L'imponente accoglienza al Reggente d'Ungheria IL CORDIALISSIMO INCONTRO CON I NOSTRI SOVRANI E COL DUCE

L'imponente accoglienza al Reggente d'Ungheria IL CORDIALISSIMO INCONTRO CON I NOSTRI SOVRANI E COL DUCE L'imponente accoglienza al Reggente d'Ungheria IL CORDIALISSIMO INCONTRO CON I NOSTRI SOVRANI E COL DUCE Il corteo regale, salutato dal superbo schieramento delle truppe, sfila tra le incessanti acclamazioni del popolo di Roma, sotto una pioggia di fiori, in un tripudio di sole e di bandiere - Grandiosa manifestazione al Quirinale - Le visite dei Capi di Governo e dei Ministri Roma, 21 notte. La nota dominante di questa prima giornata romana di Horthy. della sua eletta, consorte e delle personalità magiare al loro seguito, l'hanno data le calde, schiette, cordiali accoglienze del popolo di Roma. Schieramento di armati, scintillìo di divise, sventolio di bandiere, solenne sfilata di fastose berline tra gli elmi criniti e le lucenti corazze dei corazzieri, tutto quello che sapeva, di ufficiale, di protocollare, di cerimoniale è stato ad un certo punto come cancellato e sommerso sotto un dilagare fluviale di folla. La massa ha invado la scena, protagonista, prepotente ed esclusiva, si è impadronita dell'evento c ne ha fatto una alta e vibrante esaltazione dell'amicizia italo-ungherese. Un'amicizia salda e sicura che ha per sé il passato e> più l'avvenire; un'amicizia che è uscita rinvigorita dalle insìdie più malevoli e dalle prove più dure; un'amicizia che è intesa con fervore unanime dalle due Nazioni, che si alimenta di simpatie intellettuali come di concreti interessi, che vive di contini ricordi e palpita di concordi speranze. Fioritura di tricolori Questa nota già vibrava nell'animo e nell'aspetto dell'Urbe, stamane, durante gli ultimi prepara- lini. Le truppe del Presidio ànda-ìfano a distendersi lungo l'itinera-ì rio del corteo regale, tra la stazio-ine Termini, via del Quirinale, la Reggia, e già sulle orme dei bai-'taglioni procedevano colonne diìfoìla. I negozi abbassavano le sa- racinenche; gli uffici si vkotavanoAsostava il lavoro nei cantieri. A j gruppi, a frotte, a folate, il popolo, rornano andava a incontrare gli \esponenti più alti di un popolo nwico la cui solidarietà si era ri¬ velata ccn gli. aperti e fermi atteggiamenti delle ore difficili. La città aveva indossato l'abito delle sue grandi giornate. La brezza autunnale animava col suo palpito una gigantesca fioritura di non sapeva radure. Dagli alti pen-\ noni cadevano, gonfiandosi, i goti-\ {aloni dai colori di Roma. Preziosi!damaschi pendevano dai davanzo-1 li S„!J„ ,»«,«,»* A-i „,,,„■, tura. tricolori, foresta interminabile che], Il Sulle sommità dei negozi ban- dwre italiane e ungheresi appari-,vano legate da uno stesso nodo.[Ncllc vetunc troneggiavano foto-\ grafie del Reggente détta consorte.[Alcum giornali avevano pubblica- to in prima pagina delle scritte\in magiaro inneggianti agli ospiti■ 'cadesse l'occhio il pensiero irai portato all'evento imminente. La\città già respirava nell'atmosfera 'Roma (un sole che oani solendo-1 Roma (un sole che oggi splende ; In onesta cornice di armati di\!!ì ffiS^S-"!gia respirava nell'atmosfe dell'arrivo. Rare volte il sole di Roma (un sole che oggi spie va in un cielo Umili-dissimo, do-j Dunque accendeva barbagli di fiamme e tutto avvolgeva, di una aura di dolce tepore) aveva illu-\ minato un quadro più bello, più\ vivace e più grandioso. folla, di bandiere, nel tumulto «»,-,paziente di tutto un popolo che si accinge a vivere nel segno dellaamicizia un'ora tra le più liete del-\la sua esistenza, passano nelle. pri-me ore del pomeriggio le automo-\bìli delle autorità- che si rccano\incontro agli ospiti; passu lo sciu-'.tillante statuario squadrone deii Corazzieri che si schiera dinanzi, ralla saletta, reale nel piazzate]dPrìncipe di Piemonte; passa la co-, flarità teoria delle berline di Cortei sormontate dagli staffieri dalle' parrucche incipriate in brache a.