Hauptmann riprende il si attegiamento di sfida nella serrata battaglia con Wilentz

Hauptmann riprende il si attegiamento di sfida nella serrata battaglia con Wilentz Hauptmann riprende il si attegiamento di sfida nella serrata battaglia con Wilentz New York, 29 notte. Bruno Hauptmann è entrato it nell'aula della Corte d'Assise di Fle minZton roseo e sorridente. S'è avvia- oggi ineto verso la sua seggiola con passo sicuro seguito da due poliziotti, ed il, d Pubb"co *° ha lasciat° passare come ; qavrebbe faUo con un de attore che i«f»»ft. —i —;i „ I vuqin fretta tenti di raggiungere il suo ca merino prima della rappresentazione. Gli abitanti di Flemington avevano espresso ieri la loro opinione su Haupt- mann, tentando di aggredirne la mo- n quando essa, nell'intervallo dell'u-jz dienza. s'era recata a portare a pas-js seggio in una ca,'rozzina 0 proprio fi- z gliuoletto. Dovette essere cavata dalle'cmani della folla da poliziotti e soldati che la scortarono fino a casa. Una donna d'acciaio Perchè tale risentimento? Perchè essa si è rifiutata ieri e si rifiuta oggi a prestarsi all'abilissimo e un tantino diabolico giuoco di Wilentz. H Procuratore sa che Bruno Hauptmann non cederà un palmo di terreno fintantoché vedrà puntati su di lui gli sguardi ansiosi ma sempre affettuosi della moglie. Per questo ha lavorato ieri come un indemoniato a separare il marito dalla moglie, forzando Hauptmann a rivelare che aveva tenuti nascosti alla consorte molti grossi risparmi da lei fatti; e poi, tirando in ballo una certa Greta Henkel, una graziosa bionda ver- fhlHgnpgccmsmrietdpdso la quale l'imputato non sembra aver; m'nutrito sentimenti di completa indiffe-1 jrenza. Wilentz ha fatto tutto quel che jera possibile per compromettere Hauptmann di fronte alla moglie, ma senza vPqsuccesso. L'imputato ha tenuto duro j r! all'attacco, ha contrattaccato ed è sta- j to colto da una crisi di esasperata vio- uj lenza quando il Procuratore ha insisti-ImIto su alcuni episodi della vita senti-'dmentale di Hauptmann e specie quan- j ado egli ha sostenuto che l'imputato, su- i pbito dopo il rapimento del figlio di ! Lindberg, aveva tentato di sbarazzarsi della propria moglie. Oggi è risuljtato chiaro che la tattica di Wilentz jera fallita. Hauptmann si è seduto sul- apgt ì g?abbia^T co^gg^ la sua seggiola e su di lui, come nei, sgiorni passati, si sono posati gli occhi • cpieni di mestizia e di dolcezza della j smoglie. Immensamente più sveglia e ! lpiù intelligente del marito, essa ha I mcompreso a che cosa mirava la tattica | ddel Procuratore, e non se ne è lasciata i Vimpressionare. Tattica d'altronde er- drata in quanto la sola persona che og-1 psignora Hauptmann, di tenerle compa gnia e financo di sederle a lato nell'aula del Tribunale, è proprio quella Greta Henkel che Wilentz prospettava ieri quasi come sua vittoriosa e perfida rivale. Tattica mutata zfiWilentz oggi non ha voluto riprendere l'altro suo atteggiamento tattico di ieri, quello di insultare e di esaspe- rare Hauptmann a tale punto da farloI scattare fuori dalle sue posizioni e di | irrimediabilmente compromettersi. Vio-i lento è stato anche oggi l'attacco dell'accusa contro l'imputato, ma mai è giunto alla violenza di ieri. Non v'è dubbio che Hauptmann è un uomo dai nervi d'acciaio. Ieri a va- dj ! ' ! rie riprese sembrava in procinto perdere la testa, ma quando già i due poliziotti tenevano la mano al manico {delle rivoltelle temendo che l'imputato j si avventasse sul Procuratore, Haupt- ' mann si calmava ed il suo viso si at- j teggiava a quella sprezzante indiffe- ' renza che ha sempre avuto e che tut- j j tora iascia addirittura sbalorditi i ! giornalisti che assistono a questo prò i cesso. j Quando stamane Hauptmann è en- ;. ^ ,,, i ! rato Ane 1 fula' qualcuno ha sussurra-! !'01 «Astuto come una volpe guizzati- to come un anguilla». Hauptmann ha, I sentito le parole, si è fermato un mo I mento, e ha guardato fisso negli occhi la persona che l'aveva così definito, e |ha detto: < Volpe, anguilla e innocente ». Poi ha ripreso sereno e sorridente la sua marcia. Dire che questo atteggiamento rimanga senza effetto all'interno della Corte d'Assise di Fleming ton, è inesatto. Certi giurati non si . sbottonano ma si ha la sensazione che I-il coraggio di Hauptmann li abbia - i scossi ed impressionati, e che ieri e'- oggi fosse meno diffuso il convinci- !