L'emozionante deposizionedella mamma di baby Lindberg

L'emozionante deposizionedella mamma di baby Lindberg Il processo ali F'Iem&sn&toMa. L'emozionante deposizionedella mamma di baby Lindberg New York, 3 notte. Contrariamente a tutte le previsioni le formalità del processo di Eruno Hauptmann anziché durare una settimana, sono terminate oggi alle 11. In quest'ora, infatti, il 14° membro della Giuria saliva la scaletta conducente alla tribuna dei giurati. Questi apparivano stamani alquanto confusi ed inquieti. I dieci uomini e le quattro donne componenti la Giuria sono stati tutti rappresentanti autentici della popò diseGponiuncomsitololorlazlone di questa piccola città di tre-|a mila abitanti, ossia contadini, proprietari di minuscoli lembi di terra e proprietari. I loro visi abbronzati e coperti di rughe rivelavano una vita all'aperto ed una lotta continua con le intemperie. Appena terminata la nomina della Giuria, Davide Wilentz, il brillante rappresentante dell'accusa, ha preso la parola. La sua. requisitoria è stata però interrotta pochi istanti dopo l'inizio dal mormorio della folla di giornalisti e di pubblico, assiepata nella piccola aula. Il colonnello Lindberg, accompagnato dal generale Schwarzkopf suo amico e suo consigliere, si era alzato ed avviato verso una porticina dalla quale poco dopo entrava nell'aula la signora Lindberg accompagnata dal signor Schwarzkopf. La folla si è alzata in piedi per vedere la madre del bambino il cui rapimento ha condotto l'imputato davanti alla giustizia e la confusione è stata tale nella sala che il giudice ha picchiato il pugno sul tavolo, ed ha ammonito i presenti dichiarando che una qualsiasi ripetizione di un tale disordine lo avrebbe indotto a fare sgombrare la sala. La signora Lindberg vestiva di nero. Essa è una fragile personcina, tanto che si stenta a credere che abbia avuto la forza di accompagnare il marito in remoti, inospitali paesi. La moglie dell'eroe nazionale americano si è seduta a pochi metri da un'altra donna che assiste al processo col cuore sospeso: la moglie dell'Hauptmaiin. La disgraziata e accerchiata di gente che la guarda con un senso di odio e di disprezzo. Essa tiene immobili gli occhi, fissi, davanti a sè. Poco dopo la signora Lindberg, un altro protagonista del processo ha fatto la sua apparizione, la signora Gow, che fu bambinaia in casa Lindberg e che dovrà fare deposizioni alle quali il procuratore di Stato ha detto di attribuire un'importanza decisiva. La Gow, seduta dietro la signora Lindberg, ha puntato i suoi occhi su l'Hauptmann come ipnotizzata. sueiuinmdmadmrvtdglapfebsvcnqcptl'eraspte "L'assassino è in quest'aula,, Wilentz ha aperto la sua requisitoria con foga e con voce tonante e puntando l'indice verso l'imputato ha. di chiarato drammaticamente: «L'assassino è in quest'aula. L'Hauptmann ha ideato, preparato ed eseguito questo delitto ». Poi ha continualo dosando con sapienza i sarcasmi, le frasi patetiche e le invettive furiose, descrivendo il delitto in tutti i suoi più orribili particolari. Quando l'oratore dell'accusa passò a descrivere la scena svoltasi nella camera mortuaria per il riconoscimento I del cadavere del bimbo del grande aviatore, si vide sui volti dei giurati dipingersi l'orrore. L'avvocato Wilentz' ha ricostruito la scena del rapimento affermando che l'accusato, per effettuarlo, si servi di una scala. Aggiunse che mentre l'Hauptmann scendeva dalla scala tenendo il bimbo in braccio, la scala si ruppe determinando la caduta del rapitore e la morte del piccino. Ha quindi spiegato come il rapitore, quando già si era seppellito il cadaverino, pensò a strappargli di notte tempo gli indumenti onde servirsene per l'infame ricatto ai genitori. Durante l'arringa, più interessante di ogni altra cosa era osservare la reazione che le parole di Wilentz producevano sulla faccia delle persone più direttamente in causa in questo clamoroso