Il Duce e il commercio con l'estero

Il Duce e il commercio con l'estero Il Duce e il commercio con l'estero " Si è toccato il limite massimo nella restrizione delle importazioni. Bisogna ora portarsi sopra una base più vasta di scambi„ Roma, 28 notte. Quest'oggi alle ore 15 il Duce ha presenziato al rapporto tenuto nella sede dell'Istituto nazionale fascista per il commercio estero, in via Torino, In occasione della chiusura della gestione commissariale di S. E. Raffaello Riccardi, per l'assorbimento dell'Istituto da parte del Sottosegretariato agli scambi. La relazione dell'on. Riccardi i della sua presenza, sottolinea l'im portanza della riunione che consa era un decennio di attività dell'I stituto e l'inizio del nuovo ordina- mento. L'oratore fa rilevare come le vicende economiche, e in par|tlcolare l'andamento dei traffici , ili] ampio salone delle adunar.- ze erano convenuti, in attesa dell'arrivo del Capo del Governo, il sen. Nomis di Cossilla in rappresentanza del Presidente del Senato Fedcrzonì, il Presidente della Camera S. E. Costanzo Ciano, i Ministri delle Finanze, delle Corporazioni e delle Colonie, il Segre- ] tarlo del Partito S. E. Starace, il Maresciallo d'Italia S. E. De Bono, 11 Governatore della Baìica d'Italia Azzolinl, il Prefetto e il Segretario Federale di Roma, le LL. EE. Medici del Vascello, Guidi Buffarini, Bianchini, Tassinari, Canelli, De Marsanich, Landi, Acerbo, gli onorevoli De Cristoforo, Olivetti, Cianetti, Bonomi, il comm. Casini direttore della Stampa Italiana, anche in rappresentanza del Ministro Alfièri, direttori di giornali, i presidenti delle Confederazioni nazionali, nonché i rappresentanti ldi importanti enti economici e i|maggiori esponenti della produ-;zlone del commercio e della iman- Lza. Oltre al Commissario governa-1tivo dell'I.CE. Raffaello Riccardi Le al direttore generale, erano pre- senti al completo i nuovi membri idel Comitato tecnico con il Presi- idente Masi. |Non appena il Capo del Governo jha fatto ingresso nella sala, l'on. Riccardi ha ordinato il saluto al iDuce. Il Capo del Governo ha su- bito preso posto al tavolo presi-1denziale e ha dato la parola all'oli.;cedere l'alto e singolare privilegio^Riccardi il quale ha letto un'ampia, documentata, esaurientissima relazione. Il Commissario governativo, dopo aver rivolto al Duce elevate parole di ringraziamento e di gratitudine per aver voluto con¬ internazionali nel periodo Inter-, stcorso dall'ultima riunione, devono tovenire considerate alla luce di uni dutriplice ordine di avvenimenti: j reguerra etiopica, sanzioni e allinea- tamenti monetari, elle hanno, in ef- gufetto, dominato in gran parte la situazione politico-economica mondiale nell'ultimo anno. Dopo aver accennato brevemente all'andamento del nostro commercio estero nel 1935, l'on. Rie cardi si intrattenne più special- mente sullo svolgimento dei traf fici ita]iani durantc ,c sanzionl| ] mettendo in rilievo come questa abbiano, grazie alla pronta ed efficace reazione del nostro Governo, inciso maggiormente sulla globale delle importazioni che non su quella delle esportazioni malgrado fossero appunto queste ultime che le decisioni di Ginevra miravano a annientare. Conseguentemente la bilancia degli scambi non ha avuto quel peggioramento che il fronte sanzlonista auspicava, anche se — facondo astrazione dai nostri scambi con i possedimenti coloniali — si tenga conto dei traffici con i soli Paesi esteri. La ripresa delle esportazioni Il Commissario dell'I. C. E. si soffermma quindi ad illustrare la attività svolta durante il periodo di anormalità e di difficoltà di si1 mcinonovasipecoesrespprnCcosul'nziddpmmpncaGb ltraffici causate dalle sanzjoni. |Dopo ia revoca delle sanzioni, le.., ; t esportazioni hanno segnato ;d L a lmm»dlata ripresa per qUttnto ca1_ osserva roratore - fossero ri-1 ^ Lultate opp0rtune in un primo d tempo, delle tutele in rapporto al-!P ija necessltà di i SiDUità dei ricambi. Tale ripresa | e andata poi man mano aceen- j tuandosl con la graduale conclu sjone di accordi commerciali