Le onde corte

Le onde corte Le onde corte Mai forse scoperta del genio umano ebbe così rapidi sviluppi come la radio. Non v'è oggi alcuna fra le più moderne applicazioni scientifiche, artistiche, industriali, agricole o manifestazione di qualsiasi genere che possa far a meno del potentissimo ausilio di questo invisibile mezzo di comunicazione. ^ Tale carattere di universalità, così grande pur nella piccolezza del mezzo va crescendo di giorno in giorno e toglie anche alle più remote regioni il senso dell'isolamento. Vi è nelle onde elettromagnetiche come un adattamento alle necessità dell'uomo e la tecnica ha saputo rendere questo mezzo docile al comando così da poter servire per piccole e per enormi distanze, per trasmissioni direzionali o non. Le onde radioelettriche seguono, nel loro modo di propagarsi, leggi ben determinate e per quanto, dipendendo esse da un mezzo variabile col tempo, non abbiano caratteri di assoluta stabilità si è pur trovato modo di individuarne le variazioni così da permettere quegli adattamenti nella trasmissione e nella ricezione che sono oggi praticamente applicati. Sin dal 1927 alla Conferenza internazionale di Washington venne fissata una distinzione dei servizi basata più che altro sulla applicazione delle radioonde. Si definiscono così i vari gruppi di servizi suddividendoli in servizi fissi (cioè tra due punti fissi) ; servizi mobili (cioè tra due punti dei quali almeno uno è mobile ; come può avvenire tra la terra e gli aeromobili, tra le navi e la terra) servizi di radiodiffusione, servizi della navigazione (radiofari e radiogoniometria) e servizi non aperti al pubblico ossia i servizi militari. Questa ripartizione si perfezionò attraverso alle Conferenze di Madrid e di Lucerna colla suddivisione della gamma di lunghezze d'onda in due grandi classi : quelle che possono essere oggetto di una attribuzione regionale comprendendo in questa categoria le onde comprese fra 200 e 3000 metri e quelle che possono avere un'attribuzione internazionale ossia le onde da 3000 a 30.000 metri e quelle da 150 a 10 metri. Queste ultime costituenti le cosidette onde corte per il loro grande raggio d'azione non possono avere altra attribuzione che quella internazionale. I servizi di radiodiffusione circolare hanno avute assegnate alcune bande fisse nei vari campi e precisamente da 1875 a 1250 metri e da 1176 a 1053 metri, campo delle cosidette onde lunghe (la conferenza di Washington aveva fissato la denominazione di onde lunghe per quelle superiori ai 3000 metri) ; da 545 a 200 metri, campo delle onde medie ; e sette zone tra i 50 e gli 11,28 metri costituenti il campo delle onde corte. Dalle cifre esposte può sembrare ad un profano che il campo delle onde corte sia limitatissimo mentre invece esso è il più vasto. E' facile comprendere tal fatto pensando che le radioonde hanno la stessa velocità di propagazione della luce, velocità che è uguale per tutte e poiché il rapporto tra questa velocità (300 milioni di metri) e la lunghezza di onda, rappresenta la frequenza ossia il numero di pulsazioni al secondo ; si vede che tanto più si va verso le onde lunghe, tanto più quel rapporto subisce una variazione di poche unità anche per forti variazioni di lunghezza d'onda; mentre quanto più ci avviciniamo alle onde corte basta anche la semplice variazione di una unità nella lunghezza d'onda per produrre forti variazioni nella frequenza. I moderni apparecchi radio sono tali che possono ricevere senza interferenze stazioni le cui lunghezze di onda differiscono di 9 kilocicli, cioè di circa 10.000 periodi o pulsazioni al minuto secondo. Se dividiamo la gamma delle onde da 200 a 3000 m (variazione di frequenza da 100 a 1500 kilocicli) in modo da creare degli intervalli di 10 kilocicli, vediamo che possono trovare sede in tale gamma circa 140 stazioni, mentre se tale operazione viene fatta per le onde da 50 a 10 metri (frequenze varianti da 6000 a 30.000 kilocicli) vediamo che in tale campo, apparentemente più ristretto, possono trovar posto 2400 stazioni. E' questo uno dei più grandi vantaggi delle onde corte, permettere cioè di inserire in una stretta variazione di lunghezza d'onda un grandissimo numero di trasmittenti senza che esse abbiano ad interferire. Tale vantaggio acquista grande importanza per l'avvenire della ra> -,. 