Bologna-Fiorentina 2-1 (0-1)

Bologna-Fiorentina 2-1 (0-1) Dorè si vede che II " 13 „ mmomm porte fortuna... Bologna-Fiorentina 2-1 (0-1) / viola, superiori in linea tecnica, chiudono in vantaggio il primo tempo, ma nella ripresa cedono alla decisa, travolgente controffensiva rosso-nera Fiorentina: Amoretti; Gazzari Ci fMagli; Pìzziolo, Bigogno e Neri;' dNchadoma, Pcrazzolo, Viani, Sca-'gI I gliotti c Gringa Bologna: Gianni; Monzeglio e Gasperi; Montcsanto, Donati e Corsi; Maini, Sansone, Schiavio, Fcdullo ed Ottani. Arbitro: Levrero, di Genova. Al suo tredicesimo passo in campionato la Fiorentina ha capitombolato. Il numero tredici non ha portato fortuna. Di squadre imbattute, nella com-netìzìone, ora non ce ne sono più. A parte il dolere per lo smacco, forse la Fiorentina stessa ne è soddisfatta, che l'imbattibilità che faceva de//'undici « la squadra contro cui sfoderare ogni energia finiva per diventare una ossessione»: ora tutto è rientrato nella normalità senza scapito al buon nome della, compagine. Onorevole capitombolo Il capitombolo avvenne, infatti, in modo e forma onorevolissimi. A voler esser precisi, i « vio7a », più che capitombolare, hanno ceduto le armi: e lo hanno fatto nel secondo tempo per il minimo scarto di pun etpsbbsdsandlmggI U possìbile e STiSrc'dS Yoffe^vaì^mese così enera ica e prSentefffi^lEa taffiXa! Ecco come andarono le cose Giormda dal f^ recchi e svariati gradi sotto zero] 'Néve tutto attorno al recinto di giuoco. Il campo, malgrado le cure dedicategli, e come una grande pista di pattinaggio. Pubblico numerosissimo. Metà degli spettatori sono sostenitori dei « viola ». Si calcola che la Toscuna abbia riversato al Littoriale dalle nove alle diecimila persone. Il giuoco fu pacalo e quieto nel periodo iniziale. Evidentemente, sia l'uno come l'altro contendente aveva timore di esporsi e si preoccupava più di tenere un atteggiamento cauto e guardingo, che di partire all'arrembaggio con decisione. Il primo a tagliar corto agli indugi sarà il Bologna. I petroniani, a base di larghi passaggi, cercano di sfruttar le doti di velocità e di penetrazione di Maini. La Fiorentina risponde, ma il suo stile è tutt'al\lro: le sue offensive si snodano ad I opera di intesa fra uomo e uomo, 'di trame brevi, di giuoco basso e raso a terra. Due, tre, quattro attac ^ chi degli ospiti avvengono in que-\sto stile. Sarà forse questo il perio do migliore di tutto l'incontro per i ■: viola ». Belle combinazioni e 'ìcl giuoco: penetrazione, però, poca. Qualche pallida occasione di segnare, qua e là, e nulla più. Verso la metà del tempo, le due squadre, senza ricorrere a giuoco estremamente veloce, sono lanciate appieno, e proprio allora la Fiorentina segna. Stretto dappresso da Gasperi. Nehadoma va a finire vicino alla bandierina dell'angolo. Piccolo e serrato duello fra il terzino siili-s'.ro emiliano e l'ala destra toscana. Dal duello stesso Nehadoma esce vittorioso: in uno stile che è un por- tento di abilità e di nitidezza, egli evita una energica carica di Gaspe- ri. sguscia attorno all'avversario, e centra prontamente di sinistro. La palla, colpita di taglio, arriva a mez- za altezza davanti alla porta, ed ècosì allettante l'invito, che tre gino cutori « vioZa » si precipitano quasi contemporaneamente per raccoglierla. Gringa aiunge per primo, e di testa devia irresistibilmente in rete. Quanti toscani abbiano portato a Bologna il treno speciale e gli altri mezzi di locomozione, è dato di giudicare dal pandemonio che scoppia fra il pubblico. Par di essere allo Studio Berta, invece che al Littoriale. Sul campo, i gìuocatori « viola » fanno la parte loro, abbracciandosi e baciandosi senza economia, Siamo al ventitreesimo minuto La reazione bolognese non si fa attender a lungo. Essa sceglie pre- feribilmente per scatenarsi la via' cdell'ala destra, sulla quale conver- cgono le aperture al volo di Schiavio\re di tanto in tanto anche i lunghi [qtraversoni di Fedullo. Il pareggio,cpare maturi quando Schiavio, San- sone e Maini falliscono di poco il pbersaglio. Per qualche istante il pub- mblico ha anche l'illusione che esso\qbspadessia ottenuto, quando Schiavio spe disce la palla in rete. Ma l'arbitro, sfidando una tempesta di urli, non ammette la