Palermo-Juventus 0-0

Palermo-Juventus 0-0 Palermo-Juventus 0-0 onti è nuovamente infortunato ed i campioni devono difendersi durante tutta la ripresa Juventus: Valinasso; Rosetta e Foni; Varglien I, Monti e Bertolini; Serantoni, Cesarini, Borei, Ferrari e Orsi. Palermo: Provera; Faotto e Ziroli; Gruden, Santillo e Capitanio; Castellani, Bonesini, Palumbo, De Manzano e Piccaluga. Arbitro: Scorzoni, di Bologna. Palermo, 7 mattino. Il Palermo ha ieri giocato una bellissima partita contro l'ancora sfortunata Juventus, sfatando, così, la tradizione che lo voleva sempre perdente contro la squadra dei campioni d'Italia. Il gagliardetto rosa sventola ora orgoglioso sul campo palermitano anche se la sterilità della linea attaccante non gli ha dato il diritto di fregiarsi d'ella vittoria e gli infortuni degli avversari possono gettare un'ombra di dubbio sul valore dell'impresa. L'arbitraggio ha avuto una larga influenza sul regolare svolgimento della parlila. Infatti l'arbitro Scorzoni dì Bologna ai palermitani è parso avere con alcune decisioni tolto la vittoria alla squadra rosa, mentre, invece, a giudicare equamente, non si può negare che egli abbia arbitrato con giustizia e decisione. Il risultato e balzato fuori da una bella e puntigliosa partita, che ha avvinto col suo ritmo rapido e deciso. Un lungo e veloce alternarsi di azioni fulminee, di spostamenti di gioco da un campo all'altro, una chiara ciiuivulcnza di azioni, sono state le caratteristiche del primo tem po. Nella ripresa, invece, dieci, minuti dopo l'uscita di Monti, il Palermo ha iniziato l'offensiva, hi grande stile che si è poi momentaneamente paralizzata per l'espulsione di Gruden. Si ritrovava, però, nel serrale finale, la. marca palermitana. La Juventus ha dato in onesto periodo una chiara dimostrazione della suo alfa forza, specialmente il trio di- undedasutapogiosivtachtrari,losqutemanedi. Ure gnluluggezio,,n'\ Sa'hacomacoorpoRorimsilsalosrisall))iradi runugoLaarnafensivo ha fatto meraviglie. Questo, in complesso, lo svolgersiHi novanta minuti di gioco. \u>dei Della Juventus, diciamo che Scrantoni ci è apparso inadatto nel ruolo di ala destra e che Cesarini è stato ancora il solilo giocatore cstroso e un poco disordinato. Però, tutti e due hanno lavorato inolio e vecapugustspesso sono Torna ti" indica man forte alla difesa, specialmente]è quando Monti è uscito dal campo Incerta alquanto ci è sembrala la mediana con Monti e Bertolini fisicamente minorati e traditi nello scatto, e dove il solo Varglien, che all'uscita di Monti è passato al centro della linea, ha tenuto con vigore il suo ruolo; Varglien è un giocatore che sa combattere sui campi avversari. La difesa, come abbiamo detto, è stata la vera forza dei campioni d'Italia, principalmente ver la prova dei terzini. Rosetta ha dominato per la sua astuzia e Foni è apparso uno spezzature inesorabile di azioni. Quante situazioni hanno sbrogliato questi due grandi terzini? Un'infinità. Borei, tenuto d'occhio, ha reso poco, ma un suo tiro veemente, al termine del primo tempo, per poco non dava la vittoria ai campioni d'Italia. Dei rosa palermitani c'è poco e molto da dire. E' loro onore avere fermato per la prima volta una Juventus che è sempre un'avversaria peDnefoVe LtasgzenasiMsptezitoundibrnoi mpericolosa, anche quando la mulu-\ sorte la colpisce, per l'elevalo giocoÌTche svolge. Un pareggio ottenuto di mforza e di volontà,' in virtù di- ini'stnioco tenace e puntiglioso: questo '-poè il risultato. I palermitani da prin- trcipio hanno accusato un certo orga- desmo, perchè posti dinanzi a rivali di evgran nome si sono quasi sperduti in di n gioco confusionario, facendo veere molto spesso un Ziroli giocare a mediano e una mezz'ala incerta ul da farsi. Ma per questo, il risullo è più bello e lusinghiero. Una disamina dei reparti ci imone dì accomunare in un unico eloo tutti, da Proverà al duo difenvo, barriera veramente insormonbile; dalla > mediana all'attacco, he non ha trovalo molli passaggi a le maglie^ dei difensori avversa, ma che è siato sempre pericoso. Lo stadio e al gran completo uando le due squadre scendono sul rreno. L'inizio è del Palermo, ma la pria azione offensiva è dei biancoeri, fermata, però, per fuori qioco Orsi. Al nono minuto un facile ro di Orsi e bloccato da Proverà nella successiva azione è impenato Valinasso. Un allungo di. Pambo origina una fuga di Piccaga, ma Rosetta riesce u respinere. Verso il quarto d'ora, punione contro la Juventus tirata da ant'ilio : sul rimando di Rosetta, si a un'altra punizione dal lìmite ontro il Palermo; tira Orsi, ma anda allo. Passata la sfuriata iniziale, il gioo si fa più calmo. Verso la mezza ra, c Palumbo che tira di testa in orta; Valinasso sfiora la palla e osetta respinge a porta, vuota. Su messa in gioco è De Marnano a lurare forte, ma il portiere avverario blocca. Il gioco si fa qualche volta falso: la Juventus crea una mischia solta fortunosamente. E' proprio lo scadere del termine che il tiro ù pericoloso della giornata, è opeato da Borei in piena corsa. La ripresa si inizia con un tiro Scrantoni. Ma il gioco si sposta uvidamente e al quindicesimo miuto si ha l'azione del mancato riore, secondo la folla palermitana. a linea attaccante scende veloce in rea di rigore; Foni scivola e la atia arriva a De Marnano smarca H«* g sembra ormai fat>; »"» Bertolini, sopravvenuteI in elocità, fa uno sgambetto all'attac anto avversario, sì che Valinasso uò liberare facilmente. Al decimo minuto Monti, in seuito a uno scontro fortuito, è coretto a uscire dal campo. Al ren minuto, però, anche Gruden mandato fuori dall'arbitro. Da questo momento la cronaca si erde nei palleggi di metà campo. i notevole non vi saranno che un etto palo di Ziroli su punizione, un orte tiro di Bonesini respìnto da Valinasso, un paio di tiri di Borei un altro tiro fortissimo di Orsi. La superiorità, però, è dei palermiani, rotta a sprazzi da qualche groppata di Borei. La partita, cosv, termina zero a ero. Vincitori e vinti sono accomuati tutti in un applauso entuiaslico. 1 Subito dopo lasciato il campoMonti veniva accompagnato negli pogliatoi e visitato dal dottor Coresi, che gli riscontrava una infraione recente di callo osseo al quino metatarso del piede sinistro. Monti veniva poi sottoposto ad na radiografia che confermava la iagnosi del dottor Cortesi. Semra, a detta dei sanitari, che Montioli potrà giocare per circa tre mesi. Monti ripartirà oggi alla volta di orino dove giungerà domani a mezzanotte. Anche Ferrari, che e tato duramente toccato, così da oter appena restare in campo, rienrerà in sede, dove, dopo le cure el caso, si.dovrà decidere della sua ventuale puìtccipazìonc alla gara i Roma.

Luoghi citati: Bologna, Italia, Palermo, Roma, Ziroli