Il convegno di Roma nei rilievi della stampa internazionale

Il convegno di Roma nei rilievi della stampa internazionale Il convegno di Roma nei rilievi della stampa internazionale La realtà europea e le ragioni di un'intesa Parigi, 4 notte. I primi dispacci giunti a Parigi sulle cordiali accoglienze cui Lavai è stato metuRsumtrItstni-„jf„ befatto segno al suo passaggio da Tori- nano e da Genova, come al suo arrivo a a Roma, destano nell'opinione francese la lapiù viva soddisfazione. I giornali con- cutinuano ad abbondare di informazioni tn_„„n ,„„, _ „,. „, ,. .. . scparticolari e di commenti di stampa in- ^torno all avvenimento romano. | gnL'ex-Ambasciatore Henry De Jouvc- ! sinel, il cui nome va menzionato con spe- prciale senso di amicizia nel momento in .]co-u c(„,.,i rf„ i„: i„t„,„„„,i „„„ f liacui gli sfoizi da lui intrapresi per fareufiaccettare alla Francia il Patto del 15 tagiugno 1933, ottengono indirettamente siil loro primo effetto, pubblica su L'In- ;neformation un editoriale attraverso le ri- iplghe del quale non è difficile intuire la sua soddisfazione di vedere finalmente il progetto lungamente e vanamente caldeggiato di un riavvicinamento franco-italiano uscire dal regno dell'utopia per entrare sulla strada delle realizzazioni. bidefinitiva finirà con l'essere raggiunta. « I due grandi realisti che sono Mussolini e Lavai — scrive l'ex-Ambasciatore — devono tanto più mettersi d'accordo in quanto ciascuno dei due Paesi ha altrettanti interessi nel campo avverso come nel proprio. Se Mussolini non esita a mobilitare alla menoma minaccia di « Anschluss * ■— ciò che rende ridicole le voci accreditate in questi giorni nella stampa e secondo le quali un passo diplomatico sarebbe stato sufficiente a farGli mutare di opinione — Egli non si dissimula certamente che l'intésa delle Nazioni dell'Adriatico e del Reno costituirebbe contro l'« Ansch- [ luss » una delle garanzie più forti e potrebbe di conseguenza servire uno degli ; obiettivi essenziali della politica italia-, mentlcàre'cht ^ronUere^euttrià l*— confirmataria del Patto di Roma e mvincolata di conseguenza all'Italia ed 'aall'Ungheria — rimangono, ora che la dGermania e la Polonia sono pervenute nad un accordo bilaterale, la preoccupa l'Avrceprvi| ciNeppure De Jouvenel pretende che tutte le divergenze tra la Francia e l'I- ] cotalia possano dissiparsi nello spazio di'bequattro giorni, ma ciò non gli impedi-'gsce di professarsi sicuro che un'intesa nasiPretinpainVriVzione più grave della Francia e che non sono garantite come le nostre dalla Gran Bretagna e dall'Italia e che la loro violazione ci trascinerebbe fatalmente nella guerra. Noi abbiamo troppi ricordi per poter rimaner sordi una seconda volta ai cannoni di Sadowa. « Evidentemente il sistema dei partiti non è più propizio alla politica estera che alla politica interna. Esso non serve che a creare e a mantenere delle divergenze artificiali. Mussolini e Lavai molto tempo prima di incontrarsi, vi avevano già rinunciato per loro conto personale. Rinunciandovi pure per conto dei popoli che hanno in loro fiducia, essi renderanno un grande servizio all'Europa ». Il Temps, prendendo occasione dai commenti di alcuni giornali tedeschi DwmI cilasqmcptesal'adcgtiene ad assicurare l'opinione del Reich hcol proclamare che l'accordo franco-,ditaliano non giustificherà il menomo al-telarme da parte di Berlino non avendo : eesso lo scopo di isolare politicamente ' inquesto 0 quPel paese. Id« L'accordo - dice l'organo ufficioso J n— non può avere punte dirette contro Idalcuno, visto e considerato che esso ' gconsisterà semplicemente in una posi- nzione di partenza per una sistemazione cquale non saranno Adalla di insieme esclusi se non coloro che vorranno escludersi da sè. Lavai lo ha fatto cnm- nì^^fi^^S^t?£\vfermato la propria convinzione che l'o- zìapera intrapresa di concerto con Mus- asolini deve condurre al riavvicinamento SnacePOuMte parole-Lenire il rior- dT&^teZ^cwgVXi1^. slino con tutta la sincerità dello spirito vnel quale sono state pronunciate*. ,1 E qui, deplorando come impolitica rla campagna di informazioni agrodol- eci della stampa tedesca, a proposito1 ndell'incontro di Roma, il Temps con-1 tinua: t<:Che la stampa tedesca manifesti!tuna certa amarezza, circa il viaggio cdi Lavai -———>- „„_ t 0 che^à^nloma^ ver stroppo tempo considerato che la riva-1 alità" "fra Frància e Italia costituiva la mmiglior carta del suo giuoco. Ma non cè forse molto politico il tradurre la e^coreTsoStlo llTSupaztonc *lopraiutto la pieoccupazic ic gcdi svalutare l'accordo in via di realizzazione e di persuadere l'opinione tede- scr^^irdiverlenz^^n^s^icmancare di insorgere fra la politica tfranco-italiana e gli Stati chiamati avsostenere le nuove creazioni contempla-! te. In presenza dei risultati che saran-1 gno acquisiti la prossima settimana, il ! 5Governo del Reich darà senza dubbio dprova di maggiore buon senso politi-! co e di comprensione della realtà, che, cnon le organizzazioni nazional-socia-j mliste ». ì pLa conclusione dell'organo ufficioso dè che al punto in cui stanno le cose ztutti gli sforzi per falsare la velila so-; no inutili e che la visita di Lavai a eMussolini per conferire sui problemi tdella politica generale è un avvenimen- fto il quale porta in sè stesso il prò- mprio significato per l'opinione interna-,dzionale e crea uno spirito nuovo di cui'S„„a „„„„i„ e» v,r,v, ci csara necessario tener conto se r.on si,Evuole ostinarsi in quella politica di ri- valità e di disordine di cui 1 Europa, ha già sofferto abbastanza. j L'agenzia della Piccola Intesa Sud- Est lancia frattanto la voce della pos-, sibilità di una prossima conferenza a Roma fra gli Stati interessati alla rior- ganizzazione dell'Europa centrale. C. P Shiit d'it

Persone citate: De Jouvenel, Henry De Jouvc, Mussolini