1 . _„__£_ „„„„-2.j.rtv,. _,,„ _Di ^■^SB^-S^^hJ^^tAl'estendersi della radiodiffusione tai psisancosmnescmsitetrlacicotestzenupalratadeonpnLtespzilegrtrstnod'huanonsocuteghraacgi lusmgsmCti(mndmcosupecsdlutrbzpplupvnnndrqdpcdusupddsi attngncasvrntcircolare, la creazione di nuove trasmittenti senza saturare ulteriormente il campo delle onde medie. Uno dei fenomeni che hanno arrestato all'inizio una più vasta diffusione delle onde corte è quello del loro particolare modo di propagarsi. Il fatto che le onde corte possono raggiungere, con esigue potenze emittenti, notevolissime distanze è dovuto alla loro propagazione quasi esclusivamente spaziale. Le onde radio emesse da un aereo si trasmettono secondo due differenti vie: una lungo la superficie ì sterrestre e cioè secondo la compo-inente terrestre, l'altra attraverso lo,spazio e cioè secondo la componente spaziale. La componente terrestre ha una portata limitata che è tanto minore quanto più corta è la lunghezza d'onda. La componente spaziale invece subisce come una riflessione dovuta allo stato di ionizzazione dell'atmosfera superiore (stra to di Heaviside) e ritorna quindi sulla terra a notevole distanza dalla lemittente. | Per le onde corte, dato che lai componente terrestre viene rapida- ! - ' - mente affievolita ed annullata, si ha una radiazione quasi totalmente Spasele e ciò spiega perchè con tali nde l'intensità dei segnali oltre ad na certa distanza aumenti notevolente. Il punto di ritorno più prossimo lla emittente risulta tanto più lontano quanto più corta è l'onda. Tra i punti nei quali si annulla la componente terrestre ed i punti più prossimi della componente spaziale vi sarà quindi una zona nella quale non giungono segnali ed è questa la cosidetta zona di silenzio della trasmittente. Questa zona che si rivela anche nelle onde medie per trasmittenti di scarsa potenza, può essere più o meno vasta e più o meno lontana dal sistema radiante a seconda della potenza di tale sistema e dipende altresì dalle ore nelle quali si verifica la trasmissione. Un fenomeno particolarmente nocivo per la trasmissione delle onde corte è quello delle evanescenze. La tecnica ha saputo escogitare dei sistemi che correggono tali evanescenze e come si è potuto ottenere l'annullamento di esse, o quasi, negli ap; parati riceventi dei servizi destinati alle comunicazioni radiotelefoniche e radiotelegrafiche commerciali altrettanto può ottenersi negli apparecchi della radiodiffusione circolare ad onde corte. Possiamo anzi dire che i più moderni apparecchi riceventi non risentono più di tali fenomeni. Le onde corte, propagandosi eminentemente per mezzo della componente spaziale sono dipendenti dalle condizioni dello spazio ionizzato e quindi le loro stesse caratteristiche vengono grandemente influenzate dalle ore di trasmissione (giorno e notte) e dalle stagioni. Così le onde da 10 a 16 metri hanno grandissima portata di giorno e d'estate ; le onde attorno ai 30 metri hanno una propagazione pressoché uniforme sia di giorno che di notte anche per medie distanze mentre le onde verso i 50 metri servono bene soltanto di notte per distanze di alcune migliaia di chilometri, o, durante il giorno, per brevi distanze. Sulla necessità di adeguare le lunghezze dell'onda trasmessa alle ca; ratteristiche delle onde corte basti accennare che nei servizi radiotelegrafici commerciali vengono emessi i segnali con onda portante di minor lunghezza (onde di luce) nella trasmissione diurna e di maggiore lunghezza (onde d'oscurità) nella trasmissione notturna. Nella stazione di Coltano, ad esempio, vi è un trasmettitore utilizzato per l'onda diurna (m. 23,45) ed un altro per l'onda notturna (m. 45,11) con possibilità di passare sulle onde di m. 16,90 e m. 35,80. Quanto si è detto spiega la difficoltà principale della trasmissione su onda corta per le distanze comprese fra 100 e 1000 chilometri dalla emittente, distanze tra le quali sono comprese quasi sempre le zone di silenzio. Studi molto recenti hanno determinato quali debbano essere la lunghezza d'onda e la potenza delle trasmittenti perchè la ricezione abbia luogo anche in quelle zone. L'enorme vantaggio della nitidezza nella ricezione e della netta separazione delle stazioni anche per pochi centimetri di differenza nella lunghezza d'onda è tale che in un prossimo avvenire le onde corte avranno anche nella radiodiffusione notevole preponderanza. Il perfezionamento degli apparecchi di ricezione ed una maggiore dimestichezza del pubblico per il loro uso aiuteranno ad estendere le trasmissioni su questa gamma d'onda. La ricerca delle stazioni è assai più difficoltosa per le onde corte in quanto è sufficiente una minima rotazione dei condensatori d'accordo per passare su una stazione senza percepirla. Questo accenno basta a spiegare come una più giudiziosa manovra degli apparecchi possa dare al radioamatore delle grandi soddisfazioni nel campo delle onde corte permettendo così un sempre più intenso allacciamento fra i più lontani popoli anche attraverso alla radiodiffusione. Ciò specialmente quando tutte le stazioni trasmittenti su queste onde preannunzeranno in modo regolare i loro prò- grammL Ing. E. Neri LtpVndzZonsns

Persone citate: E. Neri

Luoghi citati: Coltano, Madrid, Washington