Sessanta aeroplani in lotta sul quartiere Toledo in fiamme di Sandro Sandri

Sessanta aeroplani in lotta sul quartiere Toledo in fiamme imA battaglia ni MAnRin Sessanta aeroplani in lotta sul quartiere Toledo in fiamme Altri quattro apparecchi comunisti abbattuti - L'avanzata dei Nazionali prosegue - L'accerchiamento si estende - Anche il Carcere modello occupato - Ansie sulla sorte degli ostaggi (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) Casa de Campo, 20 notte. Conseguenza naturale dell'occupazione della caserma della Montana che, come ho telegrafato, è avvenuta ieri dopo una lotta violentissima, e nella quale hanno collaborato con le fanterie, l'aviazione e l'artiglieria di grosso calibro, è stata anche la conquista del « carcere-modello ». Trincee espugnate Le truppe nazionali sono entrate nel modernissimo stabilimento carcerario nel tardo pomeriggio, dopo che le truppe governative lo avevano evacuato portando via tutti i prigionieri che vi si trovavano e tra quelli erano anche circa tremila detenuti politici. La lotta per la conquista del carcere è stata anch'essa di una violenza inaudita. Le vie che dànno accesso al sinistro edificio, che di per se stesso rappresentava già un formidabile e agguerritissimo ostacolo, erano sbarrate da molteplici sistemi di barricate e di trincee con parapetto di cemento armato, dietro le quali diecine di mitragliatrici sventagliavano sui reparti avanzanti le loro micidiali raffiche di piombo. I marocchini tuttavia con l'aiuto dei carri armati sono riusciti, al tramonto, a superare tutti gli sbarramenti, facendo abbondante uso delle granate a mano. Sembra che nei due successivi scontri per la presa della caserma della Montana e del « carcere modello », i governativi abbiano .lasciato sul terreno oltre mille uomini tra morti e feriti. Superate le trincee nelle vie di accesso, l'occupazione del penitenziario non ha presentato più difficoltà, che, vista perduta la partita, il presidio si era dato alla fuga. Non si ha notizia sulla sorte degli ostaggi politici che vi erano rinchiusi, che, come ho detto, sono stati portati via insieme agli altri prigionieri. Tuttavia un gruppo di guardie civili che è stato fatto prigioniero entro l'edificio, ha affermato die un cugino di Alfonso XIII, Alfonso dì Borbone, marchese di Squiiache, che era fra i detenuti, è stato sommariamente giustiziato prima della fuga. Non si ha, però, la conjerma di questo nuovo delitto dei comunisti. Il rastrellamento La giornata odierna non è stata contrassegnata da nessun particolare avvenimento, fuorché piccoli scontri qua e là lungo il fronte, scontri da classificarsi come « ordinaria amministrazione ». II quartiere generale nazionale sta procedendo al rastrellamento delle retrovie e all'organizzazione dei collegamenti. I quartieri occupati sinora, vengono considerati dai nazionali come posizioni di punta. Il comando continua, quindi, per cercare di evitare la battaglia nelle vie del centro, la manovra di allargamento del fronte di battaglia, i cui due estremi sono il Campo del Moro a sud e la Città Universitaria a nord, e ha cercato di operare il collegamento del Pasco de Rosales con i borghi dell'ovest. Un grosso ostacolo che si opponeva a questa manovra, costituito dalla stazione del nord, ove era attestato un grosso gruppo di governativi, è stato eliminato, avendo il nemico evacuata la stazione, ridotta a un cumulo di rovine. I maggiori scontri della giornata hanno avuto luogo nelle vicinanze del Senato e in piazza di Spagna. Rinforzi di nazionali che hanno attraversato il Manzanarrc sono stati avviati su quei punti che saranno poderosamente consolidati e permetteranno un nuovo balzo innanzi verso la Puerta del Sol. Alla fine della giornata tutto il Paseo de Rosales poteva dirsi occupato fino all'altezza del quartiere di Mocloz, dove "i reparti avanzati si sono consolidati, in attesa di proseguire in avanti, per completare il ricongiungimento con la Casa del Moro. Durante la manovra tre carri armati sono stati catturati. Tentativi nemici di scarsa importanza sono stati respinti con grande energia presso i ponti di Segovia, Toledo e della Principessa, come pure nel quartiere di Vallecas. Le colonne governative che hanno tentato questi assalti erano composte esclusivamente da elementi di nazionalità straniera. La cavalleria del colonnello Mo-\ nastero, presso il ponte di Valle- [ cas si è impadronita di un convoglio di autocarri carichi di tabac[co destinato ai combattenti. I Particolarmente attiva è stata j invece l'aviazione. Al di sopru di un blocco di case in fiamme nel i, quartiere Toledo si è svolto nel [pomeriggio un combattimento ne[reo, cui hanno partecipato sessuata apparecchi. Venti apparecchi Itrimotori hanno gettato nei dintorni della stazione Nord, del Palazzo Reale come pure sul Ministero della Guerra, sessantamila chili di bombe, la cui esplosione è stata intesa a quaranta chilometri di distanza. La battaglia nel cielo Durante la lotta aerea un tri-: motore nazionale ha abbattuto unì apparecchio nemico, che è preci- i pitato in fiamme sulle case del, rione. Più tardi sono stati abbat-. tuti altri tre apparecchi rossi, di-ì modochè dal principio della guerra ben 107 apparecchi governativi sono stati annientati. Una bomba gettata dagli aerei è scoppiata in piazza Cibeles, davanti al Palazzo delle Poste dan-\ neggiando la Banca di Spagna, il Ministero delle Comunicazioni e la Banca Centrale. Un'altra bomba è caduta presso la Puerta del Sol. L'orologio monumentale del Ministero degli Interni è rimasto danneggiato. La situazione nella capitale si fa sempre più critica. Le provviste di viveri si sono esaurite e presso i depositi e gli spacci di generi alimentari si vedono lunghe code di cittadini che attendono il loro turno per avere qualche piccola provvista. A quanto viene riferito speciali Commissioni sono statej inviate al nord di Madrid per cer-\ care di incettare dei viveri e in-l viarli a Madrid. Sandro Sandri. DOVE E' PASSATA LA GUERRA. -- In un villaggio della periferia di Madrid, i rossi in fuga hanno costretto la popolazione a sgomberare. Un bimbo ha abbandonato sulla strada — che ora è percorsa dalle truppe nazionali — il suo giocattolo preferito un cavalluccio di cartapesta;

Persone citate: Alfonso Dì Borbone, Alfonso Xiii, Pasco, Puerta, Rosales, Segovia

Luoghi citati: Casa De Campo, Madrid, Montana, Toledo