-.- zurre e tunica searlattta, che si\ rarresta sotto la. pensilina; passai sil pittoresco corteo del Governa-Ì\c fore di Sonia che ferma il trottoi s dei suoi cavalli in piazza deU'Ese-J dra presso un palco circondato dai[ ■ ' « fedeli di Vitorchiano » e dai vai letti del Municipio negli storici co sfumi; da questo luogo che è la simbolica porta d'ingresso dell'Urbe, il Principe Colonna porgerà il suo saluto al reggente d'Ungheria. Ma l'animazione più viva, il mo-' vimento più intenso sono alla sta-'. zione Termini. All'interno e aH'c-l sterno una grande profusione di\ piante e di fiori ha trasformato] yaspeito dei luoghi: non è più una] stazione, è. un giardino. Trofei di . ...„...' - '• /- • siotìe Termini. All'interno e all'e-\ bandiere italiane e ungheresi fa- scinìw ìe coloìme metalliche che sosten!,ono la pensilina. Ricchi tappeti sono distesi per terra. Una. [compagnia di granatieri con ban- diera e mU8iea presta servizio di onore sotto la tettoia. Sul. piazA saJe PHncipe di Piemonte sono In- mt'^pàrte "oppZt Trac] colto „„ fol[iasimo gruppo di uffi- „.„,. ,,, _' ,,npdn In, erhirranenta ciati in congeao. uo scniciamento <lc'jU armati Prosegue sensa^ inter- ,.„done per piasza dell'Esedra,, per via Nazionale, via XXIV Mag- gio.il Quirinale. Soldati della nuo-. va Italia, baldi e fieri giovani,\equipaggiamenti inappuntabili, ar-j mamenti potenti. Tutte le armi e. tutte le sPecmMA sono rappresen- W« e non mancano neppure re- berso-1 Ver ca"lI,. di f coloniali; > £into di sal . „,„„'■,. »c1" c"lm cachu S. A. Serenissima e il seguito.' sfilaiido tra questa ferrigna eintu-ira grigio verde, avranno una pri-ii»na immagine dell'Italia guerrie-\ ra, preannuncio c anticipazione dello spettacolo che sarà loro af feria domani in via dell'Impero, • ; ì ì • j i n L &DDraCC10 dei l\e L'ora, si avvicina. Dalla tribuna riservata ai giornalisti sul piaz sale principe di Piemonte (l'accesso aUa stazione è limitato alle supreme cariche dello Stato) assi stiamo all'arrivo delle ultime au[j0rjto. Giungono i Ministri della Giustizia, delle Colonie, dell'Agricoltura, delle Finanze, dell'Educazione nazionale, il maresciallo Badoglio, il Sottosegretario alla presidenza, il presidente della Camera e quello del Senato, il Segretaio del Partito, il corpo àiplomu- tjc0j addetti militari. Divise se ..ere ' »ej||cfce KMjion ti ;,|Ccicftìo di decori ] 'eHo ln saietta reale ,.elìn stazioni Dall'in »«««• UOU III vere> ,ehwhe> uniformi scintillali- azioni. Aitratutti entrano e. Poi il flusso si or- ..... i ,,itcrno si odono le no- te della MnrcUl RcaXe: ; Sovra„i ,,„„„„ ià fatto ingresso nella sta zione d'a ,/„ altro accesso. Il Du. ce che n ha preceduti ,,f trova a riceverli con i Ministri c i presi denti delle assemblee legislative, A searetario del Partito e il cor " iplomatico, L'Imperatore in- ] ^ fl^Jatr^^X f0™'jZfintelìò di velluto verde un mantello ai veuuio veiae Scuro adorno di un collo di volpe. ^ com,pagnia del secondo grana, UeH presenta le armi e Vittorio Emanuele la passa in rivista. . L'attesa è breve. Il treno che \porta a Reqgente, preceduto da j ,|nn staffetia pavesata con ban. diere UaUane e ungheresi entra H } tettoia. I Sovrani d'Italia so)JO ,„ prim(l ^ nel gnippo deU 1 je ,jHfor,(a) SMj limitare della sa letta reale. Il convoglio si arresta: lfe truppe scattano nel presentaIt'arm. Lente e solenni le note