La scuola Medico pedagogica

 La scuola Medico pedagogica UN IMPORTANTE ISTITUTO PER L'EDUCAZIONE INFANTILE La scuola Medico pedagogica Una nuova sede in Borgata Lucento L'imponente edificio è dotato di tuttii più moderni mezzi didattici e clinici Nella borgata Lucenlo in corso' zaLombardia TS è stata in queste' gultime settimane terminata la mio- i va sede della Scuola medico-peda- edgogica, sinora sistemata'nei locali ratetto scuola Rayneri in ria Già- ticela, c7ie per sue peculiari esi- scgenze necessitava di una proprio ssede particolarmente attrezzala e organizzata. Fin dui 1900 la no-\V stra città si preoccupò del grave'dproblema sociale e didattico co- dstituito dalla- permanenza nelle taclassi comuni di alunni anormali'slpsichici che, incapaci di seguirei slo svolgimento dei programmi, e- idrano necessariamente trattenuti 'dper anni ed anni nella medesima pclasse inutili a loro stessi e dan- gnosi agli altri. E' di quell'epoca rl'apertura delle prime classi spe-'dciali che vennero poi graduatine»-. ote aumentando. Nel ìgss in so eguito alla legge del Regime sitl-\ial'Opera Nazionale Maternità ed aInfanzia queste classi vennero me- pcolte in una unica, scuola che as- j ,,sunse il nome di 'medico-pedago-\ gica. Dopo un primo periodo di orientamento la scuola s'indirizzò sempre più e meglio per la risoluzione del problema della educa-1 «ione lavorativa, degli alunni, prò-\\Menna che è non soltanto didat-\ fico ma, come è intuitivo, parti- :dcolarmente sociale. La scuola è osotto l'egida delle autorità munì- pcipali e scolastiche che, con una Gcosfonfe collaborazione e fusione irdi intenti, hanno potuto assicurar- ple il grado di organizzazione at- £tualmente rnaaiunta ldtualmente i aggiunto. \y• . i ,. PInsegnamentO scolastico 1 s- lavorativo !ce lavorativo LDuecento alunni freauentano 'cDuecento aiunm pequentano noggi la scuola e vengono prepa- vati aita futura, vita lavorativa, (mLe tre classi elementari sono sud- i odivise in inferiore e superiore ed ipili ciascuna di esse si cerca di ssvolgere, dimezzato, il programma indeìle corrispóndenticlassUomimi.'',Un principio indirizza particola!-'.^mente l'opera degli insegnanti: lahrotazione tra insegnamento scola- dsfico e lavorativo; principio che \ sfacilita all'insegnante la necessa- dria individualizzazione dell'ihse- tgnamento e permette di dare ai-ataforo quel posto di onore che de-.d■ . ffé necessariamente avere in una ^scuola a carattere sociale e lavorativo. Oltre i principi delle classi elementari vengono insegnati agli alunni i primi elementi di mestieri artigiani a seconda delle singole tendenze degli individui. L'istruzione è poi integrata da corsi speciali di disegno, canto, ginnastica ortopedica e ritmica e con. il decorso anno ha avuto iiitsio un corso di esercitazioni ortofoniche frequentato da alunni affetti da disturbi nella loquela per i quali la mmnautorità scolastica, sempre coni-! presa delle particolari necessità della scuola che segue con spect'n-lle affetto, ha provveduto una spe-l ciale classe riservata. I Gli ^unni non sono più unica-1 ente portati a conseguire in i"iimente portati a conseguire in «*« | certo numero ai anni il diploma ] della scuola, elementare inferiore, ma invece sono effettivamente \ preparati alla conquista di un po- sto nella vita che consenta loro di ; essere socialmente utili e non un ne^o ner le collettività L>assister, peso pei le collettività. L assisten-, za scolastica e attuata m pienoi grazie al contributo offerto dal quella mista secondo la tabella fis «ora dal medico capo del Comune ■ prof. Cramarossa. che consente la massima, possibile varietà di cibi. '■ Per ogni nuovo iscritto viene coni- piloto un diario che comprenite tre ' esami: clinico, psicopedagogk-o e psicotecnico. In seguito alla visita medica per or/ni alunno vengono prestritte, grazie alla larghezza dei Municipio di Torino, le neces-,sarie cure che possono spaziare^nei più diversi campi terapeutici.]anche nell'ambito delle specialità medicinali. - , iUn antesignano: . . M Antonio marro La decisione del Podestà ing. Sartirana, in pieno accordo con il Provveditore di Studi prof. Re- mondini, di trasferire la scuola nel moderno edificio della borgata Lucento è giunta veramente prov-\Vida. La scuola e sotto ogni «vpet- to bella e rispondente appieno (ti- le necessità di quel difficile insc-gnamento ed è aflidaia alle cure del direttore prof. Ferrerò. Si trat-ta di un ,j,ande palazzo di nobili linee architettoniche, veramente razionale, che la benemerita Opc- ra Pia Antonio Marro aveva fatto costruire e che il Municipio ha ac-quistato e terminato con larghez- za di mezzi. Per due. anni ancora l'edificio sarà parzialmente orni- paio dall'Opera Pia Marro. che in quel termine avrà fatto costruire una nuova sede, in una zona limitrofa, più aderente alle necessità *i,ii< Tafifiitn wM&n Krllr vicinali- aeu istituto stesso a sue .u m ze sorge già un altra scuola di au- viamentn professionale-, la Bona- fous cosicché si è vernilo creando « i- w „..io(^„ nella borgata un cent o d, assistei- Za mf^\^TcUà zioni della nostia citta. Anche da una visita sommaria all'edificio ci si rende conto del principio di funzionalità per cui es- so è stato creato. Ampie aule. !u- «r>»nei inhnrntari saie ner ainna- ^T. ^ e^cSi filrh" snea e pei mnwcwtn vaste terrazze per le cure enotera- ptc7te e tutto all'intorno un largo appezzamento di terreno ove , bimbi potranno giocare e vivere olearia averta E voi ancora una au aria ope/iu. y attrezzassimo sala per dorcie. Miti locali destinati ai medici per imte, dotati di un completo attrez- amcnto di materiale sanitariograndi refettori e cucine con tutt serrisi attinenti; in definitiva ><dificio in cui nulla è stato trasetiato perchè corrispondesse e//etivamente alle necessità della vitcolastica ed educativa per cui eso è stato creato, E' anche questo un merito deiV Amministrazione Podestarile chdeve essere conosciuto dalla cittadinanza. Molti bimbi che erano faalmente destinati ad una ben trle vita escono dalla scuola riplamati dalla passione ed dalla dedizione degli insegnanti e dei medici. Ad essi deve giungere unparticolare parola di elogio e dgratitudine, perchè sanno sollevare, con costante amorevole faticd> orini giorno, il velo oscuro choj /lisca la mente di questi ragazze creare da essi degli uomini, deaì-oratori, ridare alla società ealla Patria degli individui che nopesano più sullo sforzo della comu,jfà nazionale, \{m

Persone citate: Antonio Marro, Cramarossa, Marro, Menna, Rayneri, Sartirana

Luoghi citati: Torino