I Monelli di banca e la calligrafo dell'imputalo costituiscono per i periti nuovi elementi di accusa

I Monelli di banca e la calligrafo dell'imputalo costituiscono per i periti nuovi elementi di accusa L'ACCUMULARSI DELLE PROVE SUL CAPO DI HAUPTMANN I Monelli di banca e la calligrafo dell'imputalo costituiscono per i periti nuovi elementi di accusa , New York, 11 notte. Il dott. Condon è uscito vittorioso dal suo duello con l'avvocato Reilly e ha riconquistato la popolarità che aveva perduto a causa del suo eccessivo amore della pubblicità; ciò che gli ha riconquistato l'affetto del pubblico è la dichiarazione fatta ieri dal colonnello Brokenbridge, il quale, come si ricorda, disse che non un soldo era stato versato al dottore per i servizi resi a Lindberg e che egli, contrariamente a quanto si era creduto, insistette fino all'ultimo istante a che i cinquantamila dollari dell'aviatore non fossero consegnati al bandito se non in cambio del bambino. L'uomo più popolare del mondo Gran parte però delle congratulazioni che Condon riceve per lettere e por telegrammi da Ieri in qua sono conseguenza del tono cortese adottato dal teste nel rispondere al bollente avvocato oriundo di Irlanda e nelle metodiche correzioni fatte da Condon al poco elegante parlare dell'irascibile Reilly. Se Condon ha trovato modo di «prcltcslmmènsltqapndpml perdere cosi poco la bussola sotto la valanga delle domande insidiose, al punto da pensare più alla sintassi che non al processo, è segno indubitabile, secondo il pubblico americano, ch'egli è un uomo di onestà a tutta prova. Le anime semplici in un Paese immensamente complesso riscuotono l'entusiastica simpatia delle masse. E Condon se ne è bene accorto oggi quando, girando per le strade di Flemington, si ò visto fermare da giovani ragazze, le quali lo hanno baciato sulle gote aggrinzite dagli anni e gli hanno stretto la mano incuorandolo a mantenersi sulla strada di rettitudine, dalla quale non si è mai dipartito. Il dottore era raggiante. Una notte di sonno in un soffice letto d'albergo lo aveva completamente rimesso dalla dura fatica eli 7 ore di interrogatorio. L'incubo era scomparso e Condon riappariva a Flemington, quello che è sempre stato, uno smanioso ammiratore dei sistemi di pubblicità della sua patria. E' orgoglioso — egli ha confessato — di essere oggi l'uomo più celebre degli Stati Uniti. Già ieri, quando il giudice gli presentò una fotografia e gli chiese: «Conoscete quest'uomo?», il dottore replicò con un sorrisetto: « Come volete che io riconosca questa persona, se dal momento in cui venne rapito il figlio di Lindberg ho avuto contatto con ben 46 mila persone ? ». Il giudice, conoscendo lo tendenze alla esagerazione del testo, gli chiese: — Quarantasei mila persone? — Precisamente, 46 mila: le ho contate. Non una di più, non una di meno. Condon poi rivela oggi agli amici che incontra per le strade e anche agli sconosciuti che si fermano a guardarlo che egli è l'uomo pi popolare del mondo. « Basterebbe che guardaste il mio appartamento — egli dice. — Vi è una biblioteca intera di ritagli di giornali dove si parla di me. Ho libri di scrittori di grido che si occupano della mia persona. E ora nel mio gabinetto da lavoro si accumulano giornali i quali dedicano ben quaranta colonne al resoconto stenografico della mia deposizione. E non vi parlo delle centinaia di albums contenenti fotografie, disegni a penna, caricature in cui sono presentato al pubblico d'America e del mondo ». Poi, tirando di tasca un pacco di telegrammi, Condon aggiunge: «Ne ricevo di questi foglietti migliaia al giorno. Ho 40 mila allievi in America e uno per uno mi stanno telegrafando per congratularsi per le mie deposizioni di ieri ». Un piccolo disappunto Un punto soltanto tormenta il maestro di 40 mila giovani americani. Egli è persuaso che se la polizia lo avesse lasciato fare, avrebbe cavato di bocca ad Hauptmann la franca confessione del suo crimine. « Io ero riuscito a conquistare la fiducia di Hauptmann ed ero al punto in cui egli cominciava a dare segni di rimorso. Se la polizia non mi avesse tenuto lontano dall'imputato, egli mi avrebbe rivelata tutta la verità. Avevo contemplato per ottenere la sua confessione non un sistema di interrogatorio di terzo grado, bensì la proiezione su Hauptmann del mio atteggiamento universalmente noto di simpatia di fronte all'intera umanità. Ne volete una prova? Io ho fatto piangere John e piangere a calde lacrime quando, parlandogli nel cimitero, gli ho fatto rilevare come lo avessi sempre trattato da vero gentleman. Questa è la strada