Nella rievocazione dei camerati Caduti le Legioni celebrano la data gloriosa

Nella rievocazione dei camerati Caduti le Legioni celebrano la data gloriosa L'Annuale della Milizia Nella rievocazione dei camerati Caduti le Legioni celebrano la data gloriosa H dodicesimo annuale di fondazione della Milizia è stalo stamane celebrato dalle Legioni torinesi con alcune cerimonie di profondo significato, contenute in una atmosfera di severità e tuttavia fervida di fede e di non espresso entusiasmo. Ma que• Bto e quella erano vivi e chiari nello Jguardo dei pochi uomini che parteciparono all'alta ora celebrativa: e Apiù clic le parole non dette ebbe valore e peso quel senso di accorata |rievocatone per cui, nel momento che festeggiava la nascita della glo riosa guardia della Rivoluzione, ritornavano vivi e presenti i giovinetti caduti per l'Idea e quelli morti nell'adempimento del loro dovere. Si iniziò la celebrazione di buon mattino con una visita di omaggio fatta dalle Gerarchie della Federazione Fascista al comando del Gruppo delle Legioni. In assenza del Segretario Federale Piero Gazzotti, trattenuto a Roma per motivi del suo alto ufficio, guido i membri del Direttorio il vice-Segretario Federale conte Napoleone Rossi di Montelera: ed erano nel gruppo il Segretario Federale amministrativo dottor Meda, il Console Moreno comandante in II dei Fasci Giovanili di Combattimento/i membri-camerati Cherasco, Sartirana, Berutti, Bertolotti, Bargellini, Giay, Couvert, Bruno, il prof. Carli, presidente dell'Opera Balilla, il cent. Facchini del Comando dei Fasci Giovanili. Presso la Sede del Gruppo il console generale Vandelli, che con ferma mano, con viva intelligenza, con profondo senso di cameratismo comanda le gloriose Legioni torinesi, accolse le Gerarchie: ed erano al suo fianco il console generale Stevani, il console Revel della Sabauda, il console Mannelli della Alpina, il console Vedani della Universitaria, il console Spelta, il console Calligari, il console Tinivella, il console Candélori ed altri ufficiali superiori della Milizia. Il conte Rossi rivolse al Comandante il Gruppo ed ai comandanti le Legioni il fervido cameratesco saluto delle Camicie Nere del Partito, della cui affettuosa colleganza con i Legionari si disse fedele e sicuro interprete. Gli rispose con brevi e non meno vibranti parole il console generale Stevani. Compiutasi la rapida cerimonia, i Gerarchi del Partito e gli ufficiali della Milizia (si unirono anche i rappresentanti dell'Esercito e dell'Aeronautica), dopo aver sostato in muto raccoglimento nel Sacrario dei Caduti r>er la Causa, si recarono al Cimitero per deporre memori corone di alloro sui tumuli dei Militi morti nell' adempimento del loro dovere. Grandi corone coi nastri dai colori di Roma e neri furono così adagiate sui marmi portanti incisi i nomi indimenticati di Angelo Bolgeri, di Ifederico Balzari e di Baldassarre Bozzetta, militi della Confinaria caduti in circostanze tragiche durante il loro duro servizio. Di fronte alle tombe colme di fiori, fra le trepide lacrime dei famigliari convenuti alla mesta cerimonia, i Gerarchi sostarono in silenzio, rievocando poi col rito 'asciata il nome dei camerati scomparsi. Il saluto al Duce concluse l'angosciata e virile manifestazione. Il console generale Vandelli e il console generale Stevani si recavano poi presso il Comandante il Corpo d'Armata in doverosa visita di omaggio. La giornata si è conclusa con una austera cerimonia, fervida di fede e di patriottismo: il giuramento di oltre duecento nuovi ufficiali della Milizia che, secondo il nuovo ordinamento, comanrleraniu i manipoli dei Fasci Giovanili. Alla cerimonia, che ha avuto luogo nella Palestra della Casa Littoria, erano presenti il gen. Pugnani in rappresentanza del Comandante la Divisione, il gen. Fusco, presidente della Sez. dell'U.N.U.C.I., 1 luogotenenti generali Perol e Tomasina, il console generale Vandelli. comandante il gruppo di Legioni; i consoli generali Revel, Parenzo, Stevani e Rambal'li, i consoli Vedani, Revel, Mannelli, Moreno, Orsi, Caligaris, Tinivella, Pietro Bonino, Romita, Ugo Bonino, Civalieri, il colonnello Medori, i seniori Carli e Florio e molti altri ufficiali superiori. Hanno partecipato alla cerimonia il vice-Segretario Federale conte Rossi in rappresentanza di Piero Gazzotti, e i direttori della Federazione e dèi Fascio di Torino, l'onorevole Bardanzellu, il C. M. Caglini, fiduciario dell'Associazione delle Famiglie dei Ci'luti fascisti, i consulenti specialisti e molte altre personalità. Il console generale Vandelli ha pronunciato elevate parole fervide dijjatriottismo Mettendo in rilievo il significato della cerimonia. I nuovi ufficiali hanno poi personalmente prestato giuramento pronunciando la tradizionale formula e ricevendo quindi dalle mani del console Moreno, comandante in seconda dei Fasci Giovanili, il pugnale che poi levano alto nel saluto. I nuovi ufficiali hanno pronuncialo il giuramento con voce ferma ma commossa che rivelava il loro animo. Il conte Rossi ha poi pòrto il saluto del Fascismo torinese ai nuovi ufficiali della Milizia con vibranti espressioni di fede fascista. L'appello dei Caduti che facevano parte delle Legioni di stanza-a Torino che è stato fatto dal console generale Vandelli ed il « Presente ! » che si è levato alto in risposta, ha detto come sia veramente presente il ricordo di coloro che morirono nell'adempimento del loro dovere. La cerimonia si è conclusa con il saluto al Duce che ha echeggiato for: temente gridato a tutta voce dai giovani ufficiali. «■« LA GUARDIA AL SACRARIO DEGLI EROI

Luoghi citati: Roma, Torino