Interrogazioni ai Comuni e risposte di Eden

Interrogazioni ai Comuni e risposte di Eden Africa, Baleari e Mediterraneo Interrogazioni ai Comuni e risposte di Eden Londra, 16 notte. IDichiarazioni importanti sono state fatte oggi dal ministro de-1 gli Esteri Eden alla Camera dei | Comuni in risposta ad alcune in- j terpellanze di deputati laburisti e j liberali. L'importanza di ciò che ha detto il ministro si manifesta ! più che altro dalla stessa cortfu- ! sione delle dichiarazioni poiché 111 chiaro proponimento di Eden di non dire ciò che da lui attendeva- ! no gli interpellanti, di cedere qual-| che palmo di terreno per poter] conservare forti posizioni ben più importanti, ha indirettamente convinto la Camera che vi fosse molto di vero nella sensazione largamente diffusa qui che le trattative anglo-italiane intorno a uno; stato di armonioso equilibrio nel Mediterraneo siano più avanzate di quanto si creda. Le trattative mediterranee e a o a Oggi lo stesso collaboratore di- ! nlomatiro <ìe\VEveninn New* »f-'£"1 „,"ft" han;ferma che queste trattative han- j no segnato progressi ineoraggian-,ti e che « vi è buona ragione di \ sperare che esse condurranno a una mutua dichiarazione di in iteressi nel Mediterraneo e al ri- conoscimento che questi interes .. - si non sono nè hanno bisogno di essere in conflitto ». I Lo scrittore aggiunge che «laiquestione dell'immediato ricono- e delle Baleari. Gli interpellanti ; hanno tentato di ottenere ial mi-jnistro degli Esteri un impegno che ]l'Inghilterra si opporrà a Ginevra jal riconoscimento della conquista ]italiana dell'Abissinia e quindi an- !che alla esclusione dell'Abissinia ji i i o e r scimeiito britannico della sovrani tà italiana in Abissinia difficilmente offrirà ostacoli a una Intesa nel Mediterraneo ». Eden ha parlato dell'Abissinia à i e a i a i i — dalla Lega. Il ministro si è recisamente rifiutato di assumere questo impegno. Egli ha detto che la questione della posizione dell'Abissinia di fronte alla Lega difficilmente si presenterà prima della prossima riunione dell'Assemblea. « Quando si presenterà — ha aggiunto — spetterà a quest'ultima di trattare il problema tenendo conto delle circostanze quali esisteranno al momento della discussione. E' dunque impossibile per me dichiarare quale politica il Governo adotterà nelle ipotetiche circostanze contemplate dall'interpellanza » Un deputato ha chiesto allora: Può il signor Eden assicurarci se non altro che nessun cambiamento di politica verso quel disgraziato paese è contemplato dal Governo? A questa domanda Eden ha replicato di non poter rispondere senza avere 11 tempo di considerarne le implicazioni. Circa la rappresentanza diplomatica dell'Inghilterra in Abissinia, Eden ha detto che questo prò blema è stato da vario tempo mqua esaminato dal Governo spe-cialmente nei suoi riferimenti «coi problemi derivanti dal man-lenimento di una missione d.£o-matica accreditata presso :1 Gì I raa"KV , » p t ' ? verno il quale non esercita alcuna e ! autorità Tocate.In ogni caso ììgo o i a a verno inglese non ha l'intenzione di accordare un riconoscimento « de iure » all'annessione dell'Abls- sima s Subi'to dopo però Eden, rispon-e; dendo a un altro interpellante, ha detto che il governo continua adaderire al principio contenuto nel-la dichiarazione fatta dal Comi-tato dei dodici il 16 febbraio 1932 secondo il quale la violazione del- l'integrità territoriale e I cambia-menti nell'indipendenza politica diun qualsiasi membro della Lega realizzati in contravvenzione del- l'art. 10 del Oovenant non debbo- no essere riconosciuti validi ed ef- fettivl dai membri della Lega. Era questa una concessione fat-l al oe ta all'interpellante. Ma è stata se guita immediatamente da un pas so indietro. Un deputato ha voluto sapere infatti se il principio so praddetto guiderà l'azione gover nativa nei riguardi dell'Abissinia. Eden ha replicato dicendo che * nella sua applicazione a casi specifici il Governo deve essere au torizzato a tener conto dei fatti, delle situazioni e delle necessità laddove si trovino convolti inte ressi britannici da trattare con la reale autorità sul posto. Un'azio ; ne come questa da parto del Governo non devo però implicare una approvazione dei metodi mediante i quali una cosifatta situazione è stata creata ». dcMnrgslpfadgjII deputato laburista Noci Ba- ker ha poi chiesto al governo di comunicare alla Camera quali ga. ranzie fossero state date al Governo britannico dall'Italia circa l'occupazione italiana delle isole Baleari. j ! * Un'assicurazione ci è stata da- ! 'ta verbalmente, ha detto il mini-1 ;stro- e quantunque io non possa j comunicare documenti alla Carne- ,r&i posso fornirle questi ragguagli! \ circa il modo con cui l'assicura- i zione et è stata data. L'incarica- ito di affari britannico a Roma hai inf?