Si fa sempre più serrato il duello Milano-Torino di Enzo Arnaldi

Si fa sempre più serrato il duello Milano-Torino/ LUDI GOLIARDICI INVERNALI IN VAL GARDENA Si fa sempre più serrato il duello Milano-Torino I torinesi prevalgono sul ghiaccio con una nuova vittoria di Agudio nei 1500 metri, e i milanesi guadagnano punti nella gara di discer? vinta dal romano Parodi Ortlsei, 31 notte. Torino e Milano, eterne rivali, si sono oggi scambiate due botte che possono avere effetti decisivi. Le maglie nere hanno inflitto agli avversari una batosta memorabile nella gara di discesa libera, ma le maglie azzurre, degne del duello, hanno risposto con una dura stoccata nella prova di pattinaggio di 1500 metri. Milano ha stasera centinaia di punti di vantaggio nella classifica dello sci, ma Torino ne ha quasi cinquanta in quella degli sport del ghiaccio e, dato il diverso punteggio, questi valgono quanto quelli. La lotta procede, quindi, su linee parallele affiancate, emozionante, nonché inedita. I campi di preminenza sono, infatti, improvvisamente invertiti. A Ortisei le due schiere rivali erano venute con intenti ben chiari: Torino tirava il colpo allo sci e Milano teneva in tasca la terza « fiamma azzurra » del ghiaccio. Quanto vi abbiamo detto poche righe sopra indica come i risultati abbiano corrisposto a queste intenzioni... V « azzurro » dominatore Veniamo ora alle due prove di stamane. Una settantina di pattinatori — trenta più dell'anno scorso — si sono trovati per tempo sulla pista ghiacciata di Ortisei. E sono subito incominciate le prove a cronometro. Questo affare di correre da solo contro le lancette è imposto dalla necessità di evitare incidenti sulla pista troppo stretta e dà dei risultati tecnici su cui non si può discutere, ma certo toglie alla gara ogni bellezza. Chi ricorda l'atmosfera di passione che circondò lo scorso anno le contese dei pattinatori e l'entusiasmo che sollevarono il « Demonio nero » Perucca, l'elegante Agudio e Pellegrini, combattente dal cuore leonino, avverte subito ora un senso di freddezza, anche se i compagni dei gareggianti non sono avari di calorosi incitamenti. E' l'eterna inferiorità spettacolare delle prove a cronometro di fronte a quelle in linea. Di solito la lotta contro il tempo non permette all'occhio di individuare subito il vincitore. Questo non è, però, stato il caso di stamane. Di mano in mano che Agudio, azzurra maglia saettante sulla lucida pista, procedeva nella sua volata, l'occhio che ricordava gli atleti precedenti vedeva nel biondo goliardo torinese il trionfatore. La velocità, il passo, lo stile, tutto in lui era diverso dagli altri e lo avvicinava alla figura perfetta del pattinatore. Quando il cronometro diede il suo responso, Il giudizio dell'occhio ebbe la conferma più inequivocabile: Agudio aveva conquistato il suo secondo titolo di littore, non solo dominando da lontano ogni avversario, ma polverizzando il record di Perucca; ai 3'2"2/5 del «diavoletto» milanese seguono oggi nella cronaca dei « Littonuli » i 2'57" dello slanciato atleta di Torino. I « Littoriuli » di Ortisei stanno diventando il cumpo di rivelazione e il piedestallo di trionfo di Agudio. Su tre prove di pattinaggio ne ha già vinto due e il favore generale è per lui anche nella contesa dei cinquemila metri che avrà luogo sabato. Ancora una volta il vittorioso ha avuto dei degni compagni nel successo in Barattici, Allaria, Bertoldi, Oocito, Tessera e Ponte di Pino, che hanno concorso, profondendo ogni energia nella lotta, a rafforzare la classifica £ l Guf di Torino. Mentre i pattinatori si avviavano al campo del ghiaccio, uno sbuffante trenino speciale trasportai™, attraverso il did it dll Vl Gd un centinaio e mezzo di sciatori a Selva per la gara di discesa libera. Il percorso di questa prova, staccandosi da Passo Gardena, si incanalava fra