IL PRINCIPIO DEL NON INTERVENTO riaffermato dal Governo Inglese

IL PRINCIPIO DEL NON INTERVENTO riaffermato dal Governo Inglese IL PRINCIPIO DEL NON INTERVENTO riaffermato dal Governo Inglese In fatto di violazione dell'accordo di non intervento Eden dichiara categoricamente che vi sono governi ben più meritevoli di biasimo che Italia e Germania Londra, 19 notte. I mNel corso di una definizione del- nl'atteggiamento dell'Inghilterra di ] mfronte alla guerra civile in Spagna e ai suoi ultimi svolgimenti, definizione frammentaria a causa dell'intenso fuoco di fila di domande da parte di vari deputati, il Ministro degli Esteri Eden si è volto verso il deputato comunista Gallacher e gli ha detto: « In fatto di violazione di accordo di non intervento debbo dichiarare nel modo più categorico che vi sono altri governi ben più meritevoli di biasimo che la Germania e l'Italia ». La grande maggioranza della Camera ha accolto questa battuta del ministro con applausi. L'opposizione laburista ha tentato di rumoreggiare ma senza notevole convinzione. Il Comitato continua Eden ha inteso tranquillizzare Parlamento e paese dicendo che nulla è cambiato, che il governo non intende in alcun caso mutare l'atteggiamento adottato fin qui e che il riconoscimento da parte dei governi d'Italia e di Germania del nuovo regime spagnuolo del generale Franco non altera la posizione del Comitato di non intervento. « Io apprendo — ha detto Eden — che i Governi di Germania e di Italia hanno deciso di riconoscere il governo del generale Franco e di entrare in rapporti diplomatici con lui ritirando al tempo stesso le missioni diplomatiche accreditate presso il Governo spagnuolo L'atteggiamento del Governo britannico rimane quello che è stato in passato ». Eden ha poi detto che grazie alle navi e ai rappresentanti diplomatici inglesi moltissime vite sono state salvate ed ha assicurato bszcdbsbglitvccs1rm1sfztccptznostro obiettivo è di rendere effi-1 cace il nostro ' accordo di non in- j tervento e per questo e necessa- tóSSS^W^t^Jla Camera che i rappresentanti j dell'Inghilterra continueranno a fare tutto il loro possibile per mitigare gli orrori della guerra civile e ciò grazie al fatto « della politica di rigorosa neutralità alla quale ci siamo attenuti e continueremo ad attenerci ». Un deputato liberale ha chiesto informazioni circa la posizione dell'Inghilterra di fronte alla dichiarazione di blocco alle coste catalane. « Il Governo si atterrà alle norme — ha replicato Eden — che regolano normalmente l'azione internazionale in questo campo in difesa dei legittimi interessi britannici ». Un altro deputato ha chiesto se il Governo intendesse chiedere ai Governi d'Italia e di Germania l'assicurazione che il riconoscimento delle forze ribelli non coinvolge la loro libertà di fornire liberamente armi al generale Franco. Eden ha risposto: « Certamente. E' naturale che il te dalle particolari "ideologie che Ili anima ». Nessun elemento nuovo è emerso da questo scambio di domande e risposte. La stampa mattutina affermava che il duplice riconoscimento del regime del generale Franco era stato accolto nelle sfere governative con molta tranquillità dato che questo passo diplomatico era previsto e anche atteso. Senonchè nel corso della giornata si è delineata la tendenza di attribuire alla mossa di Roma e di Berlino maggior impor-,tanza e lo stesso breve dibattito\di questa sera sul tema spagnuolo rivela l'esistenza di allarmi in questi ambienti politici. La questione del blocco i\Queste nuove inquietudini sem-\brano tuttavia essere causati, più chc altro dall'annunzio dato daFranco del blocco della costa ca- talana e di Barcellona in parti- colare e ciò perchè si pensa che-tagg!atoadW ne diplomatica per decrotare que-sto blocco e conferirgli, in quantodeciso da un Governo regolare,carattere di legalità. A giudicare da quello che asseriscono i gior- nali della sera tale carattere sarà recisamente contestato dal Go- vomn Hi ! nnrtm verno ai sonora. „„,__ II Segretario di Stato