La Saar verso l'assestamento
La Saar verso l'assestamento La Saar verso l'assestamento acaaaccogenzafrancese ai fuggiaschi -■ L'instaurazione del nuovo regime doganale (Dal nostro Inviato speciale) Saarbriicken, 18 notte. Lo stupore che aveva prodotto l'esito della votazione plebiscitaria in coloro che credevano all'affermarsi di una discreta minoranza sta scomparendo per dar luogo a riflessioni pia pacate ed anche a delle battute polemiche riguardanti certi naturalizzati francesi che avrebbero votato per la Germania. Questa polemica, però, che divertirà soprattutto gli aderenti del Fronte tedesco, avrebbe la sua importanza se si riverberasse sul trattamento ai rifugiati che continuano ad affluire ai posti confinari di Forback e Sarreguemines, ma bisogna osservare che le autorità francesi, anziché derivare da questi amari spunti motivo di rappresaglia contro i fuggiaschi continuano invece ad accoglierli ospitalmente, a nutrirli, e afacilitarne l'esodo. Soltanto la cucina dell'VIII Cacciatori ha servito ieri ai rifugiati un migliaio di pasti. Così pure a Sarreguemines i rifugiati vengono ristorati nella stazione stessa dalle cucine militari e quindi avviati ai centri di Strasburgo e Tolosa. Dalla stazione di Forback erano già partiti entro stanotte, per Tolosa, tre convogli recanti complessivamente 480 rifugiati. L'affollamento al Consolato francese di Saarbriicken e alla sua succursale di Forback dei sarresi che vogliono lasciare il Territorio continua intanto sempre intenso. In generale si tratta di minatori o di povera gente. Non contribuiscono certo a indurre alla calma la gente che ha votato per lo siatu quo gli incidenti, sia pure sporadici, che vengono segnalati qua e là. Uno sciopero di 24 ore sarebbe scoppiato infatti in un pozzo della zona di Calmelet nel sistema delle miniere francesi, quando la squadra di turno delle ore 6 doveva scendere nel pozzo stesso. 1 minatori dichiararono infatti di non tollerare che una decina di componenti la squadra- (emigrati tedeschi e francesi) lavorassero con loro, e la direzione del pozzo dovette accettare la proposta degli scioperanti. Il giornale Sarrelouis, di tendenze statuquoiste, ha dovuto chiudere ieri i battenti. Così corre voce che anche il direttore delle ferrovie sarresi, Micklans, abbia preferito dare le dìmissioni per evitare spiacevoli incidenti. D'altra parte vi sono altri incidenti che rivelano piuttosto il risveglio di odii tutt'affatto personali che non hanno nulla a vedere cól plebiscito. Per esempio a Schwalbach è stato invaso e devastato il negozio di certo Hermann, che sarebbe sempre rimasto estraneo alle lotte politiche. L'Hermann ha riportato varie ferite. Sopra un terreno più pratico vengono intanto gradualmente applicate le disposizioni enunciate dalla Francia per l'instaurazione del nuovo regime doganale. Il trasporto delle merci provenienti dal Territorio della Saar o destinate ad esso non potrà ormai effettuarsi che lungo un limitato numero dì linee ferroviarie e di strade. Le linee ferroviarie sono: 1) La Dillingen-Mctz oppure Thionvìlle; 2) La Volklingen; 3) La Saarbriicken-Strasburgo; 4) La SaarbriickenMetz. Le strade sono: 1) La Dillingen-Thionville oppure Metz; 2) La Sarrelouis-Metz; 3) La SaarbriickenMetz; 4) La Saarbriicken-Sarreguemines; 5) La Homburg-Sarreguemines. A Saarbriicken, e del resto anche nella maggioranza dei grossi centri della Saar, la calma è assoluta. Ciò dipende certamente dalla disciplina della popolazione; ma anche, se vogliamo, dall'inevitabile rispetto che il contingente militare internazionale ispira, sempre, anche ai più impazienti... D'altronde, che cos'è un mese (la data del ritorno alla Saar al Rcich essendo stata fissata al primo marzo) per gente che afferma di aver atteso quindici anni? Curio Mortarì rdlscrclbbcpselsTcaeèrllL'd it drl Gi
Luoghi citati: Francia, Germania, Saarbriicken, Strasburgo, Tolosa
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