I MISTERI DI LOU VIEI

I MISTERI DI LOU VIEI I MISTERI DI LOU VIEI Perchè sono venuti da Londra i tre personaggi La parte dell'avvocato e quella del dottore - Dicerie smentite - Centinaia di giornalisti montano la guardia (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) Cannes, 9 notte. E' stata una notte bianca. L'arrivo a Cannes del misterioso terzetto di personaggi — la cui partenza in aereo era stata segnalata da Londra — aveva messo nel pomeriggio in agitazione giornalisti e fotocineasti. La notizia, giunta deformatissima, aveva fatto accorrere tutta questa gente all'aerodromo di Saint Cassien. Ci constava invece, quantunque ogni disposizione fosse stata presa per avvolgere nell'incognito i viaggiatori, che l'aereo non puntava su Cannes, ma verso l'aerodromo di Marignane. Anche Marsiglia, presso la quale si stende questo aerodromo, avrebbe dunque potuto vantare un proprio capitolo nel « romanzo Simpson ». L'arrivo a Marignane appariva tanto più logico percliè l'aerodromo è provvisto di tutte le segnalazioni notturne, mancanti a quello di Cannes. La notizia dell'arrivo dei misterioso aereo era stata cablata a Marsiglia in questi termini: « Apparecchio Dragon de Havillan matricola « G. Adai » recante a bordo tre personaggi scono sciuti arriverà Marignane passando per il Bourget ». Infatti, alle 16,24, mentre già cominciava a calare l'opaco sipario della sera, un aereo veniva ad atterrare sull'aerodromo marsigliese. Era in realtà l'apparecchio della « British Airways » condotto dal pilota Almond. Ne scendevano tre signori dall'aria frettolosa. Àd attenderli non c'era una centaurina automobile come si conviene a gente di alto lignaggio, ma un semplice tassi recante !a matricola « 6910 CA 7 ». qugite* ptegraloca«priricd1 escudnsaDtllfgecsdiUna corsa con due macchine les! » — intimò all'autista uno degli incogniti. All'albergo i tre viaggiatori dichiarano di voler passare la not lSnnccssqPortateci all'albergo Noail-jeniacte a Marsiglia. Si tratta invece di | guna manovra per far perdere le tracce agli indiscreti. Ma questi notano che il tassi attende sempre. Infatti, poco dopo, il misterioso terzetto risale sull'auto pubblica, infila tosto la rue de la Grande Armée, facendo pensare a tutta csfsprima che la méta sia la stazione;edi Saint Charles. Ma bisogna direzche tutte le storie del mitico Intel-Ì ligence Service non riescano più!sa insegnare nuove astuzie. 1 gior- Bnalisti latini, infatti, non abboc-'cano all'amo: non credono allaj II jora di attesa. i e i partenza del terzetto in treno. Tra l'altro il più prossimo convoglio Iper la Costa Azzurra non parte | che alle 18,10. Sarebbe quasi unaie i e a i o e à . tassi, infatti, schiva la sta-1 zione e infila invece la via che per! l'Esterel conduce a Cannes. Senon. che il terzetto, circa a metà stra- da, cioè a Hyeres, mette in atto una nuova furberia, cambia mac- china. Così si spiega come i gior-inalisti che attendevano a Cannes, ! e ai quali era stata segnalata la!matricola della prima macchina, riuscissero a sapere soltanto ver-'so l'una (e per via indiretta, cioè da Parigi e da Lione) dell'arrivo!dei tre personaggi. Lo sapevamo I invece noi: questa conoscenza era;il frutto di un costante pedinamen- j to dei tassi misteriosi. La nuova vettura recante l'enigmatico ter-izetto giungeva a Cannes dopoj mezzanotte, sostando tìavanti al-:l'hotel Miramar. I 'hotel Miramar, Venivamo quindi i a sapere chi. ? J*JE °" aK»:. av?°«rto e ln,»?„?' Kl"hwood;f.