Come voteranno i 550 mila elettori

Come voteranno i 550 mila elettori Rovente vigilia nella. Saar Come voteranno i 550 mila elettori Una ricognizione attraverso le varie zone del Territorio Tutti sicuri della vittoria -- Le incognite della situazione (dal nostro inviato speciale) SaarbrUcken, 11 notte. All'antivigilia della votazione plebiscitaria (antivigilia d'orgasmi opachi e di rimescola umani) non sarà inutile dare una rapida occhiata alla carta politica del Territorio, per indagarvi i presunti scacchieri dei'cpartiti in lotta. Strano amalgama,ìvin cui i più disparati filoni umani e le più vaghe tendenze s'intreccia-'pno. A SaarbrUcken (è tutt'oggi che'. annoto sul mio taccuino vagabondoìdoenraquesti particolari) c'è attesa bru dante. Festoni, ritra'"- di Hitler r. croci gammate ovun .. Vie intere hanno puntato già aggressivamente le aste delle bandiere in attesa di mettere i vessilli. Si direbbe che tutti abbiano già mia vittoria in tasca. Davanti al Rathaus, un formidabile e scarlatto carro attrezzi è al lavoro da stamane: issa con scale acrobatiche lampadine sul campanile e sul bronzeo guerriero che domina la mole dell'edificio comunale. Ci sono molti ponti sulla Saar Nove treni giunti stamane dalla Germania hanno rovesciato diecimila elettori nazisti; trentacinque treni giungeranno domani con altri quarantamila votanti. Dovunque girano uomini coti bracciali del Fronte tedesco, e si vedono tabelloni indicatori di alloggiamenti, manifesti, frecce, ecc. E' indiscutibile che il movimento e l'orgasmo delle vie di SaarbrUcken sono, in queste ore imminenti, « ritornisti » e hitleriani. Ma il giudizio, specialmente per uno straniero, deve essere cauto. Uno spirito calmo e un tantino ironico che si dichiara tedesco, ma goethiano, mi ha osservato in confidenza: « SaarbrUcken è divisa dal fiume in due parti: una parte più vasta, l'altra minore: Quest'imagìne potrebbe essere all'ingrosso lo specchio della votazione di domenica. Ma sulla Saar ci sono parecchi ponti, e c'è molta gente che va e viene continuamente da una riva all'altra». Si parla per apologhi, per imagini, quando si vuol tenere l'anima abbottonata. C'è anche dentro, ma sopra tutto fuori di SaarbrUcken, una vasta zona grigia. C'è una folla che sta nelle case e nelle officine, oppure alle finestre. Essa rimane estranea alle dimostrazioni. Neppure le azioni e le reazioni di questi giorni, nonché i grandi eventi politici esteriori, sembrano avere avuto ripercussioni sulla sua anima. C'è chi si illude di poter trovare il colore di questa zona grigia interrogando o intervistando i capi e le « stelle ». Che cosa possono dire i capi delle varie tendenze, che non abbiano già detto e ripetuto e che tutti sappiano? Sarebbe come chiedere ai comandanti di due eserciti la rivelazione dei propri piani prima della battaglia decisiva. Interessa piuttosto osservare le folle, e specialmente quella massa del Territorio che rimane lontana dal tumulto cittadino e quasi anonima. Per studiarne le tendenze, bisogna rifarsi al suo passato politico. Le forche coi manichini Le zone di Merzig e di Mettlach — le più prossime al confine tedesco — evidentemente sono nazistizzate. Nelle zone minerarie siderurgiche di Sulzbach e di Dudweiler predomina invece col ceto operaio il social comunismo. A Dudlingen e a Vòlklingen — dove domina il magnate siderurgico della Saar Roeckling — le masse operaie sarebbero, a colpo d'occhio, nuzistizzute. Non è v -< s~ c'è la scritta: «trenta denari». Dove si vede come in certi casi i Van geli servano anche ai banditori del paganesimo). Ma i nazisti della zona di Roecklìng — osservava un tale — vote- di oggi infatti la notizia che in una'aofficina di Vòlklingen sono state derette forche, cui sono stati appesilcmanichini somiglianti ai capi anti-Yl'nazisti? (Uno di questi manichini'drassomiglia a Max Braun e porta \ loappesa al fianco una borsa su cui \ issmr l esl[vranno tutti per il ritorno al Reich? \iI giornali francesi non hanno accu- nsaio questo misterioso capo — che'1 usi dichiara sicuro della vittoria na- \ zista col novanta per cento dei voti ' q— di avere intestato la sua carta da .plettera con la frase: « Fornitore del- \ mla Marina francese?». Argomenti',fpolemici, forse, di cui con obbietti-]rvita italiana lasciamo la paternità [ocronistica a chi