La schiocclanle deposizione del dott. Condon

La schiocclanle deposizione del dott. Condon Il processo oli Fleming: fon La schiocclanle deposizione del dott. Condon La taglia di 50 mila dollari fu consegnata ad Hauptmann New York, 9 notte. Il cerchio di ferro .si .stringe lentamente ma in modo inesorabile intorno a Bruno Hauptmann. Ieri egli esplodeva in. grida di rabbia, ma quando l'autista Perrone dichiarò che fu proprio l'Hauptmann a consegnargli la lettera destinata al dottor Condon nellu quale, come si ricorderà, si fissava ii luogo dell'appuntamento per la consegna del denaro, l'imputato divenne pallido come se veclca.se ormai dinanzi a sè la sedia elettrica. Protestò, poi chinò il capo e fu que=ta la prima volta in cui giornalisti, pubblico e avvocati lo videro in preda ad un'angoscia mortale. L'accumularsi delle prove L'avvocato Reilly tonta disperatamente di ottenere un'assolutoria di Hauptmann per mancanza di prove. Esse però vengono accumulandosi con concretezza e rapidità stupefacente e ad esse finora la difesa non ha potuto trovare da opporre altro che volgari interiezioni e mal riusciti tentativi di copromettere l'onestà privata dei testi d'accusa. Lo stesso giudice, il quale dovrebbe per lo meno conservare apparenza di imparzialità, frena l'impeto oratorio dell'avvocato difensore dell'imputato e continua con pazienza ostinatezza a tagliargli la parola ogni volta che egli approfitta di una passeggera confusione o distrazione di un teste per inveire con insinuazioni o minacciando con chissà quali rivelazioni. Persino il vecchio Hockmuth, nonostante i suoi 93 anni suonati, ha tenuto testa ieri all'avvocato e se ha tremato un poco egli si è affrettato a dire che non tremava di paura ma per 1 suoi dolori reumatici. L'Hauptmann ha creduto di poter correggere la profonda impressione destata dalla deposizione del suo connazionale sghignazzando come se assistesse ad una commedia. Guardata con interesse la scala in legno che servi all'assassino per penetrare nella stanzetta del bimbo di Lìndberg, ad alta voce, con la testa rivolta verso il suo avvocato, l'Hauptmann ha detto: « Una sola cesa non mi è stata mai contestata, ed è che io sono un ottimo falegname. Se questa scala, come pretende l'accusa, l'avessi fabbricata io sarebbe ben diversa da quella che è. Questa scala e lavoro di uno scalzacane ». Giudice, giurati e pubblico hanno sentito queste parole, ma nessuno ha riso. Non è con questi argomenti di mestiere che Hauptmann potrà salvare ormai la propria testa. La giornata d'oggi è stata tragica per lui. Il famoso dottor Condon, che si era compromesso moltissimo intromettendosi in qualità di mediatore tra Lindberg e i rapitori del fanciullo e che era apparso al termine delle sue notturne trattative con i banditi sotto una luce più equivoca si è riabilitato oggi dinanzi agli occhi del pubblico di Flcmington e dinanzi alla opinione pubblica americana in genere dichiarando senza tracce dì incertezza e senza lasciarsi intimidire dallo sguardo minaccioso dell'imputato che i 50 mila dollari consegnatigli da Lindbcrg furono da lui rimessi nel piccolo cimitero di un paese della Nuova Yersey nient'altro che a Bruno Hauptman. La terribile Identificazione Egli ha parlato col tono di un vecchio maestro di scuola intento a spiegare un brano di storia alla scolaresca. Malgrado i suoi 74 anni ha dato prova di una freschezza di mente e di una rapidità quasi fulminea di comprensioneIl cosldetto dottor Condon, noto in America semplicemente sotto il nomignolo di Jafsie, ha narrato che una settimana dopo il rapimento del figlioletto di Lindberg ricevette una lettera dal rapitore nella quale quest'ultimo lo pregava di agire da mediatore nelle delicate trattative per il pagamento dei cinquantamila dollari richiesti per la restituzione del bambino. Fu cosi che egli si trovò una notte al cimitero di S. Raimondo nel distretto di Bronx e colà a mezzanotte in punto versò il denaro consegnatogli da Lindberg. Quest'ultimo in una automobile ferma al di là del muro del cimitero potè udire le voci dei negoziatori. Subito dopo il procuratore Wilentz ha rivolto al dottor Condon questa domanda : — Avete consegnato quella notte il denaro a un uomo? — SI. — A chi l'avete consegnato? — A John. — Chi è John? Con voce ferma puntando la mano sull'accusato il dottor Condoli ha re-plicato: — John è Bruno Riccardo Hauptmann. — Confesso - ha aggiunto il teste — che mi sono sentito onorato di essere stato scelto quale mediatore. Ha poi detto che appena ricevuta la lettera inserì un annuncio nei giornalcosi concepito: < Accetto. Denaro èpronto. Jafsie». Pochi giorni dopo rì- o e o a i a a e a i o cevette una replica che comunicò immediatamente a Lindberg. Poi al giorno e all'ora fissata si recò al cimitero. Il colloquio con John fu sull'inizio difficile perchè quest'ultimo gli parve allarmato da alcuni rumori nei pressi del luogo del convegno. Il ronzio di un motore allarmò a tal punto il rapitore che saltò sul muro di cinta del cimitero con l'intenzione di darsi alla fuga. — Venite qui, dissi a John, non siate vigliacco; non vedete che sono solo? che sono un povero maestro di scuola? Intendete darvi alla fuga dinanzi a un bmmècsstbfJppovero vecchio come me ? Johnson pe- j brò non si lasciò persuadere e allora lo j mafferrai per una gamba e lo tirai giù dal muro. Infine il bandito consenti a rimanere ma disse: «E' troppo pericoloso rimanere qui. Corro il rischio di acchiappare venti anni di prigione o di essere arrostito sulla sedia elettrica ». «E se baby fosse morto? » Subito dopo, ha narrato Condon. John si volse verso di lui e gli chiese: « Se il bambino fosse già morto verrei arrostito ? ». « No. Non andrete sulla sedia elettrica se il bambino è in vita e se vorrete raccontarmi ciò che avete fatto senza menzogne ». Condon trasse di tasoa una spilla che era sul lettino del figlio di Lindberg e la mostrò a John il quale la riconobbe immediatamente rivelando cosi di avere familiarità con gli oggetti nella stanza del bambino. John parlava con accento straniero al punto che Condon gli chiese: « Ma siete forse tedesco? ».«No: sono scandinavo. La conversazione nel cimitero durò circa 75 minuti e Condon per accelerare l'esito favorevole delle trattative si offri come ostaggio in attesa che fosse compiuto il pagamento della somma richiesta per restituire il bambino ai genitori. Condon insistette per vedere il bambino ma John rifiutò dicendo che se avesse condotto un estraneo dinnanzi alla culla sarebbe stato ucciso. « Ucciso da chi ? ». « Dai membri della mia banda ». Questo accenno alla esistenza di un gruppo di persone le quali avrebbero complottato il rapimento del fanciullo di Lindberg è stato immediatamente registrato dall'avvocato difensore il quale se ne servirà per dimostrare che varie persone sono coinvolte nel delitto e che quindi un errore è stato compiuto nella identificazione di Hauptmann. Un'altra frase di Condon è stata accolta con vivissimo compiacimento dalla difesa. Il teste ha narrato come durante la conversazione con John quest'ultimo fosse stato colto da una crisi di tosse così grave che Condon si rivolse al bandito e gli disse: — Mi sembra che soffriate di tubercolosi, volete che vi porti domani qualche medicina? ». La difesa dichiara che queste parole sono di una importanza capitale in quanto Hauptmann ha sempre sostenuto che Isidoro Fisch, il tedesco che secondo la sua tesi gli avrebbe lasciato in deposito il denaro di Lind- tis, Cslspp«cdacbSmag berg, è morto di tubercolosi in Germania. Dopo la sospensione dell'udienza a mezzogiorno, nel pomeriggio Condon è stato richiamato sul banco dei testi. Egli allora ha narrato che nel suo secondo incontro con Hauptmann, quest'ultimo gli chiese il rimanente della somma pattuita. Condon tentò di impietosire il bandito dicendo che per Lindberg il pagamento di una somma cosi forte costituiva un serio sacrificio, ma John si mostrò intransigente. Nel tempo stesso però rifiutò di mostrare il bambino a colui che negoziava in no me dell'aviatore. Le trattative si protrassero e infine John consenti a che invece di 60 mila dollari glie ne fossero pagati soltanto cinquantamila. — Uscii dal cimitero — ha narrato Condon — e mi recai da Lindberg che si trovava all'interno dell'automobile lungo il marciapiedi. Il colonnello trasse di tasca ventimila dollari per completare la somma di cinquanta mila, poi tornai nel cimitero e dissi a John: « Ecco il danaro ». Egli lo prese e in cambio mi diede una lettera chiedendomi che senza aprirla la consegnassi a Lindberg. Cosi feci. La lettera di poche righe era cosi concepita: « Il bambino il trova ya bordo dello yacht Nelly. Si trovano pure a bordo due donne, ma esse sono innocenti. La nave gira al largo di Gayhead ». Condon ha quindi descritto in dettaglio le lunghe angosciose e vane ricerche compiute mediante aeroplani e motoscafi del famoso yacht. Esso rimase irreperibile, cosicché Condon decise di inserire in un giornale il seguente annuncio: «John. Che cosa è successo? Mi avete tradito ? Jefsye ». La botta finale La più importante parte della deposizione è stata però quella in cui Condon ha rivelato che nell'agosto 1934, tre mesi cioè prima dell'arresto dell'Hauptmann, egli vide quest'ultimo in una strada di Bronx. Non potè fermarlo nè parlargli perchè si trovava su un autobus il quale proprio in quel momento correva a tutta velocità. Wilentz a questo punto ha chiesto al teste di definire l'aspetto di John. — Era alto cinque piedi e nove pollici. Era ciò che si può definire di peso medio, di muscolatura solida, e di carattere estremamente impulsivo. — In qual modo vi siete accorto, ha chiesto Wilentz, che era di forte muscolatura ? — L'ho ben sentita, poiché parlando con lui nel cimitero l'ho tastato varie volte. Reilly ha cercato immediatamente di demolire l'enorme sensazione destata dalle parole di Condon accusandolo di essere stato varie volte coinvolto in rapimenti. Il teste ha però respinto l'acousa con poche roventi parole. L'avvocato ha continuato nei suoi tentativi di porre in dubbio l'attendibilità delle dichiarazioni del dottore, ma il duello di botte e risposte tanto impazientemente atteso dal pubblico è stato infine rinviato. A. R. aStvanscsmtmvdzaI ■I

Luoghi citati: Germania, Hauptmann, New York