Oltre quattromila Centauri partecipano alla Rosa d'Inverno

Oltre quattromila Centauri partecipano alla Rosa d'Inverno MOTOCICL1SMO A 8 SOTTOZERÒ Oltre quattromila Centauri partecipano alla Rosa d'Inverno ppi , . ; , ; . . , i a o o , e a i l , . e . — o y ; m f . . . f i 3. , . . a, , f 5. 8. tl s, 8. gMilano, 14 mattino. Partiamo, col gruppo dei centauri torinesi, per la Rosa d'inverno. Raramente 11 nome è apparso più appropriato. In questo stesso momento, da Lutti 1 punti cardinali s'incanalano sulle strade che puntano su Milano centinaia e migliala di motociclisti, sicché un osservatore che si trovasse a congrua altezza sulla metropoli lombarda, e avesse una vista adeguata, e l'opportuna doae di Immaginazione, potrebbe benissimo scorgere in questo confluire a raggerà verso la Madonnina come il disegnarsi del petali di un fiore. E non cè alcuna ragione (in fondo, l'animo centauresco è gentile ed ottimista) per non Identificare il suddetto con la regina del fiori: donde il pittoresco nome di Rosa assunto dalia prima e più nutrita manifestazione ael calendario motociclistico Italiano, anzi intemazionale. Polche la Rosa d'Inverno batte largamente tutti 1 primati numerici mondiali. Quanto aita secunua parte della qualifica, non e possibile alcun auobio che essa sia aliene più appropriata, l.'ottimismo più sperticato, tendente a persuauere i miei compagni di viaggio che in sostanza 1 Inverno e poco più di una opinione astronomica, sarebbe assolutamente inefficace. Lo spettacolo, alI ingresso dell'Autostrada, non potrebbe essere più polare — a parte l'esiguità della neve che chiazza la campagna all'intorno, ma che diventerà uniforme e compatto tappeto verso il ricino, e che per intanto na un perfetto surrogato in una nebbiolina agitata da una brezza frizzante, e in una brinata quanto mal pittoresca, che imbianca e inargenta anche gli oggetti più tetri, come ad esemplo il viso ben noto (non precisamente per il suo candore...) del campione torinese Valerlo Riva, che ha voluto, egli pure, essere della partita. I 206 partecipanti torinesi al colossale Raduno milanese della motocicletta — un primato anche questo rispetto agli anni scorsi, che va registrato — hanno il compito relativamente semplificato di fronte al cammino che attende la maggior parte dei partecipanti non lombardi: essi stanno per lanciarsi sui 127 chilometri di autostrada, che la generosa cortesia del senatore Agnelli ha loro dischiusa gratuitamente. Le piccole Inevitabili sofferenze del clima perfidamente glaciale — punta delle dita, del naso, del piedi — potranno cosi esser ridotte di durata; e almeno si eviterà di aggiungere a queste le preoccupazioni per l'equilibrio: particolare che sulle strade ordinarle coperte di ghiaccio, neve o brina, o richiedenti qualche brusca frenata, ha la sua importanza... L'autostrada invece, liscia asciutta sgombra diritta, è quasi allettante: il « quasi » è giustificato da un vago ricordo del domestico letto da poco abbandonato, di cui evidentemente l'autostrada non ha alcuna colpa. II tumultuoso corteo dei centauri torinesi è presto ordinato. 