dcl- ' l'Inno nazionale magiaro risuonaino nell'aria subito seguite da quelile della Marcia Reale. Il treno si è \appena fermato che S. A. Serenis- thapcildmrmtlanRvggdBjP, Vsima Nicola de Horthy aperto lo sportello salta dalla vettura centrale. Attraverso il finestrino la sua salda, aperta, intelligente figura era già apparsa in divisa diammiraglio, la mano alla fronte nel saluto militare. Re Vittorio gli va incontro e lo abbraccia. Il primo contatto tra i due Capi di Stolto assume subito un carattere di Isenietta cordialità che sembra ammorbidire la rigidità del cerimoniale. {L'acclamazione della folla Dal treno scende intanto la consorte del reggente Maria de Purgly, cui si fa incontro la nostra Imperatrice, abbracciandola. La signora Horthy, fine, spiritila-. . le signora, dal volto luminoso in-\tcorniciato da capelli argentei, ve--. ste un abito divelluto azzurro con tlc\sjl p] n[ si dBinPresidenza 'dei J"icollo di pelliccia. Ecco quindi j personalità del seguito. S. E. Presidente del Consiglio unghcrc- [se Daranyi, il Ministro degli Esteri De Kanya, entrambi nelle ricche eleganti uniformi delle loro [alte cariche, il vice-ministro degli Esteri barone Apor. il conte Giulio Tcleki della Consiglio, il conte Stefano Csaky Capo gabinetto del Ministro degli] VEsteri, il signor Alessandro Ver- ctesy Capo di gabinetto civile del sReggente, il gen. Kercsztcs Fi- lnschcr Capo di gabinetto milita- cire, il col. Nicola De Koos primolQ'aiutante di campo, il téli. col. Giorgio Brunswick cerimoniere di viaggio, il maggiore Tiburzio Nemeth aiutante di campo, il capi- ' c! rC[Mtano Andrea Scholtz secondo aiu-Ntante di campo. Rapide si svol-\Hgono le presentazioni. S. M. rim-'tperatorc presenta il Duce all'ani- [ miraglio Horthy che gli stringe In cmano ripetutamente e sorridente, rIl Duce bacia poi la mano della si- Ggnora Horthy. L'Imperatore e il'sReggente passano infine in rivista [lala compagnia d'onore; quindi si savviano attraverso la soletta rea- ule verso l'uscita. M Sul piazzale Prìncipe di Piemonte l'apparizione dei Sovrani e dei loro ospiti è attesa con vìva impazienza da quando le note dell'Inno ungherese e della Marcia Reale hanno annunciato l'arrivo del treno. La folla dietro i cordoni è infittita. Le finestre adorne di drappi sono gremite di spettatori. Le terrazze sono coronate di una viva merlatura di popolo. Ed ecco ad un comando le truppe scattare sull'attenti e le ti ambe d'argento dei corazzieri lanciare nell'aria gli squilli della fanfara reale. Seguono l'Inno ungherese e la Marcia Reale. Unu voce comanda: «Saluto al Re! », e l'evviva prorompe dai petti dei soldati. Sotto la pensilina l'ammiraglio Horthy è apparso a destra del Re Imperatore. Un applauso alto e vibrante è il saluto del popolo mentre migliaia di voci gridano «Viva Horthy!» e in. ungherese « Eljen Horthy! ». E' questo il grido con cui sono accorsi a questa grande adunata folti gruppi di ungheresi residenti a Roma; il popolo romano lo ha fatto suo, per dire in magiaro agli ospiti illustri il suo entusiastico benvenuto. Pittoresco corteo Vittorio Emanuele e Nicola Horthy salgono in una berlina aperta, adorna dello stemma sabaudo; il primo a sinistra del secondo. Con celere e precisa manovra si forma il corteo. Precede una vettura di servizio su cui si trovano l'ammiraglio Mengotti, il conte Giriodi, il conte Guicciardini, il magg. Latini; poi, fra due scorte di corazzieri a cavallo viene la. prima berlina con S. A. Serenissima, il Reggente e S. M. il Re Imperatore; nella seconda vettura hanno preso posto la signora De Horthy e S. M. la Re-1 gina Imperatrice accompagnata^ dal nobite Vittorio Solari dell Borgo; nella terza