validità del punto. Maini aveva tirato in porta e, portato dallo slancio, era andato a finire nelle vicinanze del portiere proprio mentre Schiavio, riprendendo il rint-ldbalzo, aveva spedito in rete. « Fuori [sgiuoco y di Maini, è il verdetto del-'Tl'arbitro. irNuovo tumulto nel settore bólo-\mgnese del pubblico si avrà qualche dminuto più tardi, quando un calcio sdi punizione tirato dal Bologna col-,lpira in pieno il braccio di Bigogno pberi entro all'area di rigore fìorcn-\rUna, L'arbitro, ben piazzato per ve- dere, non concede il calcio di rigore} fevidentemente non rilenendo inten-lnzionale il fallo del centro mediano « viola ». \mQualche contrattacco fiorentino. W una nuova violenta offensiva dei pe- ^oniani, ed il riposo di metàtem%o\ giunge mentre perdura l'agttastoneìs Alla ripresa, la Fiorentina haap-'pena il tempo di organizzare alcune discese nel suo solito stile ordinato e piacevole, che l'attacco dei rosso-bleu entra, in scena. Per una mezz'ora circa la occuperà tutta la scena, questo attacco. Nell'area di'rigore degli ospiti, episodi su episo- di si sviluppano che pare debbano da un momento all'altro portare al pa-reggio. Puntata di Schiavio, tiri di Ottani, tentativi di Maini si susseguono con rapidità. Ad un dato momento,Schiavio, da ottima posizione e men-'fttre il portiere avversario è a terra 1sbaglia per precipitazione il bersa glio. Un istante appresso Ottani co rona una fuga con un lungo traver- sone: la porta degli ospiti e compie- Utamente scoperta, ma Maini e San-'.sone non riescono — e la cosa notutrova altra spiegazione se non nel-\lo strato di ghiaccio ch.e mina l'e-\quilibrio dei gìuocatori — ad approfittare della magnifica occasione \che suscita clamori e discussioni Al quarto d'ora, nuovo incidente■senza fine. Schiavio e Maini riescono a sfondare lo sbarramento difensivo fiorentino; la palla viene spe dita in rete da pochi passi. L'arbitra annulla anche questo punto dei petroniani, per « fuori giuoco » dei due gìuocatori sopra menzionati. I bolognesi protestano vivacemente, asserendo che la palla aveva nella sua traiettoria toccato un difensore « viola » e che, quindi, non poteva esistere « fuori giuoco ; . Fatto sta ed è che par proprio che, per una 'ragione o per l'altra, il Bologna, mal \ grado la continuità e la vigoria del ila pressione che esercita, non pos sa arrivare ad acciuffare il pareggio, Oltre il nrpvintn u,llc " |"evl»10 Ma ecco che un minuto circa dopo I le discussioni sollevate dall'anr.ulla \ mento a cui abbiamo accennato, al !sedicesimo minuto, cioè, Amoretti è battuto finalmente da un tiro che l'arbitro riconosce valido. Calcio di punizione a favore deibolognesi, sulla destra, a qualche di- stanza dall'area di rigore. Tira Mon-tesanto, e mezza dozzina di uomini piomba contemporaneamente sullapalla. Piccola mischia e, mentre ilportiere è a terra, Maini di testa spe-disce in rete da pochi passi. Il pareggio dà come uno sfogo al-l'elettricità che regnava nell'ambien- te. La squadra degli ospiti accusa ilcolpo e non reagisce subito. Già findall'inizio della ripresa si è notato un certo qual disagio da parte sua'a far fronte ai sistemi nidi e poco complimentosi con evi gli avversari conducono la loro offensiva. Ha l'aria scossa ed intontita. Conduce, sì, qualche contrattacco, ma con poca convinzione e con poca decisione, Ne approfitta il Bologna che, dopo una breve pausa, riprende a premere. Giuocano praticamente in quattro ora gli attaccanti rosso e bleu, che Sansone, a causa di uno strappo muscolare, si è ridotto a zoppicare ed a far quasi da comparsa all'ala destra, cedendo il suo posto di mezz'ala a Maini. Al 25.o minuto, ecco giungere il punto che segna le sorti della giornata. L'arbitro conce¬ de un calcio di punizione al Bologna, sulla sinistra dell'attacco rosso-bleu. Tira Corsi e la palla viene a spiovere alta in area di rigore. Neri, al momento di intervenire, scivola e cade. Un altro difensore «viola» non si muove. Spunta sulla destra Feditilo tutto libero, Ionio libero che può prender la mira e segnare con un tiro a mezz'altezza. Due a uno. Allora, sotto la sferza della sconfitta, la Fiorentina si risveglia e torna ad essere se stessa. Gradutamen te essa esce dallo stato di smarrimento da cui