pernia-nente agli Esteri Vansittart ha avuto in giornata un lungo colloquio con l'ambasciatóre francese Corbin il quale aveva ricevuto istruzioni da Parigi di comunicare al governo britannico la profonda ansia causata a Parigi dalla nuova situazione. Il collaboratore diplomatico dell' Evening Standard dice che • i circoli diplo. matici inglesi considerano pure che la situazione nel Mediterraneo può farsi tesa. Si fa rilevare in questi stessi circoli che, mentre nessuna Potenza interverrebbe qualora le navi sovietiche fossero intercettate, il traffico navale nel porto di Barcellona non è limitato alla sola bandiera sovietica. Il generale Franco ha raccomandato ai residenti stranieri in questa zona portuaria di partire, ma nessuna raccomandazione di questa natura a sudditi britannici è finora contemplata alla hitehall dato che al momento presente il governo britannico non riconosce il diritto di imporre un blocco ». Si sa d'altra parte che la deci, sione finale riguardo alla politica da seguirsi -di fronte alla mossa del generale Franco sarà presa non appena saranno giunti a ter- mine alcuni sondaggi che il gover no di Londra oggi stesso ha cominciato ad effettuare negli am- bienti nazionalisti spagnuoli allo scopo di appurare le precise intenzioni del generale Franco e specialmente di conoscere la capacità da lui posseduta di istituire un blocco effettivo. Su questo punto si nutrono dei dubbi. Il collaboratore navate del Daily Tclegraph ricorda come, in base alle leggi internazionali, un blocco per imporsi al riconoscimento delle altre Potenze debba essere effettivo o in altre parole essere assicurato da una forza navale sufficente a impedire l'accesso alla costa occupata dal nemico. Secondo 10 scrittore in questione, il generale Franco non possiede forze in misura sufficente per assicurare 11 blocco di Barcellona o di qualsiasi altro porto. Egli possiede infatti, secondo le ultime informazioni, la corazzata Espana con otto cannoni da 12 pollici, l'incrociatore pesante Canarias, gli incrociatori leggeri Almìrante Cernerà e Repubblica, un cacciatorpediniere, una torpediniera e tre cannoniere. Gran parte però di queste unità si trovano lungo le coste settentrionali della Spagna e le sole unità attualmente nei mari del sud sono il Repubblica, due torpediniere e una cannoniera che si trovano a Cadice, due incrociatori con qualche cannoniera attualmente a Ceuta. Allo scrit tore sembra impossibile che Fran co possa istituire * una sembianza di blocco sulle coste di Barcel Iona a meno che non riesca a trasportare tutte quante le unità navali nel Mediterraneo ». Una mossa di Maisky Si annuncia che verrà per convolunedì mattina il sottocomitato internazionale per il non intervento nella Spagna con lo scopo di elaborare in forma definitiva quelle parti sussidiarie del progetto britannico per l'invio di Commissioni' di vigilanza nei porti spagnoli che non furono approvate nell'ultima seduta del Comitato plenario. Quanto alla prossima seduta del Comitato plenario finora nessuna data è stata fissata. Si conferma che l'ambasciatore Maisky ha proposto a lord Plymouth questa mattina l'immediata convocazione del Comitato per la discussione degli effetti del riconoscimento da parte dell'Italia e della Germania de! Governo nazionale spagnolo. Si ritiene che Plymouth si sia riservato di rispondere ma che abbia intanto fatto osservare all'ambasciatore dei Soviet che il riconoscimento del Governo nazionale da parte dell'Italia e della Germania non al1 tera la validità del patto di non j intervento il quale contempla le {orme dirette cd indirette di apJiKWta alle forze combattenti nel¬ calo probabilmente Ila Spagna, Renato Paresce LE AVANGUARDIE NAZIONALI ALLA PERIFERIA DI MADRID. Sentinelle dell'Esercito di Franco intorno al muro che circonda la Casa de Campo, il celebre parco che è contiguo alla Reggia. Attraverso le feritole aperte nel muretto sono a tiro di fucile il Palazzo Reale e il Palazzo delle Poste.

Persone citate: Cadice, Iona, Maisky, Renato Paresce