Profonda eco in Francia

Profonda eco in Francia Uatto di accusa di Gide Profonda eco in Francia regime sovietico "zarismo rinforzato,, Parigi, 19 notte. |Il libro di André GU\c. sulla Rus-1 sia soviettiea continua a solleva-; re scalpore. I giornali ne parlano)lungamente riproducendo le pagi- ne più significative e acerbe del celebre scrittore e invitando il ipubblico a meditare su di esse.Anche certi fogli di sinistra cornei«a^e^ ^tj^l. Mìi recedo ftn^te^ pera, fa osservare che mai nessu- n° è arrivato In Russia più favo-irevolmente disposto di Gide e che Ineasuno come fui ha 08servato Ia Russia con occh io più avido di esattezza e più sprovvisto di prevenzioni. Ma quali sono le critiche mosse dall'autore deH'/mmoraliste al paese di Stalin? L'immagine che Gide ha portato dalla Russia e terribilmente grigia e triste da qualsiasi punto di vista. Non è soltanto l'uomo come essere pensante che i Soviet hanno colpito a morte ma anche l'uomo come produttore e lavoratore. « Quello che colpisce anzitutto 1 popolo di Mosca è la sua atra- nel popol ordinaria indolenza. Lo stakhanovismo » è stato inventato per scuotere la sua poltroneria (nei tempi scorsi c'era lo knutl. Lo « stàkhanovismo » sarebbe inutilein un paese in cui tutti gli operailavorino. Ma laggiù appena ab-bandonati a se stessi, gli operai si lasciano andare ». Gide ha pure constatato che perdifficile che sia una valutazione esatta della moneta, il rublo equivale presso a poco al franco francese e che il numero degli operai che guadagnano cinque o sci rubli al giorno è eccessivamente elevato. ■'. Questa mediocrità totale lascia tutti d'altronde totalmente soddisfatti. In questo paese dove tutto è mediocre, ognuno pensa di far parte del più bello e del più grande paese e, grazie ai Soviet, dèi migliore dei mondi possibili ». Gide trova la giovane Russia malata di « un complesso di superiorità ». «Noi non abbiamo più nulla da apprendere dagli stranieri — gli ha confidato uno studente, lingue estere ? ». E lo scrittore no-ta malinconicamente: «Quello cheimporta ai giovani russi è di sa-pere se all'estero sono ammiratiabbastanza, quello che essi temo-no è che gli stranieri non sianoabbastanza informati sui loro me-riti.,. ». La conclusione di Gide è chetutto quello che era_effettlvamcn-Dunque perchè imparare le te rivoluzionario in Russia è stato sacrificato da Stalin al trionfo completo della burocrazia. Questa burocrazia regna in modo assoluto non soltanto sulle cose ma su¬eìl an'ml e Su"'j -?Piriti- 11 bolsce-vlsm0] seeondo ,ui| al(ro non a :„fin dei conti che uno zarismo rinforzato, un'amministrazione analoga a quella zarista ma più potente e poiché essa non trova in nessuna parte il contrappeso, tiene la massa russa in una magliaGide poi racconta un episodioche non ha bisogno di commentiAttraversando Cori dove Stalin ènatolo scrittore ebbe l'idea dmandare a questi un messaggioEgli redasse dunque il seguentetelegramma: «Passando da Coridurante il viaggio io provo il bi-1 sogno cordiale di indirizzarvi... » b frnriiittorp "ri fprmA- «rli\ n» clm ti tiaauttoie si i.cimo. eglii voleva che lo scrittore aggiunges-'se delle parole di grande elogio pef stalih> com, j lavoratori» o •< a voi signore dei: popoli». Gide rifiutò e cosi il te-] legramma non venne spedito. Ec-come « a voi capo dei : personalità umana \ co che cosa è diventata la Russiaed ecco un'immagine anticipata dquello che diverrebbero quei paesche lasciassero per debolezza oviltà installare nei loro confini icomunismo negatore e distruttoredei valori e delle energie dellaAltri quattro tedeschiarrestati a Mosca Berlino, 19 notte. Di nuovi arresti di sudditi tede-srhi si ha notizia- dei Mosca; se-coiido recentissimi telegrammi, altri quattro tedeschi sarebbero stafi tratti in arresto dalla G.P.Usotto l'accusa di azione antistatai , „,.