Ancora un attacco rosso che si risolve in una sconfitta di Riccardo Forte

Ancora un attacco rosso che si risolve in una sconfitta LajfHerra in Spagna Ancora un attacco rosso che si risolve in una sconfitta Avila, 30 notte. Quella clic è definita una, delle battaglie più sanguinose dell'intera campagna, e che è durata per un'intera giornata, si è verificata ìlei pressi di Villanova de la Canada. I rossi hanno sferrato un attacco in forze contro il presidio numericamente esiguo di falangisti di detta località. I nazionali hanno opposto una strenua resistenza, ma stavano per essere sopraffatti per l'enorme preponderanza numerica degli avversari allorquando sono giunti in loro aiuto alcuni reparti freschi inviati d'urgenza, i quali hanno dato immediatamente battaglia agli attaccanti. Alla fine i nazionali sono rimasti padroni del campo, ed hanno posto in fuga disordinata gli assalitori. I rossi hanno lasciato oltre cento morti sul terreno. Sono state anche catturate le barelle di intere sezioni di sanità, cariche di feriti che i rossi, nella fuga, non hanno avuto la possibilità di raccogliere. Dei quattordici carri armati sovietici che hanno partecipato alla azione, due sono stati colpiti dai cannoni anticarro dei nazionali- e ridotti ad un ammasso di ferri contorti. Gli equipaggi sono rimasti uccisi. Le truppe nazionali, nella, battaglia hanno collaudato un nuovo metodo di lancio delle bombe di loro esclusiva invenzione. Anziché gettare direttamente le bombe, essi le avevano attaccate in precedenza, per mezzo di una corda lunga una ventina di centimetri, ad un bastoncino. Prima del lancio la corda e la bomba erano fatte roteare attorno al bastoncino, saldamiente impugnato. Il movimento rotatorio così impresso all'ordigno, ha aumentato la, distanza di lancio, che è risultata quasi doppia di quella delle bombe avversarie. Il morale delle milizie rosse sarebbe assai scosso ed il commissario di guerra, praticamente capo della repubblica autonoma di Santander, deputato socialista Bruno Alonzo, avrebbe prospettato ai suoi colleghi di Madrid l'urgenza di abbandonare la. città, onde fuggire e mettersi al sicuro presso gli anarchici, che egli ritiene responsabili degli scacchi subiti. All'ultima ora si apprende che il ministro della marina ha- nominato Bruno Alonzo commissario governativo della flotta,- fornendogli così la possibilità di allontanarsi da Santander a bordo di una delle navi governative. A che mira l'offensiva di Queipo de Llano (Da uno dei nostri inviati) St. Jean de Luz, 30 notte. La battaglia che si svolge accanita da vari giorni nella provincia di Cordova, settore finora considerato secondario, rispetto agli altri fronti di guerra spagnola, tende, secondo il piano dello Stato Maggiore nazionalista, a tre obbiettivi concreti: Liberare l'eroico plotone di guardie civili che insieme ad un gruppo di falangisti ed alle proprie famiglie resistono da cinque mesi nel santuario di Santa Maria de la Cabeza, nella regione di Andujar, e che i rossi assediano senza riuscire a sopprimere il fortilizio nazionalista, che dispone di una quantità sufficiente di anni ed è rifornito di munizioni e di viveri periodicamente dagli aeroplani di Franco. La liberazione di questi eroi è una necessità morale, ma ha altresì un interesse strategico evidente, data la posizione di Andujar, nel massiccio della Sierra Morena. Ripulire questa regione meridionale della Spagna tenuta dai nazionali, dalle macchie rosse che la punteggiano ed estendere ilcontrollo militare su tutta l'Anda-lusia, rendendo difficile la rcsi-stenza nemica nella .regione diMalaga, Almcria, Murcia ed altre]Permettere probabilmente, inun tempo ulteriore, lo spostameli-to dell'esercito del sud su una lar-ga base di scheiramento verso laregione situata a nord, cioè versoil centro della Spagna. £ interesse di questa operazionesembra dimostrata oltre che dallapresenza del generate Queipo DeLlamo, sul fronte di battaglia, cni-che dai vivaci contrattacchi chescagnano i rossi contro le colon-ne nazionale La battaglia è pro-seguita oggi con intensità, „0„0/stante alcune raffiche di pioggia/ rosai tentano di riconquistarealcune posizioni perdute■nella set-Umana di Natale. Ma questi tcn-fativi sono stati respinti con mi mcrose perdite per gli assalitori Fra i morti raccolti sul terreno «Usono anche numerosi polacchi. Riccardo Forte

Persone citate: Andujar, Avila, Bruno Alonzo, Cordova, Llano, Sierra Morena, Villanova

Luoghi citati: Canada, Madrid, Santander, Spagna