S. A. R. la ! jPrinciuessa Maria. la baronessa , ViHani, S. E. Alessandro de Ver-, . . \te8l> ll conte Matt,oh Pos9"oh»*' -. Le vetture del seguito sono set-\ te- Me"« prima hanno preso po-ì \sto la contessa Guicciardini, la principessa di Candriano, il baro-] ne ViHani, il yen. Ke>-esztea, Fi-1 [ scheii; nella seconda la duchessa i di Rignano, la principessa Sofia Borghese, Don Ascanio Colonna, il yen. marchese. A'sinari Ji Ber-, nezzo; nella terza la signora i J"°'**eKiH, l'ammiraglio Miraglia. il conte De Koos, il tenente ,-al ' i] V*f* Szabo; nella quarta il fon. colonnello Giorgio Brunswick, ti sl"nor Gabriele De Gelozy, il no lnle Alberto Solari del Borgo, il conte Edgardo Guerrieri; nella lQuinta '[ magg. De Nemeth. il ' cap. Andrea Scholtz; il gen. Ma! rinetti, Don Umberto Ruffo di Calabria; nella sesta il marchese [Marini Clarelli, il marchese Gino- N Usci, il te», col. Tramontili, \HeUa settima il conte Quirico e il 'ten. col. Leonardi, [ Il Duce sale in automobile col Presidente del Consiglio Da ranyi che accc-mpagnerà ali Grand Hotel dove alloggia; in una 'seconda automobile che parte per [la stessa destinazione lasciano lai stazione il Ministro degli Esteri' ungherese De Kanya e il nostro] Ministro conte Ciano. Grida di la «Evviva il Duce! ». inseguono veloce marcia delle macchine. Il corteo imperiale intanto prosegue per l'itinerario prestabilito al piccolo trotto. Al passaggio dell' Imperatore e del suo Ospite l'uno a fianco dell'altro, simboli viventiddi'amicizia che lega i due po-poli, una manifestazione di inde-scrivibile intensità si disfrena. Die-fio i cordoni di truppe che pre-sentano le armi, dall'immensa di-stesa di gente un grido altissimosi leva: «Viva V Ungheria!» e mi-gliaìa e migliaia di bracci si ten-dono nel saluto romano, gli alfie-ri roteano vigorosamente i ga-gliardetti e le bandiere; fazzolettie cappelli fluttuano nell'aria'in untripudio festoso. La folla non sistanca di applaudire, non rinun-eia a dare libero sfogo alla pienadei suoi sentimenti nell'eserciziodi un diritto di ospitalità che nonII Reggente Horthy assiste nonsenza visibile commozione allaesplosione di così tempestosa esiti-tanza e ringrazia più volte con lamano alla visiera all'inattesa ac-coglienza; e poiché nel saluto delpopolo romano vibra un sentimeli-to così schietto che rasenta spes-so il confine della familiarità, piùdi una volta l'Ospite si induce aringraziare in modi più liberi edefficaci del saluto militare e ilsubisce limitazioni ne' freni. In piazza dell'Esedra \popolo l'ha veduto-agitàre-vivace-i mente la mano con il gesto conj cui si salutano dei vecchi amici, che è gradito ritrovare. A Piazza dell'Esedra, magnifica .sotto il sole sfolgorante nella cer-jchia dello schieramento, il corteo'.sosta. Il Governatore di Roma prò- nuncia all'indirizzo del Reggente' e della eletta consorte e dei rap-\ presentanti tutti della nobile Na-\ sione magiara un breve discorso', dando loro il benvenuto di Roma, Le felici parole del Principe CoJonna suscitano nella folla una vibrante acclamazione-che sembraiil loro commento e la loro cwi/er-l ma. Quindi il corteo imbocca via Nazionale. Animato dalle bandiere dalla folla dagli armati, il digra- dante rettifilo che dal tempio mi-L chelangiolesco di Santa Maria de- gli Angeli porta alla gloria delQuirinale e all'apoteosi del Cam- pidoglio, presenta un colpo d'oc- chio superbo. Il corteo imperiale vi passa in un'atmosfera trionfa-\le. Sulla sabbia che è stesa in morbido tappeto lungo il percorso lo scalpitio dei cavalli suona smorzato. Le truppe presentano 'e armi. Le innumeri bande che romPono co" il luccichio degli strumentila distesa grigia dei cor- doni, intonano