prov i visori con i Paesi ex sanzionisti. a questa espansione delle nostre 1 vendite fa riscontro un rapido mi;giioramento del saldo della no-, atra bilancia commerciale la qua-' le è diventata anzi attiva nel de corso mese di ottobre, pur consi-1 derando i soli traffici con i Paesi ^ esteri, escluse cioè le Colonie. ieS. E. Riccardi, dopo aver rileva- h^o come a seguito dei recenti prov-gvedimenti monetari, l'economia1 citaliana sia entrata in una fase di pmaggior equilibrio nei confronti l'del mercato internazionale, passa quindi ad una minuta disamina della nuova situazmne creatasi nel-1 l'ambito dei nostri traffici con l'è- , .coll\ ™ìf ÌT_E™Iarqs| lu' ! m stero per effetto dell'adeguamen to della lira. Accennato alla gra duale attenuazione delle misure restrittive nel campo delle impor tazioni — resa possibile dall'ade guamento monetario — l'oratore si sofferma brevemente a indicare 1 criteri cui si uniforma attualmente la nostra politica commerciale, criteri che si vanno man mano concretando con la revisione dei nostri rapporti contrattuali con i vari Paesi, attraverso la conclusione di speciali accordi di com¬ mpDzlvtcdtnDtopensazione generale. Nelle attuali ; cplncondizioni spetta peraltro agli esportatori italiani di intensificare i propri sforzi e ravvivare lo spirito di iniziatve al fine di riprendere le posizioni nei tradizionali Paesi di sbocco. Infine, rivolgendosi a S. E. il Capo del Governo, l'on. Riccardi cosi termina il suo discorso: •s Duce, con l'odierno rapporto sull'attività e sull'ordinamento del. l'Istituto, cessano le mie funzioni di comando. Desidero ringraziarvi di avermi concesso l'onore di potervi servire in questi tempi di guerra, in questo settore ove, pur senza la gioia del combattimento, abbiamo in silenzio, anonimamente e tenacemente tenute le posizioni affidateci ». Terminati gli applausi che hanno salutato il discorso dell'on. Riccardi, il Duce dà la parola a S. E. Guarnerl, il quale ha esposto le basi della nuova. .., ;del servizi per 1 estero che fanno capo al Sottosegretariato che egli 1 ^!nf ? : H,a ^"lndl 3cf;ennat° al e direttive in atto, seguite per la r !Presa del raPP°rtl commerciali , ' Ha Parlato "ulndl 1 ^ ,".Du"' d0£°« n ». * iel°S'° a" on' Raffaello Riccardi, ha illustrato brevemente le ragioni che hanno portato alla 1 creazione del Sottosegretariato per gli Scambi con l'Estero e ai l'inserimento in esso dell'Istituto ,e e8portaziont, ed ha rilevato sja t iunt0 „ ri9ul. 1 -( aver fer»t0 „r|nai da ; sette mesi, l'uscita dell'oro dalle riserve della Banca d'Italia. i « Si è toccato il limite massimo nella restrizione delle im- Rmorganizzazionel, i polazioni. Bisogna ora portar-!Si Sopra una base più vasta di u: jbodcnui ». 'II Duce ha infine affermato esporta- .con i Paesi cx-sanzionisti ed ha Iaffermato la necessità di spingere le esportazioni seprattutto per quel che riguarda i prodotti del suolo. La parola del Capo | lutato da una nuova ! manifestazione il Duce, saentusiastica che l'incremento delle zioni — affidato soprattutto agli sforzi delle categorie, per il mi dei glioramento qualitativo dei no- jstri prodotti - e un più intensoI. ritmo di produzione sono al a base della solidità della moneta e di un più alto livello di vita delie masse lavoratrici, che rap- „„„,„„„ .„ presentano la grande maggio- ranza del popolo italiano. Le parole del Duce hanno su- scitato una fervida manifestazio- ne che è continuata fino a quan- do, dopo aver lasciata la sala cìelk' riunioni, il Duce, accompagnato dall'on. Riccardi e da S. E. U . .