Chi ha ucciso Kutepoff

Chi ha ucciso Kutepoff Chi ha ucciso Kutepoff Le sensazionali rivelazioni del giornalista russo Bourtzeff Parigi, 26 notte. I Cinque anni or sono, la domenica;26 gennaio 1930, verso le 10 del ; mattino, il generale Alessandro Ku-] tepoff, uno dei capi della controrivoluzione russa scompariva in piena Parigi, all'angolo della via Oudinot e del boulevard degli Invalidi, senza j che la polizia potesse ritrovare le sue tracce, nè mettere mai la mano sui rapitori. Un vecchio giornalista russo, Bourtzeff, la cui passione e la cui esperienza delle inchieste più difficili gli hanno valso, già da molti anni, meritata fama, sarebbe riuscito, secondo le dichiarazioni da lui fatte al Jour. a fare la luce sul mistero di questa scomparsa. « Che la G.P.U. volesse far uccidere il generale Kutepoff in Francia non lo credo, — ha detto Bourt- u zeff. — Ma essa aveva deliberato di ^«^"òhhtó costo onde obbligarlo a tornare in Russia dove si stava istruendo ungrave processo di ufficiali che ave-vano tradito il redime. La G.P.U. aveva avuto sentore dell'incontro,avvenuto a Berlino, tra il generale Kutepoff e i generali Popof e Ro berti dello Stato Maggiore bolscevico, che furono poi più tardi giustiziati. Kutepoff sarebbe stato torturato perchè tra gli spasimi denunziasse i complici, dopo di che sarebbe stato fucilato, come si fa abitualmente nelle prigioni dell'U.R.S.S. « L'ordine venne da Stalin e dai suoi accoliti Menjirsky e Jagoda. Il piano venne preparato a Berlino da Goldstein, capo della G.P.U. di Germania Cene è stato poi fucilato) dal cechista Orloff, il cui vero nome è Mikhailoff, e dagli agenti Jannovic e sua moglie. A Parigi fu l'Addetto all'Ambasciata sovietica Guelfand che concertò il rapimento, all'insaputa dell'Ambasciatore DovgalewGueland è molto stimato come ,sky. (iueiand e .. ^jntimo parente di Parvus, il bolsce ivico tristemente celebre pei suoi tra 'dimenti durante la guerra ed è at- dualmente Addetto ad un'Ambascia- itualmente Addetto ad un Ambascia ta estera. « Kutepoff venne informato il giorno prima per lettera che ufficiali dello Stato Maggiore bolscevico desideravano incontrarlo, ponendo come condizione che non ne facesse parola con alcuno, e che si recasse solo al convegno. Kutepoff non diffidò perchè ave ■ va avuto spesso convegni simili. Ma nell'automobile egli si accorse del- .. . - . M'agguato in cui era caduto. Sicco\**. si dibatteva con vigore venne le- gato, poi cloroformizzato. Occorre va mantenere il generale Kutepoff in tale stato per tre o quattro ore, fino a che si fosse passata la frontiera. « Orbene, lungo la strada, ci si accorse che egli era morto. Si ignorava che egli fosse sofferente di cuore, e gli si era tenuto troppo a lungo il bavaglio e la maschera. Siccome la stampa francese accusava ogni giorno i diplomatici sovietici, all'Ambasciata si ebbe grande pau ra; la Francia poteva rompere le sue relazioni coi Soviet e la folla — guidata da Russi bianchi — poteva prenderla d'assalto. L'edificio della rue de Grenelle veniva messo in stato di difesa: tutte le porte vennero foderate di lamiere di ferro, e per l'Ambasciatore Dovgalewsky si fece corazzare una camera sul granaio. Il cada.verc di Kutepoff venne portato all'Ambasciata, che si senti in grande imbarazzo. Sarebbe stato facile far scomparire il macabro fardello; ma a Mosca si sarebbe capito che il generale Kutepoff non era più in vita. Nessun atto di de- cesso ufficiale poteva essere steso, A M avrebbero potuto credere egli fosse sfuggito ai suoi ra.. .° . c o; j„„:__ Pttori. e S1, foss? nascosto- Sl declse d.' UI"re aJ cadavere un rapporto circostanziato dell accaduto e Guel- fand spedi il cadavere con la « vali- già diplomatica ». A Mosca il cadavere venne cremato, e venne steso processo verbale di tutto l'affare ». Chiesto al giornalista russo come avesse potuto sapere tutto questo, il giornalista rispose: « Sono andato a Berlino, dove siede in certo qual modo la G.P.U. europea. Mosca fa spesso scomparire quelli che hanno servito quali strumenti per questi delitti, e soprattutto quando le operazioni non sono riuscite bene. Mosca richiamò dunque i suoi agenti perchè si giustificassero. Uno dopo l'altro essi vennero fucilati. Uno solo non si recò in Russia sospettando la sorte che l'attendeva, ed è questo che ho potuto scoprire. Terrorizzato, egli mi ha narrato tutta la storia ». Chiesto quale fosse il suo nome: « Passo rivelarlo — ha concluso j Bourtzeff — perchè questo uomo è misteriosamente scomnarso da Ber- misteriosamente scomparso da Berlino dove vive tuttora sua moglie. Egli si chiamava. Fehner. La moglie sa che suo marito è stato ucciso ».

Persone citate: Alessandro Ku, Goldstein, Jagoda, Sicco, Stalin