-: mento a Flemington, specie fra avvo- !-1 cati d'accusa e di difesa e fra i tre-(- cento o quattrocento giornalisti, scrit- l tori, studenti in legge e cosidetti psi-,a cologi di professione, che Hauptmann i | sarebbe crollato sotto i colpi di Wi-,i lentz e. incapace di continuare più ol- jtse a resistere, avrebbe finito per con- ifessare se non tutta la yeritàt una par- ite almeno sufficiente a rimuovere tuttitst i dubbi. Hauptmann infatti non ha confessato nulla e alla fine dell'udienza di oggi egli era più fresco, più sicuro di si e più pa—am, deciso a difendersi fino all'ultimo di j co ; quanto lo sia stato dal momento in cui acciuffato dalla polizia. Colpe- esI ^ f ìCBvole o no, Hauptmann si è rivelato un uomo formidabile. Wilentz se ne è accorto oggi stesso quando na visto con una rabbia che non ha potuto celare, le sue lancie spez- jzarsi come vetro sull'armatura della jsua vittima. Nei momenti di esaspera zione quando si trovava di fronte alla 'chiara impossibilità di sfondare le di fese di Hauptmann, come ieri egli lo ha investito con un uragano di insulti, l'ha trattato da volgare mentitore. Hauptmann ha sorriso. Wilentz allora gli ha ricordato che non mentiva dinanzi agli uomini ma dinanzi a Dio poiché, con la Bibbia nelle mani, aveva giurato di dire la verità e nient'altro che la verità. Ma anche l'accusa di sacrilegio ha lasciato impassibile Hauptmann. Ha guardato Wilentz come se si trattasse di un estraneo. Più Hauptmann, evidentemente, si controllava nel rispondere con calma e più Wilentz si esasperava ed inveiva. Questi ha tentato, ad un certo momento, di ottenere da Hauptmann la confessione che dei pacchi di biglietti di banca erano stati da lui nascosti nella cassa di un gram ; m0fono e che questi biglietti erano stati 1 visti da alcuni suoi amici Hauptmann ha lasciato parlare il Procuratore ed è rimasto silenzioso per qualche istante; poi, imperturbabile, ha j replicato: j — a quel che mi sembra, lei oggi ha una voglia matta di atteggiarsi a roImanziere. Questo grammofono, pieno 'di biglietti di banca, è un buonissimo j argomento per un romanzo. Lo utilizzi i pure. Mi divertirò a leggerlo quando avrò tempo. La preoccupazione principale procuratore Wilentz è stata infatti og' gi di cogliere in fallo Hauptmann sottoponendolo nei momenti più inattesi a indisevaa LgisidibuceglculaCgnaeiltosa, stringenti domande sui suoi rapporti • con varie persone che si trovavano al j servizio del colonnello Lindberg e dei ! la famiglia Morrow e dei parenti della I moglie dell'aviatore. « Che tipo secon | do voi — ha chiesto Wilentz — era i Violetta Sharpe ? ». La cameriera cioè della signora Morrow, la quale sotto1 posta, come si ricorda, al cosidetto ter¬ a a zo grado, subito dopo il rapimento del figliuoletto di Lindeberg, preferi suicidarsi anzi che continuare a resistere alle torture della polizia. La domanda, lanciata nel mezzo di una discussione su depositi di fondi e su spese affrontate da Hauptmann, mirava evidentemente a disorientare l'imputato. Ma questi con la calma che non l'ha oggi mai un istante abbandonato, salvo negli ultimi minuti'che precedet- o - tero l'aggiornamento, ha detto: oI — Violetta Sharpe? Mai vista! i | — Chi erano i vostri amici o le vo -i stre amiche fra le persone al servizio è di Lindberg? Le spese di Hauptmann è — Non sono mai stato in casa Lind- - berS « non ho f1*1 vlsto nè, da vlcmo j ! nè da lontano le persone al suo ser- ' vizio. E' inutile che continui a battere su questo chiodo perchè ho parlato ! chiaro. Un'altra lancia spezzata. Wilentz ai- e o o - - l°ra è tornato a parlare di conti e qui - ' ha ottenuto qualche successo non tan- j to perchè egli fosse stato aiutato da i ! Hauptmann quanto perchè le rivela - zioni da lui fatte si prestavano a una interpretazione nettamente favorevole all'accusa. Wilentz ha dimostrato come a partire dal 2 aprile del 1932 e i « ^.uie uu. - ....