processo. Hauptmann, per cominciare da lui, dimostrava di essere invaso da una profonda emozione a sentirsi descrivere dal Procuratore come un crudele e freddo criminale che ha brutalmente calcolato e ancora più brutalmente eseguito un cosi atroce misfatto. Egli si protendeva quasi per afferrare meglir ogni parola e con le mani stringeva nervosamente i bracciuoli della seggiola. La moglie dall'altro capo dell'aula lo guardava con gli occhi pieni fpnfaczulqbs di lacrime e il viso atteggiato a un I psenso di profonda pietà. La signora I tGow guardava un po' l'imputato un mpo' l'oratore e aveva pure gli occhi pie-! sni di lacrime quando quest'ultimo, con un frasario anche fin troppo realisti- j dco, descriveva le varie fasi del dramma di Hopewell. Si vedeva dall'espressione della fisionomia della signora Lindberg quanto l'infelice madre soffrisse. E il colonnello Lindberg doveva soffrire pure lo sventurato bambino aveva le apparenze di una bambola seduta sull'alta a giudicare dal nervoso fremito delle sue labbra, sebbene il resto della fac eia e del corpo avesse l'immobilità di una statua. Fortunatamente questa requisitoria iniziale del Procuratore non durò che mezz'ora. Quando egli ebbe finito, il difensore di Hauptmann, Reilly, domandò la parola e criticò con parole aspre e risentite l'atteggiamento della difesa. Egli disse che il tono infiammato dell'arringa di Wilentz tendeva a riempire di artificiosa emozionalità il vuoto dell'accusa. Il Presidente ha preso atto della protesta del difensore. Ma la parte veramente drammatica dell'udienza odierna non era ancora giunta. Fu quando l'accusatore invitò la signora Lindberg a fare la sua deposizione che il silenzio più assoluto si fece di incanto nella sala dove si sareb-; cbe udito cadere un ago. La madre del-, fzvbqlradoseggiola dei testimoni, una seggiola ' „ u- • o-.,t „„ij'„ „ ìLia a vecchissima, anzi antica che perciò è considerata una specie di monumento nazionale dall'autorità giudiziaria, la j quale l'ha fatta fissare al pavimento ' con delle catene. I Una scena di angoscia All'inizio la signora Lindberg era palesemente in preda ad una viva agitazione nervosa ma col procedere dell'interrogatorio riprese il dominio di sè e rispose con fermezza. Il Procuratore le fece una lunga serie di domande relative al modo in cui aveva trascorso la sera prima che fosse scoperto il rapimento del bambino, icLLa povera signora ha risposto con precisione é brevemente. Seppe persino trattenere i singhiozzi quando vide la |fotografìa del bambino che le venne presentata per la formalità del rico-1 noscimento. Il momento più terribile fu quando il procuratore, che aveva attenuato il tono di voce, consapevole come era della delicatezza della situazione, tirò fuori dal suo incartamento un pezzettino della flanella bianca e la porse alla signora chiedendo se era quella del vestitino del piccolo Lind berg. La coraggiosa madre riusci a | soffocare la propria emozione e a re-1 plicare con perfetta calma. Solo di tan to in tanto essa volgeva gli occhi al marito che dalla seggiola non trala- sciava di guardarla, Finalmente la signora venne riman data al suo posto ove si sedette af ferrando le mani della signora Schwarzkopf. L'udienza di oggi è finita con un breve interrogatorio del colonnello Lindberg. Dopo avere insediato la sua mele quadrata sulla famosa seggiola il celebre aviatore con voce pacata fece il racconto della tragica giornata di tre anni fa. Egli non aveva, 6 vero, molto da aggiungere ormai centinaia rò come la sera fatale la bambinaia Gow lo avesse chiamato mentre leggeva un libro nella biblioteca e avesse detto fuori di sè « Signor Lindberg dove è 11 bambino? Lo ha preso lei? ». Tutti accorsero al primo piano e trovarono la culla vuota. La seduta è stata tolta e quindi rinviata a domani. A. R. „. a,c.a, c ,„u,.walle dichiarazioni fatte di volte. Lindberg nar-

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