La Federazione dei Fasci ha distribuito nel nome del Duce cinquantamila doni ai bimbi dei lavoratori

La Federazione dei Fasci ha distribuito nel nome del Duce cinquantamila doni ai bimbi dei lavoratori isr s c i s T La Federazione dei Fasci ha distribuito nel nome del Duce cinquantamila doni ai bimbi dei lavoratori L'intervento del Prefetto, del Segretario Federale e del Podestà - Episodi di gentilezza e di fervida solidarietà ' La vibrante riconoscenza al Capo espressa dai piccoli con festosi e patriottici cori le cui note argentine hanno echeggiato in tutte le sedi dei Gruppi Rionali e delle numerose Associazioni fasciste a Befana Fascista ha avuto ieri La Befana Fascista ha avuto ieri la sua concreta celebrazione con la distribuzione di trenta mila pacchi dell'Ente Opere Assistenziali, compiuta dal Segretario Federale, dal ViceSegretario, dai membri del Direttorio, dalla Fiduciaria provinciale e dalle delegate dei Fasci femminili, oltreché di quelli delle Mutue aziendali e dell'Artigianato, delle Associazioni sta. tali, dei Dopolavoro ed altre istituzioni fasciste, che elevano la cifra dei doni, consegnati, nella sola città, sotto il controllo della Federazione dei Fasci, ad oltre cinquanta mila. Quadro grandioso Tutti i bimbi dei lavoratori hanno avuto il loro pacco, ansiosamente atteso, e che a seconda dell'età dei bimbi conteneva un pezzo di stoffa, ini panettone e una tavoletta di cioccolato, oppure vestiario, scarpe, divise di Balilla, caramelle, giocattoli. Nessuno è stato dimenticato: non i bimbi vispi, pieni di salute, non gli ammalati, non i ciechi. Con cuore paterno e squisito senso umano, Piero Gaz. zotti, che in mezzo a tante piccole e promettenti esistenze cui il Regime tributa le sue cure più amorose, appariva grandemente lieto e ai più vicini tra i bimbi prodigava carezze e per tutte le mamme accorse aveva parole di bontà, con i meno felici e specialmente con i ciechi ha voluto i soffermarsi più a lungo, incoraggiando i dirigenti nella loro opera santa e promettendo per le loro istituzioni l'appoggio della Federazione, a testimonianza che a nessuna delle sofferenze da, cui è tormentata la povera gente, il Partito, come vuole il Capo, rimane insensibile. Così anche gli ammalati ed i privi del dono divino della vista, hanno avuto, grazie al Fascismo, pure quest'anno, . la loro ora di serena, intensa gioia.'E a completare il vasto quadro, che ancora una volta pone Torino fa. scista in primissima linea ncll'interpretare il sentimento del Duce per l'azione da svolgere verso il popolo, nella Casa Littoria anche i figli dei feriti e mutilati per la causa della Rivoluzione hanno ricevuto dalle mani dei Gerarchi il dono, che ha fatto più ridenti i loro visini. I Fiduciari dei Gruppi Rionali, delle Associazioni, e dei Dopolavoro, al pari dei dirigenti sindacali, hanno gareggiato di attività, di zelo e di disciplina nella collaborazione coìi la Federazione e VE. 0. A. per la riuscita della magnifica giornata. Dal centro alla periferia, in ogni parte più remota della città, hanno echeggiato i cori argentini dei Balilla e delle Piccole Italiane, insieme con quelli dei più piccoli, e tutti nel canto hanno espresso la loro riconoscenza al Duce, e negli « alala » rivolti al Segretario Federale, del Duce esaltavano senza stancarsi e con indicibile affetto il nome. Ciechi e convalescenti Dal canto loro le Autorità — S. E. il Prefetto Giovara e il Podestà sen. Thaon di Revel naturalmente in prima linea — hanno voluto col proprio intervento rendere completa la solidarietà del Regime nell'opera di bene e di gentilezza, della Befana fascista, compiuta e coordinata dagli organi federali, così da imprimere all'avvenimento un carattere sempre più accentuato. La distribuzione è cominciata alle nove al Gruppo e Arnaldo Mussolini*, dove il Federale, che in tutto il giro è stato accompagnato dal cav. Brambilla, l'attivissimo direttore dell'Ente Opere Assistenziali, e dal vice-direttore camerata Ducato, si è incontrato col Podestà e con la contessa Cavalli