il « Piz da Cir-a e le gole della Valle Antercepis fino a sboccare sui campi di neve che sovrastano Selva, con un dislivello di circa 600 metri. Un percorso snodantesi in ripido pendio, fra boschi e fratte, assai veloce e tutt'altro che facile. A renderlo, poi, anche pericoloso intervenne l'indisciplina del pubblico che, non sufficientemente trattenuto dagli appositi incaricati, si è trovato costantemente sulla pista dei concorrenti, provocando investimenti e cadute che per pura fortuna non hanno avuto alcuna conseguenza sull'integrità fisica dei gareggianti. Uno svizzero e un cappellone Conseguenze sulla classifica, invece, ne ha indubbiamente arrecato, giacche quei 20" che separano l'accademista torinese Gallarotti dal vincitore sono in gran parte attribuibili a un capitombolo provocato dal tentativo di schivare uno spettatore che si trovava sulla pista. Così il goliardo di Torino Piccinini lia avuto uno scontro con un curioso che lo ha mandato a sbattere contro un albero; Piccinini lui continuato la gara semisvenuto e dopo l'arrivo ci sono voluti parecchi mimiti prima che rinvenisse e si rimettesse completamente. La stessa cosa dicasi per il milanese Corsi, che aveva aspirazioni assai migliori che non la conquista dell'undicesimo posto. Con tutto ciò, la vittoria di ParodiDelfino non viene menomamente sminuita. Il ragazzo del Guf dell'Urbe è sceso dall'Àntercepis con ardimento e con stile perfetto. Non ha fatto neppure una caduta e ha palesato delle doti di discesista superiori a ogni attesa. E' la prima volta che Parodi-Delfino partecipa ai « Littoriali », giacchè finora egli ha studiato in Svizzera, diplomandosi alla scuola di ingegneria di Zurigo, di dove è quest'anno passato all'Università di Roma. Oltre a una brillante partecipazione a gare svizzere, egli ha già dato una prima prova del suo valore alla « sei giorni » sciistica del Sestrières. Un « littore » che farà onore al suo popolo, insomma, e che ai giuochi mondiali di Saint Moritz non mancherà di difendere degnamente i colori italiani. Il minuscolo Gallarotti, un a cappellone » dell'Accademia di Torino, tutto nervi e vivacità, maledice ancora adesso quel ruzzolone che gli è forse costato la vittoria. Egli deve, però, già essere soddisfatto della prova compiuta, che ha messo in viva luce il suo valore e i suoi progressi. Il capitombolo, del resto, non è che un corollario alla sequela di disgrazie che ha colpito il manipolo degli accademisti torinesi, che,t dopo aver perso Vinco per un incidente di allenamento, hanno avuto Ribet, già ferito nella gara di fondo, nuovamente infortunato stamane nella prova di pattinaggio. Le semifinali dell'hockey Le osservazioni messe in capo a queste note ci esimono dal commentare più •ampiamente il nuovo successo collettivo del Guf di Milano, che ha ottenuto una superiorità veramente schiacciante su quello di Torino, il quale, d'altra parte, è stato anche superato da Bologna e da Padova. A ogni passo falso degli azzurri corrisponde una prova smagliante delle maglie nere. Per una nuova variazione del pro¬ |j ; | ] gramma, domani i primi 60 classificati nella discesa libera disputeranno la gara di discesa obbligata, che avrà luogo anch'essa a Selva. Nel contempo a Oì'tisei si svolgeranno le semifinali del torneo di hockey, di cui vi abbiamo parlato ieri. Milano incontrerà Roma e Padova sarà di fronte a Torino. Sciatori e gluocatori di hockey partono per le nuove contese senza che alcun pronostico li accompagni. La via alla vittoria può essere aperta a tutti. Posdomani, invece, a Cortina d'Ampezzo avranno inizio le gare di bob, elle continueranno domenica e alle quali parteciperanno una trentina di equipaggi. I primi due classificati saranno inviati a Saint Morite. Domenica mattina sul trampolino di Vallclunga a Selva i saltatori disputeranno la loro gara. Enzo Arnaldi