La situazione dei profughi della Saar esaminata dal Consiglio della Lega

La situazione dei profughi della Saar esaminata dal Consiglio della Lega La situazione dei profughi della Saar esaminata dal Consiglio della Lega Ginevra, 21 notte. (G. T.) Il Consiglio della Società delle Nazioni ha chiuso oggi la sua 84.a sessione dopo avere nuovamente dedi-,mcato il suo esame,a_due questioni ri- redarguardanti dei residuati di guerra, cioè i cosiddetti bastimenti finlandesi requisiti a suo tempo dall'Inghilterra e per i quali il Governo di Helsingfors domanda da venti anni a questa parte un indennizzo, e la liquidazione dei danni di guerra subiti da cittadini svizzeri sui territori degli Stati ex-belllgeranti, questione sollevata dal Governo di Berna nei confronti dell'Italia, Francia, Germania e Inghilterra. Sia l'una che l'altra questione sono state rinviate all'esame di un comitato di tre composto dal rappresentanti di Spagna, Argentina e Cecoslovacchia. Sulla questione dei rifugiati dalla Saar, il Consiglio ha preso nota di un memorandum francese nel quale si mette in rilievo come non si via possibilità alcuna per il Governo di Parigi che già è chiamato a occuparsi dei rifugiati di nazionalità francese, di dover pensare a suo carico al collocamento del rifugiati di nazionalità tedesca. L'eventualità di nuovi aggravi finanziari per 11 bilancio societario ha sollevato qualche preoccupazione da parte del Segretario generale della Lega il quale ha posto in rilievo come 11 preventivo della Società delle Nazioni non comprovi nessun credito sul quale possano essere iscritte le spese fatte a favore dei rifugiati della Saar. D'altra parte nel caso in cui la prossima assemblea decidesse di iscrivere nel suo bilancio spese di questo genere, queste non potrebbero partire che dal primo gennaio 1936. Non si è pertanto presa nessuna decisione definitiva circa i rifugiati della Saar e tutto è stato regolato provvisoriamente col rinvio del Memorandum francese allo studio del Comitato della Saar in collaborazione col relatore abituale del Consiglio sulla questione dei rifugiati. Circa la Saar, si è notata oggi a Ginevra con un certo interesse la venuta del generale Visconti Prasca. Alcuni ambienti hanno preteso che la presenza a Ginevra del comandante in seconda del contingente militare internazionale della Saar dovesse essere interpretata come un segno dell'imminente partenza delle truppe stesse dal territorio. In effetti però il gen. Visconti Prasca è venuto a Ginevra per questioni di ordine amministrativo da regolarsi col Segretario ginevrino. A proposito della partenza delle truppe Internazionali dal territorio della Saar si precisa che essa non avrà in nessun caso inizio prima del 15 febbraio prossimo e che comunque il ritiro delle truppe sarà effettuato a scaglioni. msancpmsvmctidqPerchè Lavai insiste nei negoziati sul Patto orientale Parigi, 21 notte. L'Ambasciatore di Francia a Varsavia ha consegnato al Sottosegre-. tario aeli Esteri polacco il testo : tDvnlsptdcdnsclvGvrvadqpdella nota francese" al Reich sul jpatto orientale. Un informatore pa-jrigino segnala in pari tempo da Berlino che giovedì un Consiglio dei Ministri avrà luogo in quella capi tale per decidere della risposta da'dare alla nota in questione. Non j ostante tali informazioni, si conti- nua a ritenere qui che nè la Germa- nia nè la Polonia assumeranno im- pegni in un senso o nell'altro circa ;il Patto dell'Est prima di avere co-jnosciuto l'esito del viaggio di Lavai [a Londra. Qualche organo parigino, appro- vando la linea di condotta della ' Russia e della Piccola Intesa, esor- ta Lavai a non perdere tempo in una impresa condannata all'insuc- ' cesso e a non rinviare più oltre la conclusione degli accordi in sospeso con la Russia, l'Italia, la Piccola Intesa e l'Intesa Balcanica per co- jstituire al più presto il fascio delle Potenze interessate al mantenimen- ■ to della pace. I L'Information, occupandosi so- prattutto dei riflessi che l'attuale incertezza diplomatica potrebbe a- vere sulla situazione dell'Austria, ; Mussolini1 e £fSerSgarantìre' ltIbella cosa, ma non e che una formu- la, la quale per non rimanere sterile1 ha bisogno urgente di essere completata da altre realizzazioni. Il giornale insiste affinchè si aiuti l'Austria a vivere di una esistenza normale in un regime stabile, senza di che il Paese corre pericolo di ce¬ ,ment da qualunque ingerenza di rett dd Reich, ossia indipendente- dere all'attrazione germanica per abbandono spontaneo della propria resistenza interna, indipendente- indipendentemente dal verificarsi di quelle circostanze che dovrebbero permettere alle Potenze protettrici di intervenire. Nei circoli informati si ritiene che alla vigilia di recarsi a Londra per conferire con Simon del problema degli armamenti, Lavai non possa rinunziare ai negoziati già avviati sul Patto orientale, l'andamento di essi dovendo, come indicammo altra volta, servirgli di contrappeso per bilanciare le eventuali insistenze britanniche sulla ricerca di un accordo col Reich circa quella questione. C. P.

Persone citate: Visconti Prasca