I PUGILATORI D'ITALIA di fronte ad ardue prove

I PUGILATORI D'ITALIA di fronte ad ardue prove Rilanci e previsioni I PUGILATORI D'ITALIA di fronte ad ardue prove o e a a l o . e a è e l o a . e l a e e ! e i a e i l e e 1 Anche il 1936 è stato caratterizzato dall'alto numero di combattimenti sostenuti dai pugnatori professionisti italiani in terra straniera. Spinti un po' dalla crisi delle grandi organizzazioni pugilistiche che, per varie ragioni, non si è ancora superata in Italia, ma sopratutto da un innato spirito di avventura, i nostri pugnatori, alle volte ancora alle loro prime armi in campo professionale, varcano monti e oceani in cerca di oro e di gloria. I difficilissimi « quadrati » d'oltre oceano sono così, spesso, teatro delle gesta dei nostri atleti del pugno, parecchi dei quali hanno saputo con la loro tecnica, ma ancor più col loro stile cavalleresco e battagliero insieme, conquistarsi la simpatia delle folle. Enrico Venturi, Anacleto Locateli!, Aldo Spoldi, Saverio Turiello hanno raccolto nel nord America una cosi abbondante messe di allori da oscurare le geste dei più famosi pugnatori europei che hanno varcato l'Oceano, mentre Tamajmini è successo a Venturi, Orlandi a Locateli! nel titolo europeo dei « leggeri » e Urbinati non ha conquistato quello dei ■ mosca » per un insieme di circostanze che non e qui la sede di discutere. Se così è stato finora, meglio si può prevedere per il nuovo anno che si annunzia ricco di promesse per il pugilato italiano. Vediamo, quindi, brevemente con quali forze stiamo per affrontarlo. Nella categoria dei pesi mosca, nella quale non abbiamo mai avuto un campione di classo elevata, possiamo contare finalmente su Enrico Urbinati che ha certamente tanta classe quanta ne hanno gli Angelmann ed i Weiss, e, per di più, non ha preoccupazioni per per il peso. Un'altro peso mosca sul quale si potrebbe fare sicuro assegnamento, se riprendesse l'allenamento con seri intendimenti, e il velletrano Savo, e un'autentica promessa deve essere considerato il tripolino Anastasi. un robusto peso mosca che sarà un durissimo avversario per chiunque, quando avrà raffinata un po' la sua. scherma e accumulata una certa dose di esperienza. Nei . gallo ■•> "si è fatto luce, lo spezino Giuliano Secchi che ha tolto il titolo all'anziano Magnolfi. Ma Secchi dovrà tenere le sue armi bene affilate, se vorrà rintuzzare l'assalto, clic presto o tardi arriverà dal romano Ansini e dal sardo Mescila per non parlare che dei più pericolosi, poiché questa categoria è ricca di altri buoni clementi come Rodriguez, Blasi e Bollanomi. Il titolo europeo di questa categoria c vacante. Il più serio pretendente straniero è il fran-l cese Hugucnin. La candidatura di Ansini e Secchi è appoggiata su' solide basi. Tamagnini. campione d'Italia dei j piuma e campione d' Europa dei j leggeri, ha testé confermato, con ; la schiacciali le vittoria su Humery, la sua superiorità sui pugnatori europei di peso In^gero attualmente in Europa. Come già detto delle altre volte, i suoi più pericolosi avversari devono essere considerati Enrico \ enturi e Aldo Spoldi che, però, sono, per ora, lanciati verso una anenra più alta conquista sui -< quadrati » nord americani. Tamagnini non ha, per ora, abbandonato la categoria dei piuma e, soprattutto, non ha abbandonalo l'idea di una rivincita con Holtzcr, il francese che gli ha sbarrata la strada nella conquista del titolo europeo nei piuma. Ve attualmente in Italia una altro peso piuma che potrebbe succedere a Tamagnini: Romeo Oberdan, il romano che