sulla quale si doveva continuare ». Il Giudice non la pensa come Condon. E' anzi cosi convinto che Hauptmann è tutt'altro che un gentleman, che ha dato ordine alla polizia di tenere più attentamente d'occhio l'imputato, sia nell'aula del Tribunale, sia nella sua cella. Non vi è dubbio che Hauptmann sta attraversando il più tragico momento della sua vita. Ha perso da ieri in qua del tutto quel tono sprezzante che aveva assunto fin da quando fu arrestato. Volge ora sguardi disperati sul pubblico e sui giurati e, di tanto in tanto, i suoi occhi sembrano di fuoco. La polizia non attendeva che il consiglio del Magistrato per dare prova della sua forza. Stamane i poliziotti armati di rivoltelle, hanno spinto Hauptmann sul suo banco con tale brutalità, che quest'ultimo ha creduto necessario protestare ed a fare appello a un po' più di umanità. Lo sceriffo di Flemington ha però imposto la consegna del rigore. Egli ha dichiarato ai giornalisti che non si può escludere la possibilità che Hauptmann sia colto da una crisi violenta di rabbia e si precipiti come una belva o sui magistrati o sui testi. Per questo da stamane egli è isolato perfino dal suo difensore da una siepe di poliziotti armati fino ai denti. Mentre procede l'escussione dei testi, il pubblico a Flemmington e in tutta l'America scommette sul responso dei giurati. Al momento presente la condanna di Hauptmann è ritenuta inevitabile e i grandi giornali di New York annunziano che le scommesse sono di due contro una in favore della condanna. Non vi è dubbio che se i giurati fossero oggi chiamati a dare un verdetto, esso sarebbe di unanime condanna di Hauptmann. La donna vestita di verde Ma l'avvocato Reilly, a quel che sembra, serba loro sensazionali sorprese. Egli ha un teste, la signora Coran, la quale sarà chiamata a fare delle rivelazioni che, dice Reilly, devono minare l'edificio di menzogne costruito dal « maestrino elementare » Condon e dall'accusa. Reilly dice che la signora Coran è il teste più importante di difesa di Hauptmann e sarà invitata a parlare al momento più drammatico del processo, non un minuto prima e non un minuto dopo. Chi sia in realtà questa signora Coran, nessuno è riuscito ad appurare. Si ritiene che il nome Coran sia uno pseudonimo. Due persone soltanto la conoscono a fondo, due persone che per diversi motivi intendono mantenere il segreto: l'una è Condon che divenne rosso come un papavero ieri quando la vide nell'aula del Tribunale; l'altra è Reilly che la conserva per le grandi occasioni avvenire. Ma in questo Paese, disgraziatamente, non si può mai sapere dove giunga l'amore della verità e della giustizia e dove l'amore della pubblicità. Gli occhi del l'America sono appuntati sulla signora Coran, la <. donna vestita di verde come la definiscono i giornali, e il mistero fatto attorno alla sua identità dagli avvocati, prepara certo alla misteriosa signora una brillante e redditizia carriera teatrale. Lo stesso dott. Condon, che non può dirsi certo persona fisicamente e intellettualmente attraente, riceve in questi giorni offerte innumerevoli di migliaia di dollari perchè egli, a processo terminato, si presenti al pubblico frequentatore dei teatri e dinanzi alla ribalta narri brevemente gli episodi fondamentali della sua vita e ripeta la deposizione fatta all'udienza del Tribunale di Flemmington. Si confessa poi oggi che alcuni impresari teatrali hanno offerto ai giurati uno stipendio di trecento dollari alla settimana per un giro sui palcoscenici dei teatri americani, trecento dollari per settimana soltanto per farsi vedere dal pubblico. Tutte-queste sono cose che all'Hauptmann debbono far venire ancor più pronte le lacrime agli occhi poiché ogni giorno che passa ad ogni deposizione che viene fatta da un nuovo testimone, egli sente quanto difficile diventi il compito del suo difensore Reilly di smentire a colpi sensazionali il castello delle accuse. Le perizie contro Hauptmann Questa mattina due esperti governativi, uno in questioni di biglietti di banca ed un altro in calligrafia, hanno aggiunto a quel castello, due torrette munitissime, poiché entrambi hanno concluso i loro ragionamenti a base di logica e di proprie documentazioni col dire che le indicazioni della colpevolezza si accentrano uniformemente sull'imputato. Lo specialista in biglietti di banca ha ripetuto ai giudici, giurati e uditorio, la storia della preparazione dei pacchetti di banconote che dovevano essere consegnate al rapitore, dal dottor Condon nel piccolo, solitario cimitero di San Raimondo. — Le ho tutte controllate con le mie mani — ha