Vittoria di Menardi-Guarneri, della F.I.S, di Aldo Marsengo

Vittoria di Menardi-Guarneri, della F.I.S, Al Mottarone per la Coppa d'oro del Duce Vittoria di Menardi-Guarneri, della F.I.S, Petrucci e Rigoni primi nello slalom e nel salto Mottarone, 21 mattino. La Coppa d'oro del Duce, la grande manifestazione promossa e organizzata dallo Sci Club Mottarone, si è conclusa ieri sera con la solenne cerimonia della premiazione. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, S. E. Rossoni, presenti il generale Vaccaro in rappresentanza di S. E. Starace, il Prefetto, il Segretario Federale di Novara e altre autorità, Ita consegnato alla coppia Severino Menardi e Adriano Guamieri, ■vincitori assoluti per la F.I.S.I. della Coppa, l'aureo trofeo donato dal Capo del Governo, fra gli applausi entusiastici del fitto pubblico. S. E. RossonA Ila avuto parole di vìvo elogio per gli organizzatori e per i eonorrenti ed ha messo in rilievo l'alto significato della manifestazione, concludendo con il saluto al Duce al quale rispose Z'« A noi! » entusiastico della folla raccolta e degli atleti. Tre giorni di strenue competizioni nelle quattro specialità dello sci hanno portato alla vittoria due atleti meritevoli e valorosi. Grazie ad essi, la FJ.S.I. conquista per la prima volta un trofeo particolarmente ambito, un trofeo che, attraverso la manifestazione a cui dà il nome, è destinato in avvenire a un successo ancora più imponente, soprattutto dal lato internazionale, di quello registrato per la sua prima edizione. La formula della Coppa d'ora del Duce prescriveva, come è noto, che il trofeo, a scadenza triennale, dovesse essere assegnato alla Società che con due atleti avesse ottenuto il miglior punteggio totale nelle due prove combinate e cioè di discesa-slalom e di fondo-salto. La Società o, come in questo caso, l'Ente che ha sommato il maggiore punteggio è stato precisamente la FJ.S.I. — dalla quale tanto Menardi che Guamieri attualmente dipendono diretta/mente come futuri olimpionici — e la vittoria appare pienamente meritata quando sì considerino le vicende die l'hanno provocata e i loro brillanti protagonisti. Severino Menardi è stato il vincitore della combinata di fondo e salto. Questo superbo atleta, che passa indifferentemente dall'una all'altra specialità, cogliendo sempre chiare affeimazioni, ha dimostrato effettivamente una netta superiorità su tutti i suoi antagonisti. Prima nel fondo, dopo una gara splendida per energia e puntiglio, il cortiinese ha saputo anche nel salto, dinanzi a specialisti consumati, palesare la sua classe di atleta completo. Non bisogna dimenticare, infatti, che Menardi è attualmente campione italiano delle due combinate. Tutt'altro carattere ha la vittoria di Adriano Guamieri nella combinata di discesa-slalom. Il simpatico feltrino, rivelatosi ai campionati mondiali studenteschi del 1933 a Bardonecchia, si è affermato soprattutto in grazia della sua sorprendente regolarità. Tipo calmo e riflessivo e tornito di indubbie doti di classe, Guamieri riesce ad affermarsi sempre anche dove anziani sptadvcnsèdgcnpqCdtdrpnsrmcdvqq specialisti cedono traditi dal loro impeto. Così è successo anche questa volta; Guamieri è riuscito meritatamente a vincere senza, peraltro, strafare. Lo dicono le classifiche delle due gare che vedono il feltrino al 4.o ;io.sto nella discesa e al 2.o nello slalom. In seconda posizione nella classifica finale per la Coppa d'Oro del Duce figura un'altra forte coppia italiana: Vuerich-Petrueci. Il primo si è distinto soprattutto nel fonda, dove si è piazzato terzo, a non