Ambrosiana A.I.K. 6-1 (4-0)

Ambrosiana A.I.K. 6-1 (4-0) Ambrosiana A.I.K. 6-1 (4-0) Gli ex campioni di Svezia, fuori forma, sono inferiorialla loro classe e cedono nettamente ai neroazzurrfc gA. I. K.: Sjòberg; Lundgren e Skold-,^spAlmgrcn. Anderson e Erik?son; Josels dAFon, Persson, Bohlin, Sodcrstrom e Jsilsson. AMBROSIANA: Penichettl; Bonocore e Gattaronchieri ; Sala, Villa e Locatoli!; Frossi, Antona, Bisigato, Ferrari e r'errarià. ARBITRO: Mattea, di Torino. [dcogjiiNel secondo tempo i posti di Antona, Ferrari e Ferraris furono presi rispettivamente da Chiecchi, Meazza e Rovelli. Reti: Bisigato, Antona, Ferra gd/•. Alris e Bisigato nel primo tempo; \ tiSala e Bisigato e Sbderstrom nel id)0. s' fiMilano, 8 notte. "■nrima comparsa su di„ .„,,nJLrn rlell'A I -p', la squadra aeu A..1. yma non ha avuto fot-\ilprfp rum» voteva s»e-irdrJsecondo tempo. 2'fiMilano, 8 notte. «Per la sua prima comparsa su\dsuolo italiano K. di Stoccolma Urna. Nè si vede come poteva sperare di averne, col grado di forma esibito dai suoi uomini. L'Allmànna ldrotts Klub di Stoccolma è squadra di buona fama e di autentica sostanza tecnica. Basti ricordare che per parecchi anni ha vinto il campionato svedese e che da svariate stagioni rappresenta un po' il serbatoio da cui attinge giuocatori a piene mani la squadra nazionale giallo-azzurra. Soltanto, essa vale quando è in forma, cioè d'estate. Che per la Svezia il calcio non è sport invernale; la neve blocca tutto ad una data epoca; lo si giuoca solo d'estate. Il contegno degli svedesi fu oggi nettamente quello di uomini fuori condizione. Aveva piovuto ed anche un po' nevicato nella mattinata, ed il terreno era viscido e molle, il che aumentava le difficoltà proprio a coloro che non avevano fiato da vendere. In questa situazione naufragarono tutte quelle che sono buone doti ed emersero, ingigantiti, tutti i difetti che sono caratteristici dei giuocatori del nord: lentezza di concezione e di anione, soverchia metodicità di stile, difficoltà di adattamento a situazioni impreviste. Il primo tempo non fu che una dimostrazione dell'imbarazzo in cui gli uomini si trovavano. La ripresa fu DBdlnvinmelgbbtag«11 po' migliore e produsse qualche^fsprazzo tecnico; ma, in realtà, la[ Mniìm «mi fu mai sfi itesia Dei ltSS^^Su!^^^^^motti «nazionali» nessuno "/'"-,tse.' nemmeno Persson, la mezz ala | gdestra, che pure avevamo visto fare ottime cose a Berlino. No, la A.I.K. sa giuocare molto, ma molto meglio di quanto non abbia mostrato oggi all'Arena. Il pubblico che commentava con un sorrisetto il lavoro di questa squadra, cam- tcsfrlsbierebbe opinione se la vedesse all'opera nel momento e nell'ambiente adatti, in circostanze, cioè, per essa non così nettamente avverse. L'Ambrosiana approfittò dell'oc-, castone per fare Z Zorpacciata^di reti e, nello stesso tempo, alcu-'* ni esperimenti. Nel primo tempo •fece assolutamente quello che volle. L'avversario annaspava, non afferrava nulla. Era così lento questo avversario che, al confronto, perfìn Bisigato lasciava l'impressione di essere veloce. La squadra fece, . buona partita, particolarmente nel\v.. j, j cmBmtczcfidcnanviin complesso, una cAlla ripresa i neroazzurrì mandarono a riposare Ferrari, che do¬ tura prender parte all'incontro j„.i I ternazionale di domenica prossima, e fecero entrare in campo Meazza, sostituendo pure Antona con Chiecchi e Ferraris con Rovelli. Meazza mostrò di essere a suo agio come movimenti e come uti hzzuzione dell urto offeso. Nessun imbarazzo, ma scioltezza e disin- vottura. Diversa è la musica, na- tuia/mente, per quanto riguarda il fiato e la forza: occorre tempo per neutralizzare l'effetto dell'atrofia muscolare prodotta dal lungo riposo. Per le rimanenti sostituzioni, nè Chiecchi valse Antona, nè Rovelli fece meglio di Ferraris. Un pubblico non eccessivamente numeroso assistette all'incontro. Il cattivo tempo della mattinata aveva tenuto lontano la folla dall'Arena. Durante la gara cessò di piovere ed il cielo finì per rasserenarsi. Il primo tempo ebbe lo svolgi-1mento a cui già abbiamo accennato: netta e continuata supremazia dei neroazzurri. In tutti i quarantacinque minuti, gli svedesi ebbero un'occasione sola di segnare, : quando l'ala destra esegui un cen-; tro basso che avrebbe potuto es-\sere convertito in rete da compu-\veloci Per l'Ambrosiana 'iuno diecina di minuti di giuoco, | i/ni più Bisigato aprì la marcatura i uopo | ^ gito alla presa del portiere su tiro | ^spedendo in rete un pallone sfng di Ferrari. Dieci minuti più tardi Antona batteva ancora Sjbbcrg [dite terzini ed il portiere conver con un fiio alto. Poi Ferraris se-Ignava per la terza volta battendo jiii un curioso spunto di velocità il I genti tutti sulla palla da direzioni differenti. E Bisigato completava',/•opera poco prima del riposo. „ r 1 . , „ . 'Nella prima parte della ripresa, Al predominio dell' Ambrosiana con- l \ tinuò ad avere lo stesso carattere] idi continuità, tanto che nello spa-\ sto di pochi minuti Sala con un firn riUn c THslnntn rnn uh fnrr-n ",0 ana e Visigoto con un tocco d" Pochi passi portarono a sei il -punti dei milanesi. Poi, un po' per y , ..„„„„„./;,,. \il rallentato sforzo dei neroaz&ur- ir'' "n P0' Per " migliorato giuoco degli ospiti, la porta difesa da Pe-\... • i j- i ruchetti corse pericolo di capitola-1 i 210 di pochi minuti Sala con un firn nltn e ■Rivi,min rati mi torco «,0 atto e tfisujalo con un rocco \da P°ch\ l'assi portarono a set i\ "^Mwi» fc/L^™,? T%^£& si porteranno certamente meglio a Roma, in ambiente meno sfavore voj re due o tre volte. Fino a che ca- Ipitolò davvero, su colpo di testa di Sòderstròm a ripresa di un bel centro dell'ala destra. Così si chiuse il primo incontro Vittorio Pozzo.

Luoghi citati: Berlino, Roma, Stoccolma, Svezia, Torino