Ì?.T*™atore ^IlavV' G°ddafd;dott. | e signor Baron. Mentre il Kirchwood si eclissava, l'avv. God- dard si lasciava fermare un atti-, mo. Uomo alto, forte travatura,' bitale da farlo scambiare con un| i o l i a : o e ispettore di Scotland Yard, volto vasto e rasato che gli occhiali! g ™S*™5eV*JIin ascensore, compagni che si trovavano nell'appartamento 307, donde quasi subito veniva chiesta una comunicazione telefonica con Londra. Ali alla fantasia.. Vi era da imaginare (permet- tete in questo caso a un giorna- ;lìsta italiano di conservare la sua qualità di spettatore obbiettivo) jquale agitazione avrebbe prodotto1 questo arrivo nella folla dei delusi i chgiornalisti di Cannes, specialmen- j scte quelli anglo-sassoni, per cui il j G* romanzo Simpson » è un vero e | proprio affare di casa. Bisogna I tetener conto che l'esuberante ima- ! eginativa di questi colleghi è natu-1 aralmente fertilizzata — da Sher- j clok Holmes in poi — da una spie- j ncata inclinazione per i romanzi po- m«zieschi e per i forti intrecci... LSenza nemmeno consultare il j fportiere dell'albergo, si pensò addi-I rrittura in un primo tempo all'ar-. drivo del premier Baldwir ■ di qual- | dche altro ministro o a Ugnita- tdo britannico! (Bisog;-. scusare, c1 agitazione di questi giornalisti e d'altronde che cosa può ritener si impossibile, ormai, in una vi , cenda come questa?). Comunque! g* * . I , un certo fondamento sotto queste dvassurde c'era, in quanto il judott. Klrchwood è un'alta perso nalità medica della capitale ingle se e l'avv. Goddard e uno degli avvocati più noti della City. Due dichiarazioni di Bronwlow . Ma ciò che — appena conosciuta l'Identità del terzetto — fece lavorare la fantasia di questi colleghi fino all'inverosimile, fu l'affermazione di un giornalista inglese al quale dal suo giornale, edizione sera, era stato affermato che il dott. Klrchwood era uno specialista in ginecologia. L'arrivo di un medico di questa specialità, insieme all'avv. Goddard che fra vEadpc«fsvrzl'altro è l'avvocato della signora |wSimpson, fece addirittura imagi-1 G* _ - ... I fnare qualche grosso colpo di scena e intravvedere chi sa quali complicazioni di carattere, oltre che sentimentale, giuridico e fisico. ttcfBisogna, per comprendere que-ìKsta febbre inventiva, leggere in questi giorni certi giornali inglesi s-je americani i quali evidentemente i non ispirano i loro titoli e le loro ! Sinformazioni nè all'austerità nel alla riserva. Sia detto passando, ì rche la campagna fatta da questi! i | giornali oggi, quella campagna e i o , e a che è giunta a indignare le ;ilte sfere britanniche, sembra un'ironica lezione del destino e fa ripensare a certe mastodontiche fandonie messe in giro un anno fa su avvenimenti non privati e sentimentali ma pubblici, politici e;e militari interessanti altre Naezioni. -Ì E seguitiamo la stesura dì queù!sto romanzesco capitolo. Lord - Bronwlow già abbastanza allarma-'to circa le ripercussioni che il aj viaggio dei tre signori succitati brndGEtqsda avrebbe potuto avere tra una f ol- o Ila giornalistica così vibrante, ave-ie | va fino dalle 21, in una dichiara- i aizione trasmessa a suo nome dal!giornalista Utton del Times, te-1 -1 stualmente spiegato come la sola r! cosa che gli constasse circa i viag-|. giatori dell'aereo fosse questa: - « che a bordo di esso si trovava ; o il signor Goddard «sollicitor» ( cioè j - procuratore d'affari e notaio) del- -ila signora Simpson, venuto su per- , ! sonale domanda della signora a!stessa, I, « per discutere i particolari con- j -'cernenti la chiusura deH'abitazio-'è ne che la signora Simpson pos-jo!siede a Londra-». o I La dichiarazione terminava ina;formando - j « che la signora non aveva ala cuna intensione di tornare a Lon-idra prima di parecchio tempo». oj Senonchè ì giornalisti anglosas- -:soni, più sospettosi, si domanda I rono SUDito perchè lord Bronwlow i. avesse parlato di un solo viaggia- e tore mentre ce n'erano altri due! d;Quind., secondo questi giornalisti,Ld;taie dichiarazione di carattere t. | personale non aveva un valore - chiarificatore, ma aumentava il -, mistero... a,' '.' n| Che fa Kirckwood? o li! A un'ora piuttosto tarda (l'una JIerano venuti ad interpellarlo al cancelletto della villa, faceva con parole commosse nuove dichiarazioni, aggiungendo anche una smentita. Egli affermava cioè che si ua. - il dottor Kirchwood (contrariamente a notizie pubblicate da certi giornali londinesi della sera cir- - ; ca la specialità del dottore e cira ca la