molta distanza da Menardi, mentre il secondo del gruppo dei discesisti dcll'Abctone ha colto il massimo alloro ieri mattina nella gara di slalom. Terza e la coppia austriaca - Delle Karth-Schmidt e quarta quella giovanissima formata da Chierroni e Marguerettaz. La giornata, conclusiva della Coppa d'oro del Duce è stata ancora favorita dopo la parentesi grigia di sabato dal più bel sole. Si é avuta una leggera nevicata nel primo mattino, ma poi, quando le prime comitive provenienti dal basso cominciarono ad affollare i campi, il cielo si sgombrò totalmente e l'immenso scenario circostante apparve ancora nella sua meravigliosa bellezza. La giornata domenicale e il richiamo esercitato dalle gare hanno fatto affluire al Mottarone una folla calcolata in cinque mila persone. Nella mattinata era pure giunto S. E. Rìcci, presidente della F.I.B.I., il quale ha passato in rivista, prima dell'inizio delle gare, le forze dell'O.N.B. del Novarese, convenute per l'occasione fin quassù. Prima gara della mattinata è stata quella dello slalom, alla quale hanno preso parte una quarantina di concorrenti. Il percorso era stato tracciato nella parte superiore deità pista di discesa di ieri t'altro, con partenza ancora dalla vetta del Mottarone. Un lungo corridoio delimitato da una dopjria siepo di pubblico, il quale non ha lesinato gli applausi ai più noti campioni. Il fondo gelato e assai battuto non ha consentito, però, grandi prodezze e le cadute sono state numerose. Petrucci, che va ritrovando lentamente la sua forma migliore dopo la sfortunata parentesi del Scstr.ères, si è dimostrato il migliore. Altrettanta folla si è data convegno nel pomeriggio attorno al trampolino per assistere alla gara dì salto. Il nuovo magnifico impianto, costrutto sotto le direttive dell'allenatore federale Kjellberg, veniva benedetto, presenti S. E. Rossoni, S. E. Ricci, il Prefetto e il Segretario Federate <-Novara, da Don Pozzi, cappellano della Legione dell'O.N.B. ai Stresa. Gli atleti allineati, prima dì lanciarsi dall'alta torre di ferro del trampolino, hanno levato al Duce un vibrante «A noi.'». Il salto di inaugurazione della riunione è stato compiuto da Kjellberg, che ha raggiunto assai ammirato i trentacinque metri. I migliori, attraverso due serie di salti, si palesarono i campioni italiani Bonomo e il suo giovane compaesano Rigoni, e Rodighlero, gli austriaci Delle Karth, Schmidt e Asehenwald, il quale ultimo compì, con un anvmiratissìmo vo¬ lgncsstaansBlassoctccgepsèc(12112789taLrascA22M45FwCsg•pAlot1r1m1Ms2t5ppc1.ptK(5cDPa lo di m. 48,5, il più lungo salto della giornata ìn gara. Ottima prova hanno pure compiuto Da Col e Tani. in complesso, la riunione 'ira messo in risalto la buona classe che contraddistingue la nostra nuova schiera di salatori. La vittoria meritatamente è andata a Rigoni, un giovane appena ventenne, dotato di buono scatto e di ottimo stile. Fuori gara il campione italiano Bonomo riusciva a raggiungere la bela distanza di quarantanovc metri, stabilendo, così, il record del nuovissimo trampolino. Stasera il Comitato organizzatore ha offerto ai concorrenti un rancio speciale, alla fine del quale hanno parlao, elogiando il comportamento dei concorrenti in tutte le gare del concorso, il Prefetto S. E. Letta e il Segretario federale, avv. Paladino. La riunione, animava dal più vivo entusiasmo, si è conclusa con un appassionato saluto al Duce. L'organizzazione del primo concorso internazionale di sci del Mottarone è stata, sotto tutti i punti di vista, accurata e perfeta. Aldo Marsengo

Luoghi citati: Bardonecchia, Novara, Stresa