— - -! cioè „J, ffiomo ,„ cl/n dott Condon - el cimitero di Bronx consegnò al raa, pitore dcl bambino di Lindberg i cin i e e quantamila dollari dell'aviatore, Hauptmann aveva incominciato a fare delle spese che non potevano essere giustificate in base alla sua situazione finanziaria. Nel maggio del '32 Hauptmann acquistò una radio al costo di quattrocento dollari. Nel giugno ritenne necessario offrirsi un binoccolo del valore di 126 dollari. — Hauptmann ha ascoltato con vivo renivesatrlafemHvetidde]|nletiSmztopcccfaWpcmLvrssdcIrmBsvmtdmcpddmrcHtrhmi e I a interesse le rivelazioni del procuratore e'e poi ha detto: - ! — Perchè non aggiunge che quando - ! comprai la radio invitai subito i miei -(amici a vederla e li informai del prez-1 - zo che l'avevo pagata? Non le sembra! -,che se avessi qualcosa da nasconderei n avrei atteso qualche poco prima di i -, comprarla o prima di mostrarla ? No, j - j lei oggi mi sembra deciso a scrivere - un romanzo. r- Eppure i .vostri amici sono rima- Po sti stupiti della somma clie avevate pagato per questa radio e ve lo dissero — ha detto Wilentz. — Perfettamente ridicolo. I miei amici che lei non conosce si sono anzi asticongratulati con me. II procuratore quindi è passato a esaminare una serie di depositi fatti CB£"'"u,1_u"tt selle UI uePuaiu laL" in banca da Hauptmann allo scopo di dimostrare che essi furono compiuti senza difficoltà perchè l'imputato aveva preso la precauzione di cambiare a piccole dosi i biglietti di banca di Lindberg. — Dalle ricevute risulta, — ha aggiunto Wilentz, — che voi faceste grossi depositi tutti in monete d'argento o di rame. Perchè? Hauptmann ha detto che pagò in buoni biglietti di banca e che se le ricevute accennano a monete esse si sbagliano. Il procuratore ha quindi descritto alcuni viaggi fatti da Hauptmann e dalla moglie negli Stati di Florida e di California nei mesi di maggio e di giugno 1933. — Viaggiavate in treno e anche in aeroplano proprio nel momento in cui il vostro lavoro di falegname era stato interrotto e vostra moglie aveva cessato di lavorare da un fornaio. UsTSgquslopgspsmcvctsmhcUna mezza confessione Hauptmann ha replicato che aveva realizzato forti benefici in speculazioni di borsa che gli permettevano di vivere un po' più largamente che in passato e che tuttavia non aveva mai trascurato la sega e la pialla e aveva lavorato ogni qual volta gli si era offerta l'occasione. Senonchè, subito dopo, con una domanda ambigua Wilentz otteneva da Hauptmann la confessione che egli aveva preso circa una dozzina di biglietti di banca dcl preteso deposito di Isidoro Fisca e li aveva cambiati in moneta spicciola « per far fronte a piccole spese ».» — Per le spese serie ho sempre ritirato fondi dal mio deposito in banca. Soldi guadagnati col mio lavoro o col mio cervello, — ha detto in tono sprezzante Hauptmann. Egli poi ha aggiunto che non ebbe mai l'intenzione di impossessarsi della somma lasciatagli in consegna da Isidoro Fisch, tanto è vero che cercò in qualche modo di farla consegnare ai parenti dell'amico defunto. - Avevate l'intenzione nel 1932 di andare in Germania? — ha chiesto Wilentz. — SI, ma il progetto lo avevo già preparato da un anno già. — Da un anno già? Perchè non dite correttamente: già da un anno? — Perchè non so bene l'inglese. — Strano! Da un anno già! Esattamente come nella nota al colonnello Lindberg. Anche in quella nota dicevate: « da un anno già ». Identici errori di ortografia e identici errori di sintassi. Un avvocato della difesa ha protestato contro questo rilievo di Wilentz dicendo che in ogni caso poteva anche confermare la tesi della difesa, poiché Isidoro Fisch era un tedesco. Il procuratore ha allora chiesto ad Hauptmann: — Siete mai stato nel cimitero di Bronx? — Non vi sono mai entrato ma vi sono passato accanto non so quante volte. — Lo conoscete dunque questo cimitero ? — E chi non lo conosce? Wilentz ha quindi dato lettura di lettere scritte da Hauptmann ai parenti di Isidoro Fisch. In una lettera del 4 maggio 1934 Hauptmann esprimeva condoglianze per la morte dell'amico e parlava di <j regolare » gli affari del defunto. — Non una parola della restituzione del danaro lasciato in deposito, ha commentato Wilentz. Egli quindi ha cercato di dimostrare come da Fisch l'imputato avesse ricevuto duemila dollari e non 14.600. Hauptmann a questo punto l'ha violentemente rimbeccato e il procuratore ha ribattuto con un'esplosione di insulti A questo punto il giudice Trenchard ha sospeso l'udienza rinviandola a do mani. A. R. IaszciAsozVdemm5eS

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