Battaglia nella notte di Sandro Sandri

Battaglia nella notte Battaglia nella notte (da uno dei nostri inviati} \Talavera de la Reina, 7 notte, \Mentre telegrafo le truppe na-\Honali, spinte dall'entusiasmo del-\ jtt vittoria finale, stanno infUtran- <josi nelle vie della capitale, espu-\ gnando ad una ad una le case del- la periferia trasformate in vere,fortezze, entro cui gruppi di mi-<liti governativi e organizzati co-| munisti cercano disperatamente, grandinando dalle finestre mitraglia e fucileria, di arrestare l'avanzata dei nazionali Sembra che i governativi ajten-|n„ ti ji.n,."1dono rinforzi. Da dove: Il disor-,.. , ' »i.„«j.tj- a-, dine e la W""***^"^ fesa sono tali che lume >c>c™; volta dette ha trovato un istante pei vagliai e2ta\:rG^n^:w:iizj1^mento. Di ora in ora Questa- mattina, alle nove, le nazionali, attcstate nella n. truppe ìpienezza dei loro effettivi e dei lo ro mezzi bellici nei villaggi di Al] rorron, Getafè, Carabauchel Alto, Willavérdo e Cuatro Vieivtos, hanl"o iniziato con un'avanzata com patta, e simultanea lo sfondamen|to delle ultime barriere difettai «», poste all'inizio delle vie di in- stresso nell'abitato della capitale, ! Cinque colonne amatissime, : composte di elementi freschi, at!sono cosi contemporaneamente[spinte sull'abitato. La reazione ne.-! mica si e rivelata subito accani- |trt. Dai casamenti popolari dci sobborghi, m molti dei quali ogni finestra era diventata una fcn-loia, la fucileria governativa ha ercnitato nutrita Ma la travolaeii-crepitato nutnta. Ma la tiau.lgen te azione dei nazionali non ha subito un istante di arresto, o le a-vanguardie, lasciando al grossedella truppa il compito di espugnare queste case-fortezze, hanno proseguito sfondando con Is gru- nate a mano le barricate e gliostacoli. La battaglia nelle vie non è art-cora cessata, I primi nuclei di na-zionali sono venuti a contatto col nemico alle dieci e tre quarti del-la mattina, e ancora alle nove di sera le vampate delle bombe a mano arrossano il cielo tempora- Icsco che come una. cappa di pioni- ho avvolge Madrid, e il ^-epitlo della moschettala e delle mitra- IflMatrici si ripercuote sinistrameli-! <c di casa in casa. 1 Non c ancora possibile avere \ nelle immediate retrovie una ho- «ione esatta delle posizioni rag- ;.'/'""'p dai nazionali. Certo è che — a qualunque entità possa ginn- gerc la resistenza dei gocci untivi — la. conquista completa della me- trapali e quistionc di ore. Come ho detto in principio, sebbene alla periferia i militi qua e là ancora resistano asserragliati nei palali- \f| cs \zi e perfino nelle chiese, forti re\parti di falangisti si sono Infiltra-] -\ti nelle vie ed è da ritenersi che j -\la lotta si sia spinta accanita finlg- nel centro della città. t)-\ Le case occupate dai governati- - vi sono assediate, e molte di esse' e, sono cadute nelle mani degli in -< sorti, -| e, Case in fiamme Qualche ferito che torna indic- tro nelle retrovie asserisce cheì-| g*'Teatro? s^slttoVo S°'' ' "1 °> wiimn» crepitare -, , ■ .. ,„.. \ colpi di fucile. l^ Gli uffici madrileni del giornale] ; comunista Mundo Obroro sareb-L bere stati assaliti e distrutti. \e| Q|m g ;. ^ f,„((/fc„H0 oIHw,mc j le fiamme. Evidentemente si trat-,prima di fuggire, hanno appio-1catti il fuoco. Si asserisce che ili Teatro Reale, il grattacielo in cui\si trova la centrale telefonica, ili ^ e i a i palazzo Reale e gli edifici gover-iimtiui siano stati in precedenza I minati, e che all'apparire dei Ha- zionali saranno fatti saltare. iL'eco di sinistre esplosioni, di tanto in tanto sembra confermare questa delittuosa minaccia. \I primi soldati nazionali che . .hanno iniziato l'avanzata nell'ubi- o, i -i e, 'tato erano quelli della colonna del e, c°l Asccnsio. Essi sono entrati at- attraverso i ponti di Segovia c di e< Toledo, sul Manzanarrc. Ad essi -] era stato affidato il compito di a- «ansare rfi cprsa baionetta in can-, ci'»"-> senza arrestarsi per le cvcn-\ni «««« imboscate e per i colpi di -l fucile di qualche gruppo isolato a di comunisti. I soldati governati- i-\^ che si trovavano dietro le bar- , _ ^ ^ ^ ^ . \zionali — si sono dati alla fuga -j e] uo - \ li\ verso il centro, lasciando nume- rosi cadaveri e molti carri armati, che abbandonati dai loro piloti so- vietici, erano stati adoperati per la costruzione degli sbarramenti, pochi essendo i militi governativi -1spagnoli capaci di guidarli. -\ Sembra che la guardia civile ol di Madrid, dislocata negli edifici -'della manifattura dei tabacchi, po- di fa al cetra della città, vista la a inutilità della resistenza, si sia ri- - i voltata in blocco c abbia fatto - causa comune con i nazionali, do- o P° "vcr soppresso alcuni clcmcn- - '[ governativi che volevano oppor--\si "tta ''C5'^• x fvomi]a ,,,|.>,riri e, 4 WUBUa ww,88* o- i Nessuna notizia si ha, per oraÀg- dei tremila prigionieri politici chee si trovano rinchiusi nel carceren- militare. E' verso il nord-ovestvi della città, ove sorge l'edifìcio dcl-e- le prigioni, che parte dei falangi-e sti mira stanotte stessa ad arri- a vare, nella speranza di portare laa , salve zza agli ostaggi che vi si i-itrovano. Si teme che l'edificio sia minato, e non fi escluso, purtroppo, che gli slessi ostaggi siano stati massacrati dai rossi. Stormi di aeroplani hanno sorvolato durante la giornata la I città. Essi si sono astenuti da qualsiasi azione di bombardameni lo avendo il generale Franco dato l'ordine più categorito di risparmiare, nei limiti del possibiI le, gli edifici della capitate. Gli aerei si sono limitati ad un scrvi{zio di sorveglianza e. diremo colsi, di collegamento tra le varie •colonne che si infiltrano nell'abiI tato. Il loro compito è stato però , grandemente ostacolato dalla bru] ma che copre la città e che ha reso pressoché nulla la visibilità. Inoltre, al ' calar della sera, la centrale elettrica non ha. aperto i suoi circuiti c l'intero abitato è rimasto immerso nella più profonda oscurità, rotta soltanto dalle fiammate delle esplosioni e dai guizzi dei riflettori. Tutto questo infuocato duello di I fucileria, di mitraglia, di bombe, si svolge ed e ostacolato grandemente da una temperatura rigidissima, che rende sdrucciolevoli, per il gelo, le strade inumidite dalla nebbia. La cavalleria ha doI ritto appiedarsi c gli autoveicoli procedono con enorme difficoltà. Gran parte della popolazione civile, atterrita dal pericolo di ec1 cessi delle truppe rosse, si e ri\fugiata nei quartieri a nord della | città che saranno gli ultimi ad essere raggiunti dalla battaglia. -] e j Uomini, vecchi e bambini sono pinlgiaU nelle vie, tremanti di freddo, t)n angosciosa attesa degli eventi - che precipitano. e' - Del resto, anche i quartieri del nord saranno ben presto raggiunti dai reparti di Franco e con il loro raggiungimento l'oecupazinoe della, città potrà dirsi completa e il calvario della popolazione madri- eìlena. finito. ' G" """""" b>dietr0> e ai quali truppa, fresca da il con¬ \... * . , ^ loto, riportano l impressione che i e] nuclei governativi combattano so-L nell'accanimento della dispera\gioue c che ciascun focolaio di re- c j sjsfc„„„ sin dnvuto rld inUiatiV(l -,separata, piuttosto che dipendere unico. o-1 Molti capi delle truppe governaili tire hanno abbandonalo i loro solui\dati. ili I capi militari non sono stati i r-isoli a fuggire. Diramato l'ultimo a I proclama, del quale ho fatto mena- sione 1» principio, quello cioè del ile promesse truppe di rinforzo, di tutto il governo e fuggito, su vce loci automobili, clic hanno presa \la corsa sulla strada di Valencia, e unica via di comunicazione rimai- sta a loro disposizione. Sandro Sandri el t \\'cI IL GENERALE VALDES (a destra) comandante di una colonna nazionale, a colloquio col colonnello Bada nel settore dell' Escuriale durante l'avanzata su Madrid.

Persone citate: Escuriale, Mundo Obroro, Reina, Segovia, Valdes

Luoghi citati: Madrid, Toledo