d'Olivola, presenti il Fiduciario del Gruppo rag. Guardini e la delegata dei Fasci femminili signora Artom. Successivamente il Gerarca, il Podestà e la Fiduciaria provinciale si sono diretti al <n Mario Giada », dove si trovava pure la delegata signorina Bazzani. Quindi, mentre il Podestà si accomiatava per altri impegni, Piero Gazzotti ha proseguito alla volta del Gruppo « Lucio Bazzani », ricevuto dal Fiduciario cav. Papo e dalla delegata signorina Testorì. All'Istituto dei ciechi, in via Nizza, 151, ti Federale è stato ossequiato dal direttore prof. Brossa, egli pure cieco, e dal R. Commissario gr. uff. Giani. Al saluto al Duce, lanciato dal Gerarca che fu accolto con grida gioiose, hanno risposto circa ottanta tra bimbi e bimbe ciechi; ed una viva commozione si è impadronita dell'anime dei camerati presenti quando, al cenno della distribuzione iniziata personalmente dal comm. Gazzotti, i piccoli hanno avanzato le manine, muovendole incerti davanti a sè a cercare il dono, che è venuto- consolatore dell'infinita tristezza dei loro occhi senza luce. Qui il coro ha assunto un significato sacro e negli alala al Capo era come un senso di insopprimibile nostalgia per non potersene, rappre- sentale alla mente la grande figura. E dai ciechi si è passati ai convalescenti dell'Ospedale infantile e Regina Margherita», in via Menabrea. Aguidare il Federale attraverso le cor-sie, nei cui lettini stanno seduti e inattesa i piccoli dei due sessi, si trova- vano il presidente on. ing. Alcssand,roOrsi, il direttore prof. Allaria, i me- dici e le suore. E i bimbi hanno accet-tato il dono con trasporti di gioia checostituivano il miglior viatico per la loro completa, guarigione. Ai Sindacati dell Industria Alle 10,30 Piero Gazzotti è giuntoalla Casa dei Sindacati dell'industria in corso Galileo Ferraris. Salone ri-^srgitante di piccoli. Grida altissime di; Viva il Duce! Le Casse mutue aziendali e quelle dell'Artigianato hanno distribuito 2500 pacchi. Incontro al Federale sono mossi il Segretario generale dottor Venturi col vice-segretario cav. Crupi e il capo della segreteria PilolH, l'avv. Bottassi, vice-segretario dell'Unione industriale, col cav. Canonica e l'ing. Giana, il segretario provinciale dell'Artigianato cav'. Urbinati, oltre il dott. Borni, capo ufficio della mutualità della Confederazione dei Sindacati stessi. Visita breve pure qui. Poi il Federale, tra rinnovate acclamazioni al Duce, che si sono susseguite sempre più, vibranti in tutte le sedi, si è avviato a San Paolo, al Gruppo « Amos Maramotti ». Alla distribuzione presiedevano il fiduciario ing. Sovena e la delegata signora Lucia Signorini. Nel popoloso quartiere lo sfilamento dei Balilla e delle Piccole Italiane è durato a lungo e l'animazione vivissima. Egual cosa può dirsi dello « Scanaglio », fiduciario il comm. Mario Bodo, delegata la signorina Neri. Un grazioso bimbo, Dino, figlio del custode del Gruppo, con la recita di un indovinato saluto al Gerarca, ha provocato una lunga acclamazione al Capo. Il Gerarca è poi passato al Gruppo « Porcù », fiduciario il cav. Almerigì, delegata la signora Persano. Quindi al « Mario Sonzini», fiduciario il cav. Cobalti, delegata la contessa Verdun. Alla Scuola Umberto I, al Lingotto, il Federale ha trovato i piccoli del Gruppo « Filippo Corridoni » a tavola. Un « rancio » servito nella palestra per trecentocinquanta commensali, sotto la vigilanza del Fiduciario ing. Taschero, della delegata signora Solaro e della direttrice della Scuola prof.a Guerra Veglia. E la- mattinata si è esaurita tra prorompenti alala al Duce, mentre il Gerarca si allontanava per far ritorno al centro. Tra i pos.elegrafonici e i ferrovieri La prima visita del pomeriggio si è svolta alle 14,45 al Dopolavoro Postelegrafonico in via Aquila. Il Segretario Federale, sempre accampa, gnato dal direttore e vice-direttore dell'E. O. A. è stato ricevuto dal presidente del Dopolavoro cav. Alessi, dal direttore delle poste comm. Ullmann, dal direttore dei telegrafi comm. Tagliata e dal centurione Galassi