadra italiana è così composta: Holzner, campione mondiale a Bardonecchia, Gallina, Vittorio Castelli, Lendwai, littore a Cortina, De Antoni, littore ad Ortisei e Bonichi. Le due riserve sono Di Francesco e Gerbolini; i torinesi però hanno tutte le probabilità di passare da riserve a titolari poiché Vittorio Castelli e De Antoni, che ancora sabato hanno disputato lo « Sci d'oro del Re » all'Alpe di Sitisi, non sono ancora arrivati mentre vi telefoniamo non avendo ottenuto il passaporto. Se Holzncr fosse nella forma di due anni fa si potrebbe pnn tare su di lui, ma « Willy », che è sotto le armi, confida quest'anno più nella buona scelta della sciolina che non nelle sue condizioni di allenamento. Quest'oggi Von. Boidi, a nome dei concorrenti, ha inviato un telegramma al Segretario del Partito e uno al « Po polo d'Italia ». In essi è contenuta la promessa, che è racchiusa nel cuore di tutte le maglie nere, di dare ogni energia per essere all'altezza del prestigio dello sport universitario fascista. Enzo Arnaldi