Bonichi campione di fondo e Ferroglio primo nella discesa di Aldo Marsengo
Bonichi campione di fondo e Ferroglio primo nella discesaLE GARE STUDENTESCHE DI CLAV1ERES Bonichi campione di fondo e Ferroglio primo nella discesa Clavières, 5 notte, .cCon la gara di fondo si sono iniziati sostamane i campionati piemontesi stu- ! dentesclii di sci. Non si può dire che la nmanifestazione, nella sua qualità di vcompetizione regionale, abbia avuto un mgran successo. Figuratevi che su qua- uranta concorrenti alle prove di starna- tene, solo sei appartenevano ajla provili- steia; tutti gli altri erano del Guf di To- drino II tatto è inspiegabile quando sijstconsideri che queste gare di Clavières i nohanno valore di selezione per i non lon- j ntani Littoriali della neve. Siamo d'ac cordo nel ritenere che il maggior cen- dtro studentesco del Piemonte è Tori- Bno, ma, francamente, quelli delle altre caProvincie, Aosta ed Alessandria, ad e-fasempio, sono rimasti completamente as- tosenti. Era lecito attendersi una più : noeompleta adesione ai campionati; i sc'HImpiegabili assenze La stessa cosa si deve dire nei riguardi degli studenti medi. Gli anni scorsi eravamo abituati a vedere ai campionati piemontesi non cinque, come stamane, ma dieci, venti, trenta rappresentanti delle Scuole medie, un po' di tutte le Provincie. La gara di fondo, poi, solitamente, era la preferita. Invece ora, diminuendo il numero dei partecipanti, le preferenze sono cambiate; ora, più del fondo, piace a questi giovani dell'ultima leva, la discesa, perchè più facile, più attraente... E' il fenomeno già notato negli altri campi, che si va diffondendo anche fra la classe studentesca, con conseguenze che non sappiamo prevedere. La prima gara dei campionati non ha riservato sorprese di gran rilievo. Mancato Di Francesco, che poteva forse essere il suo più diretto competitore, il piccolo Bonichi non ha avuto difficoltà a regolare con netto distacco la non folta schiera degli antagonisti. Dietro di lui si sono distinti il biellese Messori, Robotti, il regolarissimo Gerbolini e Vinco, primo del gruppo degli allievi dell'Accademia del Genio e di Artiglieria per la prima volta partecipanti ai campionati allievi, che nel complesso non hanno sfigurato. 11 primo delle scuole inedie, Cera, dell'Istituto industriale di Novara, è al 23.o posto. La gara di fondo ha avuto inizio alle 10 noi pressi della Capanna dello Sci Club Torino, quartiere generale di questi campionati. Cronometrista Pugliaro (il piccolo «Pui» avrebbe voluto partecipare ai campionati, ma ne è stato impedito da un incidente di allenamento e si è accontentato di segnare i tempi degli altri...). I concorrenti sono partiti a mezzo minuto l'uno dall'altro. Superato lo strappo del Colle del Bue, essi salivano, con una pendenza più dolce, fino al Piano Gimont, per discendere al Piano La Coche e risalire ancora al Piano Gimont. Di qui piombavano all'arrivo, situato ancora presso la capanna dello Sci Club Torino, in totale 15 chilometri con 400 metri circa di dislivello. Bonichi, partito 12.o, sferrava subito il suo attacco, superando, su per la salita, avversari su avversari. Al primo giro del Piano Gimont, a metà gara circa, egli era già in terza posizione. Davanti a lui resistevano ancora Gerbolini e Robotti, il primo partito con il numero tre e il secondo con il numero sei. Dietro incalzava Messori, numero nove, che doveva poi classificarsi brillantemente al secondo posto. In questo tratto si ritiravano, per incidenti vari, Oggero, Quadri e Bertone. Bonichi insisteva nella sua azione possente e regolare, riuscendo a sorpassare Robotti alla fine del secondo giro del Piano Gimont. Sul Piano La Coche, a breve distanza ormai dall'arrivo, cedeva finalmente anche il lungo Gerbolini, protagonista di una gara brillantissima, e cosi Bonichi, solo al comando, fresco di forze, giungeva al traguardo. Qui, a ricevere i concorrenti, con un piccolo gruppo di appassionati, c'erano il colonnello Favagrossa, dell'Accademia di Artiglieria e Genio di Torino, e il dott. Ernesto Ponte di Pino, Segretario del G.U.F. di Torino. La gara, in complesso, ha avuto uno svolgimento regolare; il fondo, dopo la nevicata di ieri notte, è apparso un po' pesante. Incidenti pochi; su 40 partiti se ne sono ritirati 7. II tempo, già incerto al mattino, ha peggiorato nel pomeriggio e quando alle 15 ha avuto inizio la gara di discesa, per l'aria grigia e fredda turbinava un fitto nevischio. I favoriti battuti in discesa Quarantaquattro goliardi si sono lanciati dal Piano del Sole, già per la pista ormai classica che va a morire sul Campo Mautino; tra di essi molti studenti medi, che, come Nasi, e Di Rosignano, non hanno affatto sfigurato nel confronto dei maggiori colleghi. Il fonido nevvw», o.TjT)hSthriza * veloce», ha mt Lfovcomnlataar(1BA1(5er7gc9c(s211GFG1sSrlid(4T(lgVCIdim1Fs2cctsstittpcmiD(stslCearpL1g consentitobellissmevolate; le cadute sono state relativamente poche, L'attesa che regnava per questa gara non è andata delusa. I favoriti della vigilia, gli anziani, sono stati chiara- mente battuti da un nuovo, se non da un giovane: Ferroglio. Un mese di inin- terrotto allenamento sulla pista del Se- strières è servito a questo eccellente discesista per condurre la gara da mae-stro anche se il percorso odierno lo co-nosceva poco, segnando un tempo che non è tanto lontano dal tempo record 48" — di Holzner. Con Ferroglio devono essere accomunati nell'elogio Brezzi e, sovratutto, Gallarotti, dell'Ac-cademia dcl Genio e Artiglieria, la rive-fazione della giornata. Piccinini, battìi- to di 1/5 di secondo da quest'ultimo, non poteva darsi pace della cosa. Ma la sconfitta di Piccinini, come quella di Huher. rtev» farsi risalire essenzial- mente alla mancanza di allenamento.t „ t j„,i„(„ „„„i,o 1 v,„„„„ La gara ha rivelato anche la bu™aforma di Buoni e del giovane Malin- verni. Domani i campionati piemontesi si concluderanno con la gara di discesa obbligata, a cui parteciperanno i primi venticinque classificati della odierna gara di discesa libera, e con quella di salto. A quest'ultima è assicurata la presenza di Egidi, che ritorna alle competizioni dopo un lungo periodo di assenza. Aldo Marsengo
Luoghi citati: Alessandria, Aosta, Novara, Piemonte, Torino
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