™?at° «ministro degli Erte- n italiano che una qualsiasi alte-1 razione dello statu quo nel Medi- terraneo occidentale sarebbe una ' I questione che concernerebbe nolJimodo più intimo il governo ing]e-! se. Nel prendere nota di questa!dichiarazione, il conte Ciano assicurò l'incaricato di affari che il Governo italiano non ha nè prima nè dopo lo scoppio della rivoluzione in Spagna intavolato trattative di sorta col generale Fran ; co in vista della alterazione dello j stata quo e che non si impegnerà ] in trattative neanche in futuro. j Queste garanzie sono state più j ] tardi riaffermate al nostro addet-, !t0 navale dal ministro della Ma-1 j^na ltaian°^ ?Shf^5' d'Italia a Lori-! j con abbondanza. Puf non prestan r zioni ci sono l'Ambasciatore dra ». Allarmi e voci assurde Le maggiori preoccupazioni nei riguardi del peggioramento crescente della situazione spagnuola sono causate qui dalle notizie allarmanti che vengono diffuse dosi fede alla notizia trasmessa dal corrispondente berlinese del Daily Telegraph secondo il quale 11 generale Franco avrebbe chiesto l'invio in Spagna di 60 mila volontari tedeschi, è certo che la 1 situazione spagnola dal particola- l o e re punto di vista degli interessi britannici nel Mediterraneo è sorvegliata ora molto più attentamente di quanto lo era nel recente passato. Le conseguenze di queste notizie e di altre ancora più assurde e inverosimili è una rinascita di allarmi nei riguardi del prossimi svolgimenti della politica tedesca, di cui si fa eco il collaboratore diplomatico della Morning Post m;se£ondo cui la possibilità di una -;mossa ffl Cecoalovacchia era stai j1 esamlnata <m un'importante -1 conferenza a Berlino alcune setti-< or sono ■ Lo scrittore, dopo avere asseri- a . nHo rnntrn „,JBÌBa, mn«» «l :to che contro qualsiasi mossa si e ! fno «*ie»tl il maresciallo Blomo berg ed il generale Fntsch dello - !stato Maggiore tedesco, conclude che, a giudizio del Governo ingle- -'se. «un'azione di questa natura a ! coinvolgerebbe quasi certamente il di resto dell'Europa senza escluder-ine l'Inghilterra. Ed è alla luce di -'ciò che va letto l'ultimo discorso 2 j del ministro Eden ». - j . -i Un Colloquio Con Ciano i! a II collaboratore diplomatico del - Daily Telegraph commenta lunga- ; mente stasera le dichiarazioni fat- te alla Camera da Eden nei ri guardi dell'Africa e delle Isole -. Baleari. Egli dice di avere avuto l'onore di intrattenersi personalmente col conte Ciano sulla situazione nel Mediterraneo Occidentale ed il Ministro degli Esteri dimostrò al rappresentante del Daily Telegraph come il Governo italiano sia deciso a seguire una politica lungimirante ed essenzialmente pratica. Egli a questo riguardo affermò che l'Italia desidera vivere in armonia con la Spagna ed è ansiosa di ristabilire le più cordiali relazioni possibili con l'Inghilterra. Il conte Ciano espresse inoltre il convincimento che il generale Franco, completata l'occujpazione della Spagna, avrebbe perseguito una politica fortemen te nazionaUsta. In queste circo- stanze gli sarebbe del tutto impossibile cedere territori spagnoli all'Italia. inoltre — dice Io scrittore — U conteI Ciano considera che una j occupazione permanente di una o ! più isole Baleari costituirebbe un 1 costante motivo di doglianza per gli spagnoli, ed un'fnesauriÉile fonte di attrito fra i due Paesi. Il !Ministro degli Esteri italiano è i profondamente conscio del fatto che nè la Francia nè l'Inghilterra i avrebbero contemplato favorevol mente un tentativo italiano di 1 piantar la bandiera su isole situa- te entro le loro linee vitali di co ' municazione. ed io apprendo che JQuestc stesse assicurazioni sono !"tate fornite ancora una volta a !si j generali ma che uno scambio di , informazioni sugli aspetti tecnici 1 dei piani navali e delle intenzioni dei due Paesi deve essere 3tato n !preli.minare neceasario degli ac- sir Erick Drummond nel corso delle conversazioni che egli sta attualmente conducendo col conte Ciano, allo scopo di giungere ad un nuovo accordo anglo-italiano nel Mediterraneo ». Lo scrittore aggiunge che da queste conversazioni scaturirà uno scambio di assicurazioni le quali saranno redatte in termini a e a l e a a - i e i cordi finali. « Un carattere fondamentale di queste assicurazioni sulle quali l'Inghilterra ha insistito — afferma sempre lo scrittore — è che In esse è dichiarata l'intenzione comune dei due Paesi di cooperare al mantenimento dello « statu quo» esistente nel Mediterraneo. Ambedue i Paesi hanno riconosciuto, a quanto mi risulta, che una rinnovata fiducia deve esser data alle piccole Potenze mediterranee. La Francia è ansiosa di veder trovare un mezzo di associarla alla dichiarazione anglo-italiana, ma fino a questo momento ciò non è stato agevole. Si è tuttavia suggerito che l'Italia potrebbe cogliere questa occasione per assicurare la Francia che simile impegno, che formò la base dell'accordo franco-italiano raggiunto a Roma fra Mussolini e Lavai nel 1935, rimane pienamente In vigore anche oggi ». Renato Parescc

Persone citate: Ciano, Erick Drummond, Mussolini, Renato Parescc