si è lasciata imposses- W La squadra si riversa, fitta all attacco e. domina e risospinge i petramai *> spesso,anche nella loro arca di n ,°" c ^uoco nitido del Pnmo tempo, che la palla viaggia troppo sovente, in aria adesso: è piuttosto un tentativo di adattamento alle circostanze ed alle armi imposte dall'avversario. Il tentativo è fatto con molto coraggio, ma non riesce. Che quasi l'intera squadra del Bologna retrocede in difesa, quando * * viola » si fan più insistenti, e Via™ e compagni vengono atterrati senza pietà quando accennano a guizzar via, minacciosi Il giuoco si fa sempre più rude, ed i petroniani riescono a mantener ,. ftf al termine >l vantaggio acqux14 "viola,, ed il loro giuoco In pura linea tecnica, la Fiorentina fu la migliore delle due squadre Un campo. Quando il giuoco potè di sputarsi sul terreno della padronanula della palla, della coesione, delle azioni concepite con intelligenza e sviluppute con precisione, la Fioren- Una impressionò. E' una squadra e quìlibrata. Non grandi stelle che ■emergono, non forti dislivelli fra il valore di un uomo e quello di un altro. L'unità opera su linee semplici. Non vi é in essa ricerca di complicazioni o di coreografie imitili. Nessuno cerca di strafare. Tutti cercano di far bene quello che sono chiamati a fare: e bisogna riconoscere che ci riescono. La squadra è un esempio pratico di come spesso nella vita basti comportarsi con correttezza, con precisione, con ordine, senza tentar, cioè, nulla di superlativo, per | riuscire. La Fiorentina soffre, evidentemente, al momento attuale, della crisi del centro attacco. Ha all'ospedale l'elemento che meglio di ogni altro quest'anno tenne la posizione, e Viani non mostrò ieri di possedere molto di più di comiche buona idea. Ma ottime sono le due mezze ali e tutta la linea mediana. In siile diverso uno dall'altro, Perazzolo e Scagliotti sono due buoni coordinatori: Il primo è più deciso e combattivo, il secondo ha viaggiar tendenza al lavoro ri- e, quindi, !flessivo, culmo, preciso i più lento ' L'attacco tutto giuoca preferibil Unente stretto, e Scagliotti fu ieri ìl'unico uomo della linea che cercò di 'aprire il fronte delle ostilità con lun'ghi traversoni all'ala lontana. Ed an ìche i mediani si attennero ieri alla \linea di condotta dei loro colleghi di prima linea. Pìzziolo, che si è ripreìso, terminò l'incontro in modo egrcìgio. E Bigogno c migliorato molto, Porta ancora troppo la valla agli « a''vanti » invece di spedirla loro per la via più ve — la via che cogli tavata chinfchdaColinstchtrE uncidauntee piscbimcaroinlaqudonisodiNteupcadchviularterasevcsincialetitepncmecstscgsqtVvBpczrtDddrrinulStpilestBc<,s l'avversario di sorpresa — ma ha fiato, forza, intuito e si piazza bene in difesa. I due terzini giuncarono ieri in condizioni diffìcili, per lo stato del terreno e per l'impeto estroso degli attaccanti avversari. Amoretti, toccato e tartassalo duramente, fu. un ottimo portiere. II Bologna vinse l'incontro e riuscì nell'impresa, in cui ogni altro finora era fallito, di far piegar le linocchia alla squadra capolista della classifica, grazie allo spirito combattivo ed alla energia che 'seppe profondere nella lotta. ' Fu veramente impressionante la volontà di vittoria e la conseguente rabbiosa energia sfoderate nelle ripresa. La squadra non voleva perdere e, dopo di essersi visto sfuggire di mano più e più, volte il successo, finì per vincere. Lo strenuo carattere di vigoria impresso all'in¬ a e n l i n e a e o ¬ contro descrive il comportamento della squadra e dei singoli suoi componenti Anche qui gli elementi più in insta furono le due mezze ali ed i tre mediani. Sansone scomparve completamente dall'agone alla ripresa a causa di ferita, ma Fcdullo resse fino al termine lavorando egregiamente sia in quantità come in qualità. Donati sta ritornando alla sua forma dell'inizio della stagione, e Corsi e Montcsanto furono fra i lavoratori più duri e più cotisistenti in campo. L'attacco tenne prevalentemente la palla alta, ma, ciò nulla meno, Schiavio ebbe buoni sprazzi di attività. E la difesa mostrò un Gasperi irruente come di consueto ed un Monzeglio che sta ritornando in buone condizioni di forma. Vittorio Pozzo

Luoghi citati: Bologna, Genova