sua chiamata a Cannes da ) j parte della signora Simpson) non o1 soltanto non era ginecologo, ma che era venuto a Cannes al solo scopo di accompagnare l'avvocato Goddard, di cui è medico e amico. Era naturale che queste smenti te venissero a fornire una nuova esca alle induzioni di giornalisti abituati a scambiare pan per fe caccia. E tosto alle tre del matti no rjue essi, un inglese e un a mericano, chiedevano notizie a Londra del dott. Kirckwood, e af fermavano quindi essere stato io ro confermato che non soltanto il dott Kirckwood è ginecologo, ma dirige i-ospedale «Queen Charlot te» riservato soltanto alla spe ciaUtà gineCOi0gica. giornalisti a lord Bronwlow che , A r.-r, t-n.^T r.r,t r, itomi*,n n Htvantc In mattinata nuove e pressanti domande venivano rivolte dai e- videntemente veniva a diventare un* ^oie di bersaglio e a tro- varsi all'estremo della pazienza. Ecco le battute di questo dialogo: — E' vero — veniva richiesto al segretario privato di Re Edoardo VHI — che la signora Simpson ha firmato un misterioso documento alla presenza, del suo « sollicitor » ? — La signora Simpson non ha firmato alcun documento alla presenza dell'avv. Goddard. Egli è venuto semplicemente per regolare con la signora affari privati. — Come si giustifica la presenzad del dott. Kirckwood? — La presenza del dott. Kirck- |wood è giustificata dal fatto che 1 Goddard non aveva ma viagg a- I f i-» i vi nrt*<an ITnaanrin arali rt( 09 n. to in aereo. Essendo egli di salute delicata, il dott. Kirckwood, che è suo medico e amico, si è offerto di accompagnarlo. — E' sempre a Cannes il dott. ìKirckwood? ~ 11 dott. Kirckwood è partito stamane da Cannes per Marsiglia. i — Non ha egli visto la signora ! Simpson ? l — Egli non si è minimamente ì recato presso la signora, ! Con queste brevi, quasi secche d l i battute, l'argomento veniva esaurito. Tuttavia agli aggressivi giornalisti rimaneva un altro atroce dubbio. Di salute fragile, l'avv. Goddard, con quella corporatura? E messero, quindi, anche all'attacco del « sollicitor ». Questi, alquanto infuriato, rispose: — Le voci di cui certi giornali si sono fatti eco, a proposito del dott. Kirchwood, sono talmente ridicole che passano ogni limite. Il dott. Klrchwood non è soltanto :1 mio medico personale, ma anche uno dei miei vecchi amici. Fui avvertito di raggiungere rapidamen- - -ite Cannes perlagioni private. Non - i avevo mai viaggiato in aereo, cosi, l!quando martedì dovetti partire, -1 egli fu tanto amabile da accoma pagnarmi. E' per questa ragione -|che è venuto, per questa sola ra: gione. Egli è ripartito da Cannes a ; stamane per tempo. Quanto a me, è j sono venuto per intrattenermi con - la signora Simpson, di cui nella - seconda causa di divorzio fui ana che il patrono. Ho ritenuto neces Isario parlare con lei dei suoi inte- - j ressi privati. Per evidente delica-'tezza io non posso fare ai giorna-jli alcuna dichiarazione circa quo». - w sti affari, perchè sono avvocato. Ogni informazione concernente gii affari tra un avvocato e un client-; è strettamente confidenziale ». Dopo di che l'avv. Goddard girò su: tacchi. Ma gli stessi terribili giornalisti si mettevano a rimasticare nuove induzioni. E uno di essi, ad - esempio, diceva: « Circa la venuta ! dell'aVv. Goddard siamo, è vero, i,Lei dominio delle congetture. Ma e ta chiusura di un appartamento a e | Londra non sembra un motivo ab- l a al n aa e arr- ra n a bastanza sostanzioso per giustificare un viaggio in aereo, mezzo di trasporto per il quale evidentemente l'avv. Goddard non sentiva tanta simpatia, tanto più avendo dichiarato di essere sofferente... ». Non ho risposto e mi sono rivolto ad altri colleghi. Mi consta, :nfatti, che il dott. Kirchwood è partito stamane per Marsiglia dove ha preso alloggio all'albergo Noailles, ove forse attende il ritorno dei due avvocati per riprendere il cammino per Londra. Quanto al segreto di villa « Lou Viei », esso rimane impenetrabile, salvo agli uomini di fantasia... Curio Morwi