Il Gabinetto di Londra esamina gli accordi di Roma

Il Gabinetto di Londra esamina gli accordi di Roma Il Gabinetto di Londra esamina gli accordi di Roma Londra, 8 notte. | MacDonald e Simon sono a Londra Udi ritorno l'uno dal Lossiemouth e l'ai- Ptro dalla Francia, e hanno a Downing | iStreet esaminato i problemi discussi ! cj aj convegno di Roma e la situazione i tj di convocare un consiglio di gabinetto I zinteramente nuova creata dal riavvi- qcinamento italo-francese. Al termine i ddi questo loro scambio di vedute Mac [ pDonald e Simon decidevano ieri sera ! vallo scopo di prendere in esame il problema del disarmo al quale gli accordi di Roma conferiscono un aspetto interamente nuovo e concrete possibilità di soluzione. Secondo voci correnti oggi MacDonald, in base ai rapporti ricevuti dall'ambasciatore d'Inghilterra presso il Quirinale, avrebbe deciso di proporre la ripresa delle discussioni disarmistiche nel corso del mese di febbraio. Il Governo inglese prenderebbe l'iniziativa di questo nuovo passo solo dopo essersi consultato con Flandln e Lavai la cui visita a Londra, fissata provvisoriamente per la EnmGlrisevicGtc|za al problema del miglioramento dei j rapporti fra Germania e Francia. Il fine di questo mese, potrebbe essere | qanticipata specie nel caso in cui il plebiscito della Sarre si svolgesse senza incidenti e non lasciasse strascichi pericolosi per la tranquillità del continente europeo. Si afferma qui che negli ambienti governativi il compiacimento per i risultati del convegno di Roma è vivissimo e che la nuova intesa raggiunta a Roma tra Italia e Francia conferisce un carattere di eccezionale urgen- Governo inglese è persuaso che mai j nata e di amichevole collaborazione 1 tra le grandi Potenze. L'opportunità i mRamdldni come oggi si è presentata la possibi-!lità di affrontare questo problema in una atmosfera interamente rassere- non va quindi trascurata ed è certo che il Governo farà tutto quanto è in suo potere per indurre Flandin e Lavai a compiere un gesto di amicizia verso la Germania per concludere definitivamente la serie delle intese ini z|ate a Roma. Si pensa qui che il pro|blema balcanico, causa di tante inquie¬ tudini in Europa, è eliminato dal ran- §° Ldei cosidetti problemi insolubili. IlBalcani sono sistemati perchè non vi j è possibilità di conflitti fra i singoli'Stati o gruppi di Stati ora che Francia I e Italia si sono accordate e che l'or- dine e la calma regnano noll'Europa| Centrale. Rimane dunque solo l'inco-ìgnita tedesca. Eliminata anche questa,! il disarmo potrà essere riaffrontato e ' gli armamenti potranno essere limi-, tati e regolati in modo da soddisfare lelpiù giuste rivendicazioni della Gema-! nia e da calmare le non meno giuste apprensioni della Francia. Si prevede dunque, come già annunciavamo ieri, una attività diplomatica eccezionalmente intensa per le prossime settimane, mirante a riattrarre la Germania nell'orbita europea particolarmente pel tramite di Ginevra, nel campo delle grandi Potenze alle quali, come ha nuovamente dimostrato Roma, spetta il compito supremo del mantenimento dell'ordine in Europa. Secondo poi informazioni disponibili questa sera il convegno franco-inglese della fine di questo mese di gennaio avrà per scopo essenziale quello di esaminare la nuova situazione fatta al problema del disarmo dai protocolli di Roma e da tutto ciò che essi coinvolgono. E' possibile che la Francia pri- ' l'Austria. Nel caso in cui Berlino si 1 ponga in linea con Francia e Italia su i questo punto, la posizione della Fran|cia di fronte agli armamenti tedeschi ma di assumere impegni circa la poh- tica da seguirsi nei riguardi degli ar- mamenti effettivi della Germania hi- j tleriana vorrà attendere per vedere se! quest'ultima aderirà all'accordo diiRoma concernente l'indipendenza del-|'' 1 potrebbe subire un profondo cambia-j ! mento e a Londra si è convinti che tali, cambiamenti siano stati discussi in modo molto dettagliato a Roma. Da! | ciò si conclude che un nuovo ordine cu- ropeo è alle viste e che la Germania, comprenderà che se non vuole essere 1 iesclusa dovrà far ritorno all'ovile gi-llnevrino. Questa è anche l'opinione del I- Times il quale dice che la Germania] I dovrà riconoscere 1 grandi vantaggi; | che essa ricaverebbe assumendosi la 1propria parte nell'esecuzione degli ac- (cordi di Roma onde condurli alla loro logica conclusione. 