La figura e la storia di Susanna Linder

La figura e la storia di Susanna Linder CO SCANDALO DEI QUAI D'ORSAY La figura e la storia di Susanna Linder Parigi, 26 notte. L'istruttoria dell'affare Susanna Linder-Michele Rosenfeld subisce l'inevitabile sosta dovuta alle feste natalizie. Il Matin comunque informa che il giudice istruttore ha trovato presso il Rosenfeld e la Linder una lettera dell'Ambasciata francese a Mosca relativa alla consegna di istrumenti ottici militari, nonché vari documenti riservati sul regolamento del debito russo di anteguerra. Il Journal a sua volta dice che il Rosenfeld e la signora Linder avrebbero avuto pure una parte pure nelle trattative riguardanti la' con segna di proiettori dell'esercito | francese alla Spagna. Questi pro iettori — scrive il giornale — sono montati su cannoni antiaerei e sono dei veri capolavori. Si parlerebbe" pure della consegna di 4000 maschere di protezione contro i gas, maschere che contengono un filtro speciale che resiste per dieci ore contro i gas più potenti. I due arrestati avrebbero negato la consegna al governo spagnolo di undici macchine destinate a fabbricare tali filtri. Milioni e tristezze Intanto l'ex - dattilografa to due figliuoli, che Berthelot con Sreeome,K&*ff5£5 dei Quai d'Orsay è caduta ammalata ied è stata ricoverata in un ospe-dale. La storia di questa donna che in un certo momento della sua vita dispose di milioni, è, a quanto riferisce l'Aux Ecoutcs, triste e dolorosa. Fu nel 1915 che Filippo Berthelot, segretario generale al Ministero degli Esteri, conobbe quella giovanetta bionda, dagli oc . e-chi azzurri, fine, distinta e~bella. Essa aveva allora 25 anni e i suolmodi e la sua cultura denotavano una educazione raffinata. Nel 1919, quando già aveva avu-trò in qualità di ausiliaria al Quai d'Orsay. Addetta al gabinetto del segretario generale, ella fu imme diatamentc posta al corrente di tutti i fatti diplomatici e associa ttL a tutte le deliberazioni. Essa Pendeva parte a tutte le confe- renze; c fu vista a Cannes, a Ge- nova| a Londra come alle sessio- ni della Società delle Nazioni. Iniquel tempo ella viveva di un'agia- tozza molto I mezzi; al di sopra dei suoi lmezzl< si recava a Ginevraj nella 1sua. personale vettura, dicendo, del re8ta cne tutte le sue spesc Crano pagate dal Ministero. Quando esjsa aumentò considerevolmente il suo tenore di vita a Parigi, lasciò dapprima credere ai suoi familiari ^ attingere largamente ai fondi segreti.~poco dopo pariò delle li- v.?.,,.» j_, —' beralità del suo superiore e pro- tettore. Per una coincidenza vera-1 mente significativa, l'era della sua prosperità coincise con l'epoca in cul Ia Banca industriale della Ci-ina — il cui direttore era Daniele Berthelot, fratello del segretario 1 ceraie del Quai d'Orsay — si mostrò generosissima verso la si\ gnòra Linder. In pochi anni la dattilografa ac; quistò successivamente due immo- -™1 l§*'nÌ:°UPnr,u'!a.Pa,»SS5lna.11,n - via Erlanger a Parigi e due ville .K Rivabella .presso Dcauville. Nel|la sua residenza parigina ella fe- franchi, ce fare delle sistemazioni e dei costosi ampliamenti, fra i quali la elevazione di un piano per crearvi una grande living-room, con sala di cultura fisica. E in questo ambiente moderno e lussuoso, la donna riceveva i suoi amici. I suoi inviti, per quanto strano possa sembrare, si estendevano al mondo diplomatico, e spesso, nella residenza di via Erlanger, si potevano noverare ambasciatori alle riunioni della dattilografa del Ministero. Fu in quell'epoca che la sua figliuola, sempre per la sollecitudine del di lei protettore, fu dotata di una polizza d'assicurazione di trecentomila Dopo l'eclissi di Berthelot Poi gli eventi mutarono. Berthelot fu, per volontà dì Poincaré, allontanato momentaneamente dal suo posto. Quando vi ritornò, le sue risorse materiali non erano più considerevoli e la signora Linder dovette ipotecare le sue case. Ma le sue spese erano ancora molto forti! allora ella contrasse dei debiti e firmò delle cambiali. Le difficoltà frattanto crescevano; i suoi creditori, fra i quali fi gurava spiccatamente una banca di Lione finirono per far porre in vendita tutti ì beni mobili e numobili della Linder. La malattia e quindi la morte di Filippo Berthelot precipitarono nella rovina la donna. Rimasta al Quai d'Orsay con un impiego se condario, non poteva accontentarsi del suo stipendio di 1200 fran chi il mese.