„ „inif„f„ ..m-i n„i n neri ha visitato gli uffici. Qui ilDuce è stato salutato entusiasticamente dal personale e quindi sempre tra gli applausi ha lasciato l'Istituto. L'alto elogio che il Capo ha va- luto tributare a Raffaello Riccar-di per l'emcaeissiJ, opera da ^svolta nell importante branca ^-gli scambi commerciali coireste- ro, è pienamente meritato. Come presidentc prima e come commis- surio governativo poi dell'Istitutonazionale per il commercio estero,Raffaello Riccardi, particola rmen-.te versato nelle discipline ammini- strative, ha orientato c diretto con \arando perizia lo scambio di mer- lei fra il nostro e gli altri Paesi in mi momento quanto mai delicato per l'economia dell'intera Europa. Durante il duro periodo delle sanzioni, l'on. Riccardi, a capo dell'Istituto che oggi logicamente viene incorporato nel Sottosegretariato scambi, ha validamente contribuito a quell'orientamento di tutte le nostre energie produttive verso la strenua resistenza ai nemici e alle barriere voluta dal Duce. L'on. Riccardi ha pienamente meritato l'ambitissimo elogio oltre che per la sua alta provata competenza, per il suo luminoso passato di uomo d'azione e per la lunga ininterrotta attività data nelle alte cariche del Regime. Il Foglio di disposizioni Rapporto a Federali - Il programma dell'Anno XV dell'Istituto di Cultura Fascista Roma, 28 notte. Il Segretario del Partito, con Foglio di dUrposizioni n. 684, comunica che, giovedì 3 dicembre XV, alle ore 16, terrà rapporto nel Palazzo del Littorio ai Segretari Federali di Agrigento, Aquila, Avellino, Bari, Benevento, Brindisi, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Catanzaro, Chieti, Cosenza, Enna, Foggia, Lecce, Matera, Messina, Napoli, Palermo, Pescara, Potenza, Ragusa, Reggio Calabria, Salerno, Siracusa, Taran'o. Teramo, Trapani Con lo stesso Foglio comunica inoltre 11 seguente programma dell'anno XV dell'Istituto Nazionale di Cultura fascista. Gli argomenti che l'Istituto Nazionale di Cultura fascista segnala alle Sezioni provinciali forniscono la traccia per l'attività che le Sezioni debbono svolgere nell' anno XV mediante lezioni, conversazioni e pubblicazioni varie. E' ovvio che la efficace illustrazione degli argomenti segnalati esige spirito di iniziativa nei dirigenti chiamati a dare un contributo così vivo e costruttivo all'opera di cultura che l'Istituto intende promuovere. Il commento esplicativo che segue a ciascun argomento indica soltanto i risultati che l'Istituto desidera siano raggiunti 1) Fascismo e bolscevismo. — chiarire i caratteri distintivi dei due movimenti e mettere In rilievo la pienezza umana che il Fascismo raggiunge, salvaguarda e difende contro il bolscevismo. Alla luce di questa differenza d'ordine spirituale,' analizzare i sistemi economicl del Fascismo e del bolscevismo e mostrare come la soluzione corporativa superi quella comunista, assicurando la libertà e la dignità effettiva del lavoro. Questa contrapposizione darà modo di precisare la generale posizione spirituale del Fascismo. 2) Fascismo e demografia. — i Premesso che l'educazione del po!polo e la sua partecipazione alla vita dello Stato sono state tradite jdai cosidetti regimi democaritici 'mostrare come il Fascismo, im- mettendo il popolo nella vita spirituale della Nazione lo educhi e attraverso la organizzazione corporativa dello Stato gli dia la maniera concreta di partecipare co- j stantemente normalmente e non Isa11"3-"^611^ .ed eccezionalmen- LG 3.113. V1X3> SL3.l3.1G. R Fascìsmo e VBu _ i chiarito che l'Europa prima di es j sere un sistema politico deve esseire un principio spirituale, analiz- 'zare la sua situazione attuale nei due ^pMX polltlMj e spirituale ed |esaminare il Fascismo dal punto ■ di vista di quella ricostruzione po litica e culturale necessaria allo sviluppo di tutti i popoli civili, 4) D'Italia e il Mediterraneo. — Chiarite'e posizioni e le esigenze f»M' ^l2?!S?&w?% i strare come la politica italiana di |questo mare miri a difendere e a sviluppare la sua funzione irra- I diatribe della rinnovata civiltà èu- ropea attraverso il rispetto effettivo dell'indipendenza degli Stati mediterranei nei loro definiti ed |Sggft£KS naltt.0 ^ , c, T,., ,. . . ._,„, L^t^CpeSR 1 rituali politici militari ed economi Ci posti all'Italia Fascista dalla costituzione dell'Impero che le as segna specifiche e definite respon]sabilità mondiali. ] 6) Lo sviluppo economico deil'Italia Fascista. — Illustrare la possibllU^de^ na nei riguardi dell'indipendenza éVonomica'deUe Nazioni e della 'valorizzazione dell'Impero.