Giornate intense di Italo Zingarelli

Giornate intense Giornate intense Vienna, 9 mattino. Il primo saluto al Ministro degli Esteri conte Ciano e alla contessa Edda Ciano Mussolini è stato dato ieri mattina a nome del governo austriaco alla frontiera di Tarvisio dal Consigliere di Legazione barone Chlumeeky Lowenthal che ba offerto alla con¬ i i è a n u i d d o i i , o e à l a o¬ tessa Ciano, alla cui persona resterà addetto durante il soggiorno a Vienna come cavaliere di onore, delle bellissime rose. Accoglienza calorosa Il treno con gli ospiti è arrivato alla stazione meridionale di Vienna verso le ore 22. A Semmering vi era salito il ministro di Italia a Vienna, senatore Salata. Come è noto, del seguito del conte Ciano fanno parte i ministri plenipotenziari gr. uff. Buti e Vitetti, il segretario di Legazione conte■ Cittadini, i vice consoli marchese D'Ajeta e Moscato e l'addetto consolare march. Marieni. Con lo stesso treno ha viaggiato il ministro d'Austria a Roma, Berger Waldenegg. Bandiere, tappeti, stoffe, piante, fiori, stemmi e emblemi italiani avevano conferito un'aria di festa alla stazione del sud dove attendevano gli ospiti il Cancelliere Schuschnigg, il Vice-cancelliere Feldmaresciallo HUlgerth, il Segretario di Stato agli Esteri Schmidt, il segretario generale per gli Affari Esteri Peter, il capo del protocollo ministro Orsini-Rosenberg con altri funzionari della Cancelleria federale, il capo dell'Ufficio stampa ministro Ludwig, quindi 11 borgomastro di Vienna Schmitz, il segretario generale del Fronte patriottico, il segretario di Stato Zernatto, il presidente di polizia Skubl, il comandante della piazza di Vienna, maggior generale Haselmayr, il comandante della milizia della Bassa Austria maggior generale Unger, il direttore generale delle ferrovie austriache Schbpfer. Erano poi presenti il Ministro d'Ungheria a Roma De Rudnay col capo dell'ufficio stampa del Ministero degli Esteri ungherese, consigliere di Legazione Mongole, con tutti gli inviati speciali dei quotidiani di Budapest; quin di il personale della Legazione d'Italia guidato dal consigliere Stranio, l'addetto militare colon nello Mondinl, il console commendatore Rochira, il Segretario del Fascio di Vienna Monreale, il Ministro Grazzi direttore generale della stampa estera del Ministero della Stampa e Propaganda col giornalisti italiani invitati dal Governo austriaco. Il programma d'oggi Appena il treno si è fermato il battaglione della Milizia che prestava servizio d'onore ha presentato le armi. La musica ha intonato l'inno Reale seguito da Gio vinezza. Il Cancelliere Schusohnigg e gli altri membri del Governo hanno cordialmente salutato 11 Ministro degh' Esteri Italiano e la contessa Ciano, dando loro il benvenuto a nome dell'Austria e di Vienna. Le presentazioni sono avvenute nell'antico salone d'aspetto imperiale, anch'esso lussuosamente addobbato. Il conte Ciano, dopo aver passato in rivista la Compagnia d'onore e salutato la bandiera, ha lasciato la tettoia della stazione attraversando l'atrio nel quale si erano schierati i membri della Colonia italiana e del Fascio di Vienna e una Compagnia delle organizzazioni giovanili austriache: gli uni e l'altra hanno calorosamente acclamato l'ospite che spuntando sulla piazza è stato fatto segno a una manifestazione di simpatia da parte della numerosa folla. Il conte e la contessa Ciano si sono quindi diretti all'albergo, accompagnati dal Segretario di Stato agli Esteri Schmidt e dalla sua signora. Chiusa con l'arrivo del conte Ciano e della consorte, la giornata aveva avuto inizio con l'arrivo della Delegazione di ' giornalisti italiani e ungheresi che a mezzogiorno sono stati ospiti del capo Ufficio stampa del Governo austriaco Ministro Ludwig. Il Ministro Ludwig, il Ministro Grazzi e il Consigliere Mqngele hanno uno dopo l'altro brindato alla stampa dei tre Paesi formulando auguri per l'opera comune. Dichiarazioni di Kanya Questa mattina il conte Ciano, ha inaugurato la parte ufficiale del suo soggiorno rendendo omaggio al monumento ai caduti austriaci e visitando quindi la chiesa che accoglie la salma del Cancelliere Dollfuss, Alle 11 visiterà al cimitero le tombe dei soldati italiani morti in prigionia di guerra e dal cimitero si recherà al Ballhaus per le visite d'uso al Segretario di Stato Schmidt, al Can celliere Schuschnigg e al Presi dente della Repubblica Miklas. La prima conversazione politica è fissata per le ore 16,30. Gli articoli che la stampa viennese domenicale ha dedicato all'avvenimento sono già stati segnalati. Nella JVeue' Freie Presse troviamo però un'intervista concessa dal Ministro ungherese De Kanya il quale ha detto che l'imminente conferenza si riunisce mentre la situazione internazionale è agitata. L'importanza del ! convegno è accentuata dal fatto che essa inizia la serie degli in- i contri regolari dei ministri degli Esteri dei tre Stati firmatari dei I Protocolli romani e dalla circo¬ sdcAzdtddspDdCpesdnellnPlVflst stanza che essa avviene poco dopo il viaggio in Germania del conte Ciano. In Ungheria, come in Austria, si è appreso con soddisfazione che } colloqui fra il Ministro degli Esteri italiano e i capi politici del Relch hanno dato prova della piena identità di vedute delle due parti e sono satl conclusi con successo. « Noi ce ne siamo tanto più compiaciuti, ha detto il signor De Kanya, in quanto lo scopo della visita berlinese del conte Ciano risponde perfettamente al pacifici obiettivi della politica estera dell'Ungheria e dell'Austria. Nello spirito del Protocolli di Roma noi esamineremo a Vienna le questioni internazionali ed economiche che Interessano l'Italia, l'Austria e l'Ungheria, La politica di pace perseguita con tenacia dal tre Stati firmatari dei Protocolli romani ha fatto del legame di amicizia fra Roma, Vienna e Budapest un importante fattore attorno al quale si può sviluppare un positivo lavoro di ricostruzione dell'intera Europa centrale, premesso che tutti gli Stati siano animati da una volontà di pace identica alla nostra ». In merito alla possibilità che il sistema dei Protocolli romani si possa estendere a qualche altro Stato, il corrispondente da Roma della.stessa Neue Freie Presse osserva però che questo non è probabile e noi lo riferiamo con riserva: viceversa egli dice di apprendere che si sarebbe molto lieti se uno o l'altro dei paesi firmatari stringesse con altre Potenze accordi atti a migliorarne le rela zicnl e quindi a consolidare la pace nel bacino danubiano. -\ Italo Zingarelli