„„„.„,: „„,.„i,i,„ „„„i,„le; fra ali arrestati sarebbe anche, i . t siri uu/'n TI, i //oivii'iuii ] l'ingegnere tedesco Hagemann L'ondata eh arresti prosegue per altro nel campo degli stranieriinfatti nitri tre austriaci, parecchpolacchi, parecchi finlandesi, un lituano e un lussemburghese sarebbero stati tratti in arresto. Vive manifestazioni in Greciadi simpatia per l'Italia Atene, 19 notte. Stamane S. A. R. il Principe Ereditario si è recato a visitare iR. Incrociatore Trento, ricevuto dal ministro d'Italia ed accompa ,;nato dall'ammiraglio PaladiniIl Principe si è interessato parti-colarmente alla costruzione ed a!-l'armamento della bella unità eàccomiatatosi. ha espresso la suaviva ammirazione. Successiva-mente il R. Ministro d'Italia hafferto una colazione nella sedectella Legazione in onore dell'ani-liairaglio e dei comandanti delle u-ritta navali italiane, cui hannopartecipato il ministro governato-re d'Atene, il sottosegretario dStato alla Marina, il capo di Sta-to Maggiore alla Marina, il co-mandante la flotta greca ed altufficiali della Marina ellenica. Lonavi italiane ancorate nel porto enell'avamporto del Pireo sono sta-te visitate da numeroso pubblicoNel pomeriggio il presidente ile-taxas ha restituita la visita al-l'ammiraglio Paladini a bordo delTrev'o. La stampa si oecuoa largamen-te dell'udienza accordata dal so-vrano all'ammiraglio Paladini edal comandanti delle unità delladivisione navale italiana. Il Proiiii in un articolo intitolato « I nostri amici italiani» ricordando gli onori resi in Italia alle salme dei So-vrani greci, scrive che simili ma-SS'dr^ proca considerazione tra gli Statiche, come la Grecia e l'Italia, so-no già uniti da una comunanzaspirituale e da reciproci interessieconomici. Il Kuthimcrim rileva che la di-visione navale italiana e stata ac colta con simpatia e gioia dal po-x>lo ellenico. "« Ogni volta che la.Marina della Potpnza amica havisitato 1 nostri jorti, continua il giornale, è stata, sempre accolta con eccezionale simpatia, ma que sta volta si è concentrata su essa la gratitudine del popolo greco il quale non dimenticherà la. parte presa dall'Italia, al lutto della na zione greca ». ~ Jl ^ l'OOmO P VCGCuÌOdi tutta la Rumania . n^nn,„^'e1"Ì!n Ì„ ivL v!.« A Campolung, e morto ieri 1 uo mo piu_vecchio della Rumania, Nicola Bacur, che aveva compiuto i 115 anni. Durante la sua vita si ammalò molto raramente, tant'è che diceva di non ricordare quando ai fosse messo a letto l'ultima volta. Una fine meno serena ha fatto, a Filippopoli, in Bulgaria, un altro centenario, Ivan Spirof, che aveva varcato il secolo attanagliato da una incredibile avarizia e, tuttavia vantandosi, nelle ostemi- f.ie che ^'lentava, di essere n Uo1a?°% Questo suo vanto gli costato la vita. Due uomini penetrati nottetempo in casa sua, lo hanno ucciso. Più tardi la polizia ha trovato in fondo a un armadioInon dei milioni, ma solo 150 mila !leva, che i due assassini, subito 'rintracciati e arrestati, non aveIvano trovato, I Gli assassini hanno dichiarato;al giudice istruttore che, eommes-so il delitto, enano rimasti così inorriditi di quanto avevano fatto da preferire la fuga al bottino.