- Per pagare l'apparta- mentino che occupava, le toilette la sua piccola automobile, dovette i accettare di fare quello che, do- po parecchi altri, il lituano Rosen- ; feld le chiedeva. ! II nome di Rosenfeld non è staio pronunciato prima del 1933*. egli sembrava interessarsi allora a cgmUnismo. In Quell'epoca egli saldò 1 cento di soEBiorno in urT albergo con un ]assegn0 a vuoto, ciò che prova come in quel momento gli man pubblicazioni destinate all'Europa centrale e in modo speciale all'Austria. Era difficile discernere in quei suoi discorsi d'allora se egli difendesse l'hitlerismo o casse il credito necessario per ; contrarre un prestito. Ma non tarjdo a rialzare il suo prestigio con l'annunzio di grandi affari in Al sazia, mettendo innanzi il nome di una banca onorevolissima. Sventuratamente, Rosenfeld non riuscì ad interessarla all'impresa. Egli tentò invano di attirare nel suo giuoco gli amici della sua fidan- j£ata, in"particolar modo il presi1 dente del consiglio d'amministraj zione di Paris S&tr e del Figaro, i Pierre Laffitte e la marchesa di |S. Carlos, una spagnola dell'ari jstocrazia rimasta monarchica che ,-appresenta a Parigi la più im portenti delle -----<- sartorie di New Vork. La guerra di Spagna le offrì un eccezionale trampolino, tanto più che le amicizie socialiste di cui egli si vantava da molto tempo erano per lui un pegno di sicurezza. Rosenfeld ha giocato un gioco personale mettendo a frutto le sue amicizie del Fronte popolare, oppure non è stato che l'agente del toverno che ne aveva bisogno per la sua politica personale? La rivista Alia: Ecoutes aggiunge che tutte le supposizioni sono permesse; e ricorda un fatto. Nella giornata del 25 luglio, Blum ebbe due colloqui con Fernando de los ftios, allora incaricato di missione ; dal governo di Madrid. Alle 2 del ; pomeriggio Blum aveva detto alirinviato spagnolo: «Il Fronte po: Dolare aiuterà la « Frente Popu! lai », quali siano i rìschi in cui si può incorrere >. Ora Blum ritrovò jde Los Rios alle 9,30 della sera, ! cioè dopo che il consiglio dei ministri aveva deciso che il governo francese avrebbe seguito una politica di non intervento. E fu allora che il presidente del consiglio avverti l'incaricato di missione spagnolo di un sotterfugio che avrebbe" permesso di effettuar consegne di materiale senza che il Governo intervenisse. Rosenfeld eia forse già tra i cempliei? Come si scoperse l'affare Intanto la stessa rivista annunzia che all'origine della scoperta dell'affare Rosenfeld vi è un'inchiesta del Partito popolare francese. La domenica 22 novembre Simone Gabiani, l'ex-deputato marsigliese che dirige la sezione di Marsiglia del Partito popolare francese, era avvertito che dodici autocarri carichi di armi partivano da Vernonnet a destinazione di Marsiglia; egli avvertì subito la gendarmeria di Marsiglia e il mercoledì seguente, a SeptémesI les-Valons, la brigata mobile potè 'impadronirsi dei dodici autocarri nascosti nel cortile di una fabbrica d'olio inattiva. Nove di questi autocarri erano vetture nuove camuffate come già appartenute a una fabbrica di aperitivi. Le macchine contenevano esattamen te 4672 casse d'armi (granate, esplosivi, mitragliatrici) provenien ti dalla casa Brandt. E' da notare che Rosenfeld lasciava capire da parecchi mesi che sarebbe diventato direttore commerciale di quella ditta. Il carico era accompagnato da documenti di importazione, firmati dall'addetto militare del Messico a Parigi. Il commissario della nona brigata di Marsiglia, Vidal, interrogò i conduttori Begli autocarri dai quali seppe che il carico eia destinato al vapore norvegese Lyngìiang, che stava per partire per Vera Cruz ed era attraccato al molo Wilson di Marsiglia. In seguito ad ordine venuto da Parigi, nessun'altra noia fu data ai guidatori degli autocarri. Pochi giorni dopo, la stampa annunziava che il vapore Lynghang aveva lasciato Marsiglia. Ora Simone Sabiani, continuando la sua inchiesta, scoprì questo: che il Lynghang si trovava ancora in porto mentre lo si diceva partito. Infatti non lasciò Marsiglia che il 9 dicembre e non carico d'armi, e non per il Messico ma per la Norvegia. Seppe inoltre che il carico d'armi fu diviso in due parti, di cui una imbarcata sul cargo Carmen, che batteva bandiera del Venezuela, pur appartenendo alla Spagna. Ora, il cargo non lasciò Set, ultimo porto francese, che sabato scorso, il giorno stesso cioè in cui si venne a conoscenza dell'arresto del Rosenfeld e della sua complice. Il resto del carico venne trasportato in Spagna con autocarri che en trarono per la frontiera di Port- Bou. Il Sabiani seppe inoltre che il Ministero delle ~ Finanze era d'accordo con la Direzione generale delle dogane, il quale aveva ordinato l'imbarco delle armi, che il Governo della Repubblica non aveva reclamato gli 11 milioni e 500 mila franchi di cauzione concernenti il carico che « in extremis », cioè quando fu evidente che l'intervento diretto della sezione di Marsiglia del partito popolare francese rendeva impossibile ogni regolamento di quell'affare. Da quanto precede, conclude la rivista, si è in diritto di rivolgere una domanda: « Non si è forse proceduto all'arresto 'del Rosenfeld e della Susanna Linder soltanto allo scopo di dare dei pegni a gente troppo bene informata? E' così che si sacrificano certi alberi di una foresta per arrestare il progredire del fuoco. Ciò che equivale a chiedersi, se i due incolpati siano malfattori di alto rango, oppure gente priva di qualsiasi valore e destinata a pagare per persone altolocate ».