li ha sostenuti. Neukirchen è divisa fra il social comunismo e il nazismo. Quanto al- cmla zona di Saint Jgbert essa appare\dgrigia. Statuquoista o ritornista? taPoi continua il grigio, cioè l'incerto. \cHomburg è grigia, Sarlouis è me-\dscolata di grigio, di nazismo e di socialismo. Il problema religioso Ma, sondando in profondità, si trova, sotto gli strati politici, quello | mreligioso; il problema dell'anima sotto la passione transeunte. Le po lemiche tra Fronte tedesco e catto- ' m/mrppsliei statuquoisti sono state vivissime {0e talvolta sanguinose in questi gior- mni. L'accanimento del Fronte tede-[gsco non è tanto contro i social co-\dmunisti quanto contro questa avan-■ fguardia cattolica che fa capo alla Neue Saar Post. / nazisti proclamano che il vero pericolo è qui. Secondo loro la sfinge del plebiscito si nasconderebbe fra lo strato politico e quello religioso. Il Territorio della Saar è, dal punto di vista religioso, diviso in cattolici e in protestanti, più una piccola minoranza israelitica; ma i cat- sgtsitolici costituiscono almeno il settan- \ta per cento. Cattolica e per trequar- ti SaarbrUcken; cattoliche sono St.' Jgbert, Vòlklingen, Dudlingen, Homburg e in parte Merzig e Sarlouis. Cattolici sono anche i rossi di Sulzbach e di Dudweiler. Il Fronte tedesco non nasconde nelle sue polemiche che in questo fenomeno la vera « plaque tournante », la piattaforma della situazione è il cattolicesimo. La religione non è la politica. I cattolici stessi lo hanno ripetutamente affermato. Comunque, questa formidabile massa cattolica della Saar, trova, in Germania, una tradizione politica nell'antico partito dei nazionali liberali che vantano anche qualche vittoria storica. Furono i nazionali liberali a battere nell'88 Bismark, l'imbattibile Lohengrin del protestantesimo. E fu in seguito a questa sconfitta che qualche anno dopo l'ex-Kaiser riconobbe l'importanza del fenomeno e chiamò per la prima volta al potere, come ministro nazional-liberale Schorlemer Liser. Quest'uomo politico di religione cattolica proveniva proprio dalle regioni dell'ovest: era della Mosella. Le zone dove il cattolicesimo fu più vivo e più dominante furono, nell'anteguerra, la Renania, la Westfalia, la Saar, la Lorena e l'Alsazia. Nessuno vorrà disconoscere all'ex-Kaiser fra tanti errori circensi questa abilità. Egli seppe legare allora al carro dello Stato, contro l'apposizione del funzionarismo prussiano e protestante, questo partito nascente e lo ebbe seguace fino alla guerra mondiale. Verso il Walhalla Da allora il partito nazional-libe-'rale, pur trasformando la propria]denominazione, è rimasto ed ha-avu-\ to sempre una tradizione di lotta'contro i funzionari prussiani e pro-\Itestanti inviati nella Saar a panger-'ìmanizzarla. Così dopo la guerra e la. ! sconfitta, i cattolici dell'ovest non\[hanno sempre marciato alla pari col-«passo dell'oca». [E' sopraggiunto infine il nazismo,] col suo programma esasperato, con le sue mosse d'assalto, coi concetti'arianizzatori, coi principi di un «mo- vo paganesimo, con Wotan per Dio,[col Walhalla invece del Paradiso, con] le Walkirie al posto delle Sante. Nei\ discorsi funebri — quando il supre¬ mo transito s'illumina della luce divina — l'invocazione era: « Auf nach Walhall! Possa tu salire al Walhalla! ». E il sottostrato religioso è riaffiorato anche nelle lotte politiche. Questa è cronaca; in parte è già storia: quindi obbiettività retrospettiva staccata dalle odierne passioni. Non vanno dimenticati infine, nell'esame della carta della Saar, gli [ israeliti: pochi ma danarosi. Soltanto [duecento a SaarbrUcken, qualcosa Ipiù di un migliaio nel Territorio, ma'indovati nei gangli economici e in- t„n„tt,.,.T A„ri . tellettuah della vita sarrese. Questa digressione vuol essere estranea alle misteriose bilance del plebiscito; vi sono cattolici aderenti 'al Fronte tedesco, altri all'unione dell'aggredito e ferito Jmbusch. Arlcivescovi tedeschi hanno sollecitato Yl'adesione alla tesi ritornista e sacer'doti sarresi hanno invitato la popo \ lozione a votare per il Reich. Gli \ israeliti di SaarbrUcken hanno esposto nei giorni scorsi la croce gammata, quando tutta SaarbrUcken ne era pavesata. E probabilmente esistono protestanti per cui le lotte della religione nel passato non hanno [valore. Nessuno potrà