11 presidente del M. C. Tonno, dottor Pastore, in una tuta d'aviatore da stratosfera, coadiuvato dal tenente Giretto coi suoi tredici militi della Milizia stradale, dal cav. Ramella, dal bar. Andreis, fa gli onori di casa; a scaglioni di 20, le due centurie — tra le quali spiccano numerose le azzurre maglie del Dopolavoro Ferroviario — partono al trotto veloce. Intravvedo di sfuggila, semisommersa da un prudenziale campionario di vestiario, ia faccia intirizzita del cav. Carrà, il « papa » dell'esposizione motociclistica torinese, che va a rendere visita alla sorella maggiore, la Mostra internazionale di Milano. Chiude la marcia un altro ragguardevole personaggio: la Mole AntonelUana... Torino si è fatta rappresentare alla Rosa d'Inverno dal suo più tipico monumento, che ha preso posto sul sidecar dei signori Gerino: la riproduzione, in giunchi e bambagia color brina, alta quasi tre metri, e indovinata e persuasiva. Per assistere al grosso degli arrivi a Milano — che si verifica solitamente tra le 11 e le 12 — infrango la disciplina che vieta di superare i militi aprenti il corteo e precodo velocemente i miei compagni, attendendoli all'ingresso del Castello Sforzesco, dove arrivo appunto poco prima delle 11, e dove apprendo che un buon migliaio di motociclisti,mi ha già preceduto, specialmente quelli di più lontana provenienza, partiti il sabato o il venerdì (uno viene dalla Sicilia, dopo di essersi fermato in tutti i caplluogo di provincia per acquistare un indumento supplementare e per consultare il bolletti no delle temperature; un gruppo numeroso è giunto da Roma, altri dall'Istria e dalla Svizzera). Qui, se non fossi tenuto a brevi spunti di cronaca, ma potessi farvi un articolo cosidetto « di colore ». vi farei una descrizione impressionante. Da sei anni, partecipo od assisto agii arrivi della Rosa d'Inverno, che fino al 1933 ripiegò 1 suoi petali sotto l'Arco della Pace, e da due anni all'In presso ó)3l Castello Sforzesco, di fron te a via Dante. Ed ogni anno ho la netta impressione che la pittoresca assillante apocalittica baraonda di macchine confluenti al traguardo sia sempre più fitta, rumorosa, virile, travolgente: in una parola — pei buon «centauro» — entii0,n«mante. Un po' oerrhè le colonne, effettivamente, bop sempre più numerose: un po' perchè i cgleafpfrri11iscsgdtoittcpppnnBrdM1 qcnldEgdttptB partecipanti hanno imparato che, come a teatro, non è di buon gusto giungere troppo presto poiché llndoe propagandistica della prova vuole appunto che ci si faccia vedere dalla folla quando è più fitta; un po' forse perche i t rosistl » hanno imparato forte di marciare con la ruota anteriore incastrata tra la ruota posteriore e il sidecar della macchina che 1 precede, economizzando lo spazio — inBomma mai come ieri si potè assistere a un arrivo cosi compatto, concentrato, veloce, altisonante: fantastico spettacolo di motociclette ingoiato a getto continuo dalle mura dello storico castello, in file di quattro o cinque affiancate, per quasi due ore, senza che per un secondo calasse il diapason esultante dei motori. A conti fatti, risultarono largamente battuti, con oltre 4000 arrivati, tutti i record numerici degli anni scorsi: come appunto si poteva facilmente prevedere anthe solo assistendo per pochi minuti agli arrivi, e facendo le prooor/inni Alla sfilata, che durò tumultuosa sino alle 13, assistevano 11 console Leonardi, presidente del R.M.C.I., 11 conte Bonacossa, il comm. Ferrarlo del Direttorio Nazionale R.M.C.I., 1 membri della Commissione Sportiva adunati a Milano per la seduta del calendario, o 1 dirigenti