Il Duce ai Combattenti convenuti a Roma da 14 Nazioni

Il Duce ai Combattenti convenuti a Roma da 14 Nazioni Il Duce ai Combattenti convenuti a Roma da 14 Nazioni Il ricevimento a Palazzo Venezia « Alte parole di cameratismo e di pace Roma, 7 notte. Alle ore 12 sono stati ricevuti a Palazzo Venezia i rappresentan; ti delle Associazioni Combattentistiche delle quattordici Nazioni : d'Europa e degli Stati Uniti che 'per la prima volta dopo la grande , guerra si sono riuniti a Roma in .occasione dell'inaugurazione della Casa Madre dei Mutilati. Erano presenti il Ministro degli Esteri e il Ministro per la j Stampa e la Propaganda. L'on. Delcroix, dopo aver dato conto al Duce dello spirito di particolare cameratismo in cui si sono svolti i lavori del Convegno — che si è concluso con la costituzione Idi un Comitato Permanente allo j scopo di rendere più efficaci e costanti i rapporti fra gli ex-combattenti — ha espresso il - scntiImento dei presenti, i quali, prima idi lasciare Roma, hanno voluto i rendere omaggio al Capo della ì nuova Italia e al grande Camerata le Combattente italiano. Egli ha inoltre affermato che ii Combattenti di tutte le Nazioni, I vedendo in Lui non solo il possente 'difensore degli interessi nazionali jdell'Italia, ma anche il severo arjtefice della ricostruzione del mon|do, speravano che avrebbe apprezzato il gesto da loro compiuto a JRoma, gesto di fede nella collaborazione tra i Popoli che, oltre jai ricordi e alle lezioni della guerra, hanno in comune il privilegio e. la responsabilità della civiltà. Il Duce si è dichiarato molto lieto di accogliere le rappresentanze dei Combattenti di Europa e d'America ai quali ha rivolto il cordiale saluto del Governo fascista c quello suo personale di combattente. Approvando la mozione conclusiva dei lavori del Convegno, Egli ha messo in rilievo la grande forza morale che proviene dai Combattenti, i quali rappresentano in ogni Paese il coraggio, il sacrificio, l'onore: perciò la loro azione e la loro parola sono destinate ad avere grande influenza sulle masse popolari. Il Duce esprime il suo vivo compiacimento per l'avvenuta costituzione del Comitato Permanente, in quanto, attraverso i più frequenti contatti, i Popoli potranno meglio conoscersi e comprendersi. Forse qualcuno dei presenti, venendo per la prima volta a Roma, avrà capito che cos'è l'Italia fascista. Il Duce ha concluso affermando che Egli e il Popolo italiano desiderano vivere in pace con tutti, ed ha rinnovato le sue espressioni di simpatia e di cameratismo. Le parole del Duce non» ,st.>.{,< accolte dalle vive acclamazioni dei presenti.

Persone citate: Duce