comandante la Milizia postelegrafonica. Nella sala pavesata di bandiere e gremita di dopolavoristi e di signore, erano in prima fila i bimbi che guardavano estasiati il palcoscenico sul quale si accatastavano ben seicento pacchi della Befana a loro destinati. L'ingresso del Federale è stato salutato da vibranti acclamazioni al Duce, poi Piero Gazzotti, dopo che il cav. Alessi ebbe pronunciato parole di circostanza rievocando la Befana e due bimbe in abito di Piccole Italia, ne, Andreina Martini e Luciana Alessi, e il Balilla della Lupa Valter Sartoris ebbero recitato graziosissime poeslr, — ha iniziato la distribuzione di quaranta premi in danaro che la Milizia ha offerto agli agenti padri di famiglia numerosa o per particolari circostanze più meritevoli di aiuto. E' cominciata subito dopo la sfilata del bambini e l'animazione nella sala ha raggiunto il più alto diapason. Festose esclamazioni accompagnavano il susseguirsi delle scoperte di giocattoli e di dolci, che insieme ad un ritratto erano contenuti in ciascun involto. Acclamazioni al Duce si elevarono altissime quando il Segretario Federa- j del Duce e ad oggetti di vestiario \}e ha lasciato i dopolavoristi postele \grafonici per recarsi in via Nizza alla \sede del Dopolavoro Ferroviario. Qui \ lo attendevano il presidente centurioo\ne Cazzani, il Console della AfiJteia \ Ferroviaria Bonino, il comm. Carmi \na, Capo Compartimento, e numerosi e [funzionàri delle Ferrovie e ufficiali a jdella Milizia. Il teatro di questo Dopolavoro è vasto, ma la sala appariva i ieri non proporzionata alla massa di ! donne c bambini che vi assistevano. o. Era proprio il caso di ripetere la ste¬ a - reotlpata frase che non un grano di mig!in sarchile riuscito a cadere al suo- e\lo data la compattezza della moltitu- FOLLA I IMBI E dine die attendeva la distribuzione dei pacchi. Festosi trofei di bandiere che rallegravano la sala culminavano in un trionfo di tricolori sul paleoscenico. Qui si accatastavano millecinquecentorinquanta pacchi della Befana. Della distribuzione erano incaricate le siqnore del Comitato fra le quali le consorti del Capo Compartimento, del Console Bonino, del centurione Cazzani, e di funzionari. Ciascun pacco conteneva complete divise invernali da Balilla, da Piccola Italiana, scarpe, giocattoli, dolci, tutto quanto insomma poteva costituire la felicità di un bimbo o di una fanciullina. Festa in una fabbrica La distribuzione dei pacchi è stata iniziata da Piero Gazzotti col saluto al Duce, ed è continuata, ordinatamente in una atmosfera di grande giubilo. Nella sala si elevavano festose e marziali le note degli inni nazionali che la Banda della Milizia * errouian'a, suonava. Acclamazioni al Duce echeggiavano fra vibranti alala. Il Segretrlo Federale lasciato il Dopolavoro Ferroviario e attraversata la città raggiungeva lo stabilimento «Società An. Ing. Vittorio Tedeschi » per partecipare alla distribuzione dei doni, ai fanciulli dei dopolavoristi di quell'Azienda. Nella sala pavesata di bandiere e completamente occupata da donne, bambini e lavoratori, spiccava un bel teatrino dei burattini. I piccoli lo guardavano insistentemente perchè dopo la distribuzione dei doni era stata loro promessa una bella rappresentazione con protagonista Gianduia. Ma l'interesse maggiore era per il momento concentrato sulla catasta di pacchi che si elevava sul palco delle autorità. Questo era limitato da duefondali. In uno era dipinta la mistica scena della Natività, nell'altra spiccava fra la neve del paesaggio Babbo Natale che infaticabilmente, curvo sotto il peso di una, gerla colma di giocattoli, camminava per recare i doni a tutti i buoni fanciulli. Alla bella festa erano presenti Sua Eccellenza il Prefetto, il Segretario Federale Piero Gazzotti, il Segretario Amministrativo dott. Meda, un consultore in rappresentanza del Podestà, il presidente d'ella Società sen. marchese Demetrio di Bernezzo, il direttore ing. Danieli e il Fiduciario del Gruppo Rionale « Mario Sonzini ». Dopo che un gruppo di Piccole Italiane ebbe