entrare nel- \i>ermetico plico del voto, per otte nerne un nome: vi troverà soltanto '1 una croce entro un cerchio, \ Comunque, per chi voglia vedere ' questa popolazione e il suo problema .plebiscitario nelle sue quattro di \ mensioni, dalla superficie alla pro',fondita, tra passato e futuro, questa ]rassegna era necessaria. E' lecito a [ognuno ricavarne le deduzioni che crede. Esiste poi, tra la massa dei 550 mila elettori, una percentuale di re- \duci da altri paesi, di immigrati, e tanche il numero di coloro che, per \cas0. si sono trovati ad essere citta\dini della Saar. | molti che se n'erano andati, - ' mzzazionì Tutti coloro infatti che dopo il '19 /latino legalmente eletto il loro domicilio nel Territorio, hanno oggi diritto al voto, purché abbiano compiuto vent'anni. Così si spiega come riappaiano oggi — calamitati in piroscafo o in treno dalle opposte orga- e corredati- dei loro e {0ravi documenti di voto. E trovia- mo qu\ndi anche gente d'altri climi, [g-mnta d'Oltremare e d'oltre Oceano, -\da paesi qllasi antipodici e da con-■ finenti esotici. «Mai in sì piccolo a e t- spazio — mi diceva una collega inglese — si è visto concentrarsi tanto campionario umano; tutte le passioni politiche del mondo e dell'ora in poco più di 180 mila metri quadrati ». E stanno per avviarsi alle urne anche i magnati economici e i «grandi elettori», altrettanto ermetici e inspiegabili. Ecco Roeckling, quar- n- \tiermaatro generale dell'industria r- che r;esce a conciliare stra¬ t.' s. a a a , e l a o a o r. te a, sia al oo nrmunente il programma nazista coi suoi interessi economici. (Non aveva detto Ugo Stinnes che « il giorno in cui la Saar fosse tornata al Reich, le sue officine si sarebbero dovute gettare nella ferraglia » ; e non è questa l'opinione di molti industriali minerari e siderurgici della Germania attuale? Ecco gl'imperialisti e i militaristi, che col ritorno della Saar al Reich, vedono costituirsi l'agognata testa di ponte verso la Lorena, e scrutano già col binoccolo la via di Metz aperta all'irruzione. C'è, nel viluppo di tutti questi sentimenti, anche il nazionalismo confuso con la xenofobia. Von Papen non si sbottona... Vengono infine ì pangermanisti indiscussi, come von Papen. E' appena giunto da Vienna al castello di Wallcnfangen presso Sarlouis per votare insieme alla moglie, che essendo una Villeroy-Boch ha nelle vene un po' di sangue francese. Ma chi vorrebbe dubitare sulla natura del loro voto «ritornista»? E' vero che von Papen si è rifiutato di violare il proprio riserbo di grande elettore, a qualcuno che voleva interrogarlo. E' stata, per chi ha cercato di avvicinarlo, una vana fatica. Quanto a me, questo pensiero non mi è mai passato per la testa. Sapevo che l'ex-vice Cancelliere non avrebbe potuto rivelare che sentimenti arcinoti. Può egli infatti aver già dimenticalo il discorso pronunciato il 26 maggio 1934 al Lustgarten di Berlino, in un comizio di chie-'quantamila ginnasti tedeschi, sul a]problema della Saar? u-\ Secondo il resoconto inoppugnaa'bile del giornale Germania, questo o-\discorso aveva, oltre un testo chiar-'rissimo, questo chiarissimo finale: a. « Dalla Saar fino a Memel, daln\V Adige fino al Gran Bélt, la Germaol-nia, la Germania sopra tutto, sopra [tutto nel mondo.'». o,] Evidentemente sopra un punto di n Questo finale un giornalista italiano ti'sia pure obbiettivo fino allo scrupo- lo, non avrebbe mai potuto trovarsi o,[d'accordo. n] Curio Mortari i [ Il giuramento dei 901 presidenti degli uffici di voto del territorio SaarbrUcken, 11 notte. , Quasi contemporaneamente all'arrivo dei votanti tedeschi, e cioè alle 11, si iniziava nella grande sala teatrale della Wartburg la convocazione dei 001 presidenti degli uffici di voto. Presiedeva l'adunata Rodhe, presidente della Commissione del Plebiscito. Hanno partecipato al giuramento 350 [olandesi, 300 svizzeri, 330 lussembur I Ohesi, 3 italiani c altri di paesi neutri, 'Alla ce'imo»'« erano presenti i r/ior B <JU operatori fotografici e ci- »ej»oto«jrro/ici dei vari montali. \ Qllilldii ,'(AT|-fj { gìornÌUsti> a Presì. dente Rodile liti dato ai 901 presidenti di seijflio, le ultime istruzioni circa la votazione plebiscitaria.

Persone citate: Bismark, Boch, Curio Mortari, Hitler, Homburg, Max Braun, Mosella, Rathaus, Ugo Stinnes, Von Papen