Il Duce assiste alla sfilata di mille colonizzatori partenti per l'A.O.

Il Duce assiste alla sfilata di mille colonizzatori partenti per l'A.O. Il Duce assiste alla sfilata di mille colonizzatori partenti per l'A.O. La visita alla Casa Madre dei Mutilati Roma, 6 notte. Mille operai in partenza per l'A. O. inquadrati nei ranghi della Milizia, sono oggi passati per le vie di Roma, bellissimo gruppo saldo e marziale, il moschetto a tracolla e le vanghe e le zappe sulle spalle. Erano operai e contadini di Chieti, eli Aquila, di Forlì arruolati attraverso il Commissariato per le migrazioni interne fra coloro che hanno accolto l'invito del Duce e hanno chiesto di fecondare il territorio dell'Impero con il lavoro e difenderlo con le armi. Con i 3500 partiti nei giorni scorsi da Genova, questi 1000 uomini rappresentano l'avanguardia di quell'esercito di operai soldati che tra breve sarà all'opera nelle lontane regioni d'oltremare, portatore e creatore di civiltà. Giovanissimi a anziani Due giorni soltanto di vita di caserma sono bastati per militarizzare questa balda legione, il che non deve meravigliare. Giovanissimi e anziani gli italiani sono oggi tutti soldati; nella Legione non mancavano poi i reduci della guerra recente. Hanno conquistato l'Impero pochi mesi addietro, tornano adesso con i nuovi camerati come colonizzatori dell'Impero: cambia l'arme: lo spirito, l'entusiasmo, la semplicità laboriosa sono immutati. La sfilata è avvenuta stamane. Per corso Umberto la Legione si è recata in piazza Venezia, preceduta dalla Banda creila 112.a Legione della Milizia. Il popolo ha seguito con la più viva simpatia questa sfilata di adusti coloni soldati, li ha salutati con affetto. La colonna si è disposta su nove file lungo la platea che fronteggia Palazzo Venezia, rimanendo con gli arnesi al piede. Molta folla intanto si è andata ammassando lungo la linea dei marciapiedi intorno alla piazza tenuta sgombra. Gli operai futuri colonizzatori avevano chiesto per viatico prima della partenza che avverrà domani da Napoli il saluto del Duce: e il Duce aveva disposto perchè questo desiderio fosse subito accolto. Alle 11,30 annunciato dai regolamentari squilli e salutato dal « Saluto al Duce », mentre i militi sollevavano pale e badili, il Capo del Governo è sceso in piazza Venezia tra scroscianti applausi e accompagnato dalle autorità ha passato rapidamente in rivista la legione. La Banda ha intonato Giovinezza. Una gran folla era andata ammassandosi sempre più numerosa e ha occupato gran parte della platea. Il Duce ha tenuto a rapporto gli ufficiali presenti, quindi ha preso posto su di una predella dinanzi all'ingresso di Palazzo Venezia ed ha assistito, salutando romanamente, alla afilata della legione che marciava con la marziale regolare marcia di un reggimento in parata. Il pubblico agitava le mani sventolando vessilli e gridando al Duce il suo entusiastico evviva. Il «bravo!» a un Balilla Al termine della sfilata un ragazzo vestito da soldato coloniale si è avvicinato al Capo del Governo e postosi sull'attenti Gli ha detto: « Duce, sono il balilla Capezzone Luigi di Napoli, ho 14 anni e sono volontario d'Africa ». Sul petto del ragazzo spiccavano i nastrini di un anno di campagna d'Africa e di volontario, e il Duce gli ha detto: * Bravo! ». Il Capezzone partì per l'Etiopia nel febbraio scorso ed è tornato da tre giorni in Patria. Egli è stato promosso Camicia nera per merito di guerra. Quindi il Duce seguito dal lungo reiterato applauso della folla è rientrato a Palazzo Venezia. Nel pomeriggio, dalla stazione Termini con un treno speciale la legione è partita alla volta di Napoli dove s'imbarcherà domani. A salutare i partenti a nome del Ministro Lessona, si è recato il Capo fli Gabinetto del Ministero dell; iwuivnie grand'uff. Meregazzi. Era¬ no anche presenti il Capo di Stato Maggiore della M. V. S. N. generale Russo, e il Commissario per le migrazioni interne onorevole Nannini. Ad ognuno dei partenti il Duce ha fatto pervenire un cestino da viaggio. Sotto la tettoia si era raccolta gran folla che ha entusiasticamente acclamato all'indirizzo dei legionari. La sfilata dinanzi al Duce dei 2000 operai partenti per l'A.O.I. .(Telefoto).