gl'Inni magiaro e italiano. Ma il grido che soverchiaiogni rumore, ogni suono, ogni eia- more è il grido della folla: Viva Italia ! Viva l'Ungheria; Viva l'Imperatore! Viva il Reggente! Il popolo accomuna in uno stesso evviva V Italia e V Ungheria; V Imperatore e il Reggente. Dalle finestre si agitano con una stessa mano bandiere italiane e bandiere magiare. Signore e popolane lanciano alla, nostra imperatrice e alla signora Horthy invocazioni e fiori. L'alta marea dell'entusiasmo solleva la folla in ondate veementi; e quando a metà del tragitto il corteo imperiale passa dinanzi al palano dell'esposizione, al Reggente e alla sua consorte si offre un episodio altamente dimostrativo della fraternità delle due Nazioni. La. colonia ungherese di Roma, arricchita di nuovi acquisti temporanei rappresentati dalle numerose comitive giunte per l'occasione, si e mescolata al più autentico popolo romano e fa con esso un gruppo solo dominato da un solo sentimento e proteso in un solo slancio. « Viva l'Italia » gridano gli ungheresi con accento indefinibile; « eljen Magiaroszag >•• replicano gli italiani con accento che non suonerà meno strano alle orecchie ungheresi. Da via Nazionale il corteo devia per via Ventiquattro Maggio e raggiunge piazza del Quirinale. Ovunque folla, entusiasmo, musiche, clamori, evviva. La piazza su cui si erge semplice e severa la facciata della Reggia è anch'essa gremita di una moltitudine immensa che improvvisa alla coppia imperiale e agli ospiti una calda manifestazione nell'atto in cui il superbo corteo, salendo al gran trotto l'erto declivio, imbocca il portone presso il quale è schierato un picchetto d'onore di bersaglieri e scompare nell'androne. Ma non è ancora finita. A mano a mano che vengono ritirati i cordoni altra folla irrompe dì corsa nella strada. E' la folla che sostava lungo l'itinerario, è la folla che ha già salutato gli ospiti e vuole ora rivederli, è la folla che ha già manifestato i suoi sentimenti per la Nazione magiara, ma intende au¬ Ardente manifestazione In breve- piazza del Quirinale è sommersa, sotto il dilagare della massa che si pigia ovunque, tutto invade, si arrampica a ogni appi\glio, di ogni cosa, finestre porte i j , .cera esaltare nei massimi espojnenti delle due Nazioni l'incorrut'.tibile amicizia che lega i due Pa poli, ' \ \ o', i -li^p^'^'ò,,^»» "peirnowi, fa J(7 SMa pedana e il suo palco e si e tiene ferma nelle, più inverosimili - posizioni e si sostiene con miracoli -Ljj equilibrio e chiama e gestisce e - «Waa infaticabile irresistibile. Fil\'naimente ta grande invetriata sì - dischiude. Il Re e Imperatore .'i - affaccia alla balaustra su cui èi die sieso Hn aran drappo. Alla, sua de-\3tra e jj Reggente Horthy che a n SM0 voita ila aiia. destra la signoo ; ,.a northy vicino alla quale è la a Rerjina. L'alito ardente delle aco clamazioni popolari sale a loro, li e investe da ogni lato, li avvolge in i un'atmosfera di magnetico entu- siasmo. Per parecchi minuti la e manifestazione divampa. Poi si aipiaca. I Sovrani rientrano. Ri- prende. Sono richiamati, si riafa' facciano, debbono ancora raccoa ,jHere, il minto del pepalo. L'am![miraglio Horthy e l'Imperatore sa- AL BALCONE DEL QUIRINALE LA REGINA, LA CON HORTHY, IL REGGENTE D'UNGHERIA E IL RE IMPER ACCLAMAZIONI DEL POPOLO. SORTE DELL'AMMIRAGLIO ATORE RISPONDONO ALLE (Telefoto). l a l e IepnmmlgLlecpgvz LA FOLLA I SOVRANI CENTRALE IN PIAZZA DEL QUIRINALE ACCLAMA E GLI OSPITI AFFACCIATI AL BALCONE DELLA REGGIA- "" --^TeMPtó). (Telefoto).; NELLA PRIMA BERLINA REALE: IL RE IMPERATORE E L'AMMIRAGLIO HORTHY. LA REGINA ELENA E LA CONSORTE DELL'AMMIRAGLIO HORTHY NELLA iSRLINA RECALE.