eseguito con bella maestria un coro espressamente scritto per quel Dopolavoro aziendale è stata iniziata la, distribuzione dei 400 pacchi, preparati con particolare cura dalle siqnore del Comitato del Dopolavoro. Anche qui vibranti acclamazioni Duce hanno espresso ai gerarchi la sìcura fede fascista che anima tutti i lavoratori torinesi. zladvddshfbvdli altre riunioni SdPgssGmslvmAullial ì .Il Segretario Federale si è poi an-icora recato ai Nidi dei bambini delle Case Popolari di via Chatillon, via!Sospello, e via Caraglio ang, corso Peschiera dove sono stati complessivamente distribuiti 520 pacchi. Dal canto suo il vice-Segretario federa Rossi di Montelera, ha presenziato alle distribuzioni dei Gruppi Rionali Pini, Doglia, Bianchi, Sonzini, Chiesa, Odone, Duca d'Aosta e Casalini, oltreché di quelle del Dopolavoro Sip, in via Amedeo Peyron, e deU'Ymca, in via Magenta. Le delegate dei Fasci Femminili hanno curato le distribuzioni degli Ospedali S. Giovanni, S. Lazzaro, Principessa Maria Adelaide, ' Oftalmico, Cottolengo, 8. Filomena, M. Vittoria. Amedeo di Savoia, San Luigi, Mauriziano. Ad Abbadia di Stura numerosi pacchi sono stati distribuiti ai bimbi dei lavoratori della Soc. An. Montecatini. Negli stabilimenti della ditta Fichet. in via Don Bosco, presenziarono la festa il Fiduciario del Gruppo Rionale Michele Bianchi avv. Stradella e l'avv. i Griffini dell'Unione Industriale. Per la 'ditta erano presenti il suo presidente ing. conte Salvador! e tutta la dire- zione. La riunione si sciolse co» il saluto al Duce. L'ultima, visita del Federale è stata alla sede dell'Associazione famiglie dei Caduti, Mutilati e feriti per la Rivoluzione. Piero Gazzotti ha voluto consegnare personalmente i pacchi della Befana fascista ai figli dei fedelissimi ivi adunati; e accompagnare con commosse espressioni cameratesche il dono del Duce. Fra i bimbi dei fedelissimi /I Fiduciario dell'Associazione ing. Caglimi e il direttore dell'E. O. A. hanno accompagnato il Segretario Fe. dorale nella sala dove erano radunate le famiglie dei Caduti e le Camicie Nere della vigilia che conservano i segni di gloriose ferite riportate nella battaglia combattuta nel nome del Duce per la salvezza della Patria. Accolto con un vibrante saluto al Capo, Piero Gazzotti ha subito ini aiata la distribuzione ai fanciulli che festosamente hanno accolto il dono del Duce. Egli ha poi visitati i locali della nuova sede dell'Associazione, nella Casa Littoria, e di essa si è compiaciuto col fiduciario. Alti alala al Duce e il canto di Giovinezza nel quale sì sono riunite le voci dei fanciulli e quelle di coloro che l'inno del Fascismo avevano cantato insieme ai gloriosi Caduti nei giorni della vigilia, lianno poi salutato la tiartenza del Gerarca. Piero Gazzotti, poco do. po, cioè alle ore ventuna è partita per Roma per partecipare ai lavori dei Direttorio Nazionale del Partito. Fra le migliaia e migliaia di pac chi della Befana vanno ricordati i duemila che alla presenza del Segretario Federale amministrativo dottor Meda, sono stati consegnati ad altret- tanti bimbi dei dipendenti del Gruppo « Sip ». La distribuzione ha avuto luogo nella sede del Dopolavoro del Gruppo in via Amedeo Peyron, e vi hanno partecipato funzionari del Do polavoro Provinciale e camerati del Gruppo Michele Bianchi. Del Gruppo « Sip » erano presenti l'avv. Pacis condirettore generale amministrativo, l'avv. Porta segretario generale e l'ingegner Andreoni direttore della Società Elettrica Alta Italia. Dopo il saluto al Duce i Balilla hanno cantato gli inni della Rivoluzione. La distribuzione, iniziatasi alle 15, è continuata in una atmosfera gioiosa fino alle ore diciotto. Ieri in tutti gli stabilimenti del Piemonte del Gruppo « Sip » sono stati distribuiti i pacchi della Befana ai figli dei dipendenti dimodoché ai 2000 pacchi di Torino vanno aggiunte le altre migliaia distribuite in provincia. FOLLA DI BIMBI E DI GENITORI ATTORNO AL SEGRETARIO FEDEr.AVL.fc.

Luoghi citati: Bernezzo, E. O., Italia, Piemonte, Roma, San Paolo, Torino