si è molto distinto all'estero, mettendo, tra l'altro, fuori combattimento l'altro campione europeo dei gallo, lo svizzero Dubois. Due altri buoni piuma devono considerarsi Efrati Leone e Dell'Orto Vincenzo, quest'ultimo sbarcato il mese scorso a Nuova York ed in attesa di debuttare sui « quadrati * nord americani. L'Italia possiede attualmente la più forte tripletta di pesi leggeri del mondo. Enrico Venturi, Aldo Spoldi e Vittorio Tamagnini dovrebbero infatti, figurare, in una classifica mondiale dei pugili di peso leggero tra i primi sci. Negli Slati Uniti d'America un solo atleta può ancora vantare di non essere stato battuto da Venturi o da Spoldi: il campione del mondo Lou Ambers; in Europa, Tamagnini ha sbaragliato Renard, Urico e Humery, vale a dire quanto di meglio ci sia nel vecchio continente. Venturi e Spoldi si sono attaccati a Lou Ambers come due molossi e la loro presa sarà tenace, pericolosissima. L'italo-americano dimostra d'essere seriamente preoccupato, ma, se non vorrà farci una magra figura, dovrà pur dare soddisfazione ai due baldi rap-: presentanti del pugilato italiano. La categoria dei medio-leggeri j ha ricevuto un poderoso rinforzo: Anacleto Locateli! e Saverio Turiello Eono. infatti, passati nella categoria dove ancora regna Vit-I tdsgambfdgcmccttpaFatMcbccstqrLCtRntrcpdpZdlCsuDedddErRtfpmpcsgdgpntrPnrs0Cpn.B%GtssBal a e o r r o , o a . l e torio Venturi. « Loca », fermato da Jannazzo nella sua marcia verso il titolo mondiale dei medio-leggeri, è tornato in Italia, puntando al titolo europeo della categoria, mentre Turiello è ancora sulla breccia in terra d'America. Ma per far vacillare la corona sul capo del campione continentale, il belga Wauters, sono sufficienti Locatelli e Vittorio Venturi, anzi siamo dell'opinione che 4 Cleto », se, come pare, potrà battersi con il campione d'Europa prossimamente a Milano, conquisterà per l'Italia il secondo titolo europeo. Se, poi, ci sarà bisogno di rinforzo, abbiamo Michele Palermo (Kid Frattini) ritornato dall'A. O. I. e alle battaglie coi guantari. Un giovane, volonteroso pugne tiene il titolo nazionale dei medi: Mario Casadei, succeduto a Rocchi. Pur senza considerare U lombardo un « fuori classe », siamo convinti che abbia della stoffa e che, se potrà combattere spesso, saprà farsi largo nell'arringo internazionale. Buoni elementi in questa categoria vanno considerati lo spezzino Oldoini. Gigi De Laurcntis di Trieste e il romano Caroselli; attualmente in Argentina. Ceccarelll, anziano pugile di Roma, detentore del titoio italiano dei medi-massimi, sta comportandosi molto bene nel nord America, mentre il torinese Merlo Preciso vuol rifare la strada, per riprendersi quel titolo europeo già da lui detenuto e così malamente perso. Un buon medio-massimo e Zanetti, un giovane pugile residente in Belgio che sta facendosi luce. Poiché pare che la carriera di Camera sia definitivamente chiusa, tra i massimi non vediamo clic una speranza: il tripolino Sante De Leo. Giovane, pieno di volontà e deciso a farsi, largo, De Leo ha delle qualità non trascurabili e. data la penuria dei pesi massimi di valore che c'è attualmente 111 Europa (escluso Schmcling), può reggere il confronto con i migliori. Riassumendo, dunque, siamo fortissimi nella categoria dei leggeri, forti in quelle dei mosca, gallo, piuma e medio-leggeri mentre nei medi, medio-massimi c massimi possiamo contare su dei giovani che possono far bene. Un bilancio soddisfacente che ci permette di guardare con fiducia nell'avvenire. Carlo Volpi. tvpfglcflfdigdgqzI