La ripresa degli scambi

La ripresa degli scambi La ripresa degli scambi Il nuovo regime doganale in seguito ai recenti accordi commerciali con l'Inghilterra e con gli altri Paesi Roma, 9 notte. In rapporto all'avvenuta stipulazione degli accordi commerciali e di pagamento tra l'Italia e la Gran Bretagna sono state impartite istruzioni alle Regie Dogane perchè consentano immediatamente l'uscita delle merci destinate alla Gran Bretagna, contro semplice dichiarazione di regolamento in clearing. Analoghe disposizioni sono state prontamente diramate alle dogane per quanto riguarda la ripresa delle nostre esportazioni verso i Paesi con i quali in questi giorni sono stati stipulati nuovi accordi commerciali e di pagamento. Dal 15 luglio u. s. accordi del genere sono stati conclusi con la Francia, il Brasile, la Norvegia, la Cecoslovacchia, la Svezia, la Polonia, la Lituania, la Jugoslavia, la Finlandia, la Bulgaria, l'Estonia, la Danimarca, la Gran Bretagna e la Grecia. In attesa delle definizioni dei negoziati in corso è stato altresì firmato un « modus vivendi » con la Romania, che consente la immediata ripresa delle nostre esportazioni verso quel Paese ove il venditore accetti il regolamento del pagamento a suo favore con le forme che risulteranno dagli accordi definitivi. Inoltre, allo scopo di riattivare prontamente la ripresa dei nostri scambi anche con Paesi con i quali non sono stati ancora definiti accordi, il Sottosegretario di Stato per gli scambi e per le valute ha disposto perchè il rilascio di benestare bancario autorizzante l'uscita delle merci per tali Paesi, venga effettuato contro il semplice impegno di cessione di valuta. In conseguenza le facoltà delegate all'Istituto nazionale Fascista per il commercio estero, per le merci in genere, all'Istituto cotoniero Italiano, alla Giunta lane, all'Ente nazionale serico, all'Ente nazionale Risi, all'Ufficio per la vendita dello zolfo Italiono ed all'Ufficio autonomo scambi industria viscosa per il rilascio del nulla osta al benestare bancario di esportazione per le merci di rispettiva competenza, cessano dl avere applicazione. Il Sottosegretario di Stato per gli scambi e per le valute ha pertanto dato istruzioni alle banche agenti dell'Istituto Nazionale per i cambi con Testerò di rilasciare senza il nulla osta degli enti suddetti il benestare per l'esportazione. Infine su proposta dello stesso Sottosegretariato, il Ministro delle Finanze ha ripristinato per tutte le destinazioni senza eccezioni, la facoltà alle dogane di consentire direttamente l'uscita dal Regno di numerose merci colpite da divieto di esportazione. della Jugoslavia si è chiusa con un passivo di 369,2 milioni di di nari, mentre nel primo semestre dell'anno scorso si è chiusa con un attivo di 28,7 milioni dl dinari. Durante il primo semestre di que sfanno la Jugoslavia però ha vi- sto notevolmente diminuire le sue esportazioni in Italia. Queste in fatti si sono ridotte a 32,2 milioni di dinari contro una esportazione italiana in Jugoslavia di 0,3 milio ni dl dinari; cosicché il saldo a favore della Jugoslavia che nel 1934 fu per il primo semestre di 119,9 mihoni di dinari è per il primo semestre del '35 di 141, 6 milioni e si è ridotto nel primo semestre di quest'anno a 31.9 milioni di dinari. Le sanzioni hanno por tato l'Italia dal primo posto (con il 20,5 per cento) all'undicesimo Jugoslavia ed Argentina Da Belgrado viene la segnalazione dei danni sofferti dalla Jugoslavia nei suoi scambi con l'Italia in conseguenza dell'applicazione delle sanzioni. Nei primi sei mesi del '36 la bilancia commerciale estera totale P°sto con l'I.97 per cento, delle esportazioni jugoslave. Si ha da Buenos Ayres una in teressante notizia sugli scambi commerciali italo-argentini nel primo semestre di quest'anno os sia durante il periodo del massimo furore sanzionista. Risulta che nei primi sei mesi del '36 le espor tazioni italiane dall'Argentina" so- ^^S^T^^ito.f^Sl.'S&l ^.fn^^-sò mentre le «por-KHìm iteliane in Argentina SPoho rimaste a un valore di 24.985.580{pesos contro 9K 4ni Rft1 »«i IPr™° sem ?a 1 ^Vr?e tevoliss interscambio commerciale con ,, 1 Italia con la perdita rispetto al P"™°se_mestre del1 anno scorso dl 29.220.479 pesos, mentre [Italia na potuto mantenere quasi mtat to il valore delle sue esportazioni dirette nell Argentina, m • merci ammesse -Ha temporanea importazioneI^ n^ner esserelavorate Sto tabX j anne,sa SlR^i Igd" cembre 1913 convertita nella leg- »e 17 apriie 1995 h.0)10 aggiunte !'e seguenti: tJ^Lrtì'SZTr.lnPpl. ? T ^iWmPa^q.:Cpl collo -del V» |tro combaciatiti col collo del va- ìsetto a mezzo di guarnizione di\gomma, e tenuti a posto mediante chiusura automatica (concessione provvisoria valevole (ino al 31 di-\cembre 1937) per essere riempiti con conserva di pomodoro e con 1 pomodori pelati. Quantità minima j ammessa alla temporanea impor-| tazione chilogrammi 100, termine ì fino al 31 dicèmbre 1937) per es-| sere colorate. Quantitativo minimo ammesso alla temporanea im portazione chilogrammi -300, ter mine massimo per la riesportazio ne un anno. massimo per la riesportazione un anno; impiallacciature di legno 1 (concessione provvisoria valevole' E' ripristinata alle stesse condizioni l'importazione temporanea già concessa in via provvisoria alle seguenti merci: ai piombo in pani e rottami per la fabbricazione di pallini da caccia, di lastre e ^d?<<-d> «L6^^ fili, di tubi, di fogli di spessore non superiore a 2 millimetri, di palle e pallettoni da"caccia, di piombi per\suggèllamento é di làstrellè trlan-I SoIal'i per pesca (la concessione è lvalevole fino al 30 b! ossido di antimonio pei la fabbricazione di tartaro emetico (la concessione è valevole fino |J93?) al 30 settembre 1937); c) trielosettembre '|ruro di fosforo per la fabbricalo- 'ne di prodotti chimici (eoneessio-1ne valevole fino al 30 settembre I1937); d) carbone e coke per la jfabbricazione di carburo di calcio (concessione valevole fino al 301settembre 1037); e) corindone ar' tifielale e carborundum macinati 1 per 'a fabbricazione di mole (con I cessione valevole lino al 30 sct-l tembre 1937) ; /; smeriglio corindone artificiale e carborundum non macinati destinati a essere macinati ridotti in pasta o incorporati in lavori diversi (concessione valevole fino al 30 settembre 1937). Per quanto riguarda il corindone artificiale la concessione si intende limitata a un quantitativo minimo di 1000 quintali complessivamente per le due lavorazioni indicate alle lettere e e /. La temporanea importazione di zinco in pani e in rottami per la zincatura di manufatti fabbricati con ferro e acciaio in blooms e bidoni o in semi-lavorati temporaneamente importati è estesa alla zincatura di lamiere di ferro e di acciaio anche se non ricavati da blooms e bidoni temporaneamente importati. Il decreto entra in vigore da oggi.