tutti del M. C. Milano. Nel pomeriggio, Ubera uscita del quattromila centauri per le vie della città: una Milano tappezzata di manifesti sulla campagna del silenzio e e cautele relative alla soppressione dei segnali acustici, qui già in atto. Ecco; sciropparsi 200 o 300 Km. a 8 gradi sotto zèro è uno scherzo: ma dover girare in gruppo per le vie cittadine, in giorno di festa, come fantasmi, forse a parecchi è sembrato un po' duro... Eccellenti ragazzi: si abitueranno anche a questo! Aldo Farinelli LE CLASSIFICHE Classifica Case costruttrici: 1. (Medaglla u oro S. M. il Re) Casa Guzzi con 924 macchine; 2. (Meo. d'oro di S. A .R. il Principe di Piemonte) Casa Gilera, 467; 3. (Coppa d'argento di S. A. R. il Duca di Bergamo) Cosa Bianchi 427; 4. Casa MAS 261; 5. Casa Ariel, 154; 6. Casa D.K..W., 128; 7. Casa Sertum, 127. Classifica per alienti: Giovanni Neghili di Milano con 170 macchine; 2. Grana Rosolino di Milano, 149; 3. Grassi Emilio, 188; 4. Cavedini Emilio, 110; 5. Meregalh 99; 6. Fiorini Primo 96. Classifica per Motoclubs in baso al maaylar numero di arrivati: 1. M. C. Torino con 163; 2. M. C. Borg.imo, 112; 3. M. C.Como, 84; 4. M. C. Voghera, 67; 5. M. C. Erba, 51. Premi speciali ai M. C. sedo?ia(i: Coppa M. C. Milano al M. C. Voghera. Premi in buse al prodotto numero ììarteclpanil per percorso: 1. Med. d'oro Direttorio P.N.F.) M. C. Roma, punti 18.937; 2. M .C. Pesaro, punti 13.002; 2. M. C. Verona, p. 12.64U; 4. M. C. Domodossola, p. 4956; 5. C. Domodossola, M. C. Biella, p. 4662. Premi speciali Moto Club sezionali: Coppa rivista * Motociclismo » al M. C. Domodossola. Premi speciali di proporzionalità A: (M. C. con più di 100 affiliati): 1. M. C. Como; 2. M. C. Torino. - Premi B : (M. C. con meno di 100 affiliati): 1. M. C. Verona; 2. M. C, Mandelio Lario. Premi per M. C. stranieri: Coppa rivista « La Moto » all'U. S. Ceresio di Lugano, 26; Coppa M. C. Milano al M. C. Malcantcne3l di Ponte 'fresa con 6. Classifica per Comandi federali di Fasci giovanili: 1. Comando di Milano cori 104 partecipanti; 2. Comando di Bergamo con 54; 3. Comando di Torino con 43; 4. Comando di Pavia con 37. Coppa M. C. Milano al Comando di Roma proveniente da più lontano con 17. Classifica per Dopolavoro: Dop. dipendenti comunali Milano con 59; 2. D. L. comunale Voghera 52; 3. D. L. Officine Elanchl 45; 4. D. L. dipendenti comunali Pesaro 40. Mada/ilia d'oro del « Pojiolo d'Italia ». al D. L. A.T.A.G. di Roma, primo assoluto con punti 4848. Coppa Dlrett. Prov. Milano O.N.D. al D. L. Off. Bianchi, primo assoluto per D. L. aziendali. Classifica per Lr.qioni M.V.S.N.: 1. Leedone Milano, 91; 2. Legione Bergamo 42: 3. Legione Pesaro 40; 4. Legione Como 38. Classifica ver- G.U.F.: 1. G.U.F. Milano 12: 2. G.U.F. Vigevano 7. Classifica por Gruvpi militarizzati: 1. Gruppo vigili urbani Milano 24. Classifica ver Società sportive attuiate, al C.O.N.I.: 1. La Sportiva di Mondello, 45: 2. S. Baracca, 36. Premio TJttnrin: DelErniso Antonio, sanBonolcrista, mutilato della Causa fascista. Premio ver la macchina jrfft vecchia: Giustne^hini Giovanni di Desenzano con FN. 1 cilindro 1911. Le attuali classifiche non sono ufficiali, in atteon ridila oTnoloerfl/ione dq parte del P M.C.I. dopo la verifica de'ie regolari filiazioni. Tiri-itti nPn. vi Rosa d'Inverno: 4151: arrivati: 4026. lidlBtmrgdvcanPqBqpstgqpvlnnfèmsmir