Aviazione di ieri e di oggi

Aviazione di ieri e di oggi Aviazione di ieri e di oggi Le discussioni svoltesi in questi giorni a Westminster a proposito del riarmo inglese e particolarmente di quello aereo, hanno nuovamente attirato l'attenzione sul grande sforzo che oggi compie la Gran Bretagna per riprendere quella efficienza militare che aveva trascurato. Nel mese di giugno abbiamo esposto su queste colonne i dati precisi relativi allo sfor- I 20 britannico per l'espansione ae- ■ rea e prospettato il dubbio che il programma concretato dal gover- j l o o\permarine . ' a a i e l n e l . o. n n o o r no di Londra possa realmente attuarsi, come si vorrebbe, entro il marzo del prossimo anno. Subito dopo quell'epoca, il raduno annuo di Hendon ha confermato in tutti gli spettatori tecnici l'impressione che l'aviazione britannica, composta di apparecchi invecchiati, sia tutta da rifare. Lo sforzo del governo non mira dunque soltanto ad un completamento ma al rifacimento dell'intero organismo dell'armata aerea. / nuovi tipi britannici I nuovi prototipi presentati nella giornata di Hendon rappresentavano appunto il risultato dei pri1 mi sforzi, compiuti dopo il marzo I del 1934, per abbandonare definitivamente i vecchi materiali e rifar tutto daccapo. Poiché si tratta di apparecchi di cui già si parla per un motivo o per l'altro nella stampa quotidiana, rammentiamo i nomi di quelli che costituiranno presumibilmente il grosso della futura armata aerea britannica. Nella categoria caccia, i due tipi più notevoli adottati sono: l'idroplano monoposto SuSpitfire con motore Rolls Royce da 900 cavalli, derivato dagli idrovolanti della Coppa Schneider. La sua velocità sarebbe di 550 Km. all'ora, ma l'autonomia sarebbe modesta; — il caccia monoposto Hawker Huricane con motore uguale al precedente; velocità, pare, leggermente superiore ai 500 orari, che potrebbe essere armato con mitragliatrici multiple disposte sulle ali. 1 o a l e o ri e a Nella categoria ricognizione strategica e bombardamento leggero, è notevole il tipo Fairey Battle monoplano biposto con motore Rolls Royce Merlin da 1100 H.P., velocità massima 430 Km. orari con carico di 500 Kg. di bombe e grande autonomia. Il governo britannico ha passato grandi ordinazioni di questo tipo che viene riprodotto rapidamente in serie. Inoltre, vari bombardieri polimotori, VHandley Page H. Pi 5B e H. P. 53 con velocità superiori ai 300 Km. orari; il Vickers geodetico monoplano bimotore con fusoliera ovoidale, VArmstrong Siddeley Avrò Anson per ricognizione strategica e bombardamento, del quale sarebbero state ordinate alcune centinaia. La sua autonomia con 500 Kg. di bombe è di 1500 Km. a 300 Km. orari. Della stessa categoria è il Bristol Bentheim, di cui la stampa inglese ha tanto parlato, derivato dal Bristol 142 ordinato per suo conto da Lord Rothermere: la velocità di questo apparecchio supererebbe i 400 Km. orari. Il Ministero britannico ne avrebbe ordinati trecento. Come bombardieri pesanti, è noto il bimotore Armstrong Whitworth Whitlcy, atto anche al trasporto di truppe, impiego al quale, pare sarà destinato principalmente dopo entrati in linea nuovi grandi bombardieri i cui dati finora sono tenuti riservati. Macchine e nomini Si può ritenere che, con tanta - [abbondanza di buoni prototipi e e ldata la efficienza dell'industria bri- tannica, sia possibile slanciare le o- costruzioni e andare all'infinito, e n- questa è appunto la concezione più a generalmente diffusa nel pubblico, a concezione errata ed anche dana- nosa perchè porta ad una supero- valutazione irreale delle possibilità u- nel campo della creazione di unità r à ina osi na ei à adi cri nndi rà e a, E' da on e, la Come già scrivemmo, il programma britannico comprende la organizzazione di 129 squadriglie metropolitane con un totale di 1750 apparecchi di prima linea. Finora, secondo i dati ufficialmente comunicati alla stampa, sarebbero state organizzate ed armate 80 squadriglie con 992 apparecchi. Poiché nel maggio 1935, epoca dopo la quale le costruzioni sono state slanciate in pieno, si contavano solo 53 squadriglie con 580 apparecchi di prima linea, l'aumento in sei mesi sarebbe di 27 squadriglie. Per compiere il programma occorrerà crearne ed armarne altre 49: si vede dunque, anche con una grossolana valutazione puramente numerica, che raggiungere tale cifra nel marzo prossimo, come previsto nei progetti governativi, sarà molto difficile. Ma quello che più importa non è certo il numero degli apparecchi fabbricati o da fabbricare in serie, bensì tutto quello che la presenza e lo sviluppo di una armata siL„„ doiaerea.dl 1750 aPParec<*> di prima . llnea lmPone e comporta. ei Anzitutto, i piloti non si possodo |no improvvisare. Anche se, come e-1è stato dichiarato alla Camera del HI Comuni, il reclutamento delle fore. |ze aeree, a differenza di quello deie-Ile forze terrestri, si è svolto senza za■ difficoltà per il grande numero di a- ' aspiranti, bisogna addestrare quene isti aspiranti e creare gli ufficiali r- ! e in ispecie quelli superiori. Secon leI daxianifinte, lo sviluppo enorme ìdell'industria imposto da simili co»

Persone citate: Armstrong, Battle, Fairey, Page H., Rolls Royce Merlin, Schneider, Vickers

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra