Re Edoardo abdicherà per sposare la signora Simpson?

Re Edoardo abdicherà per sposare la signora Simpson? Giornate di emoiione nell'Impero britannico Re Edoardo abdicherà per sposare la signora Simpson? Il drammatico contrasto del Sovrano col Governo, con la Chiesa e con la Famiglia reale - Oltre l'abdicazione si prospettano due ipotesi : le dimissioni del Gabinetto oppure una legge che escluda la signora Simpson dalla dignità reale e i figli dalla successione al trono - Baldwin evita di fare dichiarazioni ai Comuni e ha un nuovo colloquio col Re - L'arrivo a Londra dei Duchi di York Londra, 3 notte. Sconosciuta, del tutto al gran pubblico inglese, la signora Wallis Simpson è oggi la persona più celebre dell'Inghilterra e dell'impero. I giornali che attorno a lei avevano fatto completo silenzio oggi trovano modo di riempire pagine intere di informazioni sulla sua vita privata e di fotografie nelle quali essa è raffigurata o sola o in compagnia di re Edoardo. L'emozione destata nel paese dalle notizie relative alla gravissima crisi costituzionale è stata enorme. Nelle prime ore di stamane tutti i giornali londinesi erano esauriti. Fin dalle 7 del mattino una folla enorme ha stazionato dinanzi alla Reggia e un'altra nelle adiacenze di Downing J3treet intralciando a tal punto il transito che alla residenza del Primo Ministro si è dovuto fare appello alla polizia. I poliziotti a cavallo a malapena hanno potuto sgomberare il tratto di White Hall che da Downing Street conduce alla Camera. Fronte unico politico La gravità della situazione t apparsa evidente stamane quando a Downing Street sono giunti alla spicciolata il leader dell'opposizione maggiore Attlee e il leader del gruppo parlamentare liberale Arrhimbald Sinclair. Questi consulti del Primo Ministro erano immensamente sintomatici in quanto era facile dedurre l'imminenza di una crisi di governo che avrebbe, in base alla stessa costituzione, obbligato il sovrano a fare appello per formare un nuovo governo al capo dell'opposizione parlamenta' re. E' dato sapere che se mutamenti non si produrranno nei prossimi giorni, una situazione senza precedenti potrà essere creata data l'intesa intervenuta tra Baldwin, Attlee e Sinclair che nessuna delle personalità rappresentative dei partiti politici accet terà il compito di formare un gabinetto nel caso in cui quello presente dovesse dimettersi quale conseguenza di noti osservanza della costituzione. Il pubblico, occorre dire subito, messo di fronte all'improvviso a una situazione cosi drammatica stenta a orientarsi. Certo disapprova, e con rigore la possibilità di un matrimonio del re con la signora Simpson, sia perchè è una cittadina americana, sia a causa dei suoi molteplici divorzi. Al tempo stesso la grande massa del pubblico inglese è di una lealtà a tutta prova verso la monarchia di Windsor e per giunta nutro un affetto e una venerazione profondi per re Edoardo come forse non li nutrì per nessun altro sovrano. Il giovine re infatti è l'idolo di questa folla, per la semplicità delle sue maniere, l'audace spregiudicatezza dei suoi atti e il senso che diffonde attorno a sè dovunque vada di poter sempre fronteggiare e con pieno successo qualunque situazione si presenti al paese. Il vescovo di Bradford e dagli uni elogiato e dagli altri criticato per aver dato in pasto al pubblico un aspetto della vita del sovrano che doveva rimanere rigorosamente privato. Egli si difende oggi in una dichiarazione alla stampa nella quale afferma che mai intese alludere alla vita privata del sovrano sulla quale non ha e non intende avere informazioni, ma che la sua critica era unicamente rivolta alla vita religiosa di Edoardo Vili. Il re non avrebbe dato prova, secondo i puritani gerarchi della chiesa anglicana, di possedere una «pubblica religione» e si era astenuto più del necessario dall'essere presente alle cerimonie religiose nella Reggia che i monarchi d'Inghilterra tennero sempre a presenziare. Invece di semplificare la situazione, il vescovo l'ha molto complicata perchè ha introdotto in una situazione già molto delicata e gravida di inquietanti svolgiménti l'elemento religioso, quell'elemento cioè che tocca le corde più profonde delle masse britanniche. E' mossa voluta f Ncn si sa e forse non si saprà mai. Il vescovo di Canterbury Ciò che si sa tuttavia, quantunque pochi vogliano parlarne, è che il massimo ostacolo a un'armoniosa sistemazione delle difficoltà presenti è l'arcivescovo di Canterbury, amico e consigliere della, regina madre, il quale non potrà e non vorrà associarsi in «il qualsiasi modo a un matrimonio che non ottenga la piena approvazione del governo. Il re può oggi ignorare come ha sempre fatto in passato i gesti scandalizzati dell'aristocrazia in quanto égli sa di avere ben più motivi di scandalizzarsi di questa che questa di lui. Ma, specie in un momento come questo, egli non può ignorare nè intende ignorare la pubblica opinione e in particolar modo quella sezione di essa che gli è più cara di tutte, l'opinione, cioè, della grande massa lavoratrice e produttrice della Nazione. E' impossibile, ed- è anche pericoloso, far pronostici sui prossimi e futuri svolgimenti della situazione presente. Una serie di ipotesi Alcune possibilità possono essere, però, fin da ora contemplate e le riferiamo perchè di esse si occupano quasi tutti i giornali londinesi. Re Edoardo potrebbe piegarsi alla volontà della Chi/esa, del Governo e della Camera e rinunciare al suo progetto di matrimonio con la signora Sitnpson. In questo caso, la crisi sarebbe superata ma solo parzialmente, perchè è difficile, conoscendo il'carattere del Sovrano, immaginare che egli possa consentire a piegarsi a qualcosa che somiglia ad un ultimatum seniga riaffermare in un modo qualsiasi la sua autorità. La rinunzia del Re al matrimonio potrebbe creare difficoltà nei rapporti personali fra il Sovrano e il Primo Ministro che, presto o tardi, imporrebbero le dimissioni di quest'ultimo e del gabinetto. Vi \è la possibilità estrema, quella j ventilata in particolar modo del I Daily Mail, e cioè l'abdicazione, '.attorno alla quale molto, se non | moltissimo, si parla oggi a Londra e nelle varie capitali dell'Impero. Fra questi due estremi si trovano le possibilità più delicate e più pericolose. Qualche giornale, infatti, si pone il problema: che cosa accadrebbe qualora Re Edoardo dichiarasse di volersi sposare con la signora Simpson ignorando la volontà del Parlamento ? La prima conseguenza sarebbe una crisi di Governo. Costituzionalmente, il Re dovrebbe fare appello al capo dell'opposizione e, in caso di suo rifiuto, al capo del terzo partito rappresentato alla Camera. Si può ammettere senz'altro che questi appelli rimarrebbero senza risposta. La costituzione porrebbe il Re nella necessità di sciogliere la Camera e di indire nuove *le,zioni, una possibilità di una gra\vità paurosa a contemplarsi in guanto che un consulto del corpo ^elettorale si risolverebbe automaticamente nella richiesta di un voto preciso prò o contro il matrimonio, un voto che, in realtà, sarebbe un pronunciamento prò o contro la monarchia. Si esclude in modo assoluto che il Re contempli anche lontanamente una tale possibilità. Ma certi strani atteggiamenti assunti oggi dalla stampa liberale e laburista, della prima in particolar modo, non possono essere compresi e giustificati se non ammettendo che in questi ambienti di sinistra non sia assolutamente esclusa l'eventualità che il Sovrano, esasperato da questo schieramento contro di lui del Governo, della Chiesa, dell'aristocrazia e della morale tradizionale, decida di scavalcare la. costituzione e di regnare con l'appoggio dell'enorme massa, della popolazione o di quella parto di. essa che lavora con pena e soffre e che è la forza vera dell'Inghilterra. Anche questa possibilità va esclusa, a causa delle stipulazioni dello statuto di Westminster, in base al quale, coinè è noto, l'Inghilterra non è più la madre patria dell'Impero, ma un Dominion, alla stregue/ di tutti gli altri, uniti gli uni agli altri non più dall'autorità del Governo di Londra ma dalla Corona. Certi atteggiamenti assunti dai governi dei Dominions fanno seriamente pensare che essi intendono aver voce in capitolo e che questa voce non sia ignorata. Alla Camera dei Comuni Si attendevano oggi, con vivissimo impazienza, alla Camera dei Comuni, dichiarazioni del Primo Ministro. Egli, però, si è rifiutato di parlare e anzi ha scongiurato la Camera a. non interpellarlo. Il leader dell'opposizione ha chiesto al Primo Ministro « se erano sorte difficoltà costituzionali e se egli potesse fare una dichiarazione in proposito ». 'Questa e stata la risposta di Baldwin: « Non ho dichiarazioni da fare. Mentre non esiste ai-momento presente una qualsiasi difficoltà costituzionale, la situazione è di tale natura da rendere inopportune interrogazioni su di essa nello stadio presente ». Churchill, a sua volta, ha chiesto a Baldwin: « Può il Primo Ministro dare un'assicurazione che nessun passo irrevocabile sarà compiuto prima che una dichiarazione formale sia stata fatta al Parlamento ? ». A questa domanda, che ha de stato nella Camera un'impressione profonda, in quanto che essa ha compreso come Churchill contem piasse la possibilità di un'abdica zionc, Baldwin ha così replicato « Al momento presente mi è im possibile aggiungere una parola a ciò che ho detto. Esaminerò in ogni caso la questione sollevata dall'interpellante ». Queste battute sono stati gli unici accenni alla crisi, fatti oggi alla Camera. A Fort Belvedere L'attività, però, fuori di West minster rimane intensa, se non intensissima. Il Re, che era partito subito dopo il suo drammatico colloquio di ieri alla Reggia con Baldwin alla volta di Fort Belvedere, ha convocato stamane i suoi consiglieri intimi, il tesoriere privato, lo scudiero reale e il suo segretario privato. Essi sono rimasti a Fort Belvedere circa due ore e hanno fatto subito dopo ritorno a Londra. Stasera Re Edoardo è tornato alla Reggia, ove si ritiene che egli riceverà in udienza o a notte tarda o domattina il Primo Mini stro Baldwin. Si comunica poi ufficialmente stanotte che tutti i pubblici impegni assunti dai membri della. Famiglia Reale sono stati cancellati fino a nuovo ordine. Il Duca e la Duchessa di York, che si trovavano ad Edimburgo, hanno viaggiato tutta la notte di ieri per raggiungere la metropoli nelle prime ore della mattinata. I giornali, annunziando il ritorno del Duca di York, insistono sul fatto che egli è l'erede presuntivo al trono e le fotografie di lui, della consorte e delle figlie, le principessine Elisabetta e Maria sono pubblicate come ad offrire al pubblico un esempio insuperabile di armonia familiare.. In qualche ambiente, che fa capo al News Chronicle si ventila una soluzione della crisi in corso che è stasera molto commentata negli ambienti politici e diplomatici. Si dice che noti vi è potere al mondo il quale possa avocarsi il diritto di controllare la vita sentimentale del Re, come ciucila di un. qualsiasi cittadino britannico. Spefta quindi al Re e a nessun altro di decidere e di dire chi sarà la compagna della sua vita esattamente come spetta al Parlamento di dire chi sarà la Regina d'Inghilterra e chi saranno gli eredi al trono. La soluzione, quindi, consigliata da questi ambienti è che il Re ponga in esecuzione il suo progetto nella sua efualità non di Re di Inghilterra ma di Duca di Cornovaglia. In altre parole, la sua consorte avrebbe il titolo di Duchessa di Cornovaglia e Principesse! consorte, ma non quello di Regina di Inghilterra. Principessa consorte? 71 Parlamento dovrebbe adottare un atto di esclusione, in base al quale la via del trono rimarrebbe ermeticamente chiusa, ai discendenti da questa unione, onde assicurare la successione al Ducei di York o alla Principessa Elisabetta. Come dice il News Chronicle, in un articolo che ha destato oggi una sensazione vivissima, il Paese e il Parlamento dovranno chiedere che la futura Regina d'Inghilterra possegga due attributi: l'uno è che essa degnamente adempia alila missione di prima signora del |Paese; l'altro è che sia madre idonea e capace di dirigere l'educazione del successore al trono. I giornali annunziano che la signora Simpson è partita stanotte stessa alla volta del continente, laonde non si muoverà per vari mesi. Secondo altre informazioni, la signora Simpson, colpita da una crisi nervosa, quale conseguenza del rumore fatto attorno alla sua amicizia col Re, si trova tuttora nella sua magnifica residenza a Londra, ove rifiuta di ricevere gli amici. Un giornale riferisce che alla dimora della signora era giunta notizia che quest'ultima. « aveva contemplato di recarsi all'estero per vari mesi». Ai giornalisti che hanno chiesto se questa fosse realmente l'intenzione della signora, è stato cosi risposto: « La signora Simpson non ha assolutamente nulla eia dire attorno a questa notista ». I/evento importante della giornata è una lunga visita fatta dall'Arcivescovo di Canterbury al Primo Ministro, alla Camera dei Comuni. Su di essa, però, nulla viene rivelato. Altro fatto posto in rilievo ò che nel corso della giornata un'automobile si è fermata a Downing Street e ne è scesa un'eminentis. sima personalità, giunta, a quanto si dice, dalla Reggia di Bnckingham, personalità che è rimasta, lungamente a colloejuio con Baldwin. La situazione si aggrava Le informazioni disponibili a notte tarda tendono a prospettare in una luce ancora più grave la situazione creata dalla decisione del Re. Si annunzia, anzitutto, che i Governi del Canada, dell'Australia, del Sud Africa e della Nuova Zelanda non solo hanno dichiarato di approvare interamente l'dU teggiamento del Governo, ma hanno espresso l'opinione che dei passi debbano essere compiuti d'urgenza per porre termine ad uno stato di cose che essi giudicano pericoloso per l'Impero. Come dice il collaboratore politico del Daily Telegraph, «i governi dei Dominions hanno posto pienamente in chiaro la loro opinione che ne quale Regina nè quale moglie morganatica del Sovrano la signora Simpson sarà accettata dai popoli dei Dominions ». D'altra parte, si apprende che tutti i tentativi fatti dalle persone più autorevoli e più eminenti del-paese per indurre Re Edoardo a mutare parere sono rimasti senza alcun risultato, tantoché no» si prevede più, a notte tarda, la possibilità di un compromesso e, come dice lo stesso informatore del Daily Telegraph « una decisione cruciale dovrà essere presa nel corso dei prossimi giorni. Se Sua Maestà decidesse di abdicate, possibilità che oramai è apertamente discussa, allora, a quanto si apprende, egli lo annunsierebbe in un messaggio al Parlamento. Qualunque debba essere la sua decisione definitiva, non si pensa che il messaggio possa essere presentato prima di lunedì prossimo ». L'agenzia Lloyd, intanto, annunzia che si ri/in la, a partire da oggi, di assicurare contro il rischio di un rinuio dell'incoronazione. Il Daily Telegraph riassume in un articolo editoriale la situazione e le reazioni da essa causate fra il pubblico, dicendo che non intende pronunziare una sola penola di critica verso la persona che Re Edoardo ha deciso di sposare. « Il rango o l'assenza di rango di questa signora non ha importanze!.; ma ha la più alta importanza, importanza fondamentale, anzi importanza costituzionale che la prima Signora del paese non sia toccata da quelle voci e da quei referti che sono slati ultimamente in circolazione attraverso il mondo. Le Regine Maria, Alessandra e Vittoria, queste sono stette le Regine d'Inghilterra, che il paese e l'impero hanno conosciuto durante un secolo ed essi non tollereranno un diverso standard di recali là ». Il giornale dice che il Primo Ministro attende la decisione finale del Re, la quale « dei;e ovviamente essere irrevocabile e non può essere ormai ritardata». Il Primo Ministro e il Sovrano sono stati chiaramente informati che « questo matrimonio non è accettabile dal popolo britannico. La abdicazione, quindi, si profila, sullo sfondo. La concretezza di questo sfondo dipende soltanto dal Re ». Per completare la cronaca va riferito che alle 0 di stasera Baldwin è stato ricevuto ancora una volta in udienza dal Re, il quale, prima di abboccarsi col Primo Ministro aveva avuto una conversazione col fratello Duca di York. A notte tarda il Re si è recato a visitare la Regine! Maria a fianco della quale si trovavano il Duca, e la Duchessa di York. Il Church Times, organo della Chiesa anglicana, nel suo numero uscito stasera, afferma che «il matrimonio progettato dal Re sarebbe un colpo fatale al prestigio della Monarchia britannica » e che « le relazioni fra la Chiesa e lo Stato ne rimarrebbero profondamente influenzate». Comunque, la situazione entro la giornata di domani dovrebbe essere chiarita. Se infatti oggi Baldwin si è rifiutato di fare dichiarazioni ai Comuni, l'agenzia Reuter si è però affrettata a diramare una nota che dice: « Tutte le dichiarazioni necessarie saranno fatte dal Primo Ministro Baldwin alla Canterei dei Comuni entro 36 ore». Renato Paresce RE EDOARDO E LA SIGNORA SIMPSON in due istantanee eseguite recentemente. LA PIÙ' RECENTE ISTA NTANEA DELLA SIMPSON. IL DUCA DI YORK fratello di Re Edoardo e successore al Trono in caso di abdicazione dell' attuale Sovrano.