detto l'esperto di nome Wilson — nell'ufficio di New York della Banca Morgan. Ne ho presi i numeri, uno per uno; ebbene, dei cinquantamila dollari da me controllati, 14.600 sono stati trovati nella rimessa di Hauptmann. — Vorreste dire con. questo — ha interrotto allora uno degli avvocati della difesa — che dopo l'arresto di Hauptmann non sono più comparsi, i biglietti incriminati, in circolazione? Wilson ha risposto che mai gli era stato segnalato un caso del genere ed ha poi aggiunto di non avere mai appreso che una parte della somma fosse uscita dagli Stati Uniti. Il difensore, volendo poi togliere forza anche alle tszeceqpsq ù deposizioni del perito, ha domandato a Wilson se il giorno anteriore al decreto di embargo di esportazione di oro, i 2900 dollari portanti i numeri e la serie dell'importo dato a John nel cimitero furono depositati da un certo Faulkner in un ufficio della banca della riserva federale di New York. Wilson aveva udito la cosa ed aggiunse che il Faulkner non potè essere rintracciato. — Faulkner è però esistito e non è un'invenzione — ha esclamato Reilly — Infatti, pochi giorni più tardi, egli si gettava dalla cima del grattacielo Chrysler e si uccideva. Aggiungerò che una copia della calligrafia di Faulkner è stata sottoposta agli esperti affinchè la confrontassero con quella dei biglietti inviati al colonnello Lindberg dal rapitore. — Quale è il risultato dell'esame? Wilson ha risposto: — Da quanto so la calligrafia di Faulkner non somigliava affatto a quella dcll'Hauptmann e meno che meno a quella dei biglietti ricevuti da Lindberg. La calligrafia del rapitore Reilly si è seduto sconfitto. Egli però doveva balzare nuovamente in piedi all'arrivo sul banco dei testimoni del perito calligrafo Osborne il quale ha cominciato la propria deposizione con l'informare l'uditorio che aveva dedicato quasi tre anni allo studio accurato delle missive chiedenti il riscatto per il disgraziato bimbo di Lindberg, e cinque mesi a quelle deH'Hauptmann. Quindi Osborne ha dichiarato, volgendosi in particolar modo all'avvocato difensore: « Secondo la mia modesta ma ferma opinione, tutte le lettere e i biglietti mandati al colonnello Lindberg sono stati scritti dalla stessa persona che ha redatto alcuni documenti firmati Riccardo Bruno Hauptmann. Io ho avuto occasione di esaminare almeno altre cento calligrafie di persone sospette, ma ho dovuto sempre rispondere negativamente quando mi è stato chiesto se vi fosse una sostanziale somiglianza con la calligrafia del rapitore ». L'accusato si è dimostrato dopo questa testimonianza ancora più annichilito. Ha volto uno sguardo chiedente pietà alla moglie seduta come sempre nella prima fila di seggiole e la donna gli ha risposto con un gesto che è stato interpretato dai presenti come un tentativo di incoraggiamento. Osborne, dandosi l'aria di un professore che si accinge a fare la sua lezione, ha affisso allora alla parete un enorme ingrandimento fotografico dei campioni di calligrafie di Hauptmann e del rapitore, e ha poi esposto al Tribunale e al pubblico le ragioni per le quali le ritiene identiche. Il perito ha parlato diffusamente delle caratteristiche della scrittura latina e di quella gotica e ha rilevato poi come nello stampatello usato dal rapitore e in quello dei documenti scritti da Hauptmann si debbano notare le stesse caratteristiche di una T gotica. « Questo fatto è molto interessante — egli ha commentato — giacché si tratta oggi della supposizione che il mittente dei biglietti indirizzati a Lindberg sia un tedesco come Hauptmann ». Continuando quindi nell'analisi delle fotografie, Osborne ha detto che tanto Hauptmann quanto il rapitore hanno scritto la parola New York con un trattino nel mezzo, cosa che non si usa, e poi ha fatto osservare all'udito rio che tanto il rapitore come Hauptmann commettono lo stesso errore di ortografia scrivendo l'H prima della G nelle parole che invece domandano la G prima dell'H. « Evidentemente, egli ha concluso con una certa ironia nella voce, le due persone si somigliano molto, tanto per 10 difficoltà che incontrano nell'osservare le regole dell'ortografia, quanto per le caratteristiche del temperamento rivelate dalla loro scrittura ». Osborne, che è un vecchio di 75 anni, dall'aspetto oltre che dal tono professorale e che ha al suo attivo duecento processi, si è quindi ritirato e 11 giudice Trenchard ha rinviato l'udienza a domani. A. R. L'AVVOCATO REILLY, il tenace e battaglièro difensore di Hauptmann l l i i i e , o l l a o o i e IL DOTT. CONDON, l'implacabile accusatore di Bruno Hauptmann