MAC NAMARA

MAC NAMARA EPISODI MAC NAMARA Una notizia è Riunta riì oltre Oceano! eli ramoso corridore 51 ne Namara è ormai ridotto alla.miseria; per aiutarlo un poco, eli organizzatori nVIl'ultima sei iriorni di Nuova York l'hanno assunto come conta ciri j>. Poche righe, una stretta al onoro por tutti coloro elio non hanno dimenticato il protagonista, di questa dolorosa avventura. Reggio Mao Nomare... lo piste di tutto il mondo, per diooi anni, l'hanno voluto noi loro programmi; i dollari od i franchi, le sterline ed i marchi, le lire od i posos se lo sono disputato, corcando di elevarsi in mucchi più alti dinanzi ai suoi occhi ora trasognati, ora scintillanti di uno strano sguardo allucinato. Mae Na* mora... Il «corridore di ferro» che non conosceva soste nel perenne vagabondare, sui più rapidi treni e sui più moderni piroscafi, da pista a* pista, da città a città, da Paese a Paese. Mac Nnmara... Il campione per cui s'elevarono i più entusiastici cori trionfali dalle pluteo dei velodromi, di cui nessun giornale sportivo può d.ire di non aver narrato le vittorie, pubblicato l'olografie innumeri. Mac- Namnrn... Quindici «Sci Giorni vinte», infinito americane dominate, eli « assi » d'ogni Paese raggiunti in estenuanti inseguimenti, una Bigia con Vati Kempen scritta al primo posto di mille e mille classifiche. Mac N amara... Un povrrn uomo assiso stancamente sull'orlo della pista, intento a far muovere Pintcrminahile tappeto dei numeri dei giri dell'interminabile corsa nuovayorkese. Mao. Namara... Un inserviente qualunque fra i cento che sgobbano nell'alone dallastro della luce falsa d'una Sci Giorni. Nessuno si è curato di lui. La. fol¬ la, forse la stessa che un tempo delirò por le suo volate vittoriose, gridava altri nomi, s'incbhriava delle prodezze di altri campioni. Qualche corridore più anziano, triù v.icino al tramonto, avrà, forse, battuto una manata cameratesca sulla sua spalla ed avrà fatto scivolare nella sua tasca l'elemosina d'una moneta. Qualche corridore che, quando cominciò la carriera, s'ora detto fiero il giorno in cui aveva corso con lui... .K il lavoro trovato per alleviare la miseria, per cui avrà, anche ringraziato calorosamente, di quanto dolore sarà stato fonte? Con gli occhi velati d.i lacrime l'uomo che contava i giri avrà seguito il frenetico girare- delle ruote. Nessuna di esse era la sua... Kd i tondi pneumatici, stringendo via via i loro vorticosi giri, aVran chiuso il suo cuore straziato come In un nodo scorsoio. Nelle orecchio quasi sorde del pazzesco delirare del corvello, l'inserviente avrà sentilo gridare i pronti che il pubblico offriva per una'volata. Non c'era più lui a vincerli... E la sua miseria gli sarà apparsa più nera, più indegna. Dicevano, dieci anni fa, che Mac Namara era ancora il più forte perchè correva sotto le sferzate dello «bombe» nlenoliche. Dopo lu gara, ricevuta la paca, il miserabile conta giri sarà corso in una hottoln, a cercare la «bomba» cho lo facesse dimenticare. Non ci si venga a, diro che la triste condizione in cui ò, Mac Namara so l'è voluta, sperperando i milioni guadagnati, bruciando le sue antenne dn cicala all'effimero fuoco della ribalta sportiva. Noi. nell'episodio, abbiamo visto soltanto il dramma, cupo e torturante, del conta giri dell'ultima Sei Giorni di Nuova York. La logge inesorabile della gioventù che passa è alle volte troppo dura verso chi, spensieratamente, ha della gioventù cantato la vigorosa, trionfante bellezza nell'agone dello sport. Arn.

Persone citate: Mac Namara, Mao

Luoghi citati: Nuova York