1Il News Croniele, dal canto suo, ri-,corda come tutti i leader* responsabili peldel nazionalsocialismo abbiano espres- ì- so la ferma volontà della Germania:i | nuova di collaborare al mantenimento n^ella pace. Orbene gli eventi dell'anno,-.SCOiBO hanno dimostrato che l'indipen- l lenza dell'Austria non può essere di- -'3trutla senza creare r»cW gravissimi]- di convulsioni europee di guisa che un|- ' « accordo il quale conduca la nuova Germania nella Lega su termini con-'- corduti in anticipo e che renda possi--,bili veali pr0„ressi in materia di di- : i „„,.„,. „a'„hh. n mm„.im„„tfl rtoim-a saim0 8Jrc™ U coronamento dello-e Pera compiuta a Roma. E non sembra a impossibile che tale risultato non deb- o ba seguile al convegno Romano ». | Uno fra i più noti scrittori diploma Ucli Vernon Bartlett, commentando Po1 °SSl i risultati della conferenza | italo-francese, diceva che 1 quattro do! cumenti firmati ieri sono « quasi ceri tamente i più importanti fra tutti I zialmente psicologico ed è « enorme » quelli firmati in Europa da quando i dieci anni or sono vennero firmati i [ patti di Locamo ». Per lo scrittore il ! valore degli accordi di Roma è essen- E ciò perchè « essi condurranno a una nuova ripresa del problema del disarmo e probabilmente al ritorno della Germania alla Lega ». Francia e Italia, sempre secondo il Bartlett, inviterebbero le altre Potenze interessate a inviare rappresentanti a Roma allo scopo di discutere il patto consultivo e di non ingerenza. Nell'intervallo Lavai si accorderebbe con Londra circa i termini della legalizzazione di una certa misura di riarmamento della Germania. In quanto all'atteggiamento di quest'ultima, lo scrittore pensa che essa aderirebbe ai patti romani qualora l'invito le giungesse per il tramite di Vienna anziché per quello di Roma o di Parigi, perchè tale passo austriaco significherebbe il riconoscimento di un eventuale miglioramento dei rapporti fra Austria e Germania. Nei riguardi della sistemazione delle divergenze africane i giornali se ne dichiarano entusiasti e ripetono ciò che avevano già detto ieri, che alla nuova Italia mussoliniana l'IngUilterra non può far altro che augurare un successo completo nella sua politica africana per la conquista sul contìneni to nero del posto che le compete quale !una fra le massime Potenze europee, R. P. Via Vittorio Veneto a Parigi La proposta di due Consiglieri comunali Parigi, 8 nòtte. Facendo propria la proposta avanzata ieri dal Figaro, i consiglieri municipali Armando Massard e Natale Pinell presenteranno una proposta tendente ad attribuire il nome di Vittorio Veneto » una via parigina nelle vicinanze dei l'Ambasciata d'Italia. _ Il genetliaco della Regina ii cnlennis " **U Solenne netUac0 dl S: la Regina, nel pome Te Deum „ a Roma Roma, 8 notte. In occasione della ricorrenza del ge- r'^io è stato cantato un solenne Te Dc"»1 «ella Reale Chiesa del Sudario. Alla funzione assistevano le LL. AA. RR. il Principe e la Principessa di Piemonte e la Principessa Maria di Savoia'. Erano anche presenti il prefetto di palazzo aggiunto ammiraglio Monaco, i membri delle Case civili e militari di S. M. il Re, le dame ed i gentiluomini della Corte di S. M. la Regina. Il Te Deum è stato cantato dal cappellano maggiore di Corte Mons. Beccaria. . . , . _ ,PellegnnagQIO milanese 031 rapa Roma, 8 notte, Questa sera, aI]e ore 20,16, „ Ponte. ] fice ha ricevuto nella Baia del Concl|storo n pellegrinaggio milanese diretto a Catania. I pellegrini accompagnano 'colà il loro Cardinale Schuster, che si : reca ad inaugurare il monumento cret dalla città di Catania al Cardinale i "usmet. | j, p ha rivoUo ^ pi.asenti „„ discorso ricordando l'opera svolta dal j cardinale Tusmet, il cui ricordo è copi benedetto dalla popolazione catanese.

Persone citate: Bartlett, Beccaria, Figaro, Macdonald, Natale Pinell, Pera